Intercettatore sonar
Lo studio della direttività delle basi idrofoniche rettilinee in banda di frequenze fa parte del progetto del sonar e della valutazione delle portate di scoperta.
Lo studio consente la determinazione dei parametri della direttività delle basi, in particolare il guadagno e la larghezza del lobo principale.
Esempio di basi idrofoniche rettilinee su sottomarini:[1]

L'algoritmo di calcolo R
L'algoritmo di calcolo della direttività R di una base idrofonica rettilinea, dovuto a Stenzel, è riportato nella funzione:
Dove:
numero degli idrofoni
lunghezza della base in metri
velocità del suono in m / Sec.
= frequenza inferiore della banda
frequenza superiore della banda
Modalità di computazione
Prima dell’avvento dei computer gli sviluppi matematici necessari per il calcolo dell'andamento di erano eseguiti per valori discreti di con un notevole dispendio di tempo per modesti campioni della stessa.
Oggi, grazie ai personal computer, si possono implementare particolari routine di calcolo sviluppate in linguaggio Visual Basic [2] che, oltre ai singoli livelli numerici, consentono la costruzione grafica dell’andamento di con innumerevoli punti di calcolo.
Il calcolo delle curve di direttività delle basi idrofoniche consente un’analisi accurata del loro comportamento tramite un'interfaccia virtuale tra operatore e software di calcolo.
Con il software si sviluppa l'algoritmo riportato in precedenza che prevede il calcolo in funzione delle variabili:
frequenza inferiore della banda
frequenza superiore della banda
direzione di puntamento
lunghezza della base in metri
numero degli idrofoni
Per la valutazione rapida della bontà della caratteristica di direttività si fa spesso riferimento al valore dell'ampiezza dell'angolo che decrementa da ampiezza ad ampiezza .
Più è piccolo migliore è la caratteristica di direttività.
Le basi idrofoniche rivelano in modo ottimale una sorgente acustica quando questa è posizionata angolarmente sulla direzione dove la curva di direttività presenta il massimo.
La routine di programma consente, con processo iterativo, di ottenere il desiderato valore di mediante la variazione di una qualsiasi delle variabile citate ferme restando il valore delle altre.
Il software di calcolo
Implementando nel P.C. il programma in Visual Basic riportato in calce si realizza il pannello virtuale di calcolo costituito da:
- Quattro textbox
- Un pulsante d'avvio del calcolo
- Un reticolo cartesiano per la presentazione delle curve di direttività come mostra la figura:
Esempi di dimensionamento
Una volta installato il software si possono sviluppare alcuni esempi di valutazione che riguardano il calcolo della direttività.
Primo esempio
Dimensionamento [3] della direttività di una base idrofonica lineare e continua [4] della lunghezza di nella banda di frequenze
calcolata per:
Il calcolo rende la risposta grafica della direttività:[5]
Secondo esempio
Il calcolo rende la risposta grafica della direttività:
Terzo esempio
Il calcolo rende la risposta grafica della direttività:
Impostazione software
In ambiente di sviluppo Visual Basic inserimento degli oggetti nel Form come indicato in figura nel rispetto della numerazione indicata in rosso.[6].
Azione di copia e incolla [7] del programma:
Listato
Private Sub Form_Paint() For xi = 0 To 6440 Step 322 For yi = 0 To 4480 Step 28 PSet (550 + xi, 500 + yi) Next yi Next xi For yi = 0 To 4480 Step 224 For xi = 0 To 6440 Step 42 PSet (550 + xi, 500 + yi) Next xi Next yi Line (550 + 3220, 500)-(550 + 3220, 500 + 4480) Line (550, 4480 + 500)-(6440 + 550, 500 + 4480) End Sub
Private Sub text1_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("-+.0123456789" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then _ KeyAscii = 0 End Sub
Private Sub text2_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("-+.0123456789" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then _ KeyAscii = 0 End Sub
Private Sub text3_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("-+.0123456789" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then _ KeyAscii = 0 End Sub
Private Sub text4_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("-+.0123456789" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then _ KeyAscii = 0 End Sub
Private Sub Command5_Click() Cls For xi = 0 To 6440 Step 322 For yi = 0 To 4480 Step 28 PSet (550 + xi, 500 + yi) Next yi Next xi For yi = 0 To 4480 Step 224 For xi = 0 To 6440 Step 42 PSet (550 + xi, 500 + yi) Next xi Next yi Line (550, 500)-(550, 500 + 4480) Line (550, 4480 + 500)-(6440 + 550, 500 + 4480) Line (550 + 3220, 500)-(550 + 3220, 500 + 4480) For alfa = 0 To 180 Step 0.01 f1 = Val(Text1.Text) If Val(Text1.Text) = 0 Then GoTo salto f2 = Val(Text2.Text) If Val(Text2.Text) = 0 Then GoTo salto L = Val(Text3.Text) If Val(Text3.Text) = 0 Then GoTo salto n = Val(Text4.Text) If Val(Text4.Text) = 0 Then GoTo salto d1 = L / (n - 1) p = (f2 - f1) / f1 j3 = 90 x = 3.14 * d1 * (f1 / 1530) * Sin(((alfa - j3) + 0.000001) * (3.14 / 180)) For M = 1 To (n - 1) b = (Sin(M * p * x)) / (M * p * x) c = Cos((p + 2) * M * x) d = (n - M) e = (b * c * d) k = k + e Next M s = ((2 / (n ^ 2)) * k) + (1 / n) t = Sqr(s) k = 0 Circle ((550 + 2 * alfa * 6440 / 360), 500 + (2 * 2240 - 2 * 2240 * t)), _ 10, vbRed Next salto: End Sub
Note
- ^ L'estensione delle basi indicate non è in scala con la silutte del sottomarino
- ^ Qulsiasi linguaggio di calcolo può essere impiegato adattando opportunamente il listato del programma.
- ^ Tramite la variazione dei parametri si possono individuare le condizioni più idonee in base alle esigenze di progetto.
- ^ La continuità può essere assimilata ad un insieme d'idrofoni vicini tra loro.
- ^ La massima sensibilità della base idrofonica si ha per °
- ^ Il listato del programma non è commentato
- ^ Prestare attenzione alle righe di programma che in base alla pagina possono essere scritte in parte a capo
Bibliografia
- H&B Stenzel, Leitfaden zur berechnung von schallvorgangenh, Berlino, Julius Springer, 1939.
- R. J. Urick, Principles of underwater sound, Mc Graw – hill, 3^ ed. 1968
- J.W. Horton, Foundamentals of Sonar, United States Naval Institute,Annapolis Maryland, 1959
Prove algoritmi
Le curve ROC per il calcolo delle portate di scoperta del sonar sono impiegate per la valutazione del parametro che è una delle variabili che concorrono nel computo del differenziale di riconoscimento:
Utilizzo delle curve ROC per la determinazione della variabile
Per la determinazione della variabile , una volta stabilita la probabiltà di falso allarme [1] accetata e la probabilità di scoperta [2] voluta si procede all'estrapolazione del tra le diverse curve disponibili nel diagramma tipo riportato in figura:
in figura una particolare traccia delle curve ROC relativa ad una sola curva per ; curva estrapolata tra e :
Il grafico mostra come l’intersezione tra la retta di ascissa e la retta di ordinata individui la retta
Dato che le curve ROC disponibili, su diversi testi relativi alle tematiche del sonar, mostrano soltanto sei curve per i valori: 1 ; 4 ; 9 ; 16 ; 25 ; 36
si comprende come sia estremamente difficile estrapolare valori del tra curve adiacenti.
Una delle soluzioni del problema
Un metodo per il calcolo del parametro consiste nella soluzione delle due equazioni trascendenti:
dove nella prima, impostato il valore della accettata, si determina la variabile ; nella seconda, inserendo il valore di calcolato in precedenza e impostando il valore di voluto si ottiene il valore del relativo alla coppia : .
La soluzione delle due equazioni è affidata a routine di calcolo iterativo da sviluppare su di un P.C. con le seguenti limitazioni:
- variabile da a
Le routine di calcolo
La routine di calcolo implementata nel P.C. è scritta in linguaggio Visual Basic, copiando gli algoritmi dal listato del programma in calce si può realizzare la routine in qualsiasi linguaggio.
Il pannello di controllo del calcolatore è mostrato in figura:
Esempio di calcolo
Premessa:
Nelle due sezioni di calcolo ( sinistra e destra ), dopo l'esecuzione della routine, vengono indicati come dati calcolati valori di e non sempre identici a quelli impostati, ciò dipende dall'anello di calcolo iterativo che procede a passi discreti, seppur piccoli, per non impiegare tempi di elaborazione eccessivi.
Più precisamente :
- nella sezione di sinistra il valore di corrisponde alla indicata come "'dato calcolato'" e non alla "impostata" anche se tra i due valori le differenze sono minime.
- nella sezione di destra il valore di corrisponde alla indicata come "dato calcolato" e non alla "impostata" anche se in questo caso le differenze tra i due valori sono minime.
Un semplice esempio d'impostazione dati e calcolo.
S'inizia nella sezione di sinistra:
- Se la probabilità di falso allarme accettata è: si digita tale valore nel TextBox e si preme il pulsante verde dati a calcolo, il pulsante cambia colore in rosso nella fase [3] di calcolo, una volta ultimata la fase il valore di compare nel nello shape del pannello di calcolo assieme al valore di del valore di ricalcolo cmpatibile con il valore e il pulsante diventa verde.
In automatico il valore di è trasferito alla sezione di calcolo di destra.
Si agisce ora nella sezione di destra:
- Se la probabilità di scoperta voluta è: si digita tale valore nel TextBox e si preme il pulsante verde dati a calcolo, il pulsante cambia colore in rosso nella fase[4] di calcolo, una volta ultimata il valore di compare nello shape del pannello di calcolo assieme al valore di del valore di ricalcolo compatibile con il valore e il pulsante diventa verde.
Il pannello relativo all'esempio è mostrato in figura:
Il listato della routine di calcolo in Visual Basic
In ambiente di sviluppo Visual Basic inserimento degli oggetti nel Form come indicato in figura nel rispetto della numerazione indicata in rosso.[5].
Azione di copia e incolla [6] del programma:
Dim y As Double Dim p As Double Dim i As Double Dim erfx As Double Dim erfCx As Double Dim y1 As Double Dim p1 As Double Dim i1 As Double Dim erfx1 As Double Dim erfCx1 As Double Dim q As Double Dim d1 As Double Dim d2 As Double Dim pfa As Double Dim pd As Double
Private Sub text1_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("0123456789.-" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then KeyAscii = 0 End Sub Private Sub text2_KeyPress(KeyAscii As Integer) If InStr("0123456789.-" + Chr(&H8), Chr(KeyAscii)) = 0 Then KeyAscii = 0 End Sub
Private Sub Command1_Click() Label14.Caption = "" Label16.Caption = "" Label20.Caption = "" Label27.Caption = "" Text2.Text = "" Command1.BackColor = vbRed Label19.Caption = "" Label11.Caption = "" s1 End Sub
Sub s1() 'ROUTINE PER IL CALCOLO ITERATIVO DEL q = f(pFA) Cls pFAvoluto = Val(Text1.Text) If pFAvoluto = 0 Then GoTo fineroutine If pFAvoluto > 49.5 Then Text1.Text = "" If pFAvoluto > 49.5 Then GoTo fineroutine
'ROUTINE PER IL CALCOLO DELLA Pfa '=======dati d'ingresso========= '(q solo per PFA); (q e d solo per Pd) d = 4 For q = 0 To 3 Step 0.01 'valore del rapporto (T/deviaz.st.) i = 0 e = 2.718281828 s = 0.0001 a = q / Sqr(2) ini: For x = 0 To a Step s y = e ^ -((x) ^ 2) p = s * y i = i + p erfx = (2 / Sqr(3.141592654)) * i Next erfCx = 1 - erfx pfa = 100 * erfCx / 2 If pfa < pFAvoluto Then GoTo fine Next q fine: fineroutine: Label19.Caption = Format(pfa, "##.####") Label11.Caption = Format(q, "##.####") Command1.BackColor = vbGreen End Sub
Private Sub Command2_Click() Command2.BackColor = vbRed Label14.Caption = "" Label16.Caption = "" End Sub
Sub s2() 'ROUTINE PER IL CALCOLO ITERATIVO DEL d = f(q, pD) pdvoluto = Val(Text2.Text) If pdvoluto < 0 Then GoTo finerout If pdvoluto < pfa Then Text2.Text = "" If pdvoluto < pfa Then GoTo finerout For d1 = 0 To 30 Step 0.0001 e = 2.718281828 s = 0.001 a1 = Abs(q - Sqr(d1)) / Sqr(2) i1 = 0 For x = 0 To a1 Step s y1 = e ^ -((x) ^ 2) p1 = s * y1 i1 = i1 + p1 Next erfx1 = (2 / Sqr(3.14159)) * i1 If (q - Sqr(d1)) > 0 Then erfCx1 = 1 - erfx1 If (q - Sqr(d1)) < 0 Then erfCx1 = 1 + erfx1 pd = 100 * erfCx1 / 2 If pd > pdvoluto Then GoTo fine Next fine: Label14.Caption = Format(pd, " ##.##") Label16.Caption = Format(d1, "##.#####") finerout: Command2.BackColor = vbGreen End Sub
Sub s3() 'ROUTINE PER IL CALCOLO DEL del p(D) = f(q, d) If dvoluto < 0 Then GoTo finerout If dvoluto < 0 Then Text2.Text = "" If dvoluto > 40 Then GoTo finerout e = 2.718281828 s = 0.0001 d2 = dvoluto a1 = Abs(q - Sqr(d2)) / Sqr(2) i1 = 0 For x = 0 To a1 Step s y1 = e ^ -((x) ^ 2) p1 = s * y1 i1 = i1 + p1 Next erfx1 = (2 / Sqr(3.14159)) * i1 If (q - Sqr(d2)) > 0 Then erfCx1 = 1 - erfx1 If (q - Sqr(d2)) < 0 Then erfCx1 = 1 + erfx1 pd = 100 * erfCx1 / 2 fine: Label27.Caption = Format(pd, " ##.##") finerout: End Sub
Private Sub Timer1_Timer() If Command2.BackColor = vbRed Then s2 End Sub
Note
- ^ La probabiità di falso allarme è indicata indifferentemente con o P.fa.
- ^ La probabiità di scoperta è indicata indifferentemente con o P.riv.
- ^ La fase di calcolo di è relativamente veloce
- ^ La fase di calcolo di è lenta; il tempo dipende naturalmente dalla velocità della CPU del P.C.
- ^ Il listato del programma non è commentato
- ^ Prestare attenzione alle righe di programma che in base alla pagina possono essere scritte in parte a capo
Bibliografia
- James J. Faran Jr e Robert Hills Jr, Correlators for signal reception, in Office of Naval Research (contract n5 ori-76 project order x technical memorandum no. 27), Cambridge, Massachusetts, Acoustics Research Laboratory Division of Applied Science Harvard University, 1952.
- James J. Faran Jr e Robert Hills Jr, The application of correlation techniques to acoustic receiving systems, in Office of Naval Research (contract n5 ori-76 project order x technical memorandum no. 28), Cambridge, Massachusetts, Acoustics Research Laboratory Division of Applied Science Harvard University, 1952.
- R. J. Urick, Principles of underwater sound, Mc Graw – hill, 3^ ed. 1968
- J.W. Horton, Foundamentals of Sonar, United States Naval Institute,Annapolis Maryland, 1959
BOZZA
Con la dizione: Introduzione al sonar s'intende l'acquisizione delle informazioni relative alle capacità operative e tattiche che il sonar consente al sottomarino.
Dette informazioni, a carattere discorsivo, sono esposte nel primo capitolo del testo (SONAR -PRINCIPI TECNOLOGIE APPLICAZIONI-) illustrato in questa pagina.
S'informa che il testo [1] è stato pubblicato nel 1992 e che, negli anni, la tecnologia attinente all'elaborazione dei segnali è stata superata; restano comunque sempre validi i principi generali dell'acustica subacquea.
Per una più ampia conoscenza delle tematiche sonar si consiglia la lettura di tutto il testo disponibile al link : Testo discorsivo sul sonar
Capitolo primo di dodici [2]
Note
Bibliografia
- G. Pazienza, Fondamenti della localizzazione sottomarina, La Spezia, Studio grafico Restani, 1970.
- A. De Dominics Rotondi, Principi di elettroacustica subacquea , Elettronica San Giorgio-Elsag S.p.A. Genova, 1990.
- J.W. Horton, Foundamentals of Sonar, United States Naval Institute,Annapolis Maryland, 1959
- R. J. Urick, Principles of underwater sound, 3ª ed., Mc Graw – Hill, 1968.
Collegamenti esterni
BOZZA di 39DSC da riproporre
L' Introduzione allo studio delle delle direttività delle basi idrofoniche è impostato in modo semplice, discorsivo e per immagini.
La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione di provenienza dell'onda sonora.
Se la sensibilità è la massima possibile in una direzione e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto.
La direttività di un gruppo di sensori, ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni opportunamente ritardati, è governata da leggi matematiche che consentono di calcolare l'andamento della loro somma in funzione di diverse variabili.
In questa pagina tratteremo l'argomento in semplici termini grafico discorsivi rimandando il lettore interessato a pagina tecnico matematiche facenti parte di questa categoria.
Disegni di massima e fotografie di un sistema acustico ricevente
In figura è mostrata in pianta la composizione di un sistema acustico ricevente disposta secondo il profilo dello scafo [1] di un sommergibile, questa geometria è detta a "Base conforme":
Il singolo idrofono [2] dell'insieme della figura precedente è mostrato dal vero:
La disposizione degli idrofoni, vista in prospettiva [3], è mostrata il figura:
La stessa disposizione della figura precedente è mostrata nel contesto dello scafo del sommergibile nella siluette di figura:
Ed in ultimo la fotografia che mostra una parte del sistema acustico[4] montata sullo scafo resistente del sommergibile:
Geometria di ricezione del sistema acustico
Quando il suono emesso dal bersaglio colpisce il sistema acustico mostrato nella figura precedente si può considerare la geometria seguente:
Nella geometria si osserva:
- Un tracciato polare chiuso dalla parte bassa con una banda nera, banda che rappresenta la schermatura dello scafo nei confronti dello schieramento dei sensori; questi possono ricevere, in via teorica, soltanto i suoni che provengono dalla parte superiore della banda nera.
- Un bersaglio "B", posto in alto, ed il rumore da esso generato tracciato idealmente come una riga gialla che unisce il bersaglio stesso con la base acustica.
- Un insieme di puntini neri che rappresentano il rumore del mare che avvolge tutto lo scafo del sommergibile.
- Sulla destra, a memoria della struttura vera della base acustica, la fotografia già mostrata in precedenza.
La direttività della base acustica ed il numero degli idrofoni
Per comprendere al meglio come la direttività di una base acustica dipenda, oltre ad alti fattori, dal numero degli idrofoni impiegati nel processo di ricezione dei rumori emessi dai bersagli esaminiamo le diverse soluzioni ottenibili partendo dalla figura precedente:
Consideriamo la base acustica formata da 2 soli [5] idrofoni, la figura precedente assumerà il il nuovo profilo nel quale si evidenzia in rosso un semicerchio a rappresentare che il settore di mare che viene ascoltato in eguale modo interessa tutti 180° prospicienti alla base acustica.
Ciò significa che il rumore del bersaglio è ricevuto al massimo livello ma anche il rumore del mare viene captato sui 180° al massimo livello; questa condizione penalizza di fatto la ricezione del rumore emesso dal bersaglio che viene coperto dal rumore del mare
In virtù del miglioramento della caratteristica di direttività della base acustica con l'incremento del numero degli idrofoni vediamo quale vantaggio si ha portando da 2 a 4 il numero degli idrofoni:
La figura mostra che l'ampiezza della curva rossa si riduce e il rumore del mare diminuisce, l'arco rosso si chiude sensibilmente agli estremi del grafico; questo a vantaggio del rapporto tra il segnale emesso dal bersaglio e il rumore del mare.
Proseguendo con l'incremento del numero degli idrofoni si computa la direttività per 8 sensori ottenendo il grafico che mostra una sensibile riduzione d'ampiezza del tracciato rosso non interessato dal segnale (segmento giallo):
Incrementando ulteriormente il numero degli idrofoni, da 8 a 16 e da 16 a 32 si osserva una progressiva riduzione dell'ampiezza dell'arco rosso, secondo le due figure successive, con conseguente abbattimento del rumore del mare in costanza d'ampiezza del segnale del bersaglio sotteso sempre al valore massimo dell'arco rosso.
L'operazione eseguita non cancella completamente il rumore del mare visto che la riga gialla del segnale è contornata sempre, nell'ambito del tracciato rosso, dal rumore del mare anche se di modesta intensità.
Nelle ultime due figure si evidenziano, alla base dei diagrammi rossi, dei piccoli lobi della direttività detti "lobi secondari", questi incrementano di poco il rumore del mare ma, in alcuni casi particolari, possono generare ambiguità nella determinazione della direzione del bersaglio.
E' importante osservare come i diagrammi rossi, che definiscono la direttività della base, siano tracciati nel piano orizzontale, rappresentano di fatto una sezione, in tale piano, del solido che mostra la direttività in tutto lo spazio subacqueo:
Note
- ^ Il diametro dei sensori non è in scala con le dimensioni del sottomarino, se lo fosse apparirebbero dei punti.
- ^ Le dimensioni di questo manufatto sono: Lunghezza 80 cm circa, diametro 5 cm circa
- ^ La lunghezza totale della base, per sottomarini classe Sauro, era di 16 m circa.
- ^ Porzione di base acustica messa in vista dopo la rimozione di una sezione del falso scafo.
- ^ Le figure riportate nel testo sono realizzate tramite un file.exe che consente la variazione del numero degli idrofoni e la fase successiva del calcolo indicativo delle curve di direttività
Bibliografia
- G. Pazienza, Fondamenti della localizzazione sottomarina, La Spezia, Studio grafico Restani, 1970.
- A. De Dominics Rotondi, Principi di elettroacustica subacquea , Elettronica San Giorgio-Elsag S.p.A. Genova, 1990.
- J.W. Horton, Foundamentals of Sonar, United States Naval Institute,Annapolis Maryland, 1959
- R. J. Urick, Principles of underwater sound, 3ª ed., Mc Graw – Hill, 1968.
Sottomarino classe U212
Sviluppi matematici per corr
Con gli Sviluppi matematici per il calcolo delle funzioni di correlazione tra segali elettrici si ottengno le formulazioni degli algoritmi relativi a dette funzioni che giocano un ruolo fondamentale nei sistemi riceventi del sonar.
Tutto ciò partendo dall'algoritmo generale[1] :
secondo i seguenti sviluppi:
- ^ Dagli studi di: James J. Faran Jr e Robert Hills Jr, Correlators for signal reception, in Office of Naval Research (contract n5 ori-76 project order x technical memorandum no. 27), Cambridge, Massachusetts, Acoustics Research Laboratory Division of Applied Science Harvard University, 1952.