Società Ginnastica Andrea Doria
La Società Ginnastica Andrea Doria è una compagine sportiva storica fondata in una sala della Scuola Svizzera di Genova il 5 settembre 1895 da alcuni atleti fuoriusciti per vari motivi dalla Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo. Intitolata al principe ammiraglio Andrea Doria, in principio era destinata alle sole competizioni ginniche, ma ben presto i suoi atleti iniziarono a cimentarsi in partite di calcio improvvisate. Nel 1969 è stata insignita della Stella d'Oro CONI al Merito Sportivo.[1]
Società Ginnastica Andrea Doria | |
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Colori sociali | ![]() |
Dati societari | |
Città | Genova |
Paese | ![]() |
Fondazione | 1895 |
Presidente | Valentino Robiglio |
Discipline |
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Sito web ufficiale | |
La società polisportiva è oggi attiva con le sezioni nuoto e pallanuoto, ginnastica, arti marziali (judo, karate, kendō), tennis e savate ma è nota soprattutto per la fusione avvenuta il 12 agosto 1946 della sua sezione calcistica con quella della Sampierdarenese per costituire l'U.C. Sampdoria.
Fra gli atleti tesserati spicca Paola Cavallino, nuotatrice di livello internazionale, medaglia d'argento agli Europei e finalista olimpica nei 200 metri a farfalla.
Sezione pallanuoto
S.G. Andrea Doria Pallanuoto | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco - blu |
Dati societari | |
Città | Genova |
Paese | Italia |
Federazione | FIN |
Fondazione | 1920 |
Rifondazione | 2016 |
Presidente | Stefano Lanata |
Allenatore | Alberto Le Fosse |
Sito web | www.sgandreadoria.it |
Palmarès | |
Scudetti | 8 |
Impianto sportivo | |
Piscina Comunale di Sori (Sori) 3500 posti |
Nel 1920 fu costituita la sezione pallanuoto, che sotto la guida di Stefano Ganieri, tra il 1921 e il 1931 vinse otto volte il campionato nazionale.[2] Nel campionato 2011-2012 la squadra di pallanuoto ha militato nel girone 1 della Serie B e nei campionati 2012-2013 e 2013-2014 nel girone Nord della Serie A2. La società nelle stagione 2014-2015 e 2015-2016 non ha iscritto nessuna squadra avendo solo le giovanili. Attualmente la squadra partecipa alla Serie C, 4ª serie del campionato italiano di pallanuoto.
Palmarès
Trofei nazionali
Sezione calcio
Società Ginnastica Andrea Doria Calcio | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Biancoblù |
Dati societari | |
Città | Genova |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1900 |
Scioglimento | 1927 |
Rifondazione | 1931 |
Scioglimento | 1940 |
Rifondazione | 1944 |
Scioglimento | 1946 |
Stadio | La Cajenna, poi Luigi Ferraris ( posti) |
Sito web | www.sgandreadoria.it |
Palmarès | |
Trofei nazionali | 4 Campionati Nazionali F.G.N.I. |
Si invita a seguire il modello di voce |
Storia
L'esordio e i successi nei campionati FGNI
La Sezione Calcio, nata nel 1900, aprì ufficialmente la propria attività pedatoria disputando, l'11 agosto dello stesso anno, una partita a Novi Ligure: si trattava dell'esordio in una gara non ancora pienamente regolamentata secondo le norme del calcio inglese.[3]
La formazione doriana, che adottava una maglia a quarti bianco e blu, esordì in campionato il 9 marzo 1902 perdendo la sfida col Genoa per 3 a 1,[4] e partecipò alle edizioni seguenti fino al 1927.
In quegli anni il più importante dei calciatori dell'Andrea Doria fu il siciliano Francesco Calì, il quale dopo una stagione nelle file del Genoa, passò nel 1902 alla Società dell'Andrea Doria dove divenne il capo carismatico della giovane formazione doriana. Nel club bianco-blu giocò 10 anni, diventando il primo giocatore ad indossare la fascia di capitano della Nazionale di calcio dell'Italia.
Sotto la sua supervisione la sezione calcistica aumentò d'importanza e si iscrisse sia al Campionato Italiano di Football 1902 organizzato dalla Federazione Italiana del Football, sia a quelli che venivano considerati i più importanti tornei sportivi italiani, ovvero i Campionati Nazionali FGNI. La società riuscì ad aggiudicarsi questa prestigiosa competizione per ben 4 volte: nel 1902 a pari merito con il Milan, nel 1910, nel 1912 e nel 1913, ultima edizione disputata prima della soppressione del torneo.
Curiosamente, mentre a seguire con gli anni la rivalità cittadina con il Genoa diede vita a derby incandescenti, gli inizi furono di grande collaborazione tra le due società genovesi, anche grazie agli ottimi rapporti tra Francesco Calì ed il promotore della sezione calcistica rossoblu James Spensley, che nei primi anni di vita della formazione Doriana aiutò il collega italo-svizzero a creare una formazione competitiva.[5]
Oltre Calì tra i giocatori più famosi che vestirono la maglia doriana si ricordano Ansaldo, Baldini, Fresia, Gramaglia, Torti e i giocatori Luigi Burlando, Aristodemo Santamaria e Enrico Sardi che successivamente avrebbero indossato la maglia del Genoa. Il terreno di gioco dell'Andrea Doria in quegli anni era la Cajenna, campo che si trovava nella zona di Marassi, più precisamente nello spiazzo che oggi separa l'attuale stadio Luigi Ferraris dalle carceri e dove, ironia della sorte, è situata la gradinata dei tifosi genoani. Data le ridotte dimensioni dell'isolato, la Cajenna non aveva tribune, pertanto gli spettatori si assiepavano ai margini del terreno di gioco e per i giocatori ospiti era un vero e proprio inferno.
Le fusioni nella Dominante e nella Sampdoria
Dopo altalenanti vicende, il 27 luglio del 1927 per volere del regime fascista la società venne unita alla Sampierdarenese dando vita alla formazione denominata La Dominante. Un gruppo di ribelli doriani, a sua volta, rifondò l'Alessandro Volta, sodalizio del capoluogo ligure precedentemente scioltosi.
La Dominante, intanto, retrocessa in Serie B al termine del campionato 1928-1929, l'anno successivo prese il nome di A.C. Liguria, assimilando anche la Corniglianese. La relegazione in Serie C della nuova compagine determinò la scomparsa della stessa ed il ritorno di Sampierdarenese, Andrea Doria e Corniglianese a svolgere l'attività calcistica separatamente. In particolare il Doria venne ricreata proprio dai transfughi della Dominante presenti nell'Alessandro Volta, il quale, invece, cessò definitivamente di esistere.
Alla fine della stagione 1939-1940 l'Andrea Doria precipitò in Prima Divisione Ligure e venne sciolta. Nel 1944 fu rifondata la società e l'anno dopo la FIGC, esaminando le fusioni volute dal regime fascista, riconobbe il titolo sportivo dell'Andrea Doria, permettendogli così di partecipare al girone Nord di Alta Italia (la provvisoria Serie A).
Nel campionato 1945-1946 la Sampierdarenese arrivò 14ª e ultima nel suo girone Alta Italia, mentre l'Andrea Doria si classificò 9ª, ma la ristrutturazione del torneo cambiò le carte in tavola. Per il campionato successivo la federazione decise di tornare alla vecchia formula del campionato a girone unico, considerando il campionato 1946-1947 come la continuazione dell'ultimo campionato a girone unico, quello del 1942-1943.
Così facendo la Sampierdarenese, in crisi finanziaria, aveva il titolo per rimanere in Serie A in quanto erede del A.C. Liguria, mentre la ricca formazione doriana, che in quell'ultimo campionato non era presente in quanto sciolta per volontà del regime fascista, sarebbe stata relegata alla Serie B. La ricca dirigenza doriana però aveva già operato un sontuoso mercato estivo per rafforzare la squadra e decise così di rivolgersi alla Sampierdarenese, squadra in crisi economica e dalle scarse probabilità di riuscirsi a iscrivere al campionato, per trovare un accordo ed iscrivere così la formazione doriana al successivo campionato di calcio di Serie A.[6]
Gli accordi tra le due società vennero raggiunti in breve tempo, non senza qualche piccolo intoppo come sulla scelta del nome. I doriani, i quali portavano capitali e giocatori del calibro di Baldini e Bassetto, volevano anteporre il nome Doria e lasciare la sigla Samp in secondo piano; ma il nome Doria-Samp non piaceva ai sampierdarenesi, i quali forti della "proprietà" del titolo sportivo chiedevano ai soci doriani di fare un passo indietro e di anteporre la sigla Samp.
Il nome della nuova formazione si faceva attendere e arrivato il momento di stilare la lista delle 20 partecipanti al nuovo campionato a girone unico, la FIGC inserì la nuova formazione solo con la sigla «Samp» dato che ancora non era stato scelto un nome; fino a quando nell'agosto del 1946 le due formazioni si unirono ufficialmente per la seconda volta dando vita all'attuale Sampdoria. Dopo lo scorporo della sezione calcio a seguito della fusione del 12 agosto 1946 con la sezione calcio della Ginnastica Sampierdarenese, che ha dato vita alla Unione Calcio Sampdoria, la Società Ginnastica Andrea Doria ha proseguito la sua attività di polisportiva.
Nel 1955 la Corniglianese si trasformò nell'Andrea Doria 1955, una società che volle mantenere vivo il ricordo del club fondato nel 1900, senza però rivendicare alcuna continuità storica con esso. Nel 1957 la "Nuova Andrea Doria" arrivò in IV Serie e nel 1959 attuò una fusione con la Sestrese, dando vita al progetto SestreseDoria; dopo due campionati di Serie D le due società preferirono scindersi proseguendo separatamente l'attività come Sestrese e Corniglianese.
Nella stagione 1997-1998 la Sampdoria ha reso omaggio alle società progenitrici con una maglia celebrativa del cinquantenario che riportava sul davanti la divisa dell'Andrea Doria e sul retro quella della Sampierdarenese.
Cronistoria
Cronistoria della sezione calcistica dell'Andrea Doria | |
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Allenatori
- 1900-1908 …
- 1908 James Spensley[7]
- 1908-1924 …
- 1924-1926 Imre Payer
- 1926-1927 Poggi
- 1927 Ferenc Molnár
- 1931-1932 ...
- 1932-1933 Friedrich Koch
- 1933-1934 ...
- 1934-1935 ...
- 1935-1936 Paolo Franchetti
- 1936-1937 Ettore Fontana
- 1937-1938 Thomas Coggins
- 1938-1939 Amato Gastaldi
- 1939-1940 ...
- 1945-1946 Italo Zamberletti (1ª-?), poi János Vanicsek (?-26ª)
Calciatori
Sezione Ginnastica
Note
- ^ 2014 Cento anni e non solo cento..... Le Società Sportive Centenarie della Provincia di Genova - pag. 14
- ^ Chi siamo
- ^ Sampierdarenese ed Andrea Doria, su doria.altervista.org. URL consultato il 24 giugno 2010.
- ^ Tabellini 1902 Archiviato il 2 giugno 2009 in Internet Archive. Akaiaoi.com
- ^ Il ripostese che guidò la Nazionale Repubblica.it
- ^ Corriere dello Sport, lunedì 17 giugno 1946. Archiviato il 5 gennaio 2015 in Internet Archive.
- ^ Fondazione, p.169
Bibliografia
- Alessandro Carcheri, L'ardente scudo sopra il cuore - Storia dei calciatori-ginnasti dell'Andrea Doria, Genova, Edizioni Sportmedia, 2015.
- L'età dei pionieri, Genova, Fondazione Genoa 1893, 2008.
- Nino Gotta, Pierluigi Gambino, 1000 volte Sampdoria, Genova, De Ferrari, 1991
- Maria Carla Italia, S.G. Andrea Doria. Cent'anni di sport, Genova, Pirella Editore, 1995.
Collegamenti esterni
- Articolo di Nino Gotta sulla storia della Sezione Calcio, su genoasamp.com. URL consultato il 20 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2010).