Nazionale femminile di calcio degli Stati Uniti d'America

rappresentativa femminile di calcio degli Stati Uniti d'America

La nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti d'America è la rappresentativa calcistica femminile degli Stati Uniti d'America ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica degli Stati Uniti d'America, la United States Soccer Federation o USSF.

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Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Manica destra
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Pantaloncini
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Calzettoni
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Casa
Manica sinistra
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Trasferta
Sport Calcio
ConfederazioneCONCACAF
Selezionatore{{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA
Esordio internazionale
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Migliore vittoria
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Peggiore sconfitta
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In base alla classifica stilata dalla FIFA, la nazionale femminile occupa attualmente il 1º posto del FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking[1].

È la nazionale di calcio femminile più titolata, avendo vinto 4 campionati mondiali (1991, 1999, 2015, 2019), 4 Olimpiadi (1996, 2004, 2008, 2012), dieci Algarve Cup (2000, 2003, 2004, 2005, 2007, 2008, 2010, 2011, 2013 e 2015) e otto CONCACAF Women's Championship (in passato nota anche come CONCACAF Women's Gold Cup).

Storia

Anni 1980

L'approvazione, nel 1972, del Title IX, che metteva fuori legge la discriminazione di genere nei programmi di istruzione finanziati dalla federazione, stimolò negli Stati Uniti la nascita di squadre di calcio femminili nei college, in un'epoca in cui il calcio femminile conosceva una grande crescita di popolarità a livello internazionale[2]. La federcalcio statunitense affidò al CT Mike Ryan l'incarico di reclutare delle giocatrici scegliendole tra quelle delle compagini dei college al fine di partecipare al Mundialito del 1985 organizzato in Italia, il primo torneo calcistico per donne di rilevanza internazionale[3]. La nazionale statunitense esordì il 18 agosto 1985 contro l'Italia, contro cui perse per 1-0, e chiuse il torneo al quarto posto, dopo aver mancato la vittoria contro Danimarca e Inghilterra[4][5].

Nel 1986 la federazione puntò dunque sull'allenatrice della squadra della University of North Carolina, Anson Dorrance, che fu la prima CT a tempo piano, con l'obiettivo di ben figurare al Mundialito successivo e ai futuri tornei internazionali[5]. Nel Mundialito seguente gli USA batterono la Cina, il Brasile e il Giappone, chiudendo alle spalle dell'Italia[6]. Dorrance diede spazio a calciatrici molto giovani quali Mia Hamm, Julie Foudy e Kristine Lilly, lasciando fuori alcune delle calciatrici dei college volute dalla federazione[7] All'Invitation Tournament del 1988 in Cina, la squadra statunitense fu eliminata ai quarti di finale dalla Norvegia, futura vincitrice del torneo[5].

Anni 1990

Dopo il torneo del 1988, la FIFA annunciò un piano per implementare e regolamentare la prima edizione del campionato mondiale di calcio femminile, in programma nel 1991. Nella prima edizione della CONCACAF Women's Championship, ospitata da Haiti nell'aprile del 1991, la nazionale statunitense mostrò una superiorità schiacciante sulle avversarie, battendo per 12-0 Messico e Martinica e per 10-0 Trinidad e Tobago nel girone e per 10-0 Haiti in semifinale, per poi trionfare per 5-0 contro il Canada in finale[5][8]. In preparazione al primo mondiale, affrontò varie nazionali europee, mentre le giocatrici statunitensi assunsero lo status di professioniste, abbandonando i lavori che conducevano parallelamente all'attività calcistica[9][10]. Dorrance usò il modulo 4-3-3, che aveva nel tridente Michelle Akers-Stahl-Carin Jennings-April Heinrichs il punto di forza[11].

Al mondiale, in Cina, gli Stati Uniti vinsero tutte e tre le partite del girone, contro Svezia (3-2), Brasile (5-0) e Giappone (3-0)[12], poi eliminò ai quarti di finale Taiwan battendolo per 7-0 con cinque gol di Akers-Stahl nei primi 50 minuti di gioco[12]. In semifinale fu battuta la Germania per 5-2 con tripletta nel primo tempo di Carin Jennings[13]. Le larghe vittorie ottenute nella prima fase avevano fatto guadagnare alla nazionale statunitense di calcio femminile l'attenzione dei media degli States, ma la finale non trovò copertura televisiva in patria[12]. L'atto conclusivo oppose le americane alla Norvegia, che fu sconfitta per 2-1 di fronte ai 65 000 spettatori del Tianhe Stadium di Guangzhou: a decidere il match fu la doppietta di Akers-Stahl[14], che con 10 gol si laureò capocannoniere del torneo, mentre Carin Jennings fu eletta migliore calciatrice della manifestazione[15].

Malgrado la vittoria, la nazionale femminile statunitense rimase nell'oscurità, tanto che all'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy di New York ricevette un'accoglienza tiepida[16]. La federazione riservò scarse attenzioni alle atlete, impegnata com'era a promuovere la nazionale maschile in vista dell'imminente campionato del mondo 1994, che sarebbe stato ospitato proprio dagli Stati Uniti[17]. Dopo la vittoria iridata la squadra statunitense giocò solo qualche partita nel 1992, ma tornò l'anno dopo per disputare vari tornei tra Cipro, Canada e Stati Uniti, concludendo al secondo posto il CONCACAF Women's Championship del 1993.

In vista del mondiale del 1995 la squadra si preparò con varie partite. Nel 1994 partecipò all'edizione inaugurale della Coppa Algarve in Portogallo, dove vinse le due partite del girone, ma perse per 1-0 in finale contro la Norvegia. Vinse poi la Coppa Chiquita, competizione amichevole tenuta lungo la costa orientale degli USA con i padroni di casa e Germania, Cina e Norvegia[18][19]. Dorrance lasciò l'incarico di CT ai primi di agosto e fu sostituita dal suo vice Tony DiCicco, ex portiere con un passato nella American Soccer League[17][20]. Con 36 gol fatti e uno solo subito, gli USA di DiCicco vinsero il CONCACAF Women's Championship del 1994, accedendo così al mondiale del 1995[18].

Palmarès

Cina 1991, Stati Uniti 1999, Canada 2015, Francia 2019
1991, 1993, 1994, 2000, 2002, 2006, 2014, 2018
Atlanta 1996, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012
2000, 2003, 2004, 2005, 2007, 2008, 2010, 2011, 2013, 2015
2017

Record individuali

Presenze

Pos. Player Pres. Reti Periodo
1 Kristine Lilly 354 130 1987-2010
2 Christie Rampone 311 4 1997-2015
3 Carli Lloyd 281 113 2005-
4 Mia Hamm 276 158 1987-2004
5 Julie Foudy 274 45 1988-2004
6 Abby Wambach 256 184 2001-2015
7 Joy Fawcett 241 27 1987-2004
8 Heather O'Reilly 231 47 2002-2016
9 Tiffeny Milbrett 206 100 1991-2005
10 Hope Solo 202 0 2000-2016

Fonte[21]

Reti

Pos. Player Reti Pres. Periodo Avg
1 Abby Wambach 184 256 2001-2015 0.72
2 Mia Hamm 158 276 1987-2004 0.57
3 Kristine Lilly 130 354 1987-2010 0.37
4 Carli Lloyd 113 280 2005- 0.40
5 Michelle Akers 107 155 1985-2000 0.69
6 Alex Morgan 107 168 2010- 0.65
7 Tiffeny Milbrett 100 206 1991-2005 0.49
8 Cindy Parlow 75 158 1996-2004 0.47
9 Shannon MacMillan 60 176 1993-2005 0.34
10 Carin Jennings-Gabarra 56 119 1987-1996 0.47

Fonte[21]

Giocatrici celebri del passato

Tutte le rose

Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 1991 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 1995 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 1999 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 2003 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 2007 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 2011 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 2015 Template:Nazionale statunitense mondiali femminili 2019

Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 1996 Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 2000 Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 2004 Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 2008 Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 2012 Template:Nazionale statunitense femminile Olimpiadi 2016

Template:Nazionale statunitense CONCACAF Women's Championship 2014 Template:Nazionale statunitense CONCACAF Women's Championship 2018

Rosa

Lista delle 23 calciatrici convocate dalla selezionatrice Jillian Ellis per il campionato mondiale di calcio femminile 2019[22].

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Alyssa Naeher 20 aprile 1988 (31 anni) 43 0   Chicago Stars
2 A Mallory Pugh 29 aprile 1998 (21 anni) 50 15   Washington Spirit
3 C Samantha Mewis 9 ottobre 1992 (26 anni) 47 9   North Carolina Courage
4 D Becky Sauerbrunn 6 giugno 1985 (34 anni) 155 0   Utah Royals
5 D Kelley O'Hara 4 agosto 1988 (30 anni) 115 2   Utah Royals
6 C Morgan Brian 26 febbraio 1993 (26 anni) 82 6   Chicago Stars
7 D Abby Dahlkemper 13 maggio 1993 (26 anni) 37 0   North Carolina Courage
8 C Julie Ertz 6 aprile 1992 (27 anni) 79 18   Chicago Stars
9 C Lindsey Horan 26 maggio 1994 (25 anni) 66 8   Portland Thorns
10 A Carli Lloyd 16 luglio 1982 (36 anni) 271 107   Sky Blue
11 D Ali Krieger 28 luglio 1984 (34 anni) 99 1   Orlando Pride
12 D Tierna Davidson 19 settembre 1998 (20 anni) 19 1   Chicago Stars
13 A Alex Morgan 2 luglio 1989 (30 anni) 164 106   Orlando Pride
14 A Jessica McDonald 28 febbraio 1988 (31 anni) 7 2   North Carolina Courage
15 A Megan Rapinoe 5 luglio 1985 (34 anni) 150 44   Seattle Reign
16 C Rose Lavelle 14 maggio 1995 (24 anni) 24 6   Washington Spirit
17 A Tobin Heath 29 maggio 1988 (31 anni) 147 28   Portland Thorns
18 P Ashlyn Harris 19 ottobre 1985 (33 anni) 21 0   Orlando Pride
19 D Crystal Dunn 3 luglio 1992 (27 anni) 83 24   North Carolina Courage
20 C Allie Long 13 agosto 1987 (31 anni) 42 6   Seattle Reign
21 P Adrianna Franch 12 novembre 1990 (28 anni) 1 0   Portland Thorns
22 D Emily Sonnett 25 novembre 1993 (25 anni) 31 0   Portland Thorns
23 A Christen Press 29 dicembre 1988 (30 anni) 113 47   Utah Royals

Note

  1. ^ (EN) FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking, su FIFA.com, http://www.fifa.com/index.html, 24 giugno 2016. URL consultato il 1º luglio 2016.
  2. ^ Elizabeth Chuck, A Level Playing Field: Why the USA Is So Strong in Women's Soccer, NBC News, July 5, 2015.
  3. ^ Caitlin Murray, The National Team: The Inside Story of the Women Who Changed Soccer, New York, Abrams Press, 2019, pp. 4–6, ISBN 978-1-4197-3449-6.
  4. ^ U.S. WNT Flashback – 20th Anniversary of First-Ever Match: Player Reflections, su ussoccer.com, United States Soccer Federation (USSF), August 18, 2005 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
  5. ^ a b c d Grant Wahl, How the Women's World Cup and USWNT Were Built From Scratch, in Sports Illustrated, June 6, 2019.
  6. ^ Clemente A. Lisi, The U.S. Women's Soccer Team: An American Success Story, Scarecrow Press, 2010, pp. 5–7, ISBN 978-0-8108-7415-2.
  7. ^ Template:Harvp
  8. ^ Template:Harvp
  9. ^ Filip Bondy, U.S. Women's Team May Be World's Best, in The New York Times, June 9, 1991, p. B1.
  10. ^ Gary Davidson, U.S. women's team takes shot at first goal Play for world crown starts in China today, in The Baltimore Sun, 16 novembre 1991, p. C3.
  11. ^ Grahame L. Jones, There's Just No Replacing Akers, in Los Angeles Times, August 27, 2000, p. D3.
  12. ^ a b c Template:Harvp
  13. ^ Barbara Basler, American Women In Final In Soccer, in The New York Times, November 28, 1991, p. B2.
  14. ^ Barbara Basler, U.S. Women Beat Norway To Capture World Cup, in The New York Times, December 1, 1991.
  15. ^ USA triumph as history made in China PR, in FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association, March 22, 2007.
  16. ^ Template:Harvp
  17. ^ a b Template:Harvp
  18. ^ a b David Litterer, The Year in American Soccer, 1994, su homepages.sover.net, American Soccer History Archives, May 30, 2008.
  19. ^ Jerry Trecker, U.S. women win in a crowd, in Hartford Courant, August 8, 1994, p. C1.
  20. ^ Coach's resignation a big blow to U.S. women's team, in Tallahassee Democrat, August 4, 1994, p. D2.
  21. ^ a b All-Time Leaders, su ussoccer.com, United States Soccer Federation (USSF). URL consultato il April 6, 2018.
  22. ^ (EN) Meet the USA's 2019 FIFA Women's World Cup Team, su ussoccer.com, 1º maggio 2019. URL consultato il 3 maggio 2019.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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