Stefano Antonio Morcelli

epigrafista italiano

Stefano Antonio Morcelli (Chiari, 17 gennaio 1737Chiari, 1º gennaio 1821) è stato un epigrafista e gesuita italiano; è noto per aver dato il nome alla casa editrice Morcelliana di Brescia[1].La sua opera De stilo Latinarum inscriptionum libri III, pubblicata in tre volumi nel 1781, gli diede grande fama ed è considerata una pietra miliare nello sviluppo dell'epigrafia latina.[2]

Biografia

Morcelli studiò al Collegio gesuita di Brescia e fu ammesso alla Compagnia di Gesù il 3 novembre 1753. Fu professore lettere nei collegi di Arezzo (1761), Ragusa (1762-64) e Fermo (1765-67).[3] Nel 1772 fu nominato professore di eloquenza al Collegio Romano e prefetto del Museo Kircheriano, all'interno del quale fondò l'Accademia di Archeologia.[3]

Dopo la soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773, divenne bibliotecario del cardinale Alessandro Albani e nel 1791 ottenne la carica di prevosto nella sua città natale. Declinò l'offerta dell'arcivescovato di Ragusa e morì a Chiari, come membro della ripristinata Compagnia di Gesù. La sua fama è dovuta non solo all'ampia conoscenza delle iscrizioni antiche, ma anche della latinità classica.

Brillante grecista, Morcelli curò anche l'editio princeps con traduzione latina del Commento sull'Ecclesiaste attribuito a San Gregorio II di Agrigento[4] (Sancti Gregorii II pontificis Agrigentinorum Libri decem explanationis Ecclesiastae), corredandolo con una traduzione latina della Vita greca di san Gregorio attribuita a Leonzio, abate del monastero di San Saba a Roma e arricchendola con un ricco apparato di note.[5] Curò anche l'edizione critica con traduzione latina di un codice greco risalente all'VIII secolo, il Kalendarium Ecclesiae Constantinopolitanae, che egli stesso aveva acquistato per la Biblioteca Albani.[5]

Opere

 
Antica epigrafe latina cristiana (380 d.C. ca.)[6] trascritta da Morcelli nell'Indicazione antiquaria per la Villa suburbana dell'eccellentissima casa Albani (Roma, 1785)

Tra le sue opere:

Intitolazioni

Gli sono state intitolate: la Fondazione Morcelli Repossi di Chiari e la casa editrice Morcelliana di Brescia.

Note

  1. ^ Giampaolo Romanato e Franco Molinari, Cultura cattolica in Italia. Ieri e oggi, Torino, Marietti, 1980 (scheda dedicata alla casa editrice, p. 168).
  2. ^ Sir John Edwin Sandys, Latin Epigraphy: An Introduction to the Study of Latin Inscriptions, Cambridge, Cambridge University Press, 1919, p. 29.
  3. ^ a b DBI.
  4. ^ Studi recenti, tra cui quelli di Lombino e Van Deun propendono per l'attribuzione del Commentario a Metrofane di Smirne.
  5. ^ a b Biografia degli italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo 18., e de' contemporanei, Volume 10, a cura di Emilio Amedeo De Tipaldo, Tip. di Gio. Cecchini, 1845, pp. 109-111
  6. ^ Cfr. G.B. De Rossi, Inscriptiones christianae urbis Romae septimo saeculo antiquiores 1, inscr. n° 288 anno 380 (comm.) = ICUR N.S. 1 3194 ; Fr. Bücheler, Anthologia Latina: Carmina epigraphica, inscr. n° 1619,1 (rev. Diehl).

Bibliografia

  • Carlos Sommervogel, Bibl. de la C. de Jésus, V, 1290-1305 (Paris, 1894);
  • Paolo Bedoschi, Discorso funebre istorico recitato nelle solenni esequie dell’immortale Stefano Antonio Morcelli prevosto di Chiari, il giorno 7 gennaio 1821, Chiari 1821;
  • Giovanni Labus, Necrologio di Stefano Antonio Morcelli, in La Gazzetta di Milano, 8 gennaio 1821, Appendice critico-letteraria, n. VIII;
  • Germano Iacopo Gussago, Memorie intorno alla vita ed agli scritti di Stefano Antonio Morcelli, Brescia 1824;
  • Giuseppe Baraldi, Notizia biografica di Stefano Antonio Morcelli, Modena 1825;
  • Giovanni Labus, Notizie biografiche dell'abate Stefano Antonio Morcelli, in Opere varie italiane e francesi di Ennio Quirino Visconti, II, Milano 1829, pp. 505 s.;
  • Benedetto Del Bene, Elogio di Stefano Antonio Morcelli, Chiari 1830;
  • Filippo Schiassi, Excerpta e lexico epigraphico morcelliano vocibus italicis in vsum tironum digesta, Bologna 1830;
  • Filippo Schiassi, Lexicon epigraphicum Morcellianum, Bologna 1835- 1838;
  • Michele Ferrucci, Lexicon epigraphicum Morcellianum vocibus Italicis digestum, Bologna 1843;
  • Ferdinando Cavalli, Morcelli, Stefano Antonio, in Emilio De Tipaldo, Biografia degli Italiani illustri, X, Venezia 1845, pp. 103 s.;
  • Giuseppe Maffei, Storia della letteratura italiana, III, Livorno 1852, pp. 228-231;
  • Gaetano Atti, Regole morcelliane per fare le iscrizioni latine, Bologna 1854;
  • Henri Jaubert O.S.B., Stéphane-Antoine Morcelli, Constantine 1914;
  • Luigi Rivetti, Stefano Antonio Morcelli Note biografiche 1737-1821, Brescia 1920;
  • Paolo Guerrini, Stefano Antonio Morcelli e il pittore Giuseppe Teosa, in Humanitas,VI (1951), pp. 880-884;
  • Luisa Cenini, Stefano Antonio Morcelli: 1737-1821. La vita e l'opera, Brescia 1975;
  • Paolo Guerrini, Pagine sparse, XXIV (1986), pp. 609- 614;
  • Mino Facchetti, Il Morcelli e Chiari fra '700 e '800, Chiari 1987; Catalogo del Fondo Stefano Antonio Morcelli, a cura di Giuseppe Vavassori, Milano 1987;
  • Stefano Antonio Morcelli 1737-1821. Atti del Colloquio, Milano-Chiari... 1987, a cura di Ida Calabi Limentani, Brescia 1990;
  • Ida Calabi Limentani, Un esemplare dell'Inscriptionum Latinarum commentarium di Stefano Antonio Morcelli conservato presso l'Università cattolica, in Aevum, LXX (1996), pp. 129-135;
  • Marco Buonocore, Una copia postillata del «De stilo» di Morcelli fino ad ora ignota, in Miscellanea epigraphica e codicibus Bibliothecae Vaticanae. XIII, 57, in Epigraphica, LXI (1999), pp. 143;
  • Stefano Antonio Morcelli Un gesuita tra Ancien Régime ed Età Contemporanea, in Biblioteca Clarense. Quaderni della Fondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi, Chiari 2001;
  • Giannantonio Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino a’ giorni nostri, Venezia 1806, I, p. 29; IV, p. 33;
  • Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, XLVI, Venezia 1840, p. 292.

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