Ahmad al-Wansharisi
Ahmad al-Wansharisi nome completo Abu ’l-ʿAbbās Aḥmad ibn Yaḥyā ibn Muḥammad ibn ʿAbd al-Wāḥid ibn ʿAlī al-Wans̲h̲arīsī (in arabo أحمد بن يحيى الونشريسي) (Orano, 1430 – Fez, 20 giugno 1508) è stato un teologo e giurista algerino, appartenente alla scuola malikita, partecipò al dibattito sulla questione dei Mudéjar in Spagna dopo la caduta di Granada.
Biografia
Nato probabilmente ad Orano[1] nella catena algerina delle Montagne Ouarsenis (in arabo الونشريس) da una famiglia berbera della regione [2], probabilmente della tribù Maghrawa appartenente al gruppo berbero degli Zanata; la sua famiglia si trasferì a Tlemcen quando era ancora fanciullo. Qui studiò e successivamente insegnò la legge islamica. Diventato adulto si trasferì a Fez, nell'attuale Marocco, dove divenne un Muftī e assurse ben presto al ruolo di figura dottrinale di riferimento sulla questione dei Mudéjar, ovvero dei sudditi di religione islamica sottoposti al governo delle autorità cristiane in Spagna a seguito della Reconquista del regno di al-Andalus[3]. Morì a Fez nel 1508 e fu seppellito nel cimitero di Kudyat al-Baraṭil, a fianco della tomba del mistico sufi Ibn Abbad al-Rundi[4].
Opere
La sua opera più importante è nota col titolo al-Miyar al-Murib (La Chiara Norma) è una raccolta in più volumi di opinioni giuridiche o fatwa relative al Nord Africa ed alla Spagna[5]. A partire dal XVI secolo quest'opera divenne un testo d'insegnamento che entrò a far parte del curriculum educativo di qualsiasi studioso di questioni giuridiche in Nord Africa ed è attualmente studiato come fonte di informazioni sulle pratiche religiose e sociali della Spagna islamica e e del Maghreb nordafricano.
Un'altra opera rilevante è intitolata Al-Manhaj al-Faaiq wa al-Manhal al-Raaiq fi Ahkam al-Wathaaiq (Il metodo supremo e la pura fonte sulle regole di notarizzazione) ed è composta di sedici capitoli sulla notarizzazione dei documenti giuridici islamici. Essa include le specifiche ed i requisiti necessari alla figura di notaio pubblico così come gli standard e le caratteristiche fondamentali di un documento giuridico di stampo islamico, in aggiunta a questioni più strettamente giuridiche come, ad esempio, come datare correttamente un documento giuridico[6].
al-Wansharisi fu autore complessivamente di circa 15 opere la maggior parte delle quali redatte nella consueta formula islamica delle Fiqh.
Note
- ^ Alcuni studiosi, tuttavia, come Leila Sabbagh e Jean Pierre Molènat, sostengono che fosse originario Almagro in Spagna, cfr. L. Sabbagh, La religion des Moriscos entre deux Fatwas, in Les morisques et leur temps, Parigi, CNRS, 1983, p. 53 e J. P. Molènat, Le problème de la permanence des musulmans dans les territoires conquis par les chrétiens, du point de vue de la loi islamique, in Arabica, Vol. 48, n.3, 2001, p. 400
- ^ V. Lagardère. voce "al-Wans̲h̲arīsī", in Bearman, P.; Bianquis, Th.; Bosworth, C.E.; van Donzel, E.; Heinrichs, W.P. (a cura di), Encyclopaedia of Islam, XI (2° ed.), Leida, Brill Publishers. 2002, p. 139, ISBN 9004081143.
- ^ Dewin Stewart, The Identity of "the Muftī of Oran", Abū l-'Abbās Aḥmad b. Abī Jum'ah al-Maghrāwī al-Wahrānī, in Al-Qanṭara, Vol. 27, n2, 265–301, 2007, p.298 ISSN 1988-2955
- ^ V. Lagardére, op. cit.
- ^ The Oxford Dictionary of Islam
- ^ Copia digitale dell'opera