Pulpito del duomo di Prato
Il pulpito del Duomo di Prato è un'opera di Donatello e Michelozzo, databile al 1428-1438. Composto in marmo, bronzo e tessere di mosaico, è collocato sul fianco sud-est della cattedrale di Prato (i rilievi originali sono oggi nel Museo dell'Opera del Duomo) e misura in altezza 210 cm senza il tetto; ciascuna formella misura invece 73,5x79.
| Pulpito del duomo di Prato | |
|---|---|
| Autori | Donatello e Michelozzo |
| Data | 1428-1438 |
| Materiale | Marmo, bronzo e tessere di mosaico |
| Altezza | 210 cm |
| Ubicazione | Duomo di Prato, Piazza del Duomo, Prato |
| Coordinate | 43°52′54.84″N 11°05′51.72″E |
Dal pulpito si faceva e si fa tuttora l'ostensione pubblica dell'importante reliquia della Sacra Cintola della Madonna, che ancora oggi si mostra per Natale, Pasqua, il 1º maggio, il 15 agosto e, nelle forme più solenni, l'8 settembre, festa della Natività di Maria.
Storia
A conclusione di imponenti trasformazioni della pieve - attuale cattedrale - di Santo Stefano a Prato, avviate nel 1385 per la costruzione di una nuova facciata e della Cappella della Cintola, venne commissionato un pulpito esterno destinato all'ostensione della Sacra Cintola a Donatello e a Michelozzo (scultore, ma soprattutto architetto prediletto da Cosimo il Vecchio) in sostituzione di quello trecentesco, sul fianco della chiesa, di cui restano l'Assunta e altri rilievi nel Museo dell'Opera del Duomo.
I due artisti presentarono un modello nel 1428 (il progetto architettonico si doveva soprattutto a Michelozzo, quello di rilievi e ornati principalmente a Donatello), ma i lavori iniziarono con lentezza, per i numerosi impegni dei due artisti, e nel 1433 - quando era completata solo la struttura architettonica del pulpito - fu necessario l'appoggio di Cosimo de' Medici per riportare a Firenze i due, che da un anno circa si trovavano a Roma. Appena rientrati venne fuso il ricco capitello bronzeo alla base del pulpito, su disegno di Donatello è opera di Michelozzo e Maso di Bartolomeo.
Maso di Bartolomeo seguì nel periodo seguente il montaggio del pulpito e del raffinato baldacchino a ombrello che lo corona, mentre dal 1434, anno in cui fu stipulato un nuovo contratto, fino al 1438, quando fu inaugurata la struttura, Donatello fornì i rilievi del parapetto, lavorando nel contempo anche alla cantoria per il Duomo di Firenze, che ripropone una simile danza di putti alati. L'opera venne completata nell'estate del 1438 e nel settembre dello stesso anno venivano effettuati gli ultimi pagamenti a Donatello.
Descrizione
Il Pulpito, destinato esclusivamente alle ostensioni della Sacra Cintola, fu studiato in posizione angolare a far da cerniera tra il fianco romanico e la facciata tardo gotica della chiesa, e tra le due piazze nelle quali si raccoglievano i pellegrini. Lo spigolo della chiesa costituisce il basamento (che era previsto scanalato) del pulpito; vi poggia il capitello bronzeo, ricco di spunti decorativi, con ricordi classici, e concluso da un originalissimo angioletto che si affaccia, al centro, e sostiene le prime cornici marmoree soprastanti, a fasce concentriche progressivamente sporgenti, riccamente ornate. Le sormontano quindici mensole a voluta che sorreggono il piano del pulpito, accentuandone con la loro posizione radiale l'effetto rotatorio, centrifugo.
Il parapetto in marmo bianco suggerisce le forme di un tempietto circolare sorretto da pilastrini binati che lo suddividono in sette riquadri (73,5x79 cm ciascuno), in ciascuno dei quali scoppia incontenibile una vivace danza di gruppi di angeli (ispirati ai putti-genietti dei sepolcri romani), la cui gioia per l'ostensione della Cintola si manifesta nella libertà dei gesti dal ritmo incalzante, resi pittoricamente grazie allo "stiacciato", che consente di suggerire complessi scorci prospettici, e al vibrare del mosaico del fondo, i cui riflessi di luce accentuavano l'effetto di movimento. La scelta del tema dei putti danzanti fu insolita. Alcuni la mettono in relazione ai Salmi 148-150, dove si invita a lodare Dio con cori e danze di bambini, altri la ricollegano ai cantori e angeli danzanti che fin dal XIII secolo erano associati ai temi dell'Assunzione o dell'Incoronazione della Vergine.
Il Pulpito è concluso dallo slanciato, elegantissimo baldacchino a ombrello, con controsoffitto ligneo a riquadrature radiali (in origine dipinto in rosso, azzurro e oro).
Stile
Il rilievi del pulpito dimostrano ancora una volta la capacità di Donatello di far rivivere l'antico con un nuovo spirito.
Il disegno dei rilievi del parapetto, facilmente apprezzabile grazie alla veduta ravvicinata, è da attribuire totalmente a Donatello, anche se l'esecuzione - condotta a più mani sulla stessa formella nella bottega dell'artista - non è sempre all'altezza dell'invenzione. Il maestro fiorentino, riprendendo in parte la soluzione adottata nella Cantoria oggi al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, ricreò una festosa danza di putti, ma nel caso di Prato usò un rilievo più sottile e più misuratamente aulico.
Restauro
Dopo oltre 500 anni di esposizione all'esterno, i marmi del pulpito mostravano un gravissimo degrado, con trasformazioni irreversibili; perciò, nonostante le polemiche, nel 1970 i rilievi del parapetto furono sostituiti da calchi (quelli ancora presenti), collocando le sculture originali nel contiguo Museo dell'Opera del Duomo (dal 1972), in attesa del restauro. Dopo vari tentativi, intorno al 1995 l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze mise a punto una metodologia innovativa, ma anche sicura e controllabile: la pulitura col laser a infrarossi, che eliminava incrostazioni e residui organici facendo riemergere la suggestiva patina rosata, forse frutto di antichi trattamenti protettivi, e recuperando leggibilità e unità. Concluso il restauro, nel 1999 è stato realizzato un nuovo supporto per i rilievi nel Museo dell'Opera, in una sala opportunamente predisposta e climatizzata.
I rilievi
Altre immagini
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Fianco del Duomo di Prato
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Veduta di scorcio
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Decorazione del portalino
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Vista dal pulpito
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Scala per il pulpito nell'intercapedine della controfacciata
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Soffitto del baldacchino a ombrello
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Il pulpito esterno rimosso
Bibliografia
- Rolf C. Wirtz, Donatello, Könemann, Colonia 1998. ISBN 3-8290-4546-8
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul pulpito del duomo di Prato
Collegamenti esterni
- Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).
- Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).
