STET

società finanziaria italiana

STET - Società Finanziaria Telefonica S.p.A. era una azienda italiana che operava nel settore delle telecomunicazioni. Era la società finanziaria appartenente al gruppo IRI per questo settore. Era un'impresa ad integrazione verticale, cioè ricopriva al suo interno tutte le attività, dalla produzione dell'apparato, alla comunicazione, alla ricerca scientifica applicata.

STET - Società Finanziaria Telefonica S.p.A.
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StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione
Fondata daIstituto per la Ricostruzione Industriale
Chiusura31 luglio 1997
Sede principaleTorino
GruppoIstituto per la Ricostruzione Industriale
Prodottigestione della rete telefonica
Fatturato33.000 miliardi di lire
Dipendenti133.000
Sito webwww.stet.it/

Storia

 
Manifesto pubblicitario Gruppo STET, Società Torinese Esercizi Telefonici, anni ’30. Foto Archivio Storico TIM

Stet è stata fondata il 21 ottobre 1933 dall'IRI con il nome di STET - Società Torinese per l'Esercizio Telefonico, sede a Torino e Direzione Generale a Roma, con lo scopo di provvedere all'indirizzamento sia dal punto di vista tecnico, sia da quello amministrativo-contabile, di tutte le concessionarie di Stato per il servizio telefonico in Italia e per servizi pubblici di telecomunicazioni. Inoltre aveva facoltà di assumere interessenze in altre aziende che erano attive nel settore della produzione di apparecchiature telefoniche e in quello dell'impiantistica per la telecomunicazione. Infatti nel 1933 SIP - Società idroelettrica piemontese, che controllava Stipel, Telve e Timo, fu coinvolta nel crollo di Italgas e di Banca Commerciale Italiana e quindi dovette essere salvata da IRI, tramite STET[1].

Nel 1964 tutte le società furono incorporate in SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico e fu creato il laboratorio di ricerca applicata del gruppo, CSELT, con l'obiettivo iniziale di unificare le reti telefoniche dal punto di vista tecnico. Nel 1976 venne realizzato anche il campus della Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli a L'Aquila per le attività di formazione del gruppo nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.[2]

La STET raggiunse il suo apice negli anni Ottanta, durante i quali arriva a impiegare 136.000 dipendenti e a fatturare 14.400 miliardi di lire, di cui 11.000 dalle concessionarie, 3.500 da impiantistica e attività manifatturiere e il restante da editoria e telematica. Inoltre è un gigante che controlla azienda come Selenia, Sistel, Italtel e Stet International, tramite cui è attiva in Grecia (Stet Hellas)[3], Brasile (Brasil Telecom)[4], Spagna (Retevision)[5].

Nel 1992, durante la politica delle privatizzazioni portata avanti dal primo governo Amato (in particolare, in base all'accordo Andreatta-Van Miert[6][7]), viene trasformata in "STET -Società finanziaria telefonica S.p.A." e vede ampliare il suo business all'editoria, alla pubblicità e all'informatica. Nel 1993 fonda Stream, una delle più importanti pay TV digitali e satellitari italiane[8], alla cui guida pone l'ex direttore generale Miro Allione. Nel 1997 STET e Telecom Italia vengono fuse, insieme a Telespazio e Italcable: la nuova società prenderà il nome di Telecom Italia S.p.A. in concomitanza dell'uscita dell'amministratore delegato Ernesto Pascale.

Attività

Come detto, STET era una società finanziaria dell'IRI per il settore delle telecomunicazioni che come caposettore, controllava parecchie società impegnate in vari campi:

Partecipazioni prima della liquidazione

Dati economici e finanziari

Nel 1994, la STET aveva fatturato oltre 33.000 miliardi di lire.

Il capitale sociale della STET era detenuto per il 64% dall'IRI.

Il gruppo STET impiegava 133 000 persone.

Note

  1. ^ Storia delle telecomunicazioni, V. Cantoni, G. Falciasecca, G. Pelosi - 2011 - Firenze University Press
  2. ^ Scuola Superiore Reiss Romoli, su archiviostorico.gruppotim.it, Archivio Storico Telecom Italia. URL consultato il 21 novembre 2018.
  3. ^ repubblica.it
  4. ^ corriere.it
  5. ^ adnkronos.com
  6. ^ Russolillo, Franco. Storia dell'IRI. 5. Un Gruppo singolare. Settori, bilanci, presenza nell'economia italiana. Gius. Laterza & Figli Spa, 2015.
  7. ^ europa.eu: press release IP-96-1197
  8. ^ Rivoluzione alla Stet Allione va a Stream, in La Repubblica, 23 dicembre 1993. URL consultato il 4 marzo 2012.

Voci correlate

Storia della telefonia in Italia

Altri progetti

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