Francisco García Calderón
politico peruviano
Francisco García Calderón Landa (Arequipa, 2 aprile 1834 – Lima, 21 settembre 1905) è stato un politico peruviano.

Biografia
È stato Presidente del Perù dal 12 marzo al 28 settembre 1881.
Il padre fu arrestato dalle autorità cilene di occupazione e deportato in Cile nel 1881. Una volta liberato fu costretto ad emigrare con tutta la famiglia in Europa, in Francia, a Parigi.
Nel 1886 la famiglia ritornò in Perù.
Suo figlio, Ventura García Calderón (1886 – 1959), è stato uno scrittore e diplomatico peruviano, uno dei massimi esponenti della corrente letteraria modernista ispanoamericana.[1]
Note
- ^ Le Muse, vol. 65, Novara, De Agostini, 1965, p. 170.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francisco García Calderón
Collegamenti esterni
- García Calderón, Francisco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Francisco García Calderón, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 33055799 · ISNI (EN) 0000 0000 5936 1848 · SBN RMLV214306 · LCCN (EN) n92024231 · GND (DE) 128650141 · BNE (ES) XX1554570 (data) · BNF (FR) cb123779775 (data) · J9U (EN, HE) 987009347819105171 |
---|