Trieste (L 9890)
Il Trieste[3], distintivo ottico L 9890, è un'unità anfibia multiruolo della Marina Militare, classificata ufficialmente come LHD (portaelicotteri d'assalto anfibio) e ordinata a seguito del programma navale 2014-2015[4][5], costruita nei cantieri navali di Castellammare di Stabia della Fincantieri.
Trieste | |
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Descrizione generale | |
Tipo | unità anfibia multiruolo Incrociatore portaeromobili appartenere alla marina militare Italiana.(portaelicotteri d'assalto anfibio - LHD) |
Identificazione | L 9890 |
Ordine | 1º luglio 2015 |
Costruttori | Fincantieri |
Cantiere | Castellammare di Stabia |
Costruzione n. | 6260 |
Impostazione | 20 febbraio 2018[1] |
Varo | 25 maggio 2019[2] |
Madrina | Laura Mattarella (figlia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella) |
Battesimo | 25 maggio 2019[2] |
Costo originale | 1,126 miliardi di € |
Entrata in servizio | (2022 prevista) |
Stato | in allestimento |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | pieno carico medio: 33 000 t (32 000 long ton; 36 000 short ton) |
Lunghezza | fuori tutto: 245 m |
Larghezza | 47 m |
Altezza | 27,7 m |
Pescaggio | 7,2 m |
Ponte di volo | 230m |
Propulsione | CODLOG:
potranno essere impiegati i seguenti assetti:
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Velocità | 25 nodi (46,3 km/h) |
Autonomia | 7 000 miglia a 16 nodi (12 960 km a 29,63 km/h) |
Equipaggio | 1.064 (posti letto max)
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Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | |
Sistemi difensivi |
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Armamento | |
Artiglieria |
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Missili |
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Mezzi aerei |
ponte di volo
Aviorimessa
oppure
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Mezzi anfibi |
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dati estratti da Marina-Militare-LHD | |
voci di portaerei presenti su Wikipedia |
Progettazione e costruzione
Facente parte delle unità previste con la legge navale 2014-2015, la nuova portaelicotteri avrà un dislocamento a pieno carico di circa 33.000 tonnellate e una lunghezza, fuori tutto, di circa 245 metri, detenendo così il titolo di unità più grande della flotta. Il progetto innovativo si rifà allo stile adottato anche dalle portaerei britanniche classe Queen Elizabeth. Infatti presenterà due isole distinte, la prima (quella a proravia) per la navigazione, la seconda (a poppavia) per la gestione ed il controllo delle operazioni di volo. Questo assetto ha una triplice funzione, garantendo infatti un maggior raggio visivo, più spazio sul ponte di volo e anche una gestione più fluida ed efficiente delle varie attività.
Il ponte di volo ha una lunghezza di 230 metri ed una larghezza di 36 metri, con un totale di 9 punti per mezzi aerei. È dotato di 2 elevatori per aeromobili (15 m x 15 m) con una portata massima di 42 tonnellate.
Secondo i dati dichiarati, la nave è dotata di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'hangar, che consente di utilizzare mezzi anfibi tipo LCM (Landing Craft Mechanized), gommoni a scafo rigido (RHIB), aeroscafi LCAC (noti comunemente come hovercraft), L-CAC e i più innovativi mezzi da sbarco anfibio rapido (L-CAT) in dotazione alle marine NATO ed europee[6].
A differenza della portaeromobili Cavour, che ha un'unica aviorimessa riconfigurabile in ponte veicoli non allagabile, questa unità dispone, al di sotto del ponte di volo, di due ulteriori ponti, di cui uno è un'aviorimessa di 2300 m² (e 530 metri lineari di corsia per parcheggio mezzi) con paratie rimovibili come nel Cavour (in modo da raggiungere i 2600 m²), collegata ad un ponte inferiore di 2200m², diviso in un'autorimessa da 700m² con 253 metri lineari per parcheggio mezzi e in un bacino allagabile (55 m x 15 m), dimensionato per l'ingresso di 4 LCM-1E o 1 LCAC.
Rispetto al Cavour questa LHD non avrà, almeno da progetto, il trampolino (ski-jump) sul ponte di volo per facilitare il decollo degli aerei STOVL, benché nella scheda tecnica la presenza di tali mezzi sia certificata.
Il gruppo motore ha due assi con eliche pentapala a passo variabile e due timoni compensati a spada, due pinne stabilizzatrici retrattili, due eliche di manovra prodiere ed un'elica di manovra poppiera intubate, che garantiscono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti rispetto alla sola accoppiata timoni/eliche.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 12 luglio 2017[5] nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, mentre, poco più di 7 mesi dopo, il 20 febbraio 2018[1], ha avuto luogo l'impostazione della chiglia sullo scalo del cantiere navale stabiese, dando il via alla costruzione della nave. Essa è stata varata e contestualmente battezzata il 25 maggio 2019, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cerimonia cui ha fatto da madrina la figlia.[2][7]
Si prevede che nave Trieste entri in servizio nel 2022, andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi e il San Giusto, che saranno dismessi di conseguenza.[8]
Armamento
L'unità presenta sistemi d'arma di ultima generazione.
Per quanto riguarda il comparto d'artiglieria, sono presenti:
- 3 cannoni multiruolo Otobreda 76/62 (due a prua e uno a poppa) del tipo Super Rapido MF Davide, con munizionamento guidato e predisposizione per il nuovo munizionamento Vulcano;
- 3 torrette mitragliere a controllo remoto OTO Melara 25/80 equipaggiate con un cannone Oerlikon KBA da 25 mm (25x137mm);
- 2 lanciarazzi OTO Melara ODLS-20 per il lancio di ingannatori (esche elettroniche) subacquei ed aerei.
Il comparto missilistico comprende invece:
- predisposizione per 2 lanciatori verticali (VLS Sylver) da 8 celle (uno a prua e uno a poppa) per una capacità totale di 16 missili Aster 15/30.
Anche la sezione sensoristica potrà vantare tecnologie avanzatissime:
- PAR SPN-720, radar di approccio di precisione, sistema volumetrico 3D capace di inseguire 300 tracce e 12 bersagli contemporaneamente, portata superiore ai 200 km;
- Radar Kronos Power Shield (AESA in banda L), un sistema di sorveglianza multifunzione, con una portata di 1 500-2 000 km;
- IFF SIR-M-PA, radar secondario per l'identificazione di navi ed aeromobili;
- Radar Kronos bibanda (DBR AESA 4FF): banda C (Kronos Quad - Fitted For) e banda X (Kronos StarFire);
- TACAN AN-553/N, per avvicinamenti di precisione ed invio di informazioni agli aerei in volo;
- Sistema EWS "Zeus", dotato di un sottosistema di attacco elettronico estremamente potente basato su moduli GaN TRX a stato solido. La componente elettronica di scoperta (EW) è integrata con un RESM (Intercettatore di emissioni Radar), RECM (Ingannatori radar) e CESM (Intercettatore di comunicazioni radio) efficaci sia in alto mare che in acque costiere, con una sorveglianza marittima e valutazione della situazione avanzate tramite ELINT e COMINT avanzati caratteristiche, fino ad un innovativo algoritmo SEI.
- Sistema automatico per la direzione delle operazioni di combattimento - SADOC 4;
Capacità aerea
L'unità presenta un ponte di volo di 230 × 36m, coprendo così un'area di circa 7400 m², con 9 punti di decollo per elicotteri pesanti o per 4 caccia F35B.
Inoltre, il ponte può ospitare, in condizioni di piena operatività, circa 14-20 aeromobili in diverse configurazioni (presumibilmente anche 4-6 F35B a poppa e 8-10 elicotteri a prua). L'aviorimessa di 2600 m² è dimensionata per l'ingresso di massimo 14 aeromobili, anch'essi in diverse configurazioni. Sono infine presenti a poppa due elevatori 15 × 15m per un carico massimo di 42 tonnellate.
Tutte le operazioni di volo sul ponte sono controllate dall'isola di poppa.
Capacità anfibie
Le capacità anfibie della nave sono molto avanzate, essendo queste la principale arma dell'unità.
Il secondo ponte, sotto l'hangar, con un'area di 2300 m², presenta infatti un bacino allagabile 55m x 15m dimensionato per l'ingresso di 4 LCM, denominati LC23, o 1 LCAC / LCAT.
Gli LCM, saranno in grado di trasportare: 1 Ariete, 5 Iveco LMV Lince, oppure 1 Centauro, 1 Freccia o 300 soldati.
Area ospedaliera
La nave sarà dotata anche di un ospedale completamente attrezzato con sale operatorie, laboratori di radiologia e analisi, gabinetto dentistico e zona degenza per 28 ricoverati gravi, per un totale di 700 m²; mentre ulteriori posti letto saranno sistemati in moduli contenitorizzati, all'uopo predisposti.
Note
- ^ a b Castellammare di Stabia: al via i lavori sullo scalo per l’unità anfibia multiruolo (LHD), su fincantieri.com, 20 febbraio 2018.
- ^ a b c d Fincantieri vara la la portaelicotteri da assalto anfibio “Trieste”, su analisidifesa.it, 25 maggio 2019. URL consultato il 25 maggio 2019.
- ^ il nome Thaon di Revel che le era stato precedentemente attribuito, è stato assegnato al primo pattugliatore polivalente d'altura
- ^ Le navi del programma 2014, su marina.difesa.it.
- ^ a b Castellammare di Stabia: al via i lavori per l’unità anfibia multiruolo (LHD), su fincantieri.com, 12 luglio 2017.
- ^ Marina-Militare-LHD
- ^ Fincantieri, il presidente Mattarella al varo della nave portaerei lhd 'Trieste', su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 25 maggio 2019. URL consultato il 25 maggio 2019.
- ^ Piano di dismissioni delle Unità Navali entro il 2025 (PDF), su marina.difesa.it.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- LHD: Landing Helo Dock, su marina.difesa.it.
- https://web.archive.org/web/20171022040825/http://www.gsweek.it/wp-content/uploads/02_SIMONE-compressed.pdf
- http://www.nsweek.com/wp-content/uploads/2016/07/10.-Parapetto_Presentazione-NAPOLI_30_06-compressed.pdf