Cenerentola
Cenerentola è una fiaba popolare originatasi probabilmente dalla storia di Rodopi citata da fonti greche come fiaba dell'antico Egitto e che rappresenta la versione più antica conosciuta.[1][2][3]
Narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, è parte dell'eredità culturale di numerosi popoli. In Occidente le versioni più note sono quelle di Giambattista Basile (La gatta Cenerentola), scritta in napoletano e antecedente alle versioni di Charles Perrault e dei fratelli Grimm; tra le versioni tipiche moderne si deve indicare anche quella narrata nel celebre omonimo film d'animazione di Walt Disney del 1950 nonché nel remake in live action del 2015 (sempre della Disney).
Trama
Cenerentola è la storia di una bellissima giovane, orfana di entrambi i genitori. Sua madre era morta per prima, suo padre si risposò con una donna a sua volta vedova e con due figlie e poi morì anche lui. Dopo la morte del padre la ragazza fu schiavizzata da quella che era la moglie del padre e dalle sue figlie. Costoro la odiano al punto di chiamarla solo col nomignolo "Cenerentola" dalla cenere di cui la ragazza si sporca pulendo il camino e dalle pentole che usa per cucinare il cibo alle sorellastre e alla matrigna (a volte è usata la variante 'Cenerella'). La vita della giovane Cenerentola cambia quando giunge in tutta la città la notizia che a corte si sarebbe tenuto un ballo organizzato dal re, durante il quale il principe avrebbe potuto scegliere la sua promessa sposa. Le sorellastre e la matrigna partecipano al ballo e Cenerentola viene di conseguenza esclusa. Con l'aiuto magico di una fata, la sua "fata madrina" la ragazza viene vestita di un meraviglioso abito principesco e riesce a recarsi segretamente al ballo malgrado il divieto della matrigna. Nonostante il bellissimo gesto, la fata raccomanda alla fanciulla di rientrare a mezzanotte.
Al ballo Cenerentola attira l'attenzione del principe e ballano tutta la notte. Tuttavia Cenerentola, innamorata, si scorda del tempo che passa: poiché l'effetto dell'incantesimo è destinato a svanire proprio a mezzanotte, ella deve fuggire di corsa al rintocco, ma nella fuga, perde una scarpina di cristallo. Il principe, ormai innamorato, trova la scarpina e proclama che avrebbe sposato la ragazza a cui la scarpetta sarebbe calzata a "pennello". Il giorno successivo alcuni incaricati del principe girano dunque per il regno facendo provare la scarpina di cristallo a tutte le ragazze in età da marito, incluse le sorellastre di Cenerentola, le quali cercano di ingannare il principe. Una delle due infatti, presa dalla disperazione, si taglia una parte del piede per farlo entrare correttamente dentro la scarpetta di cristallo. Alla fine Cenerentola riesce a provare la propria identità e sposa il principe.
Le versioni di Cenerentola
Cenerentola compare in oltre trecento varianti in numerose tradizioni popolari. La versione più antica è già presente nella tradizione egiziana: Claudio Eliano, ad esempio, riporta la Fortunata storia dell'etera Rodopi (o Rodope) nell'Egitto della XXVI dinastia.[4] Non c'è da meravigliarsi che anche questa fiaba, come spesso succede, sia presente in tradizioni popolari molto distanti e apparentemente non comunicanti, tanto che la ritroviamo in Cina nella storia di Yeh-Shen, raccontata da Tuan Ch'ing-Shih. Fra gli elementi della fiaba che derivano dalla versione di Ch'ing-Shih c'è quello dei piedi minuti della protagonista, notoriamente segno di nobiltà e distinzione nella cultura cinese. In effetti la versione cinese enfatizzava il fatto che Cenerentola (chiamata Yen-Shen) avesse "i piedi più piccoli del regno". Nelle versioni occidentali e successive, che hanno perso questa premessa, è perciò abbastanza oscuro il motivo per cui il principe si aspetti che una sola ragazza nel regno sia in grado di indossare la scarpina ritrovata. In alcune versioni non si tratta neppure più di una scarpina, ma di un anello o un bracciale.
In Italia la prima versione scritta della fiaba è quella di Giambattista Basile, pubblicata nel 1634 con il titolo La gatta Cenerentola. Diversa è invece la versione di Charles Perrault della seconda metà del XVII secolo. Perrault depura la versione di Basile da alcuni aspetti aspri e crudi al fine di renderla più adatta a essere raccontata a corte presso il re di Francia. La versione dei fratelli Grimm è del 1812 con il titolo di Aschenputtel, dove Cenerentola non ha la stessa dignità regale della versione di Perrault, ma è molto più umana.[5] Anche il finale è completamente diverso da quello di Perrault[5] e la scarpetta in questa versione è d'oro.[6] Fra le altre versioni si possono ricordare in particolare Il vasetto magico (fiaba persiana), Vasilisa la Bella (fiaba russa), Peldicenere (fiaba inglese), Natiki (fiaba africana). Gli elementi variabili sono numerosi; si può correttamente dire che ogni gruppo sociale e ogni popolo abbia rimaneggiato alcuni elementi della favola, enfatizzandone alcuni ed eliminandone o modificandone altri in modo da riflettere la stessa situazione generale in contesti sociali e storici diversi. La diffusione di questa favola è tale che non pare fuori luogo collocarla nel contesto del mito, né è privo di senso tentare di metterla in relazione con archetipi psicologici e psicoanalitici (vedi per esempio le interpretazioni di Bruno Bettelheim). Ancora oggi continuano a nascere nuove versioni della favola, come The Egyptian Cinderella di Shirley Climo e Cinderella Story di Mark Rosman con Hilary Duff.
Usi metaforici del nome Cenerentola
La favola di Cenerentola è un riferimento estremamente comune nella nostra cultura. Il nome Cenerentola viene usato come appellativo con una sorprendente varietà di significati metaforici derivanti da altrettanti elementi della fiaba. In riferimento al modo in cui Cenerentola appare nella prima parte della fiaba con Cenerentola si può intendere una persona remissiva, mite, o costretta a una vita modesta; talvolta, con un ulteriore riferimento allo stato di Cenerentola prima della morte della madre, ci si riferisce invece a una persona che ha sempre vissuto protetta e si trova a dover fare i conti con la dura realtà delle fatiche quotidiane. In ambito sportivo si utilizza il termine Cenerentola per indicare la squadra ultima in classifica.
Se invece ci si riferisce al finale della favola, il nome Cenerentola spesso indica una persona che si è inaspettatamente e completamente riscattata da una vita misera o modesta; per esempio, persone arricchitesi in modo improvviso, magari anche fortuito, come i vincitori di una lotteria (nel caso si parli di uomini nei Paesi di lingua inglese si usa l'espressione cinderella man, resa celebre anche dalla vicenda del pugile americano James J. Braddock). Più specificamente in relazione al ballo e al vestito la figura di Cenerentola viene utilizzata per riferirsi a un certo stile di abito da sposa e all'idea comune a molte spose che l'abito "le trasformi in principesse per un giorno".
Non raramente Cenerentola viene citata direttamente o indirettamente dalle pubblicità di abiti nuziali e di altri prodotti correlati. Non mancano usi metaforici del nome Cenerentola legati ad aspetti secondari della favola, come per esempio per riferirsi a persone con i piedi piccoli, o che sono solite ritirarsi dalla vita sociale a un'ora fissata, troncando bruscamente qualsiasi attività (come Cenerentola a mezzanotte).
Adattamenti
La favola di Cenerentola è un riferimento estremamente comune nella nostra cultura e ne sono state realizzate decine, se non addirittura centinaia, di adattamenti. Alcuni esempi sono riportati di seguito.
Opera lirica
- Cendrillon – Nicolas Isouard (1810)
- La Cenerentola – Gioachino Rossini (1817)
- Cendrillon – Jules Massenet (1895)
- Cendrillon – Pauline Viardot (1904)
- La Cenicienta – Jorge Peña Hen (1966)
Balletto
- Aschenbroedel (Johann Strauss junior)
- Cenerentola (Boris Vietinghoff-Scheel)
- Cenerentola (Sergej Sergeevič Prokof'ev)
Teatro
- La gatta Cenerentola (1976), di Roberto De Simone
- Dodici cenerentole in cerca d'autore (1976), testo di Rita Cirio e illustrazioni di Emanuele Luzzati
Cinema
- Cendrillon (1899), di Georges Méliès
- Cinderella (1911), di George Nichols con Florence La Badie
- Cendrillon ou La Pantoufle merveilleuse (1912), di Georges Méliès
- Cinderella (1914), di James Kirkwood con Mary Pickford
- Cenerentola (1920), di Ugo Falena e Giorgio Ricci
- Cenerentola (1934)
- Cinderella (1937), di Pierre Caron
- A Ride for Cinderella (1937), di Max Fleischer
- Farewell to Cinderella (1937), di Maclean Rogers
- Cenerentola (1948), di Fernando Cerchio
- Cenerentola (Cinderella) (1950), di Walt Disney con i seguiti:
- Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà (Cinderella II: Dreams Come True) (2002)
- Cenerentola III - Il gioco del destino (Cinderella III: A Twist in Time) (2007)
- La scarpetta di vetro (The Glass Slipper) (1955), di Charles Walters con Leslie Caron e Estelle Winwood
- Cenerentola (1960), film televisivo di Stefano De Stefani
- La meravigliosa favola di Cenerentola (Sinderella Kül Kedisi) (1971), di Süreyya Duru con Zeynep Degirmenciuglu e Suna Selen
- Cenerentola (Tři oříšky pro Popelku) (1973), di Václav Vorlíček con Libuše Šafránková, Pavel Trávníček e Carola Braunbock
- La principessa sul pisello (1973) di Piero Regnoli, interpretata da Susanna Martinková
- La scarpetta e la rosa (The Slipper and the Rose) (1976), di Bryan Forbes con Richard Chamberlain, Margaret Lockwood e Gemma Craven
- Cenerentola (Aschenputtel) (1989), di Karin Brandauer con Roswitha Schreiner, Krista Stadler e Petra Vigna
- The Magic Riddle (1992), di Yoram Gross
- Cenerentola (Cinderella) (1997), di Robert Iscove con Whitney Houston, Brandy e Whoopi Goldberg
- La leggenda di un amore - Cinderella (Ever After) (1998), di Andy Tennant con Anjelica Huston, Drew Barrymore e Dougray Scott
- Cenerentola per sempre (Cinderella) (2000), di Beeban Kidron con Kathleen Turner, David Warner e Marcella Plunkett
- Floricienta (2001)
- Cinderella Story (A Cinderella Story) (2004), di Mark Rosman con Hilary Duff e Chad Michael Murray
- Another Cinderella Story (2008), di Damon Santostefano con Selena Gomez e Andrew Seeley
- Aschenputtel (2010), di Susanne Zanke con Emilia Schüle, Max Felder e Simone Thomalla
- Cenerentola (Cinderella) (2015), di Kenneth Branagh con Lily James e Richard Madden
- Gatta Cenerentola (2017), di Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino Guarnieri, Alessandro Rak
Televisione
- Cenerentola (1957), Adattamento musicale televisivo di Rodgers e Hammerstein, Alfredo Antonini - direttore musicale, interpretato da: Julie Andrews, Alice Ghostley e Edie Adams[7][8]
- Le più belle favole del mondo (Manga Sekai Mukashi Banashi) (1976), anime da Dax Productions
- Nel regno delle fiabe (Shelley Duvall's Faerie Tale Theatre) (1985), episodio di Mark Cullingham con Jennifer Beals, Eve Arden e Jean Stapleton
- DuckTales - Avventure di paperi episodio 47: "Cenerentolo" (1987)
- Le fiabe son fantasia (Grimm Meisaku Gekijou) (1987), anime di Kazuyoshi Yokota e Fumio Kurokawa
- Le fiabe più belle (Anime Sekai no Dowa) (1995), anime di Ryuichi Sugimoto
- Cenerentola (Cinderella Monogatari) (1995), anime di Hiroshi Sasagawa
- Simsalagrimm (Simsala Grimm) (1999), serie animata di Gary Blatchford, Chris Doyle e Jody Gannon
- Le più belle fiabe dei fratelli Grimm (6 auf einen Streich) (2008), episodio di Uwe Janson con Aylin Tezel, Florian Bartholomäi e Barbara Auer
- Cinderella eonni (lett. La sorella di Cenerentola) (2010), serie televisiva sudcoreana
- Cenerentola (2011), fiction di Rai 1 con Vanessa Hessler, Flavio Parenti e Natalia Wörner
- C'era una volta (Once Upon a Time) (2011), (2017) interpretata da Jessy Schram e Dania Ramírez
- Se la scarpetta..., episodio 10x7 (2014) di Criminal Minds
- Regal Academy (2016), serie animata di Iginio Straffi
- Cinderella-wa ne myeong-ui gisa (lett. Cinderella and Four Knights) (2016), serie televisiva sudcoreana
Musica
- Cinderella è il nome di un gruppo hard rock statunitense
- Cinderella (She Said Her Name) è una canzone di Bob Sinclar
Note
- ^ Angelo De Gubernatis (a cura di), Storia universale della letteratura (PDF), su LiberLiber.it, vol. 7, Milano, Ulrico Hoepli, 1883, SBN IT\ICCU\TO0\0653279 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007). - ^ Aldo Troisi (a cura di), Favole e racconti dell'Egitto Faraonico, Milano, Xenia, 1991, ISBN 88-7273-003-1.
- ^ Piera Gioda, Carla Merana e Maria Varano, Fiabe e intercultura, Bologna, Emi, 2002, ISBN 88-307-0793-7.
- ^ Claudio Eliano, Storia Varia. Libro XIII, 23.
- ^ a b Francesca Borruso, Cenerentola, in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ Le diverse versioni, su cenerentolatorino.com. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ (EN) https://www.imdb.com/title/tt0129672/?ref_=nm_knf_t2
- ^ (EN) https://www.imdb.com/name/nm0031350/
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Cenerentola
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Cenerentola»
- Wikiversità contiene risorse su Cenerentola
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cenerentola
Collegamenti esterni
- (EN) Disney: Cenerentola, su disneyprincesspicture.net. URL consultato il 22 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
- (EN) SurLaLune: Cenerentola con annotazioni, su surlalunefairytales.com.
- (EN) Testo in inglese, su usm.edu.
- (EN) Collezione di link e informazioni varie, su edsitement.neh.gov. URL consultato l'8 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2006).
- Cenerentola di Giambattista Basile, su public.iastate.edu. URL consultato il 12 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2006).
- Versione dei Grimm, su paroledautore.net.
- Versione di Perrault, su paroledautore.net.
- Zezolla di Basile, su paroledautore.net.
- La Fiaba di Cenerentola africana, libro-magico.com
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85026010 · GND (DE) 4068885-9 · J9U (EN, HE) 987007286442205171 |
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