Fancy Lala
Fancy Lala (giapponese: 魔法のステージ・ファンシーララ, Mahō no stage Fancy Lala) è una serie televisiva a cartoni animati (anime) prodotta in Giappone nel 1998, e trasmessa per la prima e unica volta in Italia il 4 giugno 2001 su Italia 1.
La traduzione del titolo giapponese originale è Il palcoscenico magico, Fancy Lala.
Scheda tecnica
- Episodi: 26
 - Messa in onda: 05/04/1998 - 27/09/1998
 - Staff:
- Soggetto: Tomomi Mochizuki, Rurika Kasuga
 - Regia serie: Takahiro Omori
 - Character design: Akemi Takada
 - Direzione artistica: Akira Miyazaki, Hitoshi Nagasaki
 - Musiche: Michiru Oshima
 
 - Produzione: Studio Pierrot
 - Rete televisiva: TV Osaka
 
La storia
Template:Trama Tokyo, primavera 1998, inizio dell'anno scolastico. Miho Shinohara, 9 anni, alunna di 3°elementare della Fujigaoka School, è una bambina sognatrice un po' annoiata dalla realtà e che, forse anche per questo, ama molto disegnare e leggere manga. Dopo la scuola, recandosi in un negozio a cercare dei retini per i suoi disegni, Miho si imbatte in due buffi pupazzi dalle sembianze di piccoli dinosauri che poi in realtà si riveleranno essere due creature provenienti dal mondo "Memoria del tempo". Accusata dal proprietario del negozio di voler rubare i due animaletti (attacatisi in realtà da soli al suo zainetto), Miho verrà "scagionata" da un misterioso quanto bizzarro signore dal look un po retrò, con bombetta e valigia al seguito, che pagherà i 2 "pupazzi" per la ragazzina dicendole di tenerli con sé. Quella sera stessa, mentre Miho ricorda di aver già visto quell'uomo nel sogno fatto la notte precedente, i due strani esseri di nome Pig e Mog rivelano alla bambina di essere capitati per qualche motivo in quella dimensione chiedendole pertanto di poter rimanere con lei fino a che non riusciranno a tornare indietro; in cambio della sua ospitalità le due creature donano così a Miho una penna e un album da disegno magici con cui sarà in grado di trasformare i disegni in realtà e lei stessa in un'adolescente di 15-16 anni. Entusiasta la bambina proverà da subito gli strani poteri, disegnando sull'album gli stessi abiti che aveva creato per l'ultimo dei suoi personaggi cartacei, da lei stessa chiamato Fancy Lala, per poi poterli indossare una volta divenuta adulta. Il giorno dopo Miho non resiste al desiderio di recarsi, nelle vesti di Lala, nel famoso quartiere giovane di Tokyo, Harajuku, dove è risaputo girare talent scout in cerca di nuovi potenziali idol. Senza nemmeno farlo apposta la ragazzina non solo sarà notata, ma si troverà direttamente a salvare in extremis la reputazione della giovane agenzia di modelle e spettacolo Lyrical Production, diretta da un ex modella di nome Yumi Haneishi.
Lala debutta così nel mondo dello show business da prima come semplice fotomodella per poi divenire, dopo una gavetta fulminante, anche idol. In soli 6 mesi Fancy Lala arriverà in effetti a far uscire il suo primo disco con tanto di concerto per la sorpresa dei suoi già affermati colleghi, Miki Yumeno e l'idolatrato Hiroya Aikawa.
Dopo un breve soggiorno estivo dai nonni paterni, la bambina, tornata in città, ricomincia a lavorare come sempre, fino appunto al giorno del'annuncio del suo primo concerto, che le metterà dei dubbi sul vero futuro di Lala. Lala farà carriera e crescerà in parallelo con Miho? A tale domanda i due folletti non sembrano riuscire a dare una risposta, come d'altronde non riescono per tutta la vicenda nemmeno a sapere il completo funzionamento dei poteri magici dati alla ragazzina o chi sia in realtà l'uomo con la bombetta che la bambina chiama Mr. Mistero. Entrambe Pig e Mog sembrano solo sapere che nel passato erano creature gigantesche e che possono decidere di tornare su "Memoria del tempo" quando vogliono perché il tempo, non finendo mai, li aspetterà sempre. Nonostante i forti dubbi di Miho nel voler debuttare come cantante nei panni di Lala, alla fine deciderà di tenere il concerto al quale assisterà anche la sua famiglia. Il giorno dopo il concerto, alla Lyrycal Productions sembrano tutti entusiasti della performance della ragazza che, riscuotendo un buon successo, riceve numerose chiamate di lavoro. L'obbiettivo sembra così raggiunto e tutto sembra filare liscio finché Miho, nel tornare a casa piena di regali fra le mani, si dimentica per strada lo zainetto con dentro il blocco e la penna magica. Nonostante la bambina cerchi l'oggetto smarrito per una giornata intera, sarà costretta alla fine a rinunciare e a disdire tutti gli impegni che aveva con l'agenzia, facendo così scomparire Lala proprio alla sua ribalta ufficiale. Nessuno è in grado di capire il misterioso gesto e la scomparsa della ragazza che ormai risulta irraggiungibile anche al cellulare regalatole all'inizio della storia. Quella notte stessa Miho, disperata, chiede a Pig e Mog di provare a ricreare i due oggetti magici proprio come avevano fatto la prima volta; il risultato sarà la scomparsa dei due folletti che verranno risukkiati dal loro stesso vortice di luce da cui tutto era iniziato. Il giorno seguente Miho, a metà fra l'incredulo e lo smarrito e ritrovatasi a trascorrere la giornata, per la prima volta dopo mesi, da sola, decide di recarsi alla Lyrical Production per dare in qualche modo un ultimo doloroso saluto a tutto lo staff. Al tramonto la bambina reincontra per l'ultima volta anche Mr. Mistero il quale spiegherà a Miho che Pig e Mog esistono in ogni tempo, come lei stessa d'altronde, nonostante adesso sia apparentemente sola; aggiunge inoltre che i poteri magici vengono vissuti dalle persone in maniera diversa a seconda delle persone stesse: c'è chi ne è travolto, chi ne abusa fallendo e chi li usa una sola volta pensando che non gli serviranno. Nel suo caso sono stati perduti e questo è uno dei modi. E' così che si congeda da Miho quello strano signore che si scoprirà essere stato conosciuto da bambino anche dal visagista di Lala, il quale riconoscerà nella bambina la vera identità della ragazza, confermandole che lei stessa diventerà Lala in pochi anni. Template:Finetrama
I personaggi
- Miho Shinohara – Protagonista. Bambina di 9 anni introversa non molto sicura di sé ma simpatica, ama disegnare personaggi e inventare storie all'interno delle quali spesso lei stessa ci si perde a occhi aperti. (nome italiano: Miha Izuki)
 - Fancy Lala – Controparte magica di Miho. Ingaggiata per caso come fotomodella per la Lyrical Production, debutterà anche come cantante per cercare di diventare una idol completa.
 - Chisa Shinohara – Sorella maggiore di Miho. Studentessa di 17 anni iscritta al primo anno della Rokunomiya High School , diligente e sveglia, sembra un po più matura della sua età forse per il fatto di dover reggere il ruolo della primogenita. Ha un boyfriend non particolarmente popolare o carino a detta delle sue coetanee ma a cui lei sembra tenere molto. (nome italiano: Chrissy Izuki)
 - Mamiko Shinohara – Madre di Miho, 39 anni. Produttrice televisiva, rappresenta bene le moderne madri in carriera giapponesi che si barcamenano fra il lavoro e la famiglia. Rispettata e temuta sul lavoro, in realtà è molto gentile e premurosa in casa sia col marito che con le figlie. (nome italiano: mami)
 - Yōichirō Shinohara – Padre di Miho, 43 anni. Paleontologo, ha uno studio in casa dove sembra passare la maggior parte del suo tempo a lavorare. Forse anche per questo appare lui il vero casalingo di famiglia. Pur non sapendo cucinare, può essere definito un vero padre "chioccia".
 - Yumi Haneishi – Presidente della Lyrical Production, agenzia di nuovi volti e talenti. E' una donna molto determinata che dedica tutte le sue energie al lavoro per il quale sembra nutrire una vera passione al punto da preferirlo alla famiglia. Si scoprirà essere infatti reduce da un divorzio e madre di un bambino di 5 anni affidato al padre. (Forse il personaggio più interessante della serie, può essere considerato sicuramente il simbolo del cambiamento nei costumi della società nipponica di fine millennio).
 - Miki Yumeno – Idol dell'agenzia Five Star Records. Già popolare idol, nonostante i suoi 17 anni, ha sempre lavorato nello show business sin da piccola. Per questo motivo è anche molto amica della madre di Miho. Non è chiaro se tema di più la concorrenza di Lala da un punto di vista professionale o sentimentale.
 - Hiroya Aikawa – Idol collega di Lala e Miki. Popolare idol di 19 anni, Hiroya incarna il classico bel ragazzo intento a fare carriera nello show business e che tutte le ragazzine compresa Miho amano forse più per la sua bellezza che per le sue doti artistiche. Sembrerà inclinarsi più verso Lala che Miki per una potenziale relazione sentimentale. (nome italiano: Hiro)
 - Fushigi-san – Padrone forse della dimensione "Memoria del tempo". Misterioso uomo paffuto che dona a Miho i due folletti Pig e Mog. Compare quasi sempre in situazioni difficili dalle quali la bambina potrebbe non riuscire a svincolarsi da sola. Sembra quasi il narratore onniscente dell'intera vicenda per non dire il simbolo stesso dello Studio Pierrot, "Funny Face", umanizzato, che, con tono sereno e distaccato, non manca mai occasione di sottolineare l'ingenuità umana nel credere ciecamente sempre ad un'unica dimensione temporale. (nome italiano: Mr. Mistero)
 - Pig e Mog – sono due creature provenienti dalla dimensione "Memoria del tempo", dalle sembianze di piccoli dinosauri con lunghe orecchie che permettono loro di volare. Rispettivamente azzurro e rosa possiedono l'uno una stella sulla coda e l'altra sull'orecchio. (nome italiano: Peo e Pea)
 
Le origini della serie
Quinta maghetta dello Studio Pierrot, Fancy Lala è in realtà il risultato di un progetto più ampio che avrebbe dovuto prendere forma 10 anni prima per chiudere il cerchio delle cosiddette "Pierrot magical girls series". Nel 1988, infatti, lo Studio Pierrot, reduce dal successo internazionale delle maghette e giunto ai suoi primi 10 anni di vita, ritenne non potesse esserci miglior occasione per creare la quinta e tanto attesa maghetta. (Non furono pochi in effetti i fan che rimasero un po' delusi da Pastel Yumi, privata di una controparte adulta). Già alla fine del 1986, il Pierrot project, insieme alla nota ditta di prodotti da carta e cancelleria, Seika Co., pensando di commercializzare dei personaggi sulla falsa riga del genere "maghette", creò il titolo "Maho no designer Fashion Lala" (La stilista della magia Fashion Lala) che molti ritennero poter diventare una nuova serie tv (sempre smentita dai responsabili). La storia originaria prevedeva che la protagonista Miho, aspirante stilista, ricevesse da due folletti fuoriusciti dal computer, di nome Pig e Mog provenienti dal mondo dei sogni, una magica penna ottica con il potere di trasformarla in una bella modella di nome Lala in grado di indossare le sue stesse creazioni. A questo progetto ne furono affiancati altri, tra cui uno, affidato ad Akemi Takada, chiamato "Maho no stage Idol Koko" la cui storia avrebbe dovuto basarsi sull'idea di trasformare la protagonista in due personaggi, Nana (una Idol) e Sara (modella).
Entrambe i progetti non approdarono a nessuna serie tv, ma il personaggio di Lala, riscuotendo un certo successo nel settore del merchandising, riuscì almeno a "debuttare" in un Oav del 1988, affidato per la caratterizzazione all'altro noto nome legato alle maghette, Yoshiyuki Kishi, intitolato "Harbor Light Monogatari: Fashion Lala yori" (La storia del porto di luce: da Fashion Lala). In questa storia autoconclusiva Miho viene trasformata in Lala, solo per una notte, direttamente da Pig e Mog, per poi scoprire che il tutto era stato solo frutto di un sogno.
Fu solo dieci anni dopo che lo Studio Pierrot, proprio per il suo ventesimo anniversario, ritenne giusto riunire entrambe i progetti e creare così la tanto attesa quinta serie mancante; da Fashion Lala fu ripreso dunque l'intero concept della vicenda, i nomi della protagonista e i due folletti che furono leggermente ritoccati graficamente, mentre da Idol Koko fu ripresa la radice del titolo "maho no stage". Da Fashion Lala fu in parte ripresa anche l'idea di abbinare Pig e Mog al "Mondo del tempo", da cui in realtà provenivano altre due fatine che affiancavano Miho nei prodotti cartacei, chiamate Mañana e Ayer (Domani e Ieri).
I temi della serie
Tutta costruita sul simbolico tema, tanto caro allo Studio Pierrot e alla cultura nipponica in genere, del "ricordo" e della "memoria del tempo", quest' ultima maghetta è un omaggio stesso al cosiddetto genere "majokko" che aveva toccato la sua massima popolarità, esaurendosi, negli anni '80.
<<Concentrando i (miei) desideri sulla memoria del tempo, ora divento Fancy Lala in una splendida crescita>>: è forse proprio partendo dalla stessa formula magica della protagonista (per la prima volta una frase di senso compiuto, a differenza di tutte quelle precedenti basate su filastrocche onomatopeiche) che lo Studio Pierrot sintetizza un po' l'intero messaggio di questa serie volutamente minimale e in linea con le tendenze di fine millennio. L'idea del potere del tempo che permette a Miho di diventare Lala, infatti, viene usata simbolicamente dagli autori, non tanto per avere modo di trasfomare il personaggio in adulto, quanto per sottolineare proprio quel messaggio, criptato nel soliloquio che Fushigi-san fa nel primo episodio, di non dimenticare il passato, ossia le quattro maghette precedenti, perchè è in esso che è racchiusa la chiave per vivere al meglio il presente e quindi costruire il futuro. Sono interessanti, in tal senso, le citazioni più o meno esplicite delle serie precedenti (soprattutto di Creamy Mami e Magical Emi) da cui vengono tratte volutamente battute, situazionismi o veri e propri disegni come nell'episodio 24, quasi come se Miho stesse vivendo qualcosa di eternamente già vissuto.
Aldilà di questo, non mancano nella storia variazioni e differenze rispetto alle precedenti, come per esempio la figura della sorella maggiore della protagonista o la mancanza di interrelazione fra colui che dona i folletti a Miho e i folletti stessi. Ciò che comunque emerge come maggiore differenza, rispetto al passato, è soprattutto l'idea di costruire tutta la vicenda sulla gavetta che la protagonista fa per debuttare ufficialmente nel mondo dello spettacolo, e concluderla proprio prima che questa abbia l'opportunità di diventare popolare. E' probabilmente questo l'elemento che, se da un lato riesce bene a sottolineare quel gusto da "reality show" di volerci mostrare, non cosa fa, ma come si diventa un Idol, dall'altro, volutamente, toglie al personaggio Lala quella chiara caratterizzazione che aveva reso originali le sue precedenti "colleghe", già rese immediatamente distinguibili a partire dalle precise definizioni, presenti nei singoli titoli, di Angelo, Stella, ecc.; finiti gli "Idoli", dunque, Fancy Lala, non a caso, è adesso solo un Palcoscenico, ossia un' occasione per rappresentare un genere di personaggio del passato, ormai già divenuto un tòpos dell'animazione. C'è chi ritiene che anche la scelta di utilizzare l'aggettivo Fancy, non sia un caso, e che molto probabilmente il motivo sia spiegato velatamente, anche stavolta, nella risposta che Fushigi-san dà a Miho alla sua domanda di sapere xchè aveva dato i poteri magici proprio a lei. Il misterioso uomo con la bombetta dice infatti: <<..Per un capriccio>>, ossia proprio uno dei vari significati della parola fancy.
In definitiva, emerge abbastanza chiaramente il desiderio degli autori di non voler creare una vera e propria nuova storia da affiancare alle quattro precedenti, quanto un "capriccio" autocelebrativo dello Studio Pierrot di fare una serie "simulacro" che potesse racchiudere in sè tutti quegli aspetti più genuini e tipici che avevano reso popolare il genere "maghette", aggiornandolo al tempo stesso alla modernità di fine millennio.
Elenco degli episodi
- UN SOFFIO DI MAGIA
 - IL GRANDE DEBUTTO
 - ACCENDI LA TV
 - UNA GIORNATA IMPROVVISATA
 - MILLE SOGNI, MILLE IMPEGNI
 - CHI È LA MIA RIVALE?
 - LA LEGGENDA
 - IL MAGICO SEGRETO DI LILU'
 - CREDIMI E CANTERAI!
 - È NATA UNA STELLA
 - LEZIONI DI BASEBALL
 - CHI SEI?
 - AMORE IN PRIMA PAGINA
 - NEL REGNO DEI GIOCATTOLI
 - AMORE SENZA FINE
 - IL PRIMO VIAGGIO DI MIHA
 - IL MISTERO DEL LAGO
 - LA FRECCIA DI CUPIDO
 - VIAGGIO NEL PASSATO
 - UNA GIORNATA CON LA MAMMA?
 - CHI AMERA' IL PROFESSOR ASAKA?
 - DUE SORELLE TERRIBILI
 - QUESTIONI DI CUORE
 - IL PRIMO CONCERTO DI LALA
 - LA SCOMPARSA DI LALA
 - VI VOGLIO BENE!
 
Note all'edizione italiana
L'adattamento italiano è stato curato dallo MERAK FILM e la direzione del doppiaggio è di Federico Danti. Considerando che il periodo della messa in onda fu uno di quelli in cui la moda di Manga ed Anime toccò punte di popolarità molto alte in Italia, è alquanto strano come tale serie non sia riuscita ad evitare una massiccia censura, non tanto dal punto di vista grafico, quanto da quello culturale e linguistico, essendo stati eliminati il più possibile tutti quei riferimenti inevitabili a scritte e nomi giapponesi; nonostante questo non sono mancate le incongruenze, come la scelta di cambiare il cognome della protagonista in un altro sempre giapponese, ma soprattutto quella più evidente di aumentare l'età dei personaggi, stridendo così sia con il target già basso a cui era indirizzata la serie stessa, sia con le situazioni che alcuni di questi vanno a vivere. Altro punto dolente sono state le alterazioni di alcuni dialoghi (tra cui il più noto è rimasto quello dell'episodio 15) o addirittura l'aggiunta di battute inesistenti sopra certi silenzi su cui si basa un po' tutta l'atmosfera riflessiva che permea la storia originale. Alquanto ingrata anche la scelta di utilizzare, per questa maghetta, la stessa voce di Magical Emi che, per quanto di alto livello, sicuramente non ha aiutato a caratterizzare in maniera distintiva, rispetto alle sue "colleghe", il personaggio Miho/Lala, già abbastanza anonimo di per sé anche a causa della grafica minimale di fine millennio, a cui la sempre brava Akemi Takada si è in parte adattata.
In definitiva nonostante il buon lavoro dei doppiatori italiani, che non hanno però brillato nel cantare i vari brani dei protagonisti, si può parlare di un adattamento abbastanza edulcorato e infantilizzante per una serie già qualitativamente limitata in versione originale.
Le voci dei personaggi:
- Mia/Lala Alessandra Karpoff
 - Chrissy Cinzia Massironi
 - Madre di Miha Patrizia Scianca
 - Padre di Miha Mario Scarabelli
 - Sig.ra Yumi Aanna Bonel
 - Miki
 - Hiro Patrizio Prata
 - Mr. Mistero Riccardo Rovatti
 - Pea Emanuela Pacotto
 - Peo Federica Valenti
 
La sigla del cartone animato è stata cantata da Cristina D'Avena. (Per la prima volta la canzone è stata utilizzata per intero, stabilendo il record di una delle sigla più lunghe mai trasmesse prima).
Le canzoni di Lala
Le canzoni cantate dai vari protagonisti presenti nell'anime giapponese sono sei, di cui cinque in Italia sono state cantate dai rispettivi doppiatori. L'adattamento italiano è avvenuto solo a livello di testi, mentre le musiche sono quelle originali giapponesi. E' l'unica serie delle maghette le cui sigle, iniziale e finale, non sono mai presenti come temi portanti all'interno della storia. In tal senso c'è chi ha letto, nella sigla iniziale, l'ennesima conferma dell'omaggio che lo Studio Pierrot ha voluto fare, con questa serie, a se stesso e al genere "majokko", sia per il testo metaforico sulla figura della "maghetta", sia per le immagini che vedono la protagonista festeggiare un simbolico compleanno.
- Giorno dopo giorno - titolo originale: Transparence. E' il primo singolo con cui Lala debutta ufficialmente come Idol.
 
- Cuore di bambina - titolo originale: Haru iro photograph (Fotografia dai colori primaverili). E' il singolo cantato dalla già affermata Idol Miki Yumeno. Anche Lala ne canta una versione demo al pianoforte.
 
- Jewelry Love - Il titolo italiano non è mai stato comunicato nel cartone. E' uno dei singoli del già affermato Idol Hiroya Aikawa. Brano già presente nell'episodio 10 in sottofondo (lasciato in versione originale anche in Italia), viene ufficialmente presentato nell'episodio 15.
 
- Birthday Girl - E' un altro singolo del già affermato Idol Hiroya Aikawa. E' presente solo nell' episodio 15 come sottofondo (lasciato in originale anche in Italia).
 
- Humming - Brano canticchiato da Miho nell'episodio 18, nella versione italiana è stato sostituito direttamente con Transparence.
 
- Tarou juuhachiban - traduzione Tarou il diciottesimo. Il titolo non è mai stato comunicato nel cartone nè in versione originale nè in quella italiana. Brano canticchiato da Tarou e poi anche da Miho/Lala nell'episodio 9. E' una canzone dissacrante e volutamente infantilizzata interpretata dal noto doppiatore Kappei Yamaguchi, qui voce di Tarou.