Wikipedia

Esplosioni di gas a Kaohsiung del 2014

Versione del 5 lug 2019 alle 09:34 di FrescoBot (discussione | contributi) (nessuna indicazione della categoria/galleria Commons quando è presente la proprietà P373)

Le esplosioni di Kaohsiung del 2014 (2014年高雄氣爆事故T, 2014 Nián Gāoxióng Qìbào ShìgùP) forono una serie di esplosioni di gas avvenute nei distretti di Cianjhen e Lingya della città di Kaohsiung, Repubblica di Cina (Taiwan). Le esplosioni avvennero alla mezzanotte seguente al riporto delle fughe di gas delle 20:46 (ora locale) del 31 luglio del 2014.[4] Morirono 32 persone e 321 risultarono ferite.[3][5]

Esplosioni di gas a Kaohsiung del 2014
esplosione
Conseguenze dell'esplosione in una strada a Kaohsiung
TipoFuga di gas
Data inizio31 luglio 2014
Perdita di gas segnalata inizialmente: 20:46 (UTC+8)[1]
Prima esplosione: 23:57[2] (UTC+8)
Data fine16 aprile 2019
LuogoKaohsiung, Taiwan
StatoTaiwan (bandiera) Taiwan
ProvinciaTaiwan meridionale
Coordinate22°37′21″N 120°19′48″E
Conseguenze
Morti32[3]
Feriti321[3]
DanniVedi sotto
Mappa di localizzazione
Mappa non disponibile (Kaohsiung)
Aree di esplosione di gas a Kaohsiung
Questa voce o sezione sull'argomento storia contiene errori ortografici o sintattici oppure è scritta in una forma migliorabile.
Contribuisci a correggerla secondo le convenzioni della lingua italiana e del manuale di stile di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Data "maggio 2019" non riconosciuta. Sintassi: {{Correggere|argomento|mese anno}}

Evento

 
Danni sulla Sanduo 1st Road dopo le esplosioni.

Le esplosioni

Testimoni oculari riportarono la fuoriuscita di odore di gas e fumo bianco dai tombini vicino alla Kaisyuan 3rd Road e Ersheng 1st Road nel distretto di Cianjhen il 31 luglio 2014 alle 20:46, oltre tre ore prima dell'incidente. Le esplosioni si verificarono più tardi alle 23:57 sulle Yisin Road, Ersheng Road, Sanduo Road e Guanghua Road.[2][6]

Vari testimoni oculari riferirono di aver visto palle di fuoco che volavano verso il cielo e fiamme che raggiungevano i 15 piani. Le esplosioni distrussero strade, auto intrappolate e capovolte e camion dei pompieri, causando un'interruzione della rete elettrica. Circa 6 km di strada vennero danneggiati.[6][7] Le esplosioni fecero esplodere automobili e motociclette; alcuni veicoli e vittime sono stati trovati sui tetti di edifici alti tre o quattro piani.[8] Una strada si divise a metà, ingoiando camion dei pompieri e altri veicoli.

Il premier Jiang Yi-huah dichiarò la presenza di almeno cinque esplosioni in tutta la città.[9] Le esplosioni ridussero le forniture di gas a 23.600 famiglie, l'elettricità a 12.000 famiglie e l'acqua a 8.000 famiglie.[1]

I pompieri della città di Kaohsiung, della città di Chiayi, della contea di Pingtung, della città di Tainan e della contea di Taitung si precipitarono sul posto per estinguere gli incendi e aiutare le operazioni di soccorso. Alcuni pompieri spruzzarono anche acqua sulle strade nella speranza di ridurre la temperatura del terreno.[10] Durante l'incidente, quattro pompieri persero la vita, e due di loro scomparvero; le esplosioni ferirono anche altri 22 addetti alle emergenze.[11][12] L'esercito taiwanese arrivò al sito dopo due ore dall'esplosione iniziale.[13]

I reparti di pronto soccorso degli ospedali di Kaohsiung erano pieni di vittime quella notte, con la maggior parte dei quali aveva subito tagli e ustioni.[14] Alcuni dei feriti dovevano essere trasportati negli ospedali da camion a causa della mancanza di ambulanze.[15] Tutte le vittime vennero inviate in più di 20 ospedali in tutta la città, tra cui l'ospedale commemorativo di Chung-Ho, l'ospedale generale dei veterani di Kaohsiung, l'ospedale commemorativo di Chang Gung, l'ospedale generale di Yuan, l'ospedale generale delle forze armate e gli ospedali municipali uniti di Kaohsiung.[16]

Sforzi di salvataggio di vite umane

 
Ufficiali della Marina taiwanese della 99ª Brigata Marina che controllano il traffico sulla Fude 3rd Road.

La mattina seguente del 1º agosto, la maggior parte degli incendi si estinse.[17] La zona venne esplorata alla ricerca di sopravvissuti dai soccorsi, paramedici, cani da ricerca e elicotteri.[6][18] Mezzi pesanti edili vennero portate sul luogo dell'esplosione per iniziare a rimuovere i detriti dalla strada. Le scuole e gli uffici vennero chiusi quel giorno e ai residenti fu chiesto di lasciare le loro case per appianare le operazioni di ricerca e soccorso. Nel pomeriggio, centinaia di persone fuggite dalle scene dell'esplosione tornarono a casa dopo che le case intorno alle aree d'esplosione erano state dichiarate sicure dal portavoce della città. Venne confermato che non potevano più verificarsi esplosioni e che tutte le fiamme erano state spente.[19] Le restrizioni del traffico vennero messe in atto a Sanduo, Guanghua, Yixin e Kaisyuan Roads. L'Area nazionale dell'autostrada nazionale di Taiwan chiuse l'uscita in direzione nord dalla superstrada Sun Yat-sen a Sanduo Road. Tuttavia, la Kaohsiung MRT e gli autobus non vennero interessati dai lavori di ricerca e soccorso.[20]

Per aiutare la città nelle operazioni di soccorso, alle 22:30 di venerdì sera, il 1º agosto, la Taiwan Power Company (Taipower) spense i quattro gruppi di generatori alimentati con gas naturale liquido, anche se nessuno dei loro condotti era stato danneggiato durante le esplosioni. La chiusura ridusse la produzione totale di elettricità di Taiwan di 1.100 MW, pari a circa il 2,7% della capacità totale. La decisione di interrompere la fornitura venne raggiunta dopo una discussione tra il governo della città di Kaohsiung e la raffineria di petrolio CPC Corporation, in modo che la riparazione stradale e altri lavori di soccorso in caso di calamità potessero procedere senza interruzioni. Con una generazione totale che avrebbe dovuto raggiungere 36.970 MW nelle ore di punta della settimana seguente, Taipower aveva la capacità in eccesso di 3.170 MW e quindi poteva ancora soddisfare di energia a Kaohsiung.[21] Come misura precauzionale, la China Petrochemical Development Co., che opera anche a Kaohsiung, ridusse la pressione del gas nelle sue condotte propene.[22]

La domenica seguente, il 3 agosto, altri 1.885 militari vennero inviati sul luogo per le operazioni di ricerca e soccorso, portando il numero totale di militari inviati durante l'incidente a 5.567 persone. Tra i militari c'erano anche le truppe di rilevamento chimico che continuavano a monitorare eventuali perdite di gas. Apparecchiature come 22 ambulanze, tre veicoli per il rilevamento di sostanze chimiche, 13 escavatori, 26 monitor per la rilevazione della vita e altre attrezzature vennero utilizzate anche nelle operazioni di soccorso.[23] Le operazioni di soccorso attirarono molti passanti a guardare, vagare o anche per avventurarsi in concomitanza con il San Valentino cinese, una mossa considerata irrispettosa per i morti. La polizia dovette chiedere loro di andarsene e chiedere al pubblico di stare lontano dalle aree in cui si verificarono le esplosioni, citando la fragilità del terreno e gli edifici in rovina intorno.[24]

Conseguenze immediate

Le restanti 260 tonnellate di propene all'interno dei tubi danneggiati vennero espulse completamente entro il lunedì da entrambi i loro punti di ingresso e di uscita. Il gas di azoto è stato immesso nei tubi per garantire che tutto il propene fosse stato rimosso, una mossa che era stata fatta in precedenza dal CPC. Anche l'amministrazione per la protezione dell'ambiente aveva inviato personale a Kaohsiung per assistere il governo locale nel monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.[25]

Il 5 agosto, l'ufficio del procuratore distrettuale di Kaohsiung rilasciò i certificati di morte di due pompieri dispersi che avevano combattuto gli incendi causati dalle esplosioni di gas, nonostante i loro corpi non fossero ancora stati trovati. I pubblici ministeri dissero che i soccorritori non erano riusciti a trovare i corpi e sospettarono che potessero essere stati vaporizzati dalle esplosioni.[26]

L'8 agosto, un'altra perdita di gas venne segnalata nel distretto di Cianjhen poco prima delle 7:50 del mattino provocando panico tra i residenti. Le persone che vivevano nel raggio di 150 metri dalla Kaisyuan 3rd Road vennero evacuate dal dipartimento di polizia della città alla scuola media municipale di Kaohsiung Guanghua e alla scuola elementare Le Chyuan, suscitando preoccupazione tra i residenti per la loro sicurezza. Le autorità cercarono di individuare la fonte del gas e inviarono personale all'incrocio tra Yisin e Kaisyuan Roads. La lettura del livello di concentrazione del gas raggiunse il picco a 5.000 ppm intorno alle 11:00, che era principalmente metano. Tuttavia, entro le 14:30 il livello di concentrazione scese sotto i 10 ppm. Le prime misurazioni indicavano che almeno quattro gas trapelati erano metano, propene, etilene e butano.[27]

Il 9 agosto, il governo della città di Kaohsiung ordinò a LCY di interrompere tutte le operazioni fino a quando il suo piano per migliorare la sicurezza del gasdotto fosse stato esaminato dal governo. Se LCY si fosse rifiutata di farlo, il governo avrebbe notificato alla Taipower e alla Taiwan Water Corporation di cessare di fornire rispettivamente l'elettricità e l'acqua alla società.[28]

Investigazione

 
I tubi sotterranei danneggiati e il sistema fognario creano trincee.

Il ministro degli affari economici Chang Chia-juch, in qualità di direttore del Centro operativo di emergenza centrale, sospettava che le esplosioni fossero causate da una perdita di propene e che i vigili del fuoco non potessero estinguere gli incendi con l'acqua. I soccorritori dovettero aspettare che il gas si bruciasse dopo la chiusura della fornitura. Si sospettò che le condotte interessate fossero quelle utilizzate per la consegna di gas alla fabbrica petrolchimica LCY Chemical Corp. (LCY; 李長榮化學工業S).[9][29]

Le condutture interessate erano state progettate e costruite dalla CPC Corporation di proprietà del governo. Tuttavia, la CPC dichiarò che il sistema di condotte non mostrava alcun segno di problemi prima dell'esplosione.[18] I gasdotti vennero approvati nel 1990 dal Vice Presidente Wu Den-yih, che fu sindaco di Kaohsiung dal 1990 al 1998, e la costruzione venne completata nel 1994.[30] Le condotte non venivano ispezionate correttamente da 24 anni.[31]

Il governo della città di Kaohsiung scoprì che una tubatura di 10 centimetri che portava propulsione al parco industriale di Ren Da aveva avuto una pressione anomala tra le 20:40 e le 21:00 della notte in cui avvenne la fuga di gas.[2][6]

La pressione nel sistema di tubazioni LCY utilizzato per trasportare il propene da uno dei suoi fornitori iniziò a mostrare anomalie a partire dalle 20:00[32] di quella giornata e 3,77 tonnellate di propene fuoriuscirono tra le 20:00 e le 21:00. La compagnia non chiuse la fornitura alle tubature fino alle 23:40, 16 minuti prima della prima esplosione di gas. La concentrazione del propene nel sito dell'esplosione era anormalmente elevata a 13.000 ppm.[33] In una conferenza stampa il venerdì seguente, il CEO di LCY dichiarò che la società stava collaborando pienamente con le autorità nelle indagini e che la società si sarebbe assunta la responsabilità in caso di condanna.[34]

Durante una conferenza stampa la domenica seguente alla Borsa di Taiwan a Taipei, LCY dichiarò che era responsabilità della CPC progettare e controllare i tubi del gas. La CPC rispose che i tubi appartenevano alla LCY e CPC non aveva alcun contratto di manutenzione con loro. La LCY spiegò inoltre che la rilevazione delle perdite di carico che indicano perdite di gas era responsabilità del China General Terminal e della Distribution Corporation (CGTD; 華運倉儲T), chi trasporta i prodotti petrolchimici di LCY attraverso i tubi. LCY affermò di aver prima rilevato anomalie quando la fornitura di propene cessò del tutto alle 20:49 e tornò alla normalità mezz'ora più tardi. Alle 22:35, rilevarono ulteriori problemi, interrompendo il trasporto immediatamente. Secondo l'alto funzionario dell'ambiente di Kaohsiung, però, erano già trapelate tra le 20:00 e le 21:00 circa 3,77 tonnellate di gas, e il sistema di tubazioni venne spento solo alle 23:40 – solo 16 minuti prima dell'esplosione.[35]

Il 5 agosto, l'Ufficio dei procuratori distrettuali di Kaohsiung (KDPO) recuperò documenti relativi al trasporto di propene dopo aver fatto irruzione negli uffici di LCY e CGTD il giorno prima. Diversi impiegati vennero portati in ufficio per essere interrogati. Per indagare meglio le cause dell'incidente, la KDPO invitò esperti nazionali del settore petrolchimico e petrolchimico nelle aree di esplosione per raccogliere prove.[26] Il 18 dicembre, l'amministratore delegato e cinque dipendenti di LCY Chemical, tre dipendenti del China General Terminal e Distribution e tre dipendenti del Kaohsiung Public Works Bureau furono incriminati per il loro ruolo nell'incidente. L'accusa imputa questi tre gruppi con negligenza, a causa della mancata ispezione o manutenzione del gasdotto.[3]

Reazioni

 
Bandiera di Taiwan sventolata a mezz'asta presso l'edificio presidenziale per tre giorni a partire dal 5 agosto 2014.[36]

Nazionali

Il presidente Ma Ying-jeou ordinò il pieno salvataggio per aiutare le vittime dell'esplosione.[37] Durante la sua visita a Kaohsiung il sabato seguente per visitare i pazienti feriti negli ospedali e vedere i siti dell'esplosione, il presidente Ma promise di indagare a fondo sulle cause dell'incidente e di rivedere le reti di condutture sotterranee, sottolineando la necessità di una progettazione più completa e di una gestione efficiente.[38][39]

Durante la sua ispezione del danno a Kaohsiung, il premier Jiang Yi-huah ordinò che la bandiera nazionale taiwanese venisse issata a mezz'asta per tre giorni a partire dal 5 agosto per commemorare le vittime delle esplosioni di gas e anche il volo 222 di TransAsia Airways la settimana prima nella contea di Penghu.[40]

Il vice premier Mao Chi-kuo affermò che durante le operazioni di soccorso i dipendenti delle aziende di servizi pubblici si sarebbero impegnati a riprendere energia e forniture idriche entro tre o cinque giorni. La Taiwan Power Company dichiarò che l'energia elettrica di circa 3.900 famiglie nelle aree meno colpite sarebbe dovuta riprendere entro due giorni, mentre le linee aeree temporanee create per fornire le aree maggiormente colpite avrebbero dovuto consentire la ripresa dell'elettricità entro tre giorni. La Taiwan Water Corporation dichiarò che il governo della città aveva accettato le condutture idriche temporanee per fornire le aree colpite entro cinque giorni. Tuttavia, non venne predisposto alcun piano per riprendere la fornitura di gas nelle aree interessate.[41]

Il sindaco della città di Kaohsiung, Chen Chu, dichiarò che le scuole e gli uffici nei distretti interessati sarebbero stati chiusi il giorno successivo all'esplosione per facilitare la ricerca e il salvataggio. Ordinò alle compagnie di fornitura di gas CPC Corporation e Hsin Kao Gas di interrompere l'erogazione di gas lungo i gasdotti dopo la prima esplosione.[42] Il sindaco Chen chiese al presidente Ma di studiare e rivedere il sistema di oleodotti petrolchimici sotterranei a Kaohsiung per evitare incidenti simili in futuro, che avrebbero potuto eventualmente comportare il reindirizzamento per evitare zone densamente popolate.[43][44] Chiese anche al governo centrale di aiutare il governo della città di Kaohsiung a sostituire tutti i tubi di invecchiamento, molti dei quali sono stati in funzione per un periodo di 20-30 anni, e in alcuni casi per più di 40 anni.[45]

Il ministero della Difesa schierò circa 1.600 soldati per le operazioni di soccorso, tra cui 131 mezzi di trasporto, 29 ambulanze, 3 camion dei pompieri, 3 veicoli per il rilevamento di sostanze chimiche, 15 macchine di ingegneria e altre attrezzature. Il ministero fornì anche alle vittime dell'esplosione degli alloggi gratuiti presso le basi militari.[43][46]

Il partito del sindaco Chen, il Partito Democratico Progressista (PDP), sospese tutte le prossime attività elettorali municipali e locali previste per il mese di novembre dopo una riunione di emergenza presieduta dal presidente Tsai Ing-wen. Il DPP chiese anche ad altri comuni e contee guidati dal DPP di aiutare Kaohsiung.[47] Anche il partito al governo Kuomintang sospese tutte le proprie attività imminenti.

Diversi importanti festival di Taiwan, come il Qixi Festival e il Dadaocheng Fireworks Festival, vennero annullati a causa dell'incidente.[48]

La Commissione di vigilanza finanziaria annunciò il venerdì seguente di aver incaricato le compagnie assicurative di fornire richieste di indennizzo accelerato a tutti gli individui e le imprese interessate nella zona. Affermarono anche che le persone e le imprese potessero chiedere assistenza al Ministero degli Affari economici.[49]

Le reazioni pubbliche nei confronti del governo sono state in gran parte negative, criticando quella che è stata vista come una risposta lenta da parte delle autorità per fermare e isolare la fuga di gas dopo la prima segnalazione. In seguito al disastro, molti residenti locali hanno detto che il governo avrebbe dovuto spostare le condutture del gas lontano dai loro quartieri.[50] Un residente affermò di aver avvertito le autorità cittadine prima dell'esplosione quando ha sentito l'odore di gas vicino al suo appartamento. Tuttavia, le autorità gli dissero che la situazione era sotto controllo ed era stata dichiarata sicura dopo che polizia e pompieri sono arrivati sulla scena.[51] Le autorità cittadine di Kaohsiung risposero a queste critiche dicendo che se gli abitanti fossero stati evacuati prima delle esplosioni, potrebbero esserci stati anche più morti, dal momento che la maggior parte dei feriti o dei morti erano quelli sulle strade al momento degli incidenti. Secondo Taipower, stare in casa era la migliore precauzione che si potesse prendere per le persone che affrontano un simile disastro.[21] Il caucus del Consiglio comunale di Kaohsiung citò in giudizio il sindaco Chen Chu per negligenza che portò alla perdita di vite umane.[52] Il caucus del Partito democratico progressista rispose presentando una causa contro l'ex sindaco di Kaohsiung, Wu Den-yih, perché "illegittimamente" consentì di seppellire i gasdotti.[53] Wu pubblicò poi dei documenti che affermavano che i tubi erano stati installati prima del suo mandato a Kaohsiung.[54]

Internazionali

 
Striscione mostrato dai residenti locali per mostrare supporto per Kaohsiung.

Soccorso

 
Soldati dell'esercito taiwanese durante il periodo di ricerca e soccorso a Sanduo 1st Road il venerdì dopo l'esplosione.

Un totale di dieci rifugi di emergenza composti da diverse scuole e un centro culturale vennero utilizzati per le 12.000 person che furono evacuate durante la notte.[18][64] Molte persone, compresi gli studenti di scuole superiori, si offrirono volontarie per aiutare gli sforzi di assistenza post-disastro aiutando con la distribuzione di forniture di soccorso e offrendo altri servizi, come la consulenza.[41]

Decine di hotel nei dintorni di Kaohsiung offrirono alloggio, lavanderia e servizi igienici gratuiti per le persone rimaste senza casa dopo che le loro case erano state danneggiate dall'esplosione. Anche ristoranti, supermercati e minimarket diedero vari tipi di supporto.

Aiuti umanitari, come cibo, coperte, sacchi a pelo, acqua imbottigliata, assistenza d'emergenza, servizi di consulenza e funerali, furono offerti dalla Fondazione Tzu Chi, dalla filiale di Kaohsiung della Croce Rossa di Taiwan, dalla Sunshine Social Welfare Foundation e molte altre fondazioni.[65]

Le donazioni provennero anche da settori aziendali quali Formosa Plastics Group, Advanced Semiconductor Engineering, Inc., Foxconn, Kinpo Group, Acer Inc., HTC, Gruppo E-United, Chailease Holding Co., MediaTek, Fubon Financial Holding Co., Capital Bus Company, Taipei Bus Company, Shanghai Commercial Bank, Tecnologia Tripod, RT-Mart, Taiflex e molti altri.[66] Aziende come FamilyMart, 7-Eleven, Chinese Television Service e Videoland Television Network organizzarono campagne di raccolta fondi ed eventi per le vittime dell'esplosione.[67] Anche le imprese taiwanesi che operano a Pechino e Shanghai parteciparono alla donazione di denaro per le vittime dell'esplosione.[65][68]

Il sindaco di Taipei, Hau Lung-pin offrì 200.000 dollari taiwanesi alle famiglie delle vittime dell'esplosione.[20] Sean Lien e Ko Wen-je, candidati come sindaci di Taipei alle elezioni municipali del 29 novembre 2014, donarono rispettivamente 2.000.000 e 400.000 di dollari taiwanesi.[69] In una dichiarazione congiunta, cinque leader delle contee e del comune controllati dal DPP si impegnarono a donare un mese del loro salario alle vittime dell'esplosione, e sono il magistrato della contea di Chiayi Helen Chang, il magistrato della contea di Pingtung Tsao Chi-hung, il magistrato della contea di Yilan Lin Tsung- hsien, magistrato della contea di Yunlin Su Chih-fen e sindaco della città di Tainan William Lai.[70]

Cantanti taiwanesi come Kenji Wu, Mayday e Peter Ho e il cantante della Cina continentale Ding Dang si unirono al pubblico per fare donazioni a sostegno delle vittime dell'esplosione, dal momento che molti dei loro parenti vivevano anche a Kaohsiung.[71][72]

Il Ministero della Cultura lanciò un CD di poesia per onorare le vittime dell'esplosione pubblicate sulla pagina Facebook del ministero. Il ministro della Cultura Lung Ying-tai contribuì con un poema intitolato "Se l'avessi saputo prima" (如果早知道T).[73]

Il Ministero della Salute e del Benessere fornì servizi per tenere consigli per aiutare i residenti a passare oltre il disturbo da stress post-traumatico, mobilitando personale medico e assistenti sociali nelle aree distrettuali colpite. I servizi sarebbero stati attivi per i seguenti due o tre mesi.[74]

Nonostante le donazioni e il sostegno ricevuti da Kaohsiung, molte vittime si sono lamentate di dover aspettare in fila per più di due ore per ottenerle. Alcune persone sono state catturate anche con la macchina fotografica facendo finta di essere le vittime dell'esplosione o di fare a turno in gruppo per ottenere le donazioni diverse volte più di quello che avrebbero dovuto ottenere.[24]

A partire dal 7 agosto, sono state ricevute donazioni da aziende e privati per un totale di 2,38 miliardi di dollari taiwanesi, con altri 1,6 miliardi di dollari taiwanesi di fondi che vennero concessi dallo Yuan esecutivo.[75][76]

Ricostruzione

 
Mezzi pesanti mobilitati per i lavori di ricostruzione in Kaisyuan 2nd Road.

La stima iniziale del danno totale fatto alla città di Kaohsiung a causa dell'esplosione fu di circa 1,9 miliardi di dollari taiwanesi per la ricostruzione delle strade danneggiate e del sistema di drenaggio. Tuttavia, il costo sarebbe potuto aumentare se i costi per ricostruire gli edifici danneggiati e per compensare le vittime sarebbero stati inclusi.[77]

La ricostruzione dei 6 km della strada danneggiata iniziò il lunedì seguente con il rifacimento del manto stradale. Il lavoro di Sanduo Road venne svolto dall'ufficio di manutenzione del governo della città di Kaohsiung, dall'ufficio Yisin Road di New Construction Office e da Kaisyuan Road dall'ufficio risorse idriche. I lavori di restauro riguardarono il rifacimento delle strade, la riparazione dei marciapiedi danneggiati e il reimpianto di alberi lungo la strada che sarebbe costato circa 600 milioni di dollari. Il ripristino del sistema di drenaggio delle acque piovane sotto la strada avrebbe chiesto circa tre mesi, il che sarebbe costato altri 600 milioni di dollari taiwanesi.[78]

Circa 1.500 negozi lungo le strade danneggiate vennero interessati dai lavori di ricostruzione delle strade, che portarono i proprietari a chiudere temporaneamente i loro negozi a causa della mancanza di clienti. Alcuni degli imprenditori di Kaisyuan Road furono subito in cerca di delocalizzazione piuttosto che aspettare la fine dei lavori stradali. L'ufficio per lo sviluppo economico aveva ricevuto registrazioni da 1.275 società fino a quel momento per compensazioni legate al disastro. L'ufficio aggiunse che il governo della città avrebbe dato riduzioni fiscali per i negozi interessati e avrebbe costruito percorsi temporanei per consentire l'accesso alle aree senza lavori stradali, e le imprese avrebbero potuto anche richiedere aiuti sociali.[79]

Nei giorni successivi alle esplosioni, i lavori di restauro e di ricostruzione vennero per lo più ostacolati, ritardati o talvolta interrotti da forti piogge e dalle eccessive inondazioni intorno alla zona a causa della pioggia. Le trincee create dalle esplosioni si allagarono e il flusso dell'acqua venne bloccato a causa delle fognature danneggiate, dei condotti sotterranei e del sistema di drenaggio. Le tubature dell'acqua vennero utilizzate per minimizzare le inondazioni in alcune zone della città. Anche l'esercito e i vigili del fuoco vennero messi in pausa pronti per essere schierati con zattere di salvataggio, quando necessario.[80]

Il 20 novembre 2014, Sanduo, Kaisyuan e Yishin Roads vennero riaperte al traffico dopo i lavori di restauro.[81] Alla fine di dicembre 2014, al fine di rilanciare le attività economiche nel luogo e nei negozi interessati, il governo della città di Kaohsiung organizzò sorteggi e altre vendite promozionali per attirare il consumo in quei negozi.[82]

Conseguenze

L'industria petrolchimica

I prezzi delle azioni di diverse compagnie petrolchimiche taiwanesi crollarono dopo le esplosioni, in particolare quelle operanti a Kaohsiung, con le quote di LCY in calo del 30% nei giorni successivi all'esplosione.[83]

Il vice ministro degli affari economici Woody Duh affermò che il ministero avrebbe istituito presto un sistema per controllare i gasdotti sotterranei e avrebbe costruito un database per la gestione della sicurezza in futuro, a partire da Kaohsiung e seguito da altre città, comuni e contee. Duh disse che il trasferimento delle condutture sotterranee di Kaohsiung sarebbe stato considerato a conclusione dei lavori stradali.[84]

Il governo della città di Taipei ordinò ispezioni di tutti e quattro i principali gasdotti a Taipei entro una settimana dopo le segnalazioni di odore di fughe di gas nei distretti di Zhongshan e Wanhua per cinque giorni consecutivi. Great Taipei Gas aveva precedentemente ispezionato il sito e non trovò alcun pericolo immediato, aggiungendo che l'azienda aveva sigillato le perdite e aveva in programma di cambiare i tubi. Sempre nel distretto di Zhongshan, la compagnia del gas effettuò alcuni lavori di manutenzione per la perdita di gas segnalata vicino a Songjiang Road. Il venerdì seguente l'allora vice sindaco di Taipei, Chen Hsiung-wen, condusse un'ispezione a un deposito di gas nel distretto di Neihu e affermò che i gasdotti sotterranei che attraversavano Taipei City trasportavano gas a bassa pressione e non trasportavano sostanze chimiche. Aggiunse anche che i principali fornitori di gas erano tenuti a ispezionare tutti i propri oleodotti entro una settimana.[85] Successivamente il governo della città lanciò anche un sito web per i residenti di Taipei per verificare quali tipi di cavi sotterranei e tubature corressero vicino alle loro case, dalle linee elettriche, alle linee di telecomunicazione e agli oleodotti utilizzati per trasportare acqua sanificata, acque reflue, acqua piovana, gas naturale e olio[86]

Pochi giorni dopo l'esplosione, il Premier Jiang Yi-huah incaricò il Ministero degli Affari Economici di raccogliere e risolvere l'intera rete di tubazioni petrolchimiche di Taiwan e di istituire un sistema di gestione per evitare incidenti simili in futuro, aggiungendo che tale gestione sistema avrebbe aiutato i governi locali a determinare quali oleodotti petrolchimici dovessero essere trasferiti e quali potessero rimanere sul posto.[77]

Un legislatore del Partito Prima il Popolo invitò i governi locali a formare agenzie che si occupassero di rischi chimici e impiegassero professionisti addestrati per supervisionare la gestione delle catastrofi e per istruire meglio i vigili del fuoco sulla natura delle diverse sostanze chimiche al fine di prendere decisioni corrette e ridurre gli incidenti.[87]

Critica e dimissioni di funzionari governativi

Il 6 agosto, il premier Jiang Yi-huah e il ministro degli Affari economici Chang Chia-juch vennero invitati a dimettersi dai manifestanti dopo i commenti di "Three Noes" di Jiang del 4 agosto in cui si affermò che non c'era bisogno di una legge di legge speciale, assistenza finanziaria attraverso uno stanziamento speciale di bilancio e un'agenzia dedicata per amministrare i soccorsi dopo il disastro e la ricostruzione di Kaohsiung.[88] Sempre nello stesso giorno, i residenti e i consiglieri del DPP del consiglio comunale di Kaohsiung si recarono al tribunale distrettuale di Kaohsiung di Taiwan per protestare contro LCY nel tentativo di impedire alla compagnia di evitare i pagamenti compensativi per le esplosioni di gas. Il sindaco Chen dichiarò che il governo della città di Kaohsiung avesse congelato beni immobili e proprietà per circa 1,9 miliardi di dollari USA come misura precauzionale.[89]

Il 7 agosto, per assumersi la responsabilità dell'esplosione, il vice sindaco della città di Kaohsiung, Wu Hong-mo, il direttore del dipartimento delle risorse idriche Lee Hsien-yi, il direttore dell'ufficio lavori pubblici Chen Tsun-yung e Kaohsiung il direttore dell'Ufficio del transito rapido di massa Chen Tsun- yung diedero le loro dimissioni, una mossa che il sindaco Chen elogiò e che approvò e dichiarò che le dimissioni sarebbero entrate in vigore dopo la fine dei lavori di soccorso.[28]

Alla sera, il ministero degli Affari economici rilasciò una dichiarazione in cui si comunicava che il ministro Chang Chia-juch e il viceministro Woody Duh avevano rassegnato le proprie dimissioni alle 10 del mattino allo Yuan esecutivo a causa del difficile contesto politico a seguito del persistente boicottaggio da parte di partiti di opposizione su diverse politiche economiche nell'ultimo anno e mezzo. Nonostante gli sforzi del Premier Jiang Yi-huah di persuadere Chang a restare nella sua carica ministeriale, lo Yuan esecutivo approvatò infine le sue dimissioni il 10 agosto e nominò il Vice Ministro Woody Duh in sostituzione di Chang.[90][91][92]

Servizi commemorativi

Lo stesso giorno all'obitorio municipale di Kaohsiung, alla presenza del vice premier Mao Chi-kuo, del sindaco di Kaohsiung Chen Chu, del ministro senza portafoglio Yang Chiu-hsing, del presidente del DPP Tsai Ing-wen e del presidente della LCY Bowei Lee. Lee chinò la testa per scusarsi con le famiglie delle vittime dell'esplosione, promettendo loro che l'azienda avrebbe fornito loro un buon compenso finanziario.[93]

Il 12 agosto, nell'arena Kaohsiung, si svolse un servizio religioso nazionale che riunì circa 10.000 persone di 30 gruppi religiosi locali che coprivano il buddismo, il cristianesimo, l'islam e il taoismo.[94] Il presidente Ma Ying-jeou, che partecipò all'evento, elogiò i soldati e i pompieri che avevano rischiato la vita per salvare la vita della gente. Ha rassicurato il pubblico che il governo avrebbe fornito l'assistenza necessaria per aiutare la residenza di Kaohsiung a tornare alla loro vita normale il prima possibile. Ha anche espresso la sua gratitudine per gli affari e i volontari che hanno dato un generoso contributo agli sforzi di soccorso e ricostruzione dopo il disastro.[95][96]

Note

  1. ^ a b Yu-Huay Sun, Taiwan Gas Explosions Kills 30 in Southern City of Kaohsiung, su bloomberg.com, Bloomberg, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2014).
  2. ^ a b c Camaron Kao, LCY Chemical reports intact pipelines, denies link to explosions in Kaohsiung, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  3. ^ a b c d Ja-fo Chen e Y.F. Low, 12 indicted for Kaohsiung gas explosions, Central News Agency, 18 dicembre 2014. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  4. ^ Multipul gas explosions rock Kaohsiung streets, su chinapost.com.tw, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1° agosto 2014.
  5. ^ Many dead in Taiwan city gas blasts, Taiwan's News.Net. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014). Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d Alison Hsiao, Kaohsiung rocked by underground blasts, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  7. ^ Restoration of roads destroyed in Kaohsiung blasts to begin Monday | Society | FOCUS TAIWAN - CNA ENGLISH NEWS, su focustaiwan.tw. URL consultato il 13 agosto 2014.
  8. ^ Shu-fen Wang e Jay Chen, Car, injured people found on rooftop after Kaohsiung explosions, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  9. ^ a b Taiwan gas explosion kills dozens, in The Guardian, Associated Press, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  10. ^ Wen-huang Huang, Chih-hsien Fang e Jake Chung, KAOHSIUNG INFERNO: Residents recount tales of terror, help from strangers, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  11. ^ Euan McKirdy e Shelby Lin Erdman, Dozens dead as Taiwan gas blasts tear up downtown streets, CNN, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  12. ^ Gas leakage blasts shake Taiwan[1, su chinadaily.com.cn. URL consultato il 13 agosto 2014.
  13. ^ Rescuers work overnight to search for survivors of Taiwan gas blast, CCTV, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014). Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.
  14. ^ Gas leaks spark deadly inferno in Taiwanese city of Kaohsiung, in The Australian, Agence France-Presse, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  15. ^ Chia-lin Huang, Photo News, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  16. ^ Yu-cheng Chen e Chia-ling Huang, KAOHSIUNG INFERNO: Grim scenes at hospitals, funeral parlor, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  17. ^ Gas blasts tear through Taiwan city, kill 25, Agence France-Presse, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  18. ^ a b c Gladys Tsai e Ralph Jennings, 12,000 evacuees return after Taiwan gas explosions, in Houston Chronicle, Associated Press, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  19. ^ Gladys Tsai, Residents allowed to return after Taiwan gas pipeline blasts kill 26, injure 267, in Star Tribune, Associated Press, 1º agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2014). Archiviato il 3 agosto 2014 in Internet Archive.
  20. ^ a b Multiple Gas Explosions in Kaohsiung Leaves 26 Dead, 266 Injured, in ICRT, 1º agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  21. ^ a b John Liu, Taipower generators shut down in wake of incident, in China Post, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  22. ^ Chemical stocks hit by Kaohsiung gas blasts, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  23. ^ Military continues safety checks in aftermath of deadly Kaohsiung blasts, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  24. ^ a b Kaohsiung calls for avoidance of blast sites, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 5 agosto 2014.
  25. ^ Remaining propene to be totally vented this morning: Duh, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 5 agosto 2014.
  26. ^ a b Kaohsiung prosecutors to examine part of pipe, su chinapost.com.tw, The China Post, 6 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  27. ^ New leak sparks Kaohsiung evacuation, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  28. ^ a b LCY ordered to cease operations, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 13 agosto 2014.
  29. ^ Lauly Li, LCY apologizes over Kaohsiung blasts, in China Post, 4 agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  30. ^ Ada Lee in Kaohsiung and Angela Meng, Owners never inspected Taiwan gas pipeline that exploded because they 'didn't have the keys' | South China Morning Post, su scmp.com, 22 maggio 2014. URL consultato il 5 agosto 2014.
  31. ^ 獨家／「知道管線很多」24年前公文曝光！吳敦義批准埋的, su setnews.net, 19 luglio 2013. URL consultato il 5 agosto 2014.
  32. ^ President pledges to ensure no more explosions of gas pipelines, in China Post, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  33. ^ Ming-kun Chang, Chih-yi Pan, Lilian Wu e Chung-han Kuo, LCY will not avoid responsibility in blasts: chairman, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  34. ^ John Liu, Investigators found pipeline with evidence of gas leakage: report, in China Post, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  35. ^ Private firm claims exploded pipes managed by state-run oil company, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  36. ^ Flags flying at half-mast to mourn explosions, air crash, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 13 agosto 2014.
  37. ^ Kaohsiung gas explosion casualties increase to 292, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  38. ^ Taiwan opens investigation into gas explosion disaster, Channel NewsAsia, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2014).
  39. ^ Taiwan petrochemical firm blamed for deadly blast, BBC, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  40. ^ Flags to fly at half-mast next week in wake of fatal accidents, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  41. ^ a b Power, water supplies to resume this week, in China Post, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  42. ^ Taiwan gas blasts in Kaohsiung kill at least 25, BBC, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  43. ^ a b Jenny Hsu, Eva Dou e Aries Poon, Gas Explosions in Taiwan Kill at Least 25, in The Wall Street Journal, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  44. ^ Kaohsiung mayor asks for rearrangement of pipelines after blast, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  45. ^ Cindy Sui, Taiwanese fearful after pipeline blasts, BBC, 1º agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  46. ^ Elaine Hou e Shu-fen Wang, Military helping with aftermath of deadly Kaohsiung blasts, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  47. ^ President briefed on Kaohsiung explosion, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  48. ^ Election campaigns, festivals canceled after Kaohsiung explosions, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  49. ^ Insurers to expedite Taiwan blast claims, in The China Post/Asia News Network, asiaone, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  50. ^ Taiwan gas blast city wants pipelines moved, Channel NewsAsia, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2014).
  51. ^ Adam Tyrsett Kuo, Questions emerge over 'faults' in fire department reaction to leaky gasline, in China Post, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  52. ^ Chao-fu Chen e Christie Chen, KMT sues Kaohsiung mayor over deadly gas blasts, Central News Agency, 27 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
  53. ^ Alison Hsiao, Councilors in suing war over explosions, Taipei Times, 28 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
  54. ^ Kelven Huang, Ja-fo Chen, Che-fon Chang e Scully Hsiao, VP rebuts allegation of role in Kaohsiung gas blasts, Central News Agency, 27 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
  55. ^ Xi Jinping grieves over Taiwan gas leak explosions, Xinhua News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  56. ^ Xi Jinping mourns Taiwan explosion victims, Eastday.Com, 1º agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014). Archiviato l'11 agosto 2014 in Internet Archive.
  57. ^ Chun-chieh Yin, China sends sympathy, offers to help after Kaohsiung explosions, Central News Agency, 2 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  58. ^ China sends sympathy, offers to help after Kaohsiung explosions | Cross-Strait Affairs | FOCUS TAIWAN - CNA ENGLISH NEWS, su focustaiwan.tw. URL consultato il 5 agosto 2014.
  59. ^ HK Chief Executive expresses condolences on Taiwan's explosions tragedy, China.org.cn, 1º agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  60. ^ Chief Executive expresses condolences to Kaohsiung gas explosion victims, su portal.gov.mo, Government Information Bureau, 1º agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  61. ^ a b Elaine Hou e Shu-fen Wang, Japan, EU, U.K. express condolences over Kaohsiung deadly blasts, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  62. ^ (FR) Condoléances suite à l’explosion de gaz à Kaohsiung, su france-taipei.org, Bureau Français de Taipei, 1º agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  63. ^ a b KAOHSIUNG DISASTER: Condolences flow from EU, Singapore Japan, UK, China, in Taipei Times, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  64. ^ 12,000 people in shelters after deadly Kaohsiung explosions, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  65. ^ a b Ping-hung Chen e Jason Pan, Relief efforts unite entire nation, in Taipei Times, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014.
  66. ^ Donations pouring in for Kaohsiung explosion disaster relief, in China Post, Central News Agency, 1º agosto 2014. URL consultato il 1º agosto 2014.
  67. ^ Red Cross, local TV stations to hold fundraiser on Friday, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 5 agosto 2014.
  68. ^ Taipei's 307 bus route to donate day's income chinapost.com
  69. ^ Sean Lien donates NT$2 million to victims of Kaohsiung explosions, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  70. ^ KAOHSIUNG DISASTER: DPP officials pledge one month of salaries to relief taipeitimes.com
  71. ^ Jay Chou and Ruby Lin narrowly escape Kaohsiung gas explosion, su lollipop.sg, 2 agosto 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2014).
  72. ^ Jason Pan, KAOHSIUNG DISASTER: FEATURE: Mayday give relief fund NT$15m, bid fans to follow suit, in Taipei Times, 4 agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  73. ^ KAOHSIUNG DISASTER: Poetry drive to honor Kaohsiung victims, families, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  74. ^ KAOHSIUNG DISASTER: Health ministry offers PTSD counseling, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  75. ^ Donations continue to pour in for Kaohsiung blast victims, su focustaiwan.tw, Focus Taiwan. URL consultato l'8 agosto 2014.
  76. ^ United Daily News: Reconstruction top priority for Kaohsiung | What the Papers Say | FOCUS TAIWAN - CNA ENGLISH NEWS, su focustaiwan.tw. URL consultato il 13 agosto 2014.
  77. ^ a b Gov't to prepare plan for nation's gas pipelines, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 5 agosto 2014.
  78. ^ Restoration of roads destroyed in Kaohsiung blasts to begin Monday, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  79. ^ KAOHSIUNG DISASTER: Businesses facing loss of customers during repairs taipeitimes.com
  80. ^ Rain, flooding delay reconstruction, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 13 agosto 2014.
  81. ^ Kaohsiung Completes Repairs, su englishnews.ftv.com.tw, Formosa News, 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  82. ^ John Liu, Kaohsiung unveils campaign to revive blast area, su chinapost.com.tw, The China Post, 29 dicembre 2014.
  83. ^ Yu-Huay Sun and Adela Lin, Taiwan Economy Minister Offers to Resign After Deadly Blasts, su bloomberg.com, Bloomberg, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  84. ^ Ministry initiates plan to check pipelines under city, in China Post, Central News Agency, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  85. ^ Shao-wen Chiu, Heng-chien Lu e Jake Chung, KAOHSIUNG DISASTER: Taipei government orders gas firms to inspect all city pipelines within a week, in Taipei Times, 4 agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  86. ^ Website to check underground cables, pipelines near homes, su chinapost.com.tw, The China Post, 8 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  87. ^ KAOHSIUNG DISASTER: PFP moot chemical regulations, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  88. ^ KAOHSIUNG DISASTER: Activists, residents call on premier to step down, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  89. ^ Kaohsiung aims to seize LCY funds, su chinapost.com.tw, The China Post. URL consultato il 13 agosto 2014.
  90. ^ Minister offers to resign following gas explosions, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  91. ^ Jenny W. Hsu, Taiwan Minister Offers to Resign Over Blast - WSJ, su wsj.com, Online.wsj.com, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  92. ^ Woody Duh named new MOEA head, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  93. ^ KAOHSIUNG DISASTER: Families vent anger at LCY chief, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  94. ^ Residents of blast-hit areas ask Jiang to help them, su taipeitimes.com, Taipei Times, 7 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  95. ^ Religious service held in Kaohsiung for disaster victims (update) | Society | FOCUS TAIWAN - CNA ENGLISH NEWS, su focustaiwan.tw. URL consultato il 13 agosto 2014.
  96. ^ Religious service held in Kaohsiung for disaster victims (update) - Taiwan News Online, su taiwannews.com.tw. URL consultato il 13 agosto 2014.

Collegamenti esterni

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Esplosioni_di_gas_a_Kaohsiung_del_2014&oldid=106380942"