Gianclaudio Bressa
Gianclaudio Bressa (Belluno, 16 gennaio 1956) è un politico italiano.
Biografia
Dopo la maturità classica ha lavorato per vari anni come consulente aziendale.[senza fonte]
Attività politica
Ha iniziato la carriera politica con la Democrazia Cristiana nel 1988 nell'Amministrazione comunale di Belluno dove è stato eletto consigliere il 18 luglio 1988 e ha ricoperto la carica di assessore fino al 1990.[1] Successivamente viene eletto a sindaco dal 1990 al 1993.[1] Ricopre nuovamente la carica di consigliere comunale fino al luglio 1995.[1]
Dopo lo scioglimento della DC e la fondazione del Partito Popolare Italiano, viene eletto deputato alle elezioni politiche del 1996.
È stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel primo governo D'Alema e nel secondo governo Amato, occupandosi soprattutto dei diritti delle minoranze linguistiche e autonomie speciali, di funzione pubblica e affari regionali[2] e redigendo, nell'ambito della riforma del Titolo V della Costituzione, il nuovo comma 3 dell'articolo 116 dedicato all'autonomia differenziata.[3]
Dopo aver confermato il suo seggio a Montecitorio nelle politiche del 2001, nelle liste della Margherita, è stato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. Nel 2005 ha scritto il libro Quel "pasticciaccio brutto" della riforma costituzionale. 164 motivi per non volerla, in riferimento al tentativo di riforma costituzionale della Casa delle libertà. Il volume raccoglie 164 interventi pronunciari in aula, ed è stato definito vagamente autocelebrativo[4].
Bressa è stato eletto per la terza volta alla Camera dei deputati nel 2006 con la lista dell'Ulivo, nella circoscrizione Trentino-Alto Adige-Südtirol. È presidente della Commissione dei Sei per l'autonomia della provincia autonoma di Bolzano e uno dei vicepresidenti del gruppo parlamentare dell'Ulivo-Partito Democratico.
Alle Elezioni politiche italiane del 2013 è eletto alla Camera dei deputati come capolista della lista del Partito Democratico nella circoscrizione Trentino-Alto Adige.[5] In quell'occasione è stato l'artefice dell'accordo elettorale tra il Partito Democratico e Südtiroler Volkspartei.[6]
Già membro della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello statuto del Trentino Alto Adige, ne è diventato presidente il 4 febbraio 2014[2].
Il 28 febbraio 2014 è stato nominato sottosegretario agli Affari Regionali[2], carica che lascia il 12 dicembre 2016, quando contestualmente diventa Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Gentiloni. In seguito alle dimissioni del ministro per gli affari regionali Enrico Costa assume la delega il 26 luglio 2017.
Alle elezioni politiche italiane del 2018 viene eletto al senatore nel collegio uninominale di Bolzano, grazie all'accordo tra PD e SVP.
Si iscrive al gruppo parlamentare Per le Autonomie.
Opere
- Gianclaudio Bressa, Quel "pasticciaccio brutto" della riforma costituzionale. 164 motivi per non volerla., Belluno, Tip. Piave, 2005.
Note
- ^ a b c Trento: I politici della tua città, su Corriere del Trentino. URL consultato l'8 febbraio 2015.
- ^ a b c Governo italiano: biografia di Gianclaudio Bressa, su governo.it (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).
- ^ Autonomie, firmato l’accordo tra Governo e Regioni
- ^ La Margherita contro la devolution: è un pasticciaccio, in Il Mattino di Padova, 1º ottobre 2006.
- ^ Paolo Micheletto, Elezioni regionali, vince l'idea di coalizione, su ladige.it, L'Adige, 26 febbraio 2013. URL consultato il 26 febbraio 2013.
- ^ Bressa: l’accordo non è un regalo alla Svp [collegamento interrotto], su altoadige.gelocal.it, Alto Adige, 29 dicembre 2012. URL consultato il 3 marzo 2013.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Bressa, Gianclaudio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gianclaudio Bressa, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Gianclaudio Bressa, su Senato.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.
- Gianclaudio Bressa, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Gianclaudio Bressa, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Gianclaudio Bressa, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.