Ferrari 360
La Ferrari 360 è un'autovettura sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari tra il 1999 e il 2004, anno in cui fu poi sostituita dal nuovo modello, la F430.
| Ferrari 360 | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Costruttore | |
| Tipo principale | berlinetta |
| Altre versioni | Spyder |
| Produzione | dal 1999 al 2004 |
| Sostituisce la | Ferrari F355 |
| Sostituita da | Ferrari F430 |
| Esemplari prodotti | 16.244[senza fonte] |
| Altre caratteristiche | |
| Dimensioni e massa | |
| Lunghezza | 4477 mm |
| Larghezza | 1922 mm |
| Altezza | da 1214 a 1235 mm |
| Passo | 2600 mm |
| Massa | 1290 (peso a secco) kg |
| Altro | |
| Stile | Pininfarina |
| Auto simili | Chevrolet Corvette Z06 Ford GT Lamborghini Gallardo Porsche 911 |
La Ferrari 360 si divise in tre modelli: Modena, Spider e Challenge Stradale.
Il contesto
La 360 Modena è una berlinetta sportiva che monta un motore a benzina con trazione posteriore. La "piccola" di casa Ferrari ha preso parte a numerosi eventi sportivi con la versione Challenge, alleggerita rispetto al modello di base ma con lo stesso motore. Questo nuovo modello segna una svolta decisiva per la storia della Ferrari, infatti non ha più i fanali anteriori "a scomparsa", sostituiti da altri "a vista" con nuove tecnologie di illuminazione; non presenta più neanche le classiche linee tese, come la sua progenitrice, la Ferrari F355. Il motore ora è il nuovo V8 a 5 valvole per cilindro, con angolo di 90° e con cilindrata portata a 3.586 cm³, ed eroga 400 cavalli a 8500 giri/minuto. Grazie ad un largo impiego di alluminio, ora ha un peso minore del 28% rispetto alla F355, nonostante abbia delle dimensioni maggiori. Nel 2000 è nata la 360 Spider, con tetto in tela ripiegabile elettricamente. Disponibile anche con il cambio F1 di diretta derivazione dai modelli di Formula 1.
Nel 2000 venne realizzata per omaggiare il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, come regalo di matrimonio, una 360 Barchetta F1, si tratta di una 360 Spider F1 di colore Grigio Alloy prodotta in un unico esemplare.
Una caratteristica particolare della versione spider è il fatto che il motore, in posizione posteriore, è in bella vista attraverso il lunotto posteriore della vettura.
L'ultima versione presentata in ordine di tempo, nel 2003, è la Challenge Stradale, prodotta in 1.274 esemplari,[1] che ripresenta la carrozzeria coupé della versione Modena ma con alcuni accorgimenti più corsaioli come l'adozione di impianto frenante costituito da dischi in materiale composito carbo-ceramico, assetto ribassato di 15 mm, paraurti anteriore con due aperture laterali, minigonne più marcate, un piccolo rialzo del cofano del vano motore con funzione di spoiler, specchi retrovisori in carbonio, cerchi da 19” con disegno di origine Challenge, sedili con guscio in carbonio.
Le modifiche più importanti per l'incremento delle prestazioni sono l'incremento della potenza del motore portata a 425 CV e un alleggerimento della vettura grazie ad un maggiore utilizzo di metalli più leggeri (per esempio titanio per le molle degli ammortizzatori e bulloni ruota) e carbonio utilizzato sia in particolari strutturali sia in elementi di finitura esterni ed interni. In questo modo il peso della Challenge Stradale scende a 1.180 kg. Anche il cambio elettroattuato con levette al volante denominato "F1" è stato velocizzato dai 200 millisecondi della Modena ai 150 della Challenge Stradale e l'aerodinamica è stata migliorata con un più accentuato splitter anteriore che ha consentito di incrementare del 50% il carico verticale rispetto alla 360 Modena. Con questa versione speciale della 360 Modena, si voleva arrivare ad un obiettivo preciso: quello di regalare al guidatore delle sensazioni che solo un'auto da competizione riesce a dare utilizzandola, oltre che in pista, anche su strada.
Basandosi sulla 360 Spider, il designer italiano Franco Sbarro realizzò nel 2006 la GT8, una vettura che condivideva la componente meccanica della vettura italiana ma che era modificata nel design della carrozzeria. Venne costruita in due esemplari.[2]
La Ferrari 360 Modena nelle competizioni
Nel 2000 la Ferrari sviluppa la 360 Challenge in poco più di 300 esemplari, (da non confondere con la Challenge Stradale prodotta in 1.274 esemplari a partire dal 2003), per le gare monomarca e per vari campionati FIA, utilizzando la meccanica di serie, ma con un peso ridotto a 1.170 kg (120 in meno rispetto alla 360 Modena di serie). Nel 2001, vide la luce una versione rivisitata della challenge, capace di 415 cavalli. Nel 2002, la 360 ha cominciato a gareggiare in campionati ufficiali più importanti, come la FIA GT e nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans.
Il reparto corse clienti, per partecipare, aveva progettato 20 esemplari di 360 Modena omologati dalla FIA che avevano una carrozzeria ribassata e composta da fibra di carbonio, con un vistoso alettone posteriore. Il motore era stato potenziato fino a 430 cavalli. Per gareggiare contro le Porsche 911 GT3 RSR, nel 2003 in collaborazione con Michelotto è stata sviluppata la 360 GTC, capace di 445 cavalli a 8750 g/m, e con peso diminuito a 1.100 kg[3]. Dal 2002 al 2005 fu invece fabbricata, in 30 esemplari, la 360 GT; essa traeva origine dalla 360 Challenge e fu affidata a piloti privati che la utilizzarono nel Campionato FIA GT[4].
Caratteristiche tecniche 360 Modena
| Caratteristiche tecniche - Ferrari 360 Modena | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Configurazione | |||||
| Carrozzeria: Berlinetta 2 porte | Posizione motore: posteriore longitudinale | Trazione: posteriore | |||
| Dimensioni e pesi | |||||
| Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4477 × 1922 × 1214 | Diametro minimo sterzata: | ||||
| Interasse: 2600 mm | Carreggiate: anteriore 1669 - posteriore 1617 mm | Altezza minima da terra: | |||
| Posti totali: 2 | Bagagliaio: | Serbatoio: 95 l | |||
| Masse | a vuoto: 1.290 kg | ||||
| Meccanica | |||||
| Tipo motore: 8 cilindri a V di 90° | Cilindrata: (Alesaggio x Corsa 85,0 x 79,0); unitaria 448,29 cm3; totale 3.586 cm³ | ||||
| Distribuzione: Bialbero a camme in testa; 5 valvole per cilindro | Alimentazione: iniezione Bosch Motronic ME 7.3 | ||||
| Prestazioni motore | Potenza: 400 CV a 8500 giri/min, potenza specifica: 111,5 cv/litro / Coppia: 373 Nm (38 kgm) a 4750 giri/min | ||||
| Accensione: elettronica Bosch ME 7.3, 1 candela per cilindro | Impianto elettrico: 12V | ||||
| Frizione: monodisco a secco (presente solo se accoppiata al cambio manuale) | Cambio: manuale a 6 marce ̟ RM o elettroidraulico F1 | ||||
| Telaio | |||||
| Corpo vettura | "Space frame" in alluminio. | ||||
| Sterzo | a cremagliera. | ||||
| Pneumatici | ant./post. 215/45 ZR 18 / 275/40 ZR 18 / Cerchi: da 18" | ||||
| Prestazioni dichiarate | |||||
| Velocità: oltre 295 km/h | Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 4,5 s.; 0-400 m 12,6 s; 0-1000 m in 22,9 s. | ||||
| Consumi | 28,0 l/100 km (ciclo urbano); 12,0 l/100 km (ciclo extraurbano); 17,9 l/100 km (ciclo combinato) | ||||
| Omologazione: Euro 2 | Emissioni CO2: 415 g/km | ||||
Note
- ^ http://motori.tiscali.it/feedir/10/01/07/t_10_20100107_000001.html Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. articolo Tiscali Motori
- ^ Sbarro GT8, su sbarro.perso.neuf.fr. URL consultato l'11 aprile 2014.
- ^ Articolo di Omniauto
- ^ La "360 GT" sul sito ufficiale della Ferrari
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferrari 360
Collegamenti esterni
- Galleria fotografica, su familycar.com.
- Sito ufficiale Ferrari, su ferrariworld.com. URL consultato il 22 giugno 2006 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2008).

