Monte di Procida
Monte di Procida (Monte 'e Proceta in napoletano, localmente anche Monde re Pròceta) è un comune italiano di 12.760 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. Il comune è altresì conosciuto come "La Città dell'Est", a causa della sua vasta multiculturalità.
| Monte di Procida comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Città metropolitana | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Giuseppe Pugliese (Svoltiamo Insieme) dal 31-5-2015 |
| Territorio | |
| Coordinate | 40°48′N 14°03′E |
| Altitudine | 63 m s.l.m. |
| Superficie | 3,7 km² |
| Abitanti | 12 760[1] (30-11-2017) |
| Densità | 3 448,65 ab./km² |
| Frazioni | Cappella, Miliscola, Torregaveta |
| Comuni confinanti | Bacoli |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 80070 |
| Prefisso | 081 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 063047 |
| Cod. catastale | F488 |
| Targa | NA |
| Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
| Cl. climatica | zona C, 1 125 GG[3] |
| Nome abitanti | Montesi |
| Patrono | SS. Assunta |
| Giorno festivo | 15 agosto |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
(veduta da Capo Miseno)
Geografia fisica
Territorio
Il suo territorio rappresenta la parte più estrema della penisola flegrea, un promontorio dei Campi Flegrei prospiciente l'isola di Procida, da cui è separata da uno stretto tratto di mare (canale di Procida). Al largo, in direzione ovest si trova l'Isolotto di San Martino: un piccolo isolotto unito al promontorio da un ponte e da un tunnel.
Storia
A Monte di Procida sono note testimonianze relative già al neolitico medio-superiore (località Bellavista/Torre Fumo). Da un passo di Dionigi di Alicarnasso (VI secolo a.C.) si capisce che l’attuale Monte di Procida era un villaggio della città di Cuma (che ha dato all’Italia e a i popoli di Occidente l’alfabeto calcidico-cumano, divenuto poi latino), per questo per secoli venne chiamato Monte Cumano.
Dopo la fondazione della colonia di Miseno, Monte di Procida fece parte integrante di questo territorio tanto da assumere il nome di Monte Miseno. Lo splendore dei Campi Flegrei inizia ad appannarsi nel V secolo d.C., i barbari devastano il territorio spingendosi fino a Baia e Miseno. Da Cuma, Pozzuoli e Miseno molti evacuarono verso Napoli, altri rimasero a coltivare e navigare. Intorno all’anno 850 d.C. Miseno venne distrutta dai saraceni. I cittadini di Miseno, invasa e distrutta, scapparono. Una parte raggiunse l’isola di Procida, altri si incamminarono fino a una zona dell’interno, l’odierna Frattamaggiore.
Cancellata Miseno il suo territorio fu aggregato all’isola di Procida, intanto la terraferma era in uno stato di completo abbandono. Il Monte si era ricoperto di vegetazione selvaggia, una foresta quasi inaccessibile tanto che nella seconda metà del XV secolo Re Ferdinando I aveva destinato il Monte alle cacce reali. La vera e propria colonizzazione iniziò ad opera dei procidani solo nel XVII secolo dove il Monte aveva assunto ormai il denominativo “di Procida”.
Con il passare del tempo i coloni procidani consolidarono la loro presenza sul Monte e intorno alla metà del 1600 venne costruita la prima cappella che sarebbe poi diventata la chiesa della Madonna Assunta che richiama tanti fedeli devoti e visitatori, anche dagli Stati Uniti, in occasione della festa patronale del 15 di agosto.
Si procedette al disboscamento graduale, si iniziò da prima a seminare il grano per proseguire poi con le viti che diedero vita al noto vino montese. Il potenziamento dell’allevamento degli animali da cortile, in particolare dei conigli nei caratteristici fossi, e la sistemazione a terrazza dei terreni, diedero un grande impulso al decollo di Monte di Procida. Il commercio di questi prodotti diede vita alla tradizionale marineria montese, che trova la sua massima espansione nel ‘900.
Il comune nacque amministrativamente il 27 gennaio 1907, quando un referendum sancì la separazione della parte di terraferma e del vicino isolotto di San Martino dal resto del comune, formando così l'attuale comune di Monte di Procida. Fondamentale per l'acquisizione dell'autonomia amministrativa dal comune di Procida fu il contributo di Ludovico Quandel.
Gli anni ’70 e ’80 del ‘900 sono anche gli anni di una importante emigrazione verso gli Stati Uniti dove la maggior parte dei montesi si è poi stabilita per avviare importanti e riconosciute attività di lavoro. Alcuni imprenditori del settore della ristorazione sono tornati a Monte di Procida importando il concetto di fast food ma adattandolo ai gusti e alla cucina tipica flegrea. È così che il panino chiamato cheese-steak, a Monte di Procida, nel 1984 diventa la Cistecca rielaborando, in tal modo, non solo il gusto ma anche il lessico di questo panino.
Luoghi di interesse
Monte di Procida è nota per essere la terrazza dei Campi Flegrei. Da vari punti panoramici del suo territorio è possibile avere una campo di visione particolarmente ampio, a Est il golfo di Napoli, la penisola sorrentina e Capri, verso Sud le isole di Procida ed Ischia, ad Ovest le isole di Ventotene, Ponza e il Circeo, per poi proseguire verso Nord con la piana di Caserta ed il Matese. A distanza ravvicinata sono visibili: il golfo di Baia e Pozzuoli, Nisida, Capo Posillipo, Bacoli, il lago di Bacoli, Capo Miseno, Miliscola, e verso Nord, la collina di Torregaveta, il litorale Domitio, la collina con l'Acropoli di Cuma ed il lago Fusaro con la Casina Vanvitelliana.
Monte di Procida è inoltre conosciuta da studiosi di vulcanologia e geologia per la cosiddetta "breccia museo" ( cit. Henry James Johnston-Lavis ) la particolare conformazione geologica del promontorio che ben rappresenta, anche ad occhi non esperti, l'evoluzione geologica del territorio e dei Campi Flegrei.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Amministrazione
Sindaci
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1996 | 2001 | Gennaro di Mare | Sindaco | ||
| 2001 | 2006 | Giuseppe Nicola (Pippo) Coppola | Sindaco | ||
| 2006 | 2015 | Francesco Paolo Iannuzzi | Sindaco | ||
| 2015 | 2015 | Gabriella d'Orso | Commissario Prefettizio | ||
| 2015 | in carica | Giuseppe Pugliese | Svoltiamo Insieme (Lista Civica) | Sindaco | |
Gemellaggi
Sport
È presente una società di calcio dilettantistica, l'ASD Mons Prochyta Calcio (nota come Monte di Procida Calcio), nata nel 2012 e che milita nel campionato di promozione Campania. È affiliata dal 2013 alla società professionistica del Chievo Verona.
Monte di Procida ha ospitato l'arrivo della prima tappa del Giro d'Italia 1977, una cronometro individuale di 7 km con partenza da Bacoli, vinta dal belga Freddy Maertens.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Comune di Monte di Procida Gemellaggio con la Regione Molise
Bibliografia
- Gianni Race, Monte di Procida: storia, tradizioni e immagini, Napoli, 1988.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte di Procida
Collegamenti esterni
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 157472941 · LCCN (EN) no2006047067 · GND (DE) 7644944-0 |
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