Forni di Sotto
Forni di Sotto (For Disot in friulano[4]) è un comune italiano di 591 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.
Forni di Sotto comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudio Coradazzi (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 46°24′N 12°40′E |
Altitudine | 777 m s.l.m. |
Superficie | 93,6 km² |
Abitanti | 591[1] (28-2-2017) |
Densità | 6,31 ab./km² |
Frazioni | Baselia, Tredolo, Vico |
Comuni confinanti | Ampezzo, Claut (PN), Forni di Sopra, Sauris, Socchieve, Tramonti di Sopra (PN) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33020 |
Prefisso | 0433 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030042 |
Cod. catastale | D720 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 715 GG[3] |
Nome abitanti | fornesi |
Patrono | Madonna del Rosario |
Giorno festivo | 7 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Forni di Sotto sorge a 777 m s.l.m. nell'alta valle del Tagliamento, in Carnia, ed è compreso tra due rilievi montuosi in direzione E-O. Le principali cime che circondano l'abitato sono a Nord il Monte Bivera (2474 m), il Monte Zauf (2246 m) e il Monte Tinisa (2100 m), a Sud il Monte Pramaggiore (2478 m), il Monte Chiarescons (2168 m) e il Cimon di Agar (1932 m).
Storia
Alcuni ritrovamenti testimonierebbero che il paese fosse già abitato in epoca pre-romana da genti Gallo-Celtiche. Nel 2008 ha avuto luogo la prima campagna di scavi sul sito denominato "Pra di Got", ove residuano resti di una fortificazione probabilmente tardo romana o comunque altomedievale. Il primo documento che riporta il nome di Forni, tuttavia, è una donazione datata 778 (da parte di Masselione o forse Tassilone duca di Baviera al monastero di Sesto - altri leggono Salto sul Torre -), ma non si è in grado di dire a quale dei Forni oggi esistenti il documento si riferisca. Chi lo riferisce a Forni di Sopra trae argomenti dall'esistenza in quel comune di una frazione denominata "Cella". Potrebbe invece trattarsi di Forni di Sotto, sede della Pieve Matrice (una delle undici antiche Pievi della Carnia, oggi ottava tappa del Cammino delle Pievi, http://www.camminodellepievi.it/it/tappe/dettaglio/ottava-tappa#pieve-di-santa-maria-del-rosario).
È infatti documentata una lunga controversia tra i due Forni, arrivata fino al Papa, relativa proprio alla preminenza delle rispettive chiese, risolta in favore di Forni di Sotto e composta, con la concessione dell'autonomia a Forni di Sopra soltanto nel XV secolo (cfr. il testo, edito dalla Parrocchia e dal Centro di Cultura Popolare fornese, "Mi poni achì", ed. 2003). Nel 1326 Forni di Sotto e Forni di Sopra, con i rispettivi territori, passarono in feudo alla nobile famiglia friulana dei Savorgnan (da qui il nome Forni Savorgnani che indica entrambi i comuni sopra citati) che vi mantennero il proprio domino fino al 1797, anno della caduta della Repubblica di Venezia. Entrati a far parte dei possedimenti degli Asburgo, tornarono all'Italia nel 1866, al termine della terza guerra di indipendenza. La pagina più dolorosa della storia di Forni di Sotto fu senz'altro scritta il 26 maggio 1944, giorno in cui le truppe della Wehrmacht accompagnate da repubblichini friulani rasero al suolo incendiandolo l'intero paese.
Oggi
Risorto dalla cenere Forni di Sotto, che un tempo era famosa per la sua architettura di montagna con le case in pietra dai ballatoi in legno, è oggi un paese completamente nuovo, dove le uniche testimonianze del passato sono le fontane ottocentesche di Tredolo, Baselia e Vico. Il paese, come la vicina Forni di Sopra è località di villeggiatura estiva e invernale (apprezzata pista per lo sci nordico). Parte del territorio comunale fa parte del Parco naturale delle Dolomiti Friulane.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti
A Forni di Sotto, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il "fornese", una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[6].
Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive..
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana, su arlef.it, Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Forni di Sotto
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Forni di Sotto
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.fornidisotto.ud.it.
- Forni di Sotto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fórni di Sótto, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129213417 · LCCN (EN) n2005009917 · J9U (EN, HE) 987007482427105171 |
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