Borgo Valbelluna

comune italiano
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Borgo Valbelluna è un comune italiano sparso di 13 703 abitanti[1] in provincia di Belluno in Veneto.

Borgo Valbelluna
comune
Borgo Valbelluna – Veduta
Borgo Valbelluna – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
CapoluogoMel
SindacoStefano Cesa (lista civica Percorso comune) dal 27-5-2019
Data di istituzione30-1-2019
Territorio
Coordinate
del capoluogo
46°03′43.2″N 12°04′46.6″E
Altitudine362 m s.l.m.
Superficie167,69 km²
Abitanti13 703[1] (30-11-2018)
Densità81,72 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiCesiomaggiore, Cison di Valmarino (TV), Feltre, Follina (TV), Limana, Miane (TV), Quero Vas, Revine Lago (TV), Santa Giustina, Sedico, Valdobbiadene (TV)
Altre informazioni
Cod. postale32028, 32026, 32020
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025074
Cod. catastaleM421
TargaBL
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 044 GG[3]
PatronoSan Tiziano Vescovo
Giorno festivo16 gennaio
Cartografia
Borgo Valbelluna – Mappa
Borgo Valbelluna – Mappa
Posizione del comune di Borgo Valbelluna in provincia di Belluno.
Sito istituzionale
Referendum consultivo
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneVeneto (bandiera) Veneto
Data16 dicembre 2018
Tipoconsultivo
TemaFusione di comuni
Esito
68,49%
NO
31,51%
Affluenza36,97

Il comune è nato il 30 gennaio 2019 in seguito alla fusione degli ex comuni di Trichiana, Mel e Lentiai. Il nome del nuovo comune è stato deciso il 10 giugno 2018. La ragione di questo nome consiste nella molteplicità delle frazioni del nuovo ente, ben cinquanta, con l'assenza di un unico centro importante, a favore di svariate realtà minori[4].

Geografia fisica

Borgo Valbelluna si trova al centro della Valbelluna nella sinistra orografica del fiume Piave, tra le sue rive e le cime delle Prealpi Bellunesi.

Idrografia

Il comune è inserito nel bacino idrografico del Piave. Questo fiume lambisce tutto il confine settentrionale e poi occidentale del comune. I principali corsi d'acqua all'interno del comune sono i seguenti:

  • torrente Ardo
  • torrente Tuora
  • torrente Limana
  • torrente Puner
  • torrente Maor
  • torrente Terche
  • torrente Forada
  • torrente Rimonta

Orografia

Nelle vicinanze di Sant'Antonio Tortal sono presenti, lungo il torrente Ardo, i cosiddetti Brent de l'Art che costituiscono un sito geologicamente molto interessante della Sinistra Piave bellunese.

La parte meridionale del comune è inserita nel sistema montuoso delle Prealpi bellunesi i rilievi più significativi sono:

  • Croda Val della Pila (1254 m s.l.m.)
  • Col di Varnada (1321 m s.l.m.)
  • Monte Prendol (1371 m s.l.m.)
  • Monte Salvedella (1285 m s.l.m.)
  • Monte Pilon (1236 m s.l.m.)
  • Monte Boz (1236 m s.l.m.)
  • Col de Moi (1358 m s.l.m.)
  • Monte Cimone (1290 m s.l.m.)

Storia

Referendum consultivo

Il referendum consultivo per l'approvazione del progetto di fusione si è tenuto in data 16 dicembre 2018 con il seguente risultato:

Comune Affluenza NO
Trichiana 39,9 % 60% 40%
Mel 39,3 % 76% 24%
Lentiai 30,0 % 65% 35%

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Geografia antropica

 
Villa di Villa

Frazioni

  • Bardies
  • Boschi
  • Campedei
  • Campo
  • Campo San Pietro
  • Canai
  • Carfagnoi
  • Carve
  • Carve Montagna
  • Casteldardo
  • Cavassico Inferiore
  • Cavassico Superiore
  • Cesana
  • Col
  • Colderù
  • Confos
  • Conzago
  • Cordellon
  • Corte
  • Farra
  • Follo
  • Frontin
  • Gus
  • Lentiai
  • Marcador
  • Marziai
  • Mel
  • Morgan
  • Nave
  • Pagogna
  • Pellegai
  • Pialdier
  • Pranolz
  • Puner
  • Ronchena
  • Sant'Antonio Tortal
  • Samprogno
  • San Candido
  • Signa
  • Stabie
  • Tallandino
  • Tiago
  • Torta
  • Tremea
  • Trichiana
  • Valmaor
  • Vanie-Rive di Villa
  • Villa di Villa
  • Villapiana
  • Zottier

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Il castello di Zumelle
 
La facciata della chiesa arcipretale dell'Annunziata a Mel
 
Palazzo Zorzi nel centro storico di Mel, oggi sede centrale del comune
 
Brent de l'Art in estate

Centro storico di Mel

Il centro storico di Mel sorge su di un colle nelle vicinanze del Piave, un tempo fortificato e protetto da un castello. Oggi il perimetro delle mura è riconoscibile nei palazzi che racchiudono la piazza e nei resti di una delle porte, oggi riconducibile nell'arcata della Karera. Nella piazza principale, con al centro l'antica Antenna del 1520, si affacciano antichi palazzi, un tempo sedi della nobiltà locale. Tra gli edifici più importanti vi sono la casa Fulcis (ora Zadra, XVII secolo), il Palazzo Fulcis (che oggi ospita l'"Antico albergo Cappello", XVIII secolo) il Palazzo Zorzi (attuale sede del municipio, XVI secolo) con la torretta dell'orologio nella cima e la tipica Loda (loggia) al pian terreno, il palazzo Del Zotto (XVII secolo), la casa Francescon (originaria del XIV secolo), il palazzo Pivetta sorto lungo le antiche mura del feudo. Al centro del borgo si protende imponente la facciata della settecentesca chiesa arcipretale di Santa Maria Annunziata di epoca barocca, particolare per la mancanza del campanile crollato per un incendio nel Settecento e mai più ricostruito. A poca distanza sorge la più antica chiesa dell'Addolorata, che conserva dipinti risalenti al Quattro-Cinquecento. La struttura che oggi vediamo è solo la parte absidale della vecchia chiesa distrutta dal crollo del già citato campanile. Sul lato nord sorge un torrione mozzato adibito a campanile. Nel rione di San Pietro sorge l'antica chiesa di San Pietro del V secolo, oggi sconsacrata; sorgeva nei ruderi di un antico tempio, nel suo sagrato furono scoperti diversi sarcofagi. Poco distante sorgeva l'antica chiesa di San Lorenzo di cui oggi ne rimane solo il portale ricollocato nella chiesa di Sant'Antonio a Farra. Nel Palazzo delle Contesse si trova il Museo Civico Archeologico, con corredi tombali provenienti dalla necropoli paleoveneta sita nella parte bassa dell'abitato. Tale necropoli è una fra le più interessanti del periodo dell'epoca del ferro. Tra gli altri reperti del museo, si ricordano ossari fittili e bronzei, oggetti di ornamento personale quali anelli, armille, spilloni, cinture con ganci decorati, fibule e oggetti di uso quotidiano come coltelli, punteruoli, fusaiole, aghi per la filatura e vasellame.

Il borgo è stato insignito della bandiera arancione[6] dal Touring Club Italiano e dal 2018 fa parte dei I borghi più belli d'Italia[7].

Ville venete[8]

  • Villa Montalban a Pialdier del XVIII secolo
  • Villa Alpago Novello a Frontin del XVIII secolo
  • Villa Agosti a Villanova del XVIII secolo
  • Villa Piloni a Casteldardo del XVI secolo e che conservante l'antica Biblioteca Piloni
  • Villa Piloni a Carfagnoi del XVII secolo
  • Villa Girlesio a Sant'Antonio Tortal del XVII secolo
  • Villa Cristini a Lentiai del XVIII secolo
  • Villa Vergerio De Mozzi Miane Pante a Lentiai
  • Villa Pantz a Lentiai
  • Villa Luzzati a Marcador del XVII secolo
  • Villa Villabruna Cesa a Pianazzo del XVII secolo
  • Palazzo Pretorio a Cesana del XVI secolo

Architetture militari

Architetture religiose

Siti archeologici

  • Necropoli paleoveneta di Mel
  • Sito archeologico del Castello di Zumelle
  • Sito archeologico di Castelvint

Siti di interesse naturalistico e ambientale[9]

L'intera dorsale prealpina che interessa il comune è tutelata come zona di protezione speciale (ZPS), mentre l'ambiente fluviale del Piave è tutelato come sito di interesse comunitario (SIC), così come il Monte Cesen.

  • Brent de l'Art, canyon scavati nella roccia dal torrente Ardo
  • Pian di Coltura, zona di fioritura di narcisi, presso Colderù
  • Olt de Val d'Arc, geosito naturale composto da un arco di roccia
  • Aree palustri di Melere, zona umida di interesse comunitario

Infrastrutture e trasporti

Il comune è raggiungibile lungo la valle dalla Strada Provinciale 1 della Sinistra Piave, che collega le città di Feltre e Belluno. La SP 635 del Passo di San Boldo attraversa la Piave all'altezza del ponte di San Felice e collega il comune di Sedico con l'abitato di Trichiana nella frazione di Campedei. Da qui prosegue fino a Tovena (Cison di Valmarino), giungendo infine a Conegliano. Altro passo che collega Borgo Valbelluna con la Marca Trevigiana è il Praderadego, che da Carve arriva a Valmareno, in comune di Follina.

Il comune, pur non essendo attraversato da una linea ferroviaria, possiede una propria stazione di riferimento presso l'abitato di Busche, nel comune di Cesiomaggiore, denominata Stazione di Busche-Lentiai-Mel.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 gennaio 2019 27 maggio 2019 Carlo De Rogatis Comm. pref.
27 maggio 2019 in carica Stafano Cesa Lista civica Percorso comune Sindaco Già sindaco di Mel

Curiosità

Borgo Valbelluna è l'unico comune della provincia di Belluno ad essere compreso nella diocesi di Vittorio Veneto.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Nome del comune di Borgo Valbelluna, su corrierealpi.gelocal.it.
  5. ^ Dati tratti da:
  6. ^ Scheda di Mel nel sito del Touring Club Italiano, su bandierearancioni.it.
  7. ^ Scheda di Mel nel portale "Borghi più belli d'Italia", su borghipiubelliditalia.it.
  8. ^ Catalogo dell'Istituto Regionale Ville Venete, su irvv.net.
  9. ^ Regione del Veneto, Ambiti di paesaggio. Atlante ricognitivo, 2009.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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