Michail Sokolovskij

allenatore di calcio e calciatore sovietico e ucraino

Mychajlo Hryhorovyč Sokolovs'kyj (in ucraino Миха́йло Григо́рович Соколо́вський?, in russo Михаи́л Григо́рьевич Соколо́вский?, angl. MIkhail Grigorevich Sokolovsky; Slov'ians'k, 15 novembre 1951) è un allenatore di calcio ed ex calciatore ucraino, fino al 1991 sovietico, di ruolo centrocampista o attaccante.

Mychajlo Sokoloko
NazionalitàUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Ucraina (bandiera) Ucraina (dal 1991)
Altezza173 cm
Peso73 kg
Calcio
RuoloCentrocampista, attaccante
Termine carriera1988 - calciatore
1996 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1971SKA Kiev? (1)
1972Desna Černihiv? (?)
1972-1973Metalurh Zaporižžja39 (5)
1974-1987Šachtar400 (87)
1988Krystal Cherson45 (3)
Carriera da allenatore
1995-1996ŠachtarAss.
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Biografia

Nasce a Slov'ians'k, città nella regione di Donec'k.

Caratteristiche tecniche

Era un centrocampista offensivo schierato anche da centravanti.

Carriera

Club

Dopo aver esordito con lo SKA Kiev, nel 1972 veste le casacche di Desna Chernigov e Metalurh Zaporižžja, squadra che gioca nella seconda divisione sovietica. Nel 1974 viene acquistato dallo Šachtar di Donec'k, società che milita in prima divisione. Nel 1975 i Minatori si piazzano al secondo posto dietro i rivali della Dinamo Kiev, conquistando un posto in Coppa UEFA anche grazie a Sokolovskyj, che si piazza al sesto posto tra i marcatori con 11 centri. Il campionato della primavera 1976 è concluso al sesto posto e quello di autunno al decimo: in compenso nell'edizione 1976-1977 della Coppa UEFA lo Shakhtar debutta il 15 settembre contro i tedeschi della Dinamo Berlino e Sokolovskyj si rende protagonista realizzando una rete nel 3-0 finale. Nel ritorno i sovietici controllano 1-1 passando il turno. Ai sedicesimi la squadra di Donetsk supera agevolmente gli ungheresi dell'Honvéd (6-2 nel doppio confronto) raggiungendo i quarti: di fronte allo Shakhtar ci sono gli italiani della Juventus, futuri vincitori del torneo, che a Torino vincono 3-0 permettendosi di perdere in Unione Sovietica 1-0. Dopo il quinto posto del 1977 lo Shakhtar si posiziona al terzo posto nel 1978 raggiungendo la finale della Coppa dell'URSS, persa 2-1 contro la Dinamo Kiev. Sokolovskyj partecipa alla Coppa delle Coppe 1978-1979 dove i sovietici affrontano il Barcellona: gli spagnoli s'impongono 3-0 in Spagna e pareggiano 1-1 a Donec'k, passando il turno ed alzando il trofeo otto mesi più tardi. Nel 1979 gli arancio-neri si piazzano al secondo posto in campionato dietro allo Spartak Mosca. Il 19 settembre del 1979 i sovietici sono nuovamente impegnati in Europa: Sokolovskyj mette a segno una doppietta al Monaco (2-1), reti vane perché i francesi vincono 2-0 in casa passando il turno. Nel 1980, uscito subito dalla lotta per il titolo sovietico, lo Shakhtar vince la Coppa sovietica battendo in finale la Dinamo Tbilisi (2-1). In Coppa UEFA incontrano i tedeschi dell'Eintracht Francoforte che, caduto a Donetsk (1-0), sconfigge nettamente i sovietici in Germania (3-0) eliminandoli dal torneo. Nella Supercoppa sovietica la Dinamo Kiev sconfigge i rivali di Donetsk ai calci di rigore (5-4) dopo l'1-1 dei tempi supplementari. Nell'annata seguente lo Shakhtar conclude il campionato a metà classifica e nel 1982 lotta per non retrocedere, aiutato dai 12 gol di Sokolovskyj. La stagione 1983 è la migliore per Sokolovskyj che mette a segno 15 marcature, raggiungendo il terzo posto tra i marcatori: nonostante le sue reti lo Shakhtar fatica in campionato, mentre in Coppa elimina Žalgiris Vilnius (2-0), Spartak Mosca (2-3 ai supplementari), Dinamo Mosca (1-3 ai supplementari), Zenit (1-1, 4-3 ai rigori) e, in finale, anche il Metalist (1-0) vincendo il torneo. I Minatori non si arrestano neanche nella Supercoppa sovietica dove sconfiggono il Dnepr per 3-2 tra andata e ritorno. Negli anni seguenti lo Shakhtar Donetsk non riesce a farsi notare in campionato, raggiungendo e perdendo due finali della Coppa nazionale (nel 1985 contro la Dinamo Kiev 1-0 e nel 1986 contro il Torpedo Mosca 1-0), perdendo la Supercoppa sovietica del 1985 contro la Dinamo Kiev (2-2, 3-1 ai rigori) e giocando la Coppa delle Coppe 1983-1984: i sovietici eliminano B 1901, squadra alla quale Sokolovskyj segna una rete nella partita di ritorno (4-2), e Servette (3-1) prima di uscire ai quarti di finale contro il Porto (4-3, Sokolovskyj sigla una rete nel 3-2 di Oporto). Nel 1987, dopo aver collezionato 400 presenze con la maglia dello Shakhtar, si trasferisce al Krystal Cherson, dove chiude la carriera nel 1988.

Vanta 10 presenze e 3 reti in Coppa UEFA e 8 incontri e 2 gol nella Coppa delle Coppe.

Nella stagione 1995-1996 diviene assistente di Valeryj Rudakov alla guida dello Shakhtar Donetsk.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Shakhtar Donetsk: 1980, 1983
Shakhtar Donetsk: 1983

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