Metodo scout
Il metodo scout consiste in una serie di dettami fisici, spirituali e morali di educazione non formale propri dello scautismo, delineati dal suo fondatore Robert Baden-Powell nei suoi scritti e rivolti a tutte le branche dello scautismo[1]: il Manuale dei lupetti per lupetti e coccinelle, Scautismo per ragazzi per esploratori e guide e La strada verso il successo per rover e scolte, ai quali si affianca Il libro dei capi.

Diviso negli obbiettivi secondo l'età dei ragazzi, prevedendo per lupetti e coccinelle maggiormente quello di sviluppare se stessi come individui sia mentalmente che fisicamente, per gli esploratori e le guide quello di aiutare il prossimo e per i rover e le scolte quello di mettersi al servizio della comunità[2], il metodo scout si basa fondamentalmente su un semplice codice di valori di vita (la Legge e la Promessa), sul principio dell'imparare facendo, che delinea la crescita personale degli individui tramite l'esperienza attiva e partecipata e le capacità decisionali, sulla metodologia di attività per piccoli gruppi, che sviluppa la responsabilità, sulla spiritualità e la natura e sulla sfida di offrire ai giovani attività sempre stimolanti e interessanti da parte della comunità adulta dei capi, vinta da strumenti pedagogici che spaziano dal sistema delle specialità al ruolo del simbolismo scout.
In particolare Baden-Powell schematizza nei suoi scritti il suddetto sistema educativo in quattro punti cardine[3]:
- Carattere: l'obbiettivo di far raggiungere ai ragazzi l'autonomia e l'indipendenza e a fargli sviluppare la sensibilità all'osservazione per riuscire a cavarsela al meglio anche nelle difficoltà.
- Abilità manuale: l'obbiettivo di far raggiungere ai ragazzi determinate capacità manuali, premiate dal movimento con i distintivi di specialità scout.
- Salute fisica: l'obbiettivo di incoraggiare i ragazzi ad una vita sana e attiva con la cura del proprio corpo.
- Servizio civico: l'obbiettivo di porre i ragazzi al servizio del collettivo.
I sette elementi
La forma del concetto di metodo scout, dalla fondazione dello stesso, è cambiata sensibilmente nel tempo; mentre nel 1980 l'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (organizzazione internazionale scout che coordina la maggior parte delle associazioni scout nel mondo), fondava il metodo su quattro elementi base (Promessa e Legge scout, metodo dell'imparare facendo, divisione in gruppi e differenziazione per età), dal 1990 lo ha sviluppato unendo il terzo e quarto punto e aggiungendone altri quattro (progressione personale, simbolismo, centralità della natura e supporto degli adulti), giungendo quindi agli odierni sette elementi cardine[4].
Legge e Promessa
La promessa è il cuore del metodo scout[4]. Ne esistono generalmente almeno due formulazioni, una per le branche più giovani, più semplice nella forma, e una per le branche successive, quella fondamentale; con quest'ultima tutti gli scout si imegnano a fare del loro meglio per rispettare la legge scout, codice di vita fondamentale per il movimento scout[4]. Differente nella forma da associazione ad associazione, questo giuramento si fonda sugli stessi tre principi fondamentali, individuati dallo stesso Baden-Powell:
- l'assolvimento del dovere verso Dio e la Patria
- l'assolvimento del dovere verso il prossimo, gli altri, la comunità, la romantica cavalleria
- l'assolvimento del dovere verso se stessi con la legge scout
to do my duty to God and the King.
to help other people at all times.
to obey the Scout Law.»
per fare il mio dovere verso Dio e verso il Re,
per aiutare gli altri in ogni momento
per ubbidire alla Legge Scout.»
La Legge scout è un codice personale di vita fondamentale per la vita di ogni scout. Essa non è un elenco di proibizioni o divieti, ma anzi afferma il modello a cui uno scout deve aspirare e induce il ragazzo ad avvicinarcisi abbandonando le vecchie errate abitudini, rappresentando in definitiva cosa ci si aspetta da uno scout[5]. Differente nella forma da associazione ad associazione, si fonda sugli stessi dieci punti fondamentali, individuati dallo stesso Baden-Powell, che devono caratterizzare l'ideale scout:
- il meritarsi la fiducia e l'onore nel mantenere la parola data;
- l'essere fedeli e leali nei confronti delle autorità e del prossimo;
- l'essere sempre pronti al servire il prossimo e la comunità;
- l'essere sempre fraterni con il prossimo e la comunità;
- l'essere sempre cortesi e cavallereschi;
- l'essere sempre rispettosi della natura e dei suoi frutti;
- l'essere sempre obbedienti nei confronti delle autorità;
- il non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà per affrontarle sempre "col sorriso";
- l'essere sempre laboriosi e attenti agli sprechi;
- l'essere sempre liberi dalla volgarità dei pensieri, delle parole e delle azioni.
2. A Scout is loyal to the King, his country, his officers, his parents, his employers, and those under him.
3. A Scout's duty is to be useful and to help others.
4. A Scout is a friend to all, and a brother to every other Scout, no matter to what social class the other belongs.
5. A Scout is courteous.
6. A Scout is a friend to animals.
7. A Scout obeys orders of his parents, patrol leader or Scoutmaster without question.
8. A Scout smiles and whistles under all difficulties.
9. A Scout is thrifty.
«1. L'onore di uno Scout è di essere creduto.
2. Lo Scout è fedele: al Re, alla Patria, ai suoi Capi, ai suoi genitori, ai suoi datori di lavoro e ai suoi sottoposti.
3. Il dovere di uno Scout è di essere utile e aiutare gli altri.
4. Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout, a prescindere dalla classe sociale di appartenenza.
5. Lo Scout è cortese.
6. Lo Scout è un amico per gli animali.
7. Lo Scout ubbidisce agli ordini dei suoi genitori, del Capo Pattuglia o del suo Capo senza replicare.
8. Lo Scout sorride e fischietta in tutte le difficoltà.
9. Lo Scout è economo.
10. Lo Scout è pulito nel pensiero, nella parola e nell'azione.»
Spiritualità
Per Baden-Powell la spiritualità del ragazzo scout ideale era fondamentale e portante; perciò, sebbene rimettesse la scelta religiosa alla sfera personale[6], la inseriva nella centralità della natura, intesa come massima rappresentazione del Divino, che deve condurre alla sua contemplazione e a quella di tutta la sua opera[7]. La cura della morale e del pensiero umano, inoltre, sono ritenuti caratteri fondamentali della vita scout, tant'è che nei suoi saggi Baden-Powell introdusse anche importanti questioni morali come l'episodio dell'"assassinio di Eldson" in Scautismo per ragazzi[5].
Cavalleria
Baden-Powell vedeva gli scout come cavalieri dell'epoca moderna; nei suoi scritti infatti egli assimila la tradizione scout a quella dell'antica e romantica cavalleria, sottolineando la grande somiglianza tra la Legge scout e la condotta morale degli antichi cavalieri, il "Codice dei Cavalieri"[8][9][10], fondato su altruismo, abnegazione, bontà, generosità, amicizia, gentilezza, cortesia verso le donne e il ringraziare[10].
A questo proposito Baden-Powell fa spesso riferimento a San Giorgio (patrono degli esploratori e delle guide, ma in senso lato anche di tutti gli scout, e dei cavalieri) come massimo esempio dell'ideale cavalleresco scout[9][10], tant'è che si è istituzionalizzato anche un omonimo campo scout dedicato al suo nome e al suo esempio.
Buona azione
La "buona azione" è un componente chiave della legge e la promessa. Baden-Powell riteneva che fosse questo il dovere principale richiesto dallo scautismo: adempiere al dovere verso gli altri rende felici e soddisfa anche il dovere verso noi stessi, secondo il pensiero del fondatore[9]. Il fine di questo punto non è definito tanto come l'atto in sé ma più che altro come il prestare sempre attenzione al riconoscere i momenti in cui si può dare una mano e l'adoperarsi sempre per aiutare il prossimo col massimo della volontà[11] e il totale dissociarsi dall'egoismo[12].
Amore verso la Patria
Un altro valore importantissimo per Baden-Powell è anche il patriottismo, l'amor di Patria. Ritenuto da lui fondamentale per ogni vero scout, ne costituisce le fondamenta più pure e rappresenta un invito aperto dello scautismo a fare della vita scout anche un servizio al Paese e ai suoi simboli[13].
Imparare facendo
Lo scautismo pone le sue fondamenta anche sul principio educativo dell'imparare facendo, ossia sul concetto che fa della vita scout una vita autoeducativa fortemente attiva dal punto di vista sia sociale che fisico, puntando sull'obbiettivo dell'insegnamento tramite la pratica[4][5].
In quest'ottica sono importanti metodi pratici e attivi quali lo scouting per l'abilità manuale e la formazione del carattere o l'hébertismo per la salute e l'allenamento fisico. Nei suoi scritti Baden-Powell, oltre a preoccuparsi di dispensare agli scout un enorme quantitativo di suggerimenti e pratiche sulla vita attiva dello scout, indica gli ambiti di azione su cui bisogna lavorare per potersi considerare dei veri scout. Vengono così citati ad esempio l'esplorazione e l'osservazione notturna e diurna, l'alpinismo, l'orientamento, la meteorologia, l'astronomia, la conoscenza dei venti, la botanica, l'arte dei nodi, dell'allevamento, dell'agricoltura, della costruzione, del fuochismo, quella culinaria, quella medica e di primo soccorso e in più, per lo scautismo nautico e aeronautico, il nuoto e l'uso delle imbarcazioni[5]. A queste pratiche, fondamento imprescindibile dello scautismo, si aggiungono anche e con non meno importanza la conoscenza attiva dei vari tipi di segnalazione a breve o lunga distanza (segnali di fumo, di fuoco, a fiamma viva, di suono col fischio o con bandierine), che Baden-Powell ha citato nei suoi scritti insieme alla pratica dell'uso del codice Morse e dell'alfabeto semaforico[5].
Il campo di pratica principale per tutte queste attività sono generalmente i campi scout, le missioni, le imprese o, per i più grandi, i jamboree, gli hike, le route e i challenge.
Sistema di gruppi d'azione
Caratteristica indivisibile dal metodo scout è quella di divisione dei ragazzi in gruppi d'azione sempre più piccoli al fine di responsabilizzarli sempre di più nel corso della vita scout[4][14], per riassumersi nel concetto essenziale del sistema scout quale "il sistema delle pattuglie"[15]. Queste divisioni cambiano nella forma di associazione in associazione, ma sostanzialmente la divisione si rifà alla seguente, indicata da Baden-Powell durante la sua vita:
Branca L/C
La branca dei lupetti e delle coccinelle, istituita corrispondentemente nel branco e nel cerchio e composta da bambini dagli 8 ai 12 anni circa[3], è organizzata generalmente in gruppi base di ragazzi di circa 6 persone, le sestiglie, comandati da un caposestiglia e dal suo vicecaposestiglia.
Per i lupetti e le coccinelle agli ultimi anni esiste il consiglio degli anziani, un gruppo separato dal branco o cerchio presieduto dai vecchi lupi o capi anziani utile ad introdurre ancora di più i ragazzi a quella che sarà la vita di reparto.
Branca E/G
La branca degli esploratori e delle guide, istituita nel reparto o riparto, si occupa dei ragazzi dai circa 12 ai 17 anni[3], ed è organizzata in gruppi base di ragazzi di circa 6-8 persone, le squadriglie o pattuglie. Le pattuglie sono guidate da un capopattuglia (o caposquadriglia), coadiuvato da un vicecapopattuglia (o vicecaposquadriglia)[16], e i suoi componenti sono si spartiscono incarichi (ad esempio: segretario, guardiano dell'angolo, maestro delle cerimonie, cicala e maestro dei giochi, magazziniere, infermiere, tesoriere) e posti d'azione (ad esempio: segnalatore, pioniere, osservatore, topografo, botanico, orientatore, mercurio)[17].
Ogni squadriglia o pattuglia si contraddistingue dalle altre per il grido o urlo e, come già per le legioni romane, l'animale da lei adottato (su cui poi poggeranno i colori identificativi della squadriglia), caratteri fondamentali di riconoscimento di qualsiasi di questi nuclei dagli altri[18].
Organi fondamentali del reparto
Baden-Powell si soffermò particolarmente su questa branca, costituendo questa il nucleo originario dell'idea dello scautismo, e ne delineò gli organi più importanti, che vengono ripresi nella sostanza da tutte le associazioni mondiali: il consiglio dei capipattuglia o capisquadriglia, la corte d'onore e la stessa figura del capopattuglia o squadriglia[16], a cui si aggiunge l'assemblea dell'alta squadriglia[19].
Come analizzato da Leòn Braun nel suo volume Il sentiero del Caposquadriglia, questi organi si possono suddividere anche sulla falsariga della divisione dei poteri di Montesquieu dove il potere esecutivo sarebbe affidato al consiglio dei capisquadriglia o pattuglia e i poteri legislativo e giudiziario alla corte d'onore, con in più il compito formativo ed educativo preposto all'alta squadriglia[20].
Baden-Powell si concentrò sulla figura del capopattuglia o squadriglia, facendone un vero e proprio organo fondamentale per tutta la struttura del riparto o reparto: a lui, avvicinato alla figura del capo generale, è affidato l'onere di fare sempre da esempio e guida ai più piccoli per aiutarli, come farebbe un fratello maggiore[19], nella loro crescita personale[16].
Come descritto efficacemente da Leòn Braun, per poter fare da "stendardo" dello scautismo presso i suoi squadriglieri, il caposquadriglia o pattuglia deve diventare un "valore" vivente dell'ideale scout e deve essere quindi "un valore in campo tecnico, fisico, intellettuale, morale e religioso (spirituale)[19].
II primi due organi, il consiglio dei capisquadriglia o pattuglia e la corte d'onore, formati dall'assemblea dei capipattuglia o squadriglia e dei capiriparto o reparto con i loro aiuti (e talvolta anche l'ausilio dei vicecapipattuglia o squadriglia, in casi estremi anche l'intero organo dell'alta squadriglia, formata da tutti le guide e gli esploratori agli ultimi anni in branca), sono preposti alla presa di tutte le decisioni di amministrazione del reparto o riparto duranta tutta la durata dell'anno scout. Queste assemblee prendono decisioni quindi, ad esempio, sulle modalità e le tempistiche dei vari campi scout, sulle nomine o sulle ricompense per tutto il resto degli esploratori e delle guide[16]. I due organi sono tenuti al segreto su tutte le decisioni prese fino alla loro pubblicazione ufficiale al resto del reparto o riparto[16].
Simbolismo
Il simbolismo scout, parte integrante dello scautismo stesso e del suo metodo pedagogico, è costituito da un insieme di elementi che rappresentano concetti fondamentali che lo scautismo cerca di promuovere. Lo scopo del quadro simbolico scout è quello di promuovere nei giovani la loro naturale predisposizione per l'immaginazione, l'avventura, la creatività e l'inventiva. Si tratta di un modo semplice ma forte per lasciar comprendere i valori del movimento scout[4].
Robert Baden-Powell ha subito dato molta importanza, oltre alla Legge, la Promessa e il Motto, a concetti come l'uniforme con i vari distintivi, il segno e la stretta di mano scout, nonché elaborando cerimonie simboliche e ricercate come quella dell'investitura o della nomina a determinate cariche, della promessa, della partenza e del saluto, della veglia d'armi o dell'alza e ammaina bandiera[21]:
Il simbolo
Baden-Powell scelse come simbolo del movimento scout una punta di freccia in forma di giglio, che simboleggia la retta via, poiché il giglio indica il nord nelle bussole e punta sempre verso l'alto. I suoi tre petali simboleggiano i tre punti della promessa, e le due stelle a cinque punte collocate nei due petali laterali rappresentano la verità e la conoscenza[22], oltre che i dieci articoli della legge[21].
Il saluto
Il saluto scout consiste in un particolare modo di piegare la mano che si applica in diverse modalità a seconda della situazione (a mano libera, a mano impedita, al cappello e a braccio teso): si compie portando il palmo della mano in avanti e mettendo il pollice sopra il mignolo (a significare la protezione del grande sul piccolo), per lasciare le altre dita tese in alto (a simboleggiare tre punti della promesse scout)[21].
La stretta di mano
La stretta di mano scout consiste in un insolito modo di stringere la mano sinistra a chi, nel mentre, si saluta con la destra[21]. Questo uso proviene dalla campagna di guerra contro gli ashanti cui Baden-Powell partecipò nel 1895 e in particolare da un suo incontro con un capo tribù in resa, il quale, deponendo il suo scudo e presentandosi vulnerabile, gli avrebbe porto la mano sinistra in segno di amicizia[23], reale significato di questo uso scout.
L'uniforme
L'indossare correttamente l'uniforme e l'eleganza di portamento di ogni Scout individualmente costituisce vantaggio al Movimento.
Mostra così di essere fiero di sè e del suo Riparto»
Anche l'uniforme scout, nata da Robert Baden-Powell sul modello della divisa della polizia sudafricana comandata per un periodo dallo stesso militare inglese e quindi molto pratica e utile, ha un suo simbolismo; essendo uguale per tutti gli appartenenti al movimento, l'uniforme rappresenta la fratellanza fra tutti gli scout e deve essere sempre indossata correttamente nel rispetto di tutti coloro che la portano[21]. Ha anche una funzione pedagogica, in quanto, essendo portata anche dai capi con rigore, porta il ragazzo a sentirsi sempre di più accettato anche dalla comunità adulta[24].
L'uniforme scout si compone quindi di elementi validi per tutti gli scout e associazioni scout del mondo. Partendo dall'alto si compone quindi di:
- un pratico copricapo, indicato da Baden-Powell come un cappello kaki a falda larga con quattro fosse sulla cupola e laccio[21] (chiamato anche cappellone boero per via delle sue origini) e che cambia odiernamente a seconda dell'associazione, dall'età e della natura del gruppo di appartenenza;
- il pratico fazzolettone, un foulard triangolare arrotolato con la punta dietro al collo e fermato da un portafazzolettone che si utilizza sopra il colletto della camicia dell'uniforme, a simboleggiare l'appartenenza ad un dato gruppo scout (tramite i suoi colori) e ne rappresenta l'onore[21];
- il pratico camiciotto scout (o maglione), che deve sempre avere le maniche rimboccate in segno di laboriosità e di competenza nel saper cogliere l'attimo per vincere contro le difficoltà[21];
- l'omerale (solo per la branca E/G), una fettuccia colorata dei colori della squadriglia da appuntarsi alla spalla sinistra[19];
- il cinturone;
- i pratici calzoni (o gonne) corte in velluto, connubio tra l'essere economi e pratici nel mondo scout[21];
- i calzettoni;
- gli scarponi.
Il bastone
Accompagnamento per l'uniforme scout il bastone è ritenuto molto importante da Baden-Powell, soprattutto per la sua praticità[21]. Il fondatore dello scautismo lo vedeva come un importante strumento personale[21], ma questo si è evoluto nel tempo assumendo anche toni più simbolici arrivando sino all'istituzione, sempre per mano di Baden-Powell, di bastoni speciali quali: il guidone[23], dove il bastone è accompagnato da una bandiera (propriamente chiamata guidone), e simboleggia la squadriglia o pattuglia di un reparto (viene infatti portato dal caposquadriglia o pattuglia); la fiamma[23], che tramite un guidone simboleggia un determinato reparto indicandone i colori che, insieme al totem[25] e alla lanterna, particolari bastoni intagliati rispettivamente a forma di lupo per simboleggiare il branco o di lanterna per il cerchio, vengono portati dagli alfieri delle rispettive branche; la forcola[26], intesa come "bastone di marcia" o "per il pollice", che simboleggia il saper prendere una decisione e la strada per i rover e le scolte, una componente essenziale dell'ultima branca.
Progressione personale
Il metodo scout pone il suo centro anche nella pedagogia della crescita progressione personale, ossia sull'aiutare ogni individuo ad essere consapevolmente e attivamente coinvolto nella propria crescita personale a modo e ritmo proprio per ottenere la fiducia e il riconoscimento dei progressi compiuti[4].
Lo schema di riconoscimento progressivo (gli obiettivi sono fissati per ogni gruppo di età), è il principale strumento utilizzato per supportare questo elemento del metodo scout e si fonda in larga parte sul sistema delle specialità scout[4] (differenti per la branca L/C e per la branca E/G), utilizzate con maggiore importanza nella parte fondamentale della crescita, ossia durante la branca per gli esploratori e le guide, con l'istituzione di un vero e proprio percorso di crescita chiamato sentiero scout.
Con l'entrata in Clan/Fuoco/Noviziato questo sistema di specialità viene quasi del tutto abbandonato e, con maggiori responsabilità, ogni rover, scolta o novizio deve rapportarsi con la presa d'importanza dei concetti di servizio e strada, oltre che della comunità e della propria spiritualità, sui quali ogni gruppo di branca R/S deve fondare la propria carta di clan. Baden-Powell suddivide il concetto di servizio, per spiegarlo al meglio, in spirito (a sua volta suddiviso in senso di appartenenza civica e conoscenze civiche) e azione, o servizio civile, (a sua volta suddivisa in teoria e pratica)[27].
Natura
Per Baden-Powell l'ambiente naturale offre il luogo ideale in cui il metodo scout può essere applicato, sia per sviluppare il proprio potenziale fisico dell'imparare facendo che quello intellettuale, emotivo, sociale e spirituale[4].
Nello scautismo questo concetto è fortemente correlato anche con il carattere della spiritualità poiché la natura viene qui intesa come massima rappresentazione del Divino, che lo scout deve contemplare in tutte le sue opere, ossia nell'insieme di tutta la natura e in tutto quello che offre, per poter arrivare alla vera fede[7]. È in quest'ottica che Baden-Powell pone al centro del metodo scout lo studio e l'osservazione della natura attorno e dentro di noi, identificata con Dio stesso, che, come specifica nel uso scritto La strada verso il successo in relazione al concetto di servizio, comprende[28]:
- le meraviglie della natura (dal microscopico al macroscopico, la geologia, l'evoluzione, la riproduzione, l'ordine naturale), collegate alla vita e al suo esercizio di servizio;
- lo spirito della natura (vita, istinto, cavalleria, protezione, disponibilità, sacrificio), collegato all'amore e al suo esercizio di servizio;
- le bellezze della natura: (forme, colori, suoni, ritmi, bellezza e godimento della stessa, istinto della espressione di sé, trasmissione della gioia), collegate alla felicità e al suo esercizio di servizio.
A proposito dell'armonia che secondo Baden-Powell caratterizzerebbe la natura tutta, per il fondatore del metodo scout anche il complesso del corpo umano, che ne fa parte all'interno, deve essere fonte di studio del Divino in quanto si costituisce come una delle massime rappresentazioni della "meravigliosa" perfezione divina[29].
Supporto degli adulti
Un Capo dunque ha un'enorme responsabilità nelle sue spalle; deve fare ciò che è bene, e farlo per buoni motivi; deve lasciare che i ragazzi vedano ciò che fa (...).
Anche qui è l'atteggiamento del fratello maggiore, non quello dell'insegnante, che ha maggior efficacia»
Lo scautismo è un movimento giovanile dove i giovani prendono parte a particolari attività con il supporto, fondamentale, degli adulti. Il ruolo degli adulti nella scautismo è quello di essere animatori, educatori e facilitatori di gruppo. In altre parole, essi assicurano la partecipazione dei ragazzi ad attività significative che promuovono lo sviluppo dei singoli scout nonché del gruppo nel suo complesso[4], dando ai ragazzi esempi reali e virtuosi di scautismo, guide in tutto e per tutto[30].
I cinque elementi
Anche l'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (organizzazione internazionale femminile delle guide, la corrispondente femminile dell'OMMS) ha stilato un elenco di elementi per il guidismo, formato da cinque punti essenziali. Oltre ai già citati punti dell'OMMS per il sistema di gruppi d'azione, la progressione personale, l'imparare facendo e l'importanza della natura, l'AMGE ha definito come punto cardine del metodo scout anche la fondamentalità della fratellanza mondiale fra le guide le altre persone[31].
Fratellanza e cittadinanza mondiale
Baden-Powell riteneva infatti fondamentale la fratellanza civica fra tutti gli scout ma ancora di più fra tutti i cittadini del Mondo[21]. Questo aspetto dello scautismo mette in gioco quanto di più globale possa essere insito nel movimento stesso negli intenti di apprezzare i valori altrui, le diversità, riuscire a ascoltare gli altri, capire i loro modi di vedere il mondo e sviluppare un'empatia sensibile, ma anche una particolare capacità di comunicare[31].
Note
- ^ Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., p. 19.
- ^ Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 17-18.
- ^ a b c Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., p. 18.
- ^ a b c d e f g h i j (EN) Scout Method, su www.scout.org. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ a b c d e Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit..
- ^ Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., p. 17.
- ^ a b Spiritualità Scout, su www.cartantica.it. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ (cosa che si riflette anche nella struttura scout della divisione in diversi gruppi d'attività patrocinati dai loro comandanti)
- ^ a b c Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 36-39.
- ^ a b c Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 334-348.
- ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit., p. 36, 64, 65.
- ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit., pp. 102-105.
- ^ Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 41-42.
- ^ Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., p. 59.
- ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit., p. 46.
- ^ a b c d e Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 59-77.
- ^ Leòn Braun, Il sentiero del Caposquadriglia, op. cit., pp. 70-76.
- ^ Leòn Braun, Il sentiero del Caposquadriglia, op. cit., pp. 76-83.
- ^ a b c d Leòn Braun, Il sentiero del Caposquadriglia.
- ^ Leòn Braun, Il sentiero del Caposquadriglia, op. cit., p. 51.
- ^ a b c d e f g h i j k l Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, op. cit., pp. 48-58.
- ^ (EN) Publications, su shop.scouts.org.uk. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ a b c Mario Sica, Cerimonie Scout, Roma, Editrice Scout Fiordaliso, 1989.
- ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit., p. 48-49.
- ^ Robert Baden-Powell, Manuale dei lupetti, op. cit., pp. 73-75.
- ^ Articolo R 6.3 - Fiamma da Compagnia del regolamento CNGEI
- ^ Robert Baden-Powell, La strada verso il successo, op. cit., p. 246.
- ^ Robert Baden-Powell, La strada verso il successo, op. cit., p. 216.
- ^ Robert Baden-Powell, La strada verso il successo, op. cit., pp. 205-208.
- ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, op. cit., p. 69.
- ^ a b (EN) Our non-formal educational method, su WAGGGS. URL consultato il 28 aprile 2017.
Bibliografia
- Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, 3ª edizione, Milano, Editrice Ancora, 1971.
- Robert Baden-Powell, Manuale dei lupetti, 3ª edizione, Milano, Editrice Ancora, 1971.
- Robert Baden-Powell, La strada verso il successo, 5ª ristampa della 6ª edizione, Roma, Editrice Scout Fiordaliso, novembre 2014. ISBN 978-88-8054-808-9
- Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, 3ª ristampa della 9ª edizione, Roma, Editrice Scout Fiordaliso, novembre 2014. ISBN 978-88-8054-795-2
- Leòn Braun, Il sentiero del Caposquadriglia, Milano, Editrice Ancora, 1975.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Scout Method, in Scout.org