Ospedale psichiatrico di Girifalco
L'ex ospedale psichiatrico di Girifalco, già convento dei frati minori riformati e divenuto in tempi recenti complesso monumentale, è un imponente edificio storico di Girifalco.[1]
Complesso Monumentale di Girifalco | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | Girifalco |
Indirizzo | Corso Giuseppe Garibaldi, 186 |
Coordinate | 38°49′06.53″N 16°25′32.16″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1635 |
Inaugurazione | 1881 (sezione psichiatrica) |
Uso | Strutture Residenziali Psichiatriche - Residenza Sanitaria Assistenziale |
Realizzazione | |
Costruttore | Duca Fabrizio Caracciolo |
Cenni storici
Il convento
Padre Giovanni Fiore, nel suo scritto Della Calabria Illustrata, pone la fondazione del convento nel XVII secolo, precisamente nel 1635. Tale convento era dedicato ai Santi Antonio ed Elena e sorgeva su un vasta area concessa ai frati minori riformati dal Duca di Girifalco Fabrizio Caracciolo. Egli non solo donò la terra per il convento ma lo fece anche costruire. All'indomani del terremoto del 1783 che distrusse gran parte dell'antico convento venne stilata una relazione, per conto della Cassa sacra, della struttura conventuale e dell'annessa Chiesa. In questa relazione risultava che il convento aveva quattro sezioni e il braccio ovest era interamente costituito dalla Chiesa del convento. Questa Chiesa, la cui facciata corrispondeva all'entrata principale dell'odierna struttura, era di grandi dimensioni e al suo ingresso presentava un ampio atrio che dava accesso alla navata centrale, mentre nelle navate laterali erano presenti nove altari oltre al maggiore della navata principale. Al suo interno erano conservate le tre campane della distrutta Chiesa Madre della zona Pioppi Vecchi, mentre il campanile venne distrutto dal sisma sopracitato.[2][3]
Da convento a manicomio interprovinciale
Dopo l'unità d'Italia, negli anni '70 del XIX secolo, il Prefetto di Catanzaro Colucci fu promotore dell'istituzione di un manicomio interprovinciale nella Calabria, perché nell'Ottocento l'unico ospedale psichiatrico nel Meridione era ad Aversa e la capacità ricettiva di quella struttura si dimostrò con il passare del tempo insufficiente. Dopo la verifica di varie strutture presenti in altri comuni più o meno nella zona (Chiaravalle Centrale, Soverato, Maida, Borgia, Squillace, San Vito sullo Jonio e Badolato), nel 1878 venne ritenuto idoneo il convento dei frati minori riformati di Girifalco, costruito e donato a quei frati dal Duca Fabrizio Caracciolo nel 1635, che venne così trasformato in manicomio diretto in principio dallo psichiatra Dario Maragliano dal 1880, mentre il primo ricovero registrato fu nel 1881. L'ospedale rappresentò una grande fonte di beneficio per Girifalco, dando inizio allo sviluppo e alla modernizzazione dell'economia cittadina.[4]
-
Manicomio a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento
-
L'ospedale attorno al 1940
Note
- ^ Manicomio Provinciale di Catanzaro in Girifalco, su architetturemanicomiali.altervista.org.
- ^ Manicomio provinciale di Girifalco - dati storici, su spazidellafollia.eu.
- ^ Giovanni Fiore da Cropani, Della Calabria illustrata, 1691.
- ^ Ospedale psichiatrico di Girifalco, su siusa.archivi.beniculturali.it.
Voci correlate
Collegamenti esterni
Complesso Monumentale di Girifalco, su asp.cz.it.