Villa Levi-Tedeschi

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Villa Levi-Tedeschi è un edificio in stile neoclassico situato all'interno di un ampio parco a sud di via Emilia Ovest in zona Crocetta a Parma.

Villa Levi-Tedeschi
La villa vista dal viale d'ingresso
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Emilia-Romagna
LocalitàParma
Indirizzovia Emilia Ovest
Coordinate44°48′27.86″N 10°17′19.81″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1822 - 1825
Stileneoclassico
Realizzazione
ArchitettoPaolo Gazola
Proprietariofamiglia Tedeschi
CommittenteAntonio e Lodovico Laurent

Storia

La villa fu edificata tra il 1822 e il 1825 su progetto dell'architetto Paolo Gazola,[1] per volere di Antonio e Lodovico Laurent,[2] ricchi banchieri della duchessa di Parma Maria Luigia, che la frequentò in numerose occasioni, sia per presenziare a feste sia per incontrare segretamente Adam Albert von Neipperg.[1]

In seguito al grave dissesto finanziario che colpì i proprietari, dopo alcuni anni la tenuta, comprendente anche il parco e le scuderie, fu messa all'asta e acquistata da Michele Levi-Tedeschi, che la trasmise alla figlia Maria e ai suoi discendenti Tedeschi.[1]

Nel 1960 la sfarzosa villa fu scelta quale set per le riprese del film La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini, con Claudia Cardinale. Nuovamente vi furono girate alcune scene nel 1992 del film C'è Kim Novak al telefono e nel 2003 di una puntata della prima serie di R.I.S. - Delitti imperfetti.[1]

Nel 2008 furono avviati i restauri di una parte delle ex scuderie, trasformate in abitazioni.[3]

Descrizione

Il parco di forma pressoché rettangolare si estende a sud della via Emilia; nel mezzo, la villa, affiancata a sud-est dall'edificio a U delle ex scuderie, è preceduta da un viale rettilineo affiancato da siepi che conduce al monumentale cancello d'ingresso.

Villa

 
Facciata della villa

La villa si sviluppa su una pianta rettangolare, con ingresso a nord.

La simmetrica facciata principale è preceduta da un'ampia scalinata centrale, che conduce all'ingresso. Il corpo centrale è scandito in cinque parti da quattro lesene ai lati e due colonne ioniche d'ordine gigante nel mezzo, ove si apre un porticato su due livelli, coperto da volta affrescata; il portale d'accesso è delimitato da una cornice architravata e affiancato da due alte finestre; a coronamento, oltre l'architrave decorato con l'epigrafe NEC TUMULTUS NEC SOLITUDO, si staglia un largo frontone triangolare, al cui centro campeggia lo stemma della famiglia Laurent. Le due ali presentano due livelli di finestre incorniciate, oltre il piano seminterrato caratterizzato dalle aperture a lunetta. Nel mezzo del tetto a quattro falde si eleva un'alta torretta con copertura a capanna; al centro dei due prospetti nord e sud si apre un loggiato passante, retto da esili colonnine con capitelli corinzi, che proseguono sotto forma di lesene lungo l'intero perimetro.[4]

Il prospetto posteriore, suddiviso in tre parti di cui la centrale in lievissimo aggetto, è caratterizzato dalla scalinata a rampe contrapposte che conduce al portale d'ingresso, delimitato da cornice e frontone triangolare superiore e sormontato da meridiana; ai lati si aprono due finestre incorniciate e architravate. Le due ali presentano due coppie di aperture su due livelli, anch'esse delimitate da cornice, oltre alle lunette del piano seminterrato.[1]

All'interno si accede al monumentale androne passante, coperto, come numerosi altri ambienti, da una volta a padiglione decorata con affreschi raffiguranti scene mitologiche,[1] realizzati da Giovan Battista Borghesi;[3] le pareti delle sale sono tappezzate con le carte da parati ottocentesche, dipinte a mano; gli arredi e i lampadari d'epoca risultano anch'essi di particolare sfarzo.[1]

L'edificio conserva ancora i campanelli dell'impianto elettrico originario, tra i primi realizzati in Italia.[1]

Parco

 
Il parco antistante alla villa

L'ampio parco si sviluppa a nord e a sud della villa. La porzione settentrionale a prato, delimitata a est e ovest da filari di piante, è attraversata dal vialetto centrale d'ingresso, che conduce al piazzale circolare, delimitato da siepe. La porzione meridionale, a bosco, è caratterizzata dal vialetto pedonale in asse con la villa, che, oltrepassata una fontana centrale,[1] si addentra tra gli alberi fino al laghetto.[4]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i Alessandro Trentadue, San Pancrazio, nella casa da set che consacrò Claudia Cardinale, su parma.repubblica.it. URL consultato il 1º dicembre 2016.
  2. ^ Laurent Antonio, Laurent Lodovico, su www.parmaelasuastoria.it. URL consultato il 1º dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b Scuderie Villa Tedeschi, su www.piermariagiordani.it. URL consultato il 1º dicembre 2016.
  4. ^ a b Caratteri storici dell'insediamento, pp. 27-29.

Bibliografia

Voci correlate

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