Auguste Émile Bergerat

Auguste Émile Bergerat, noto anche con lo pseudonimo di Émile Bergerat (Parigi, 29 aprile 1845Neuilly-sur-Seine, 13 ottobre 1923), è stato un saggista, critico teatrale e drammaturgo francese.

Biografia

Émile Bergerat nacque a Parigi il 29 aprile 1845, figlio di Jean Augustin Bergerat (1812-), produttore di prodotti chimici, e di Cécile Eugénie Peyrot (1827-).[1]

Sposò nel 1872 Estelle Julia Gautier (28 novembre 1847-1914), figlia di Jules Pierre Théophile Gautier (30 agosto 1811-23 ottobre 1872), scrittore, e di Ernesta Giuseppina Jacomina detta Ernestine Grisi (25 ottobre 1816-9 dicembre 1895), cantante.[1]

Un giornalista di talento, collaborò con il Voltaire sotto lo pseudonimo di Homme masqué, e a Le Figaro, dove i suoi articoli come recensore firmati Caliban risultarono popolari,[1] e dove dipinse alcuni fra i suoi scritti più pregevoli.[2][3]

I suoi lavori spaziarono in tutti i generi: dalla poesia di Poèmes de la guerre (1871), Enguerrande (1884) che ispirò un dramma lirico nel 1892, di la lyra comique (1889), di La lyre brisée (1903),[4] al romantico Faublas malgré lui (1883), al drammatico di Manon Roland (1896), di cui si sarebbe ricordato Giovacchino Forzano per la sua Madame Roland,[2] La nuit bergamasque (1887), di Premier Baiser (1889), del Capitaine Fracasse (1896), riduzione per il teatro scene del Le capitaine Fracasse di Théophile Gautier, del quale fu genero,[4] e dal quale ereditò la nitida e perentoria scrittura oltre che il caustico e spiritoso gusto polemico,[2] di Plus que reine, dramma in cinque atti e un prologo, rappresentato al Théâtre de la Porte Saint-Martin il 29 marzo 1899,[1]de La Pompadour (1901).[2]

Inoltre pubblicò studi critici riguardanti la pittura decorativa di Paul Baudry (1875), un commosso libro di ricordi intitolato[4] Théophile Gautier. Entretiens, souvenirs et correspondance (1879), e un interessante, per la ricchezza di aneddoti e di memorie,[4] il Souvenirs d'un enfant de Paris (1911-1912), nei quali espresse il meglio del suo talento.[1][3]

Fu nominato cavaliere il 31 dicembre 1888 e ufficiale il 14 dicembre 1900 della Legion d'onore.[1]

Una delle sue peculiarità letterarie fu di aderire e proseguire con il dramma romantico, con una predilezione per le vicende storiche, in un periodo in cui si stava diffondendo il verismo.[2] Nonostante questo, numerosi suoi copioni vennero rappresentati al Théâtre-Libre di André Antoine, che del verismo fu un promotore, a dimostrazione della bontà del lavoro di Bergerat.[2]

Opere

Note

  1. ^ a b c d e f (FR) Émile Bergerat, su artlyriquefr.fr. URL consultato il 2 giugno 2019.
  2. ^ a b c d e f Auguste Émile Bergerat, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 200.
  3. ^ a b (FR) Bergerat (Emile). Souvenirs d'un enfant de Paris, su blog.paris-libris.com. URL consultato il 2 giugno 2019.
  4. ^ a b c d Joe123/Sandbox9, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 giugno 2019.

Bibliografia

Voci correlate

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