Vetta
La vetta (in inglese summit ed in francese sommet) è la sommità, ovvero il punto più alto, dell'oggetto cui si riferisce. Si parla di vetta di una montagna, di una scalata sociale, di una gerarchia, di una classifica.

Definizione topografica
Vetta può essere definito un punto della superficie terrestre che è più alto dei punti immediatamente vicini.
Vetta viene utilizzato per indicare la cima di una montagna con una prominenza topografica abbastanza significativa. L'UIAA ha definito che la vetta deve avere una prominenza di almeno trenta metri e la montagna una prominenza di almeno trecento metri.
Vale quindi il seguente schema:
Termine | Prominenza |
---|---|
anticima (o sottocima) | < 30 m |
vetta | 30 m o più |
montagna | 300 m o più |
Sinonimi
Alcuni sinonimi della parola vetta sono: apice, cima, picco, punta, sommità
Altri sinonimi sono da ricondursi a terminologie locali o dialettali. Tra questi possiamo ricordare:
- aiguille: termine francese che significa ago e con il quale sono identificate molte vette. Ne sono esempio molte montagne del massiccio del Monte Bianco quali l'Aiguille du Midi e l'Aiguille Blanche de Peuterey.
- becca: termine valdostano con il quale numerose cime in Valle d'Aosta sono indicate. Ne sono esempi la Becca di Moncorvé, la Becca di Gay, la Becca di Monciair, nel gruppo del Gran Paradiso, oppure la Becca di Nona, anticima del Monte Emilius, o ancora la Becca di Viou, che domina la valle centrale.
- bric: termine piemontese per molte montagne: il Bric Bucie ed il Bric Froid ne sono due esempi.
- dôme: termine francese che significa cupola. Montagne che portano questo nome sono ad esempio: Dôme du Goûter, Dôme de Rochefort ed il Dôme de Chasseforêt
- pala: termine usato nelle Alpi Orientali.
- pizzo: termine lombardo applicato a varie vette come il Pizzo Bernina ed il Pizzo Badile.
- poncione: termine del Canton Ticino. Ne sono esempi il Poncione di Ganna ed il Poncione Rosso.
- uia: termine usato per diverse vette del Piemonte: Uia di Ciamarella, Uia di Bessanese, ecc.
Utilizzo più comune
L'utilizzo più comune del termine vetta riguarda l'ambiente montano. In questo contesto la conquista della vetta (la cima della montagna) è stato un fattore importante per la storia dell'alpinismo. Per arrivare in cima ad una vetta possono esistere uno o più percorsi, che a seconda dei casi sono detti via normale, via alpinistica, o via d'arrampicata.
Altri utilizzi
Linguisticamente, l'idea di vetta è sempre stata connessa all'idea di un traguardo da raggiungere, fosse esso economico, sociale o naturale.
Significato culturale e simbolico
Le vette delle montagne, oltre che per il loro significato geografico, sono importanti in varie culture per le valenze simboliche di varia natura che sono state loro attribuite (religiosa, politica, magica..), e la costruzione di monumenti di vario tipo (ometti, bandiere di preghiera, ovoo, statue, croci, pali sacri, templi, ecc.) sui rilievi montuosi è una pratica diffusa in diverse aree geografiche. La stessa Bibbia cita in numerose occasioni, deprecandolo, il culto reso agli idoli pagani sulle montagne, denominate luoghi alti. [1]
Spesso inoltre le frontiere tra gli stati seguono le linee di spartiacque e passano quindi per le vette che si trovano lungo queste linee, che possono diventare oggetto di rivendicazioni territoriali e teatro di conflitti armati. Le cime delle montagne sono state spesso fortificate in quanto posizioni di notevole importanza strategica, come ad esempio nel caso del monte Chaberton o del monte Malamot, entrambi situati nei pressi della frontiera italo-francese.
Più collegata alla frequentazione alpinistica o escursionistica di una montagna è invece l'eventuale presenza di un libro di vetta.
Note
Altri progetti
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