Storia di Auckland
La storia umana dell’area metropolitana di Auckland si spande dal periodo dell’arrivo dei primi māori nella zona nel XIV secolo sino alle esplorazioni di fine XVIII secolo e alla successiva colonizzazione da parte degli europei in seguito alle quali la neonata città divenne per breve tempo, a metà XIX secolo, capitale della Nuova Zelanda ed infine la città neozelendese che oggi cresce più velocemente e che domina commercialmente il resto del Paese. Periodo māori Occupazione pre-europea Tāmaki Makau Rau (Istmo dei mille pretendenti in italiano), così come in origine era chiamata l’area oggi occupata da Auckland, fu dapprima colonizzata da genti māori verso l’anno 1350. Lo stretto istmo di Auckland era un’area strategicamente rilevante per via delle due insenature che permettono l’accesso al mare sia dalla costa orientale che da quella occidentale. Il terreno fertile facilitava inoltre l’agricoltura mentre le acque circostanti l’istmo, molto pescose, garantivano grandi scorte di cibo. I māori costruirono all’epoca diversi pā (villaggi fortificati) sui picchi vulcanici che caratterizzano l’area. La tribù Ngāi Tai, discendente dalle genti delle canoe Tainui, si stanziò presso Maraetai. Altri discendenti Tainui erano i Te Kawerau-a-Maki. Questa tribù viveva sotto il fogliame delle foreste dei Waitakeres ed estendeva il suo controllo fino al porto di Kaipara a nord, oltre il Mahurangi e giù fino a Takapuna. La tribù Ngāti Te Ata occupava invece l’area a sud del porto di Manukau presso Waiuku. Lungo la costa, da Whangaparāoa fino all’estuario del Thames, invece, era stanziata la tribù Ngāti Pāoa, appartenente alle genti dell’Hauraki. La potenza dominante sull’istmo Tāmaki era la Wai-o-Hua, una federazione di tribù unitesi sotto Hua-O-Kaiwaka e legata alla tribù del gruppo Te Arawa di Ngā Oho. Dal 1600 al 1750 le tribù Tāmaki terrazzarono i coni vulcanici erigendo dei pā (insediamenti protetti da palizzate). Lungo l’istmo erano circa 2000 gli etari coltivati a kūmara (patata dolce). All’apice della loro prosperità nella metà del XVIII secolo la popolazione māori ammontava a decine di migliaia di individui.