John Isner
John Robert Isner (Greensboro, 26 aprile 1985) è un tennista statunitense. Professionista dal 2007, ha vinto in carriera 14 titoli dell'ATP World Tour tra i quali spicca il Miami Open 2018, l'unico torneo Masters 1000 conquistato. La sua migliore classifica ATP è l'8º posto in singolare raggiunto il 16 luglio 2018, anno in cui vinse a Miami e giunse in semifinale a Wimbledon.
John Isner | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 208 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 108 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 20 maggio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alto 208 cm per un peso di 108 kg, è noto col soprannome di "Long John" per la sua notevole statura. Il suo colpo migliore è la devastante prima palla di servizio, tra le più veloci mai registrate nei tornei professionistici.[1] È ai primi posti nella classifica di tutti i tempi per numero di ace serviti.[2] Ha vinto al torneo di Wimbledon 2010 contro Nicolas Mahut il più lungo incontro di tennis della storia, durato 11 ore e 5 minuti.[1]
Carriera
Gli esordi e l'ascesa del 2007
Cominciò a giocare a tennis a 11 anni. Frequentava la University of Georgia (dove si è poi laureato in Scienze della Comunicazione) e vinse diverse partite NCAA fino ad aggiudicarsi il titolo individuale nel 2006 e quello a squadre nel 2007. Una settimana prima del torneo di Washington D.C., il cileno Fernando González, facente parte delle teste di serie, diede forfait per infortunio. Il posto lasciato libero fu assegnato ad Isner, che fu il primo giocatore dell'era Open capace di vincere 5 partite consecutive al tie-break del set decisivo. Al primo turno batté Tim Henman, al secondo turno il tedesco Benjamin Becker, al terzo turno il qualificato statunitense Wayne Odesnik, ai quarti un altro tedesco, Tommy Haas, ed in semifinale il francese Gaël Monfils, il quale era arrivato a servire per il match nel terzo set. In finale Isner non poté nulla contro Andy Roddick che vinse in due set. Isner giocò poi come wild card il Masters Series di Cincinnati ma fu battuto al primo turno da David Ferrer. Approdò successivamente al terzo turno degli US Open dove fu battuto da Roger Federer dopo aver vinto il primo set. Per il resto del 2007 giocò solo negli Stati Uniti.
2008
Nel 2008 uscì al primo turno degli Australian Open, battuto dal tennista francese Fabrice Santoro; nel torneo di San Jose riuscì però ad arrivare ai quarti di finale dopo aver battuto il francese Florent Serra e ancora una volta Tommy Haas; il risultato gli permise di entrare tra i primi 100 giocatori del mondo. A Indian Wells ha battuto al primo turno il tennista italiano Simone Bolelli con il punteggio di 6-3, 6-7 (5-7), 7-6 (7-2) ma al secondo turno è stato eliminato dall'esperto tennista russo Nikolaj Davydenko.
2010, primo titolo ATP e incontro più lungo nella storia del tennis
Isner inizia il 2010 vincendo al torneo di Auckland il suo primo titolo ATP in carriera battendo in finale Arnaud Clément. È famoso anche per aver giocato (e vinto) contro Nicolas Mahut il match più lungo della storia del tennis; iniziato il 22 giugno 2010 e terminato il 24 giugno dopo essere stato interrotto per due volte per oscurità, l'incontro è terminato per 70 a 68 al quinto set dopo più di 11 ore di gioco. Il match ha superato tutti i record stabiliti fino ad allora per numero di game, di ace conseguiti e tempo giocato.[3]
2012, top 10, prima finale in un Masters e due titoli ATP
Nel 2012 riesce ad arrivare in finale del masters 1000 Indian Wells, riuscendo ad eliminare in semifinale Djokovic (7-6 6-3 7-6) e perdendo in finale contro Roger Federer (6-7 3-6). Nel corso dei French Open, sconfigge Rogério Dutra da Silva col punteggio di 6-3, 6-4, 6-4 nel primo turno prima di essere sconfitto, stabilendo un nuovo record, da Paul-Henri Mathieu nel secondo turno: 6-7, 6-4, 6-4, 3-6, 18-16 il risultato del match col maggior numero di game giocato nella storia del Roland Garros. Partecipa al torneo di Wimbledon ma perde al primo turno da Alejandro Falla.
2013, seconda finale in un Masters e due titoli ATP
Ha vinto i tornei di Houston e Atlanta ed è arrivato in finale nel Master 1000 di Cincinnati.
2014, due titoli ATP
Coglie il primo successo della stagione ad Auckland, ma è costretto al ritiro nel match di esordi agli Australian Open. Raggiunge poi le semifinali prima a Delray Beach e poi a Indian Wells, dove viene battuto da Đoković in tre set e dove raggiunge la semifinale anche in doppio in coppia con Querrey. Si migliora nei due successivi Slam, raggiungendo per la prima volta il quarto turno al Roland Garros e il terzo a Wimbledon. Torna al successo in luglio aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo il 250 di Atlanta.
2015, un titolo ATP
Inizia la stagione raggiungendo il terzo urno all'Australian Open e i quarti a Memphis. Nel Masters 1000 di Miami viene eliminato in semifinale da Djokovic dopo aver superato Grigor Dimitrov, Milos Raonic e Kei Nishikori. Perde nuovamente dal serbo al terzo turno del successivo Indian Wells Masters. Ottiene buoni risultati anche sulla terra battuta in Europa arrivando al terzo turno a Monte Carlo, nei quarti a Madrid e in semifinale a Nizza, dove perde da Dominic Thiem. Al Roland Garros non va oltre il secondo turno.
Perde in semifinale sull'erba del Queen's a Londra, e al terzo turno a Wimbledon viene sconfitto 10-12 al quinto set dal nº 9 ATP Marin Čilić. In luglio difende il titolo ad Atlanta battendo in due set Marcos Baghdatis in finale. La settimana dopo viene sconfitto da Nishikori nella finale dell'ATP 500 di Washington. Dopo i quarti al Masters 1000 di Montreal e l'eliminazione al primo turno a Cincinnati, viene sconfitto al quarto turno degli US Open da Federer. Chiude la stagione con le sconfitte al terzo turno dello Shanghai Masters e nei quarti a Parigi-Bercy, dopo aver superato Federer in tre set, risultati che gli valgono l'11ª posizione nel ranking di fine anno.
2016: terza finale in un Masters
Apre il 2016 con la sconfitta nei quarti a Auckland da Roberto Bautista Agut, che si aggiudicherà il trofeo. Subito dopo perde in tre set al quarto turno dell'Australian Open 2016 da David Ferrer. Vince entrambi i singolari nel primo turno di Coppa Davis contro gli australiani Bernard Tomic e Sam Groth, regalando agli Stati Uniti l'accesso ai quarti di finale.[4] L'unico risultato di rilievo del periodo successivo è il quarto turno raggiunto all'Indian Wells Masters, dove ancora una volta deve soccombere a Nishikori.
Salta quasi tutta la stagione sulla terra rossa ma partecipa al Roland Garros 2016 arrivando per la seconda volta in carriera al quarto turno, dove a sconfiggerlo è il futuro finalista Andy Murray. A Wimbledon viene battuto al terzo turno dal nº 12 ATP Jo-Wilfried Tsonga al termine di un lunghissimo incontro in cui il francese si aggiudica il quinto set con lo score di 19-17. Alla sua quarta finale consecutiva dell'Atlanta Open, Isner perde in due set da Nick Kyrgios. Non si presenta al torneo olimpico di Rio de Janeiro, preferendo concentrarsi sulla stagione americana che porta agli US Open.[5]
Perde dopo tre anni il primato tra i tennisti statunitensi in favore di Steve Johnson con l'eliminazione al secondo turno a Cincinnati.[6] Agli US Open si ferma al terzo turno, battuto in quattro set da Kyle Edmund. Allo Shanghai Masters vince in coppia con Jack Sock il suo secondo trofeo di doppio in un Masters 1000. All'ultimo Masters 1000 stagionale di Parigi-Bercy arriva in finale superando David Ferrer e Marin Čilić prima di essere sconfitto da Andy Murray, che grazie a questa vittoria diventa il nuovo numero 1 del mondo. Per la prima volta dal 2009, Isner chiude la stagione senza aver vinto alcun titolo, ma con i risultati ottenuti a Parigi-Bercy rientra nella top 20 del ranking e al primo posto tra i tennisti statunitensi.
2017, due titoli ATP
Partecipa al torneo di Auckland e viene sconfitto nei quarti di finale dalla testa di serie numero 7 Steve Johnson. Sul cemento di Memphis raggiunge nuovamente i quarti di finale, venendo battuto dallo statunitense Donald Young. Partecipa al torneo di Houston raggiungendo ancora i quarti di finale, per la prima volta nel 2017 sulla terra rossa, venendo sconfitto da Ernesto Escobedo. Il suo miglior risultato stagionale arriva agli Internazionali BNL d'Italia, dove raggiunge la semi-finale, battendo Albert Ramos-Viñolas, Florian Mayer, la testa di serie numero 3 Stan Wawrinka e la testa di serie numero 6 Marin Čilić. Ad un passo dalla finale viene sconfitto dal futuro vincitore del torneo, il tedesco Alexander Zverev, con il punteggio di 4-6 7-6 1-6. Sull'erba di Eastbourne raggiunge i quarti di finale, venendo eliminato dal francese Richard Gasquet. Non va oltre il secondo turno a Wimbledon sconfitto da Dudi Sela in cinque set. Il 23 luglio vince il Torneo di Newport battendo in finale l'australiano Matthew Ebden con il punteggio di 6-3 7-6, conquistando così il suo 11º titolo in singolare in carriera. La settimana successiva conquista il torneo di Atlanta, per la quarta volta in carriera, superando in finale Ryan Harrison col punteggio di 7-66, 7-67.
Dopo essersi ritirato dal torneo di Washington, scende in campo a Montréal dove viene subito eliminato da Juan Martín del Potro con un doppio 7-5[7]. La settimana successiva a Cincinnati dopo aver superato al primo turno il serbo Troicki, batte tre connazionali Paul, Tiafoe e Donaldson. Approda così in semifinale senza perdere set, ma viene sconfitto con due tie-break da Grigor Dimitrov. Scende in campo anche a Winston-Salem e dopo un bye al primo turno, batte al secondo Andrej Kuznecov 2-6, 7-65, 6-3, perde poi da Borna Ćorić 7-5, 6-2, nel turno successivo. Allo US Open è testa di serie numero dieci, elimina al primo turno Pierre-Hugues Herbert, al secondo Chung Hyeon e viene fermato al terzo da Miša Zverev. Tra i risultati di fine stagione vi sono i quarti di finale raggiunti a Pechino, dove viene elimnato da Nadal, il terzo turno allo Shanghai Masters e la semifinale a Parigi-Bercy, dove perde a sorpresa dal nº 77 ATP Filip Krajinovic dopo aver battuto Diego Schwartzman, Grigor Dimitrov e nei quarti Juan Martin del Potro.
2018: primo titolo Masters 1000 in singolare, prima semifinale in uno Slam e numero 8 ATP
Apre la stagione senza mai superare il secondo turno nei primi 6 tornei disputati, tra i quali l'Australian Open. Al Masters 1000 di Indian Wells vince con Jack Sock il torneo di doppio battendo in finale i fratelli Bryan con due tiebreak. Conquista il primo Masters 1000 in carriera in singolare al Miami Open battendo in finale Alexander Zverev con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-4, risultato che gli consente di tornare alla 9ª posizione del ranking. Zverev si prende la rivincita in maggio battendolo nei quarti al Madrid Masters. Al quarto turno del Roland Garros, Isner viene eliminato in tre set da del Potro.
A Wimbledon raggiunge per la prima volta in carriera una semifinale in un torneo dello Slam, l'accesso alla finale gli viene negato da Kevin Anderson, che vince 26-24 il quinto set dopo una battaglia durata 6 ore e 36 minuti, il quarto incontro più lungo nella storia del tennis fino a quel momento.[8] Questo risultato gli garantisce l'8º posto nella classifica mondiale, suo nuovo best ranking. Due settimane dopo vince il suo quinto titolo all'Atlanta Open battendo in tre set Ryan Harrison. Conferma il buon momento di forma agli US Open arrivando nei quarti, dove viene eliminato in quattro set da del Potro. Salta la trasferta asiatica in occasione della nascita della figlia, al rientro in ottobre arriva in semifinale a Stoccolma e viene eliminato dal qualificato Ernest Gulbis. Finisce il 2018 partecipando per la prima volta alle ATP Finals e viene eliminato nel round robin con le tre sconfitte subite da Djokovic, Cilic e Alexander Zverev.
2019, quinta finale in un Masters
Nei primi tornei di stagione ad Auckland e all'Australian Open perde al primo incontro disputato. Al rientro in America raggiunge tre semifinali consecutive negli ATP 250 di New York e Delray Beach, e nell'ATP 500 di Acapulco. Al quarto turno dell'Indian Wells Masters perde contro Karen Khachanov. Al successivo Masters 1000 di Miami arriva in finale per la seconda volta consecutiva e Federer gli nega il secondo trionfo sconfiggendolo con il punteggio di 1-6, 4-6. Un infortunio al piede sinistro lo costringe a saltare la stagione europea sulla terra rossa.[9]
Vita privata
John Isner ha due fratelli ed è un simpatizzante dei repubblicani nonostante sia figlio di Bob Isner, esponente del partito democratico.
Ha sposato la compagna Madison McKinley il 4 dicembre 2017. I due sono diventati genitori di una bambina nel settembre 2018.
Statistiche
Singolare
Vittorie (14)
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Numero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 16 gennaio 2010 | Heineken Open, Auckland (1) | Cemento | Arnaud Clément | 6-3, 5-7, 7-62 |
2. | 10 luglio 2011 | Hall of Fame Tennis Championships, Newport (1) | Erba | Olivier Rochus | 6-3, 7-66 |
3. | 27 agosto 2011 | Pilot Pen Tennis, Winston-Salem (1) | Cemento | Julien Benneteau | 4-6, 6-3, 6-4 |
4. | 15 luglio 2012 | Hall of Fame Tennis Championships, Newport (2) | Erba | Lleyton Hewitt | 7-61, 6-4 |
5. | 25 agosto 2012 | Pilot Pen Tennis, Winston-Salem (2) | Cemento | Tomáš Berdych | 3-6, 6-4, 7-69 |
6. | 14 aprile 2013 | U.S. Men's Clay Court Championships, Houston | Terra rossa | Nicolás Almagro | 6-3, 7-5 |
7. | 28 luglio 2013 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (1) | Cemento | Kevin Anderson | 63-7, 7-62, 7-62 |
8. | 11 gennaio 2014 | Heineken Open, Auckland (2) | Cemento | Lu Yen-Hsun | 7-64, 7-67 |
9. | 27 luglio 2014 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (2) | Cemento | Dudi Sela | 6-3, 6-4 |
10. | 2 agosto 2015 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (3) | Cemento | Marcos Baghdatis | 6-3, 6-3 |
11. | 23 luglio 2017 | Hall of Fame Tennis Championships, Newport (3) | Erba | Matthew Ebden | 6-3, 7-64 |
12. | 30 luglio 2017 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (4) | Cemento | Ryan Harrison | 7-66, 7-67 |
13. | 1º aprile 2018 | Miami Open, Miami | Cemento | Alexander Zverev | 64-7, 6–4, 6–4 |
14. | 29 luglio 2018 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (5) | Cemento | Ryan Harrison | 5-7, 6-3, 6-4 |
Finali perse (13)
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP World Tour Finals (0) |
ATP Masters 1000 (4) |
ATP World Tour 500 (3) |
ATP International Series / ATP World Tour 250 (6) |
Numero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 5 agosto 2007 | Legg Mason Tennis Classic, Washington D.C. (1) | Cemento | Andy Roddick | 4-6, 64-7 |
2. | 21 febbraio 2010 | RMK Championships, Memphis | Cemento indoor | Sam Querrey | 7-63, 65-7, 3-6 |
3. | 9 maggio 2010 | Serbia Open, Belgrado | Terra rossa | Sam Querrey | 6-3, 64-7, 4-6 |
4. | 25 luglio 2010 | Atlanta Tennis Championships, Atlanta (1) | Cemento | Mardy Fish | 6-4, 4-6, 64-7 |
5. | 24 luglio 2011 | Atlanta Tennis Championships, Atlanta (2) | Cemento | Mardy Fish | 6-3, 66-7, 2-6 |
6. | 19 marzo 2012 | BNP Paribas Open, Indian Wells | Cemento | Roger Federer | 67-7, 3-6 |
7. | 15 aprile 2012 | U.S. Men's Clay Court Championships, Houston | Terra rossa | Juan Mónaco | 2-6, 6-3, 3-6 |
8. | 4 agosto 2013 | Citi Open, Washington D.C. (2) | Cemento | Juan Martín del Potro | 3-6, 6-1, 6-2 |
9. | 18 agosto 2013 | Western & Southern Open, Cincinnati | Cemento | Rafael Nadal | 68-7, 63-7 |
10. | 9 agosto 2015 | Citi Open, Washington D.C. (3) | Cemento | Kei Nishikori | 6-4, 4-6, 4-6 |
11. | 7 agosto 2016 | BB&T Atlanta Open, Atlanta (3) | Cemento | Nick Kyrgios | 63-7, 64-7 |
12. | 6 novembre 2016 | BNP Paribas Masters, Parigi-Bercy | Cemento (i) | Andy Murray | 3-6, 7-64, 4-6 |
13. | 31 marzo 2019 | Miami Open, Miami | Cemento | Roger Federer | 1–6, 4–6 |
Doppio
Vittorie (5)
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP World Tour Finals (0) |
ATP Masters 1000 (3) |
ATP World Tour 500 (1) |
ATP International Series / ATP World Tour 250 (1) |
Numero | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1. | 7 luglio 2008 | Campbell's Hall of Fame Championships, Newport | Erba | Mardy Fish | Rohan Bopanna Aisam-ul-Haq Qureshi |
6-4, 7-61 |
2. | 21 febbraio 2010 | RMK Championships, Memphis | Cemento | Sam Querrey | Ross Hutchins Jordan Kerr |
6-4, 6-4 |
3. | 15 maggio 2011 | Internazionali d'Italia, Roma | Terra rossa | Sam Querrey | Mardy Fish Andy Roddick |
Walkover |
4. | 16 ottobre 2016 | Shanghai Rolex Masters, Shanghai | Cemento | Jack Sock | Henri Kontinen John Peers |
6-4, 6-4 |
5. | 17 marzo 2018 | BNP Paribas Open, Indian Wells | Cemento | Jack Sock | Bob Bryan Mike Bryan |
7-64, 7-62 |
Finali perse (5)
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP World Tour Finals (0) |
ATP Masters 1000 (2) |
ATP World Tour 500 (2) |
ATP World Tour 250 (1) |
Numero | Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1. | 2 maggio 2010 | Internazionali BNL d'Italia, Roma | Terra rossa | Sam Querrey | Bob Bryan Mike Bryan |
2-6, 3-6 |
2. | 9 aprile 2011 | U.S. Men's Clay Court Championships, Houston | Terra rossa | Sam Querrey | Bob Bryan Mike Bryan |
7-64, 2-6, [5-10] |
3. | 18 marzo 2012 | BNP Paribas Open, Indian Wells | Cemento | Sam Querrey | Marc López Rafael Nadal |
2-6, 63-7 |
4. | 4 marzo 2017 | Abierto Mexicano Telcel, Acapulco | Cemento | Feliciano López | Jamie Murray Bruno Soares |
3-6, 3-6 |
5. | 8 ottobre 2017 | China Open, Pechino | Cemento | Jack Sock | Henri Kontinen John Peers |
3-6, 6-3, [7-10] |
Risultati in progressione
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Singolare
Torneo | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | Carriera V-P |
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Tornei Grande Slam | ||||||||||||||
Australian Open, Melbourne | A | 1T | 1T | 4T | 3T | 3T | A | 1T | 3T | 4T | 2T | 1T | 1T | 13–11 |
Roland Garros, Parigi | A | 1T | A | 3T | 1T | 2T | 3T | 4T | 2T | 4T | 3T | 4T | A | 17-10 |
Wimbledon, Londra | A | 1T | A | 2T | 2T | 1T | 2T | 3T | 3T | 3T | 2T | SF | 15–10 | |
US Open, New York | 3T | 1T | 4T | 3T | QF | 3T | 3T | 3T | 4T | 3T | 3T | QF | 28-12 | |
Vittorie-Sconfitte | 2–1 | 0–4 | 3–2 | 8–4 | 7–4 | 5-4 | 5-3 | 7-4 | 8-4 | 10-4 | 6-4 | 12-4 | 0-1 | 73–43 |
Statistiche carriera | ||||||||||||||
Finali ATP World Tour | 1 | 0 | 0 | 4 | 3 | 4 | 4 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 27 |
Tornei vinti | 0 | 0 | 0 | 1 | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 0 | 2 | 2 | 0 | 14 |
Ranking di fine anno | 107 | 145 | 34 | 19 | 18 | 14 | 14 | 19 | 11 | 19 | 15 | 10 | N/A |
Note
- ^ a b Isner, non solo servizio. O no?, su federtennis.it. URL consultato il 5 giugno 2019.
- ^ (EN) Career Aces On All Surfaces From All Countries, su atptour.com. URL consultato il 5 giugno 2019.
- ^ WIMBLEDON, IL MATCH DEI RECORD Isner-Mahut sospeso sul 59-59!
- ^ (EN) ISNER MOVES US INTO DAVIS CUP QUARTERFINALS, su tennis.com.
- ^ (EN) John Isner discusses why he's skipping Olympics, su usatoday.com, USA Today.
- ^ (EN) Steve Johnson Reaches a U.S. Apex, With a Bronze Medal in Tow, su nytimes.com, New York Times.
- ^ Tennis, Montreal: Isner sbatte su Del Potro. Oggi Lorenzi-Tiafoe, su Gazzetta.it, 8 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017.
- ^ (EN) Kevin Anderson wins five-set epic with John Isner to reach Wimbledon final, The Guardian, 14 luglio 2018.
- ^ (EN) John Isner - Bio, su atptour.com. URL consultato il 6 giugno 2019.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su John Isner
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su John Isner
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su johnisner.com.
- (EN) John Isner, su atpworldtour.com, ATP Tour Inc.
- (EN) John Isner, su itftennis.com, ITF.
- (EN) John Isner, su daviscup.com, ITF.
- (EN) John Isner, su wimbledon.com, IBM Corp.
- (EN) John Isner, su tennistemple.com.
- (EN, FR) John Isner, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) John Isner, su Olympedia.
- (EN) John Isner, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (ES) John Isner, su AS.com.