Utente:Vivasanrocco/Sandbox3
Campionato italiano di calcio
Il campionato italiano di calcio è un insieme di tornei nazionali e regionali annuali istituiti dalla FIGC e organizzati attualmente in 9 livelli, con sistema di promozione e retrocessione dei club a seconda dei risultati. La vincitrice del livello più alto, chiamato Serie A, può fregiarsi del titolo de iure di «campione d'Italia» FIGC (denominato per esteso «campione assoluto d'Italia»),[1] e le viene assegnata la Coppa Campioni d'Italia,[2] oltre a poter utilizzare sulle proprie maglie la stagione successiva un distintivo tricolore a forma di scudo, chiamato appunto scudetto. Ogni dieci titoli italiani conquistati è inoltre concessa la possibilità ai club di fregiarsi permanentemente di una stella celebrativa sulla propria divisa di gioco.
Il primo campionato italiano di calcio venne giocato nel 1898, per essere disputato regolarmente ogni anno, fino ai giorni nostri, con l'esclusione del periodo delle due Guerre Mondiali (dal 1915 al 1919 e dal 1943 al 1945).
I primi tre livelli (Serie A, Serie B e Serie C) sono inquadrati nell'area del professionismo mentre i restanti sei (Serie D, Eccellenza, Promozione, Prima Categoria, Seconda Categoria e Terza Categoria) sono a carattere dilettantistico. La Lega Nazionale Professionisti Serie A organizza e dirige il maggiore campionato, la Lega Nazionale Professionisti B organizza e dirige la Serie B mentre la Lega Italiana Calcio Professionistico sovrintende allo svolgimento del campionato di Serie C. I diversi campionati a carattere dilettantistico sono organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti, il cui campionato più importante, la Serie D, assegna ogni anno ad un club il titolo di «campione d'Italia dilettanti».
I vari livelli sono disputati in più gironi all'italiana a doppio turno (ad eccezione del primo e secondo livello a girone unico), in cui le squadre si affrontano due volte a campi invertiti. Il punteggio in classifica è così assegnato: 3 punti per la vittoria[3], nessun punto per la sconfitta, 1 punto a testa per il pareggio. Ad eccezione della Serie A, tutti gli altri livelli prevedono sistemi di play-off e/o play-out per stabilire alcune promozioni/retrocessioni dei club.
Serie A
Il primo e più importante livello professionistico del campionato italiano di calcio, dal 1929 è disputato a girone unico ed assume la denominazione di Serie A, ufficialmente chiamata Serie A TIM per ragioni di sponsorizzazione.[4] In precedenza il primo livello aveva avuto le seguenti denominazioni: Campionato Italiano di Football (1898-1903), Prima Categoria (1904-1922), Prima Divisione (1921-1926) e Divisione Nazionale (1926-1929 e 1945-1946).
La Serie A occupa attualmente il terzo posto nel ranking UEFA per i campionati europei, dopo la Liga spagnola e la Premier League inglese,[5] ed ha guidato questa speciale graduatoria dal 1986 al 1988 e dal 1990 al 1999.[6] Il torneo è inoltre uno dei campionati di calcio più famosi al mondo. Dei 100 più grandi calciatori nella storia scelti dalla rivista FourFourTwo nel 2017, 42 giocatori hanno giocato in Serie A, più di qualsiasi altro campionato al mondo.[7]
Il numero dei club partecipanti alla Serie A è più volte variato nel tempo. Dal 2004 ad ogni edizione partecipano venti club.[8] Dall'istituzione della Serie A a girone unico nel 1929, solamente un club ha partecipato a tutti i tornei svolti, l'Inter.
Al termine del torneo la prima classificata vince, dalla stagione 1960-1961, come detto la Coppa Campioni d'Italia, ed è ammessa alla Champions League.[N 1] Anche le formazioni giunte dal secondo al quarto posto sono qualificate per la fase a gironi della competizione.[9] All'Europa League partecipano invece due o tre squadre: la quinta e la sesta classificata oltre eventualmente alla settima, a seconda dei risultati della Coppa Italia.[10] Retrocedono nel secondo livello, la Serie B, le ultime tre squadre della classifica, sostituite da altrettante formazioni promosse dal campionato cadetto.[10]
Serie B
Il secondo livello professionistico del campionato italiano di calcio, è disputato anch'esso a girone unico e dal 1929 assume la denominazione di Serie B, ufficialmente chiamata Serie BKT per motivi di sponsorizzazione.[11] Istituito nel 1904, in precedenza il secondo livello aveva avuto le seguenti denominazioni: Seconda Categoria (1904-1912), Promozione (1912-1922), Seconda Divisione (1921-1926), Prima Divisione (1926-1929), Serie B-C Alta Italia (1945-1946)
Il numero dei club partecipanti alla Serie B è più volte variato nel tempo. Dal 2019 ad ogni edizione partecipano venti club[12] e, differentemente dalla Serie A, non tutti i campionati di Serie B sono stati disputati a girone unico. Dall'istituzione della Serie B nessun club ha mai disputato tutti i tornei. Le società con il maggior numero di partecipazioni sono il Brescia (61), il Verona (53), il Modena (50), il Bari e il Palermo (45).
Al termine del torneo, il regolamento prevede 3 promozioni in massima serie, a fronte di 4 retrocessioni in Serie C.[13] Le prime 2 classificate sono automaticamente promosse: la terza promozione viene invece decisa tramite i play-off, tranne nel caso in cui tra 3ª e 4ª classificata vi sia un distacco superiore a 14 punti. Al contrario, le formazioni dal 20º al 22º posto retrocedono direttamente: la 18ª e 19ª classificata disputano un play-out, a meno che quest'ultima non sia distanziata di 5 o più punti.[13] A partire dalla stagione 2005-06, la classifica avulsa è il criterio usato per formulare la classifica finale in caso di parità.
La squadra vincitrice del torneo cadetto è premiata, dalla stagione 2006-2007 con la Coppa Ali della Vittoria, consegnata sul campo dopo l'ultimo incontro casalingo. Il titolo non è, ovviamente, difendibile nella stagione successiva. Le società ad aver vinto più campionati di Serie B, o di secondo livello, sono l'Atalanta ed il Genoa (sei titoli ciascuno), seguiti dal Palermo con cinque e dal Brescia con quattro.
Coppa Italia
La Coppa Italia è la coppa nazionale calcistica italiana. Si tiene sotto la giurisdizione della FIGC ed è stata organizzata a cadenza annuale dal Direttorio Divisioni Superiori sino all'edizione 1942-1943 e dalla Lega Nazionale Professionisti sino all'edizione 2009-2010. Dall'edizione 2010-2011 la coppa è organizzata dalla Lega Serie A.
Dal 2009 la squadra che vince il trofeo ottiene la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Europa League per la stagione seguente. Qualora la squadra vincitrice abbia invece già ottenuto la qualificazione alla UEFA Champions League o alla UEFA Europa League tramite il piazzamento in campionato, dalla stagione 2015-16 è la squadra meglio piazzata in campionato esclusa dalla zona Europa League ad accedervi, partendo dai preliminari. In precedenza, dal 1960 al 1999, la vincente della Coppa Italia otteneva il diritto a partecipare alla Coppa delle Coppe UEFA, mentre dal 2000 al 2008 alla Coppa UEFA.
La squadra detentrice della Coppa Italia può sfoggiare sulle proprie divise ufficiali una piccola coccarda tricolore, ed incontra i campioni d'Italia nella Supercoppa italiana, sfida d'apertura della stagione agonistica nazionale.
Il primato di coppe vinte appartiene alla Juventus, a quota 13 trofei, seguita dalla Roma con 9 trofei e dall'Inter con 7 trofei.
Parallelamente alla coppa maggiore, le leghe inferiori della FIGC organizzano proprie coppe nazionali di categoria: la Coppa Italia Serie C, la Coppa Italia Serie D e la Coppa Italia Dilettanti.
Rugby
Città
Chiese
S. N.
La concattedrale è in stile neoromanico.
La facciata è a salienti, ripartita verticalmente da quattro lesene e da modanatura con cornice ad archetti pensili. Nella ripartizione centrale, di altezza maggiore rispetto a quelle laterali, è collocato centralmente un protiro con timpano triangolare ed un piccolo portico, con arco a tutto sesto sorretto da quattro colonne, nel quale è collocato l'ingresso principale della concattedrale. Nelle colonne sono inseriti dei capitelli con i simboli dei quattro evangelisti. Sopra il protiro è collocato invece un artistico rosone. Le due ripartizioni laterali presentano entrambe un ingresso con arco a tutto sesto sormontato da una monofora.[18] La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una croce in ferro.
Soc
La chiesa è in stile neoclassico.[19]
La facciata è a capanna e presenta centralmente un piccolo portale lapideo, entro il quale è collocato l'unico ingresso della chiesa, formato da due semicolonne che sostengono una trabeazione. Sopra il protiro poggiano due lesene composite che sorreggono un frontone spezzato triangolare. Centralmente alla due lesene si trova una cornice sormontata da uno stemma. Ai due lati del protiro invece vi sono due coppie di capitelli ionici festonati che sorreggono un secondo frontone, curvilineo, di dimensione maggiore rispetto a quello centrale.[18] La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una croce in ferro.
Ros
La chiesa è in stile neoromanico.
La facciata è a capanna e presenta, nella parte inferiore, un portico avente la stessa larghezza della facciata e formato da quattro colonne che sorreggono due archi a tutto sesto frontalmente e due archi a sesto acuto lateralmente. Centralmente il portico è interrotto da un protiro, più alto e aggettante rispetto al resto del portale stesso, formato da due ulteriori colonne che sorreggono anch'esse un arco centrale a sesto acuto. In corrispondenza del protiro, nella facciata è collocato l'ingresso principale della chiesa, sormontato un mosaico raffigurante la Madonna del Segno. La parte superiore della facciata presenta verticalmente due lesene all'estremità della stessa, che sorreggono una modanatura con cornice ad archetti pensili. Centralmente, nella parte superiore, è collocato un piccolo rosone.[18] La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una croce in ferro.
gradini
S. Fam.
Cro
La chiesa è in stile xxx.
La facciata della chiesa, a capanna, ha un unico portale d'ingresso incorniciato da due lesene corinzie che sorreggono un timpano curvilineo spezzato. Ai lati del portale sono invece collocate delle paraste che sorreggono a loro volta un frontone triangolare che chiude dalla parte superiore il prospetto, alla cui sommità è posta una croce in ferro. Tra il portale ed il frontone è collocata una monofora semicircolare. La facciata si innalza da sopra una base in marmo, che si sviluppa per tutta la larghezza della stessa.
I e S. R.
La chiesa è in stile moderno.
La nuova chiesa è un esempio di architettura moderna. La facciata presenta solamente un'ampia zoccolatura, che si sviluppa per tutta la larghezza della stessa, e delle lesene decorative in pietra scura che la dividono in tre settori per tutta l'altezza. Centralmente è collocato un atrio, in arretrato rispetto alla facciata e delimitato anch'esso dalle lesene, nel quale vi sono tre ingressi, due laterali e uno centrale.
M. C.
Il santuario è in stile barocco.
La facciata del santuario, a capanna, risulta incorniciata da due coppie di lesene poste all'estremità della stessa, con ornamenti corinzi in travertino bianco. Le quattro lesene si innalzano da sopra una base in marmo, che si sviluppa per tutta la larghezza della facciata, e sopra di esse si trova un frontone triangolare con, all'interno, lo stemma in marmo dell'Ordine carmelitano. Centralmente, attorno all'unico ingresso del santuario, è collocato un piccolo portale composto da due colonne composite alla cui cima s'innalza un timpano spezzato. Sopra l'ingresso si trova l'altra apertura della facciata, una finestra centinata nei cui vetri, dal 2012, è riprodotta l'immagine della Madonna del Carmine. Sulle coppie di lesene sono collocati gli stemmi vescovili e papali, in bronzo, riferiti al 1894 e al momento di realizzazione degli stessi (mons. Antonio Maria de Lorenzo, mons. Benigno Luigi Papa, papa Leone XIII e papa Giovanni Paolo II). Ai lati del portale sono invece apposte due iscrizioni, anch'esse in bronzo. Alla sommità della facciata vi è una croce di Gerusalemme. La facciata è completata, ai due lati, dagli edifici che compongono il complesso del convento.
S. F.
La chiesa è in stile moderno.
La nuova chiesa presenta una facciata a capanna lineare e semplice che prospetta su di un ampio sagrato. Una scalinata precede l'ingresso, sormontato da una grande vetrata, che si sviluppa verticale occupando una buona parte della facciata stessa.
S. E.
La chiesa è in stile moderno.
La chiesa esternamente presenta una facciata a capanna senza finestre e senza ornamenti, ad eccezione di due fasce di mattoni ad andamento zigzagante, collocate sopra il portone d'ingresso rialzato di tre gradini rispetto all'esterno.
M. S. A.
La chiesa è in stile moderno.
L'edificio è un esempio di architettura moderna. La facciata, a un saliente, è costituita dal portone d'ingresso e dalla soprastante vetrata a tutta larghezza, che segue l'inclinazione del tetto, realizzato a falda unica in cemento armato, con mensole reggitravi interne di sostegno e manto di copertura in tegole canadesi. Sempre esternamente, a lato destro della facciata, è collocata una stele alla cui cima è posizionata una croce.
Or
La chiesa è in stile moderno.
Il portale d'ingresso è decorato da una scultura in bronzo rappresentante l' Annunciazione, opera dell'artista palmese Antonio Badolati.[20]
S. G.
La chiesa è in stile moderno.
La chiesa, di aspetto moderno, esternamente risulta rivestita di marmi bianchi e rosati e nella facciata principale presenta un solo ingresso con gradini, sormontato da una tettoia a sua volta sottostante una vetrata artistica. Altre vetrate artistiche sono l'unico ornamento delle facciate laterali dell'edificio. Nella parte posteriore è collocato un piccolo campanile mentre all'interno il luogo di culto è a navata unica. La chiesa prospetta su una scalinata che la divide dalla pubblica via.
- ^ Carlo Caliceti, Lo scudetto di nessuno, in Calcio 2000, 4 [40], aprile 2001, p. 56, ISSN 1126-1056 .
- ^ Premiazione scudetto, Lega Nazionale Professionisti Serie A, 13 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011).
- ^ Fino al 1994, erano assegnati 2 punti per la vittoria.
- ^ La Lega prolunga l'accordo con Tim fino al 2010, su gazzetta.it, 20 aprile 2006.
- ^ Ranking Uefa, l'aggiornamento: l'Italia è terza, vantaggio ottimale sulla Francia, su gazzetta.it, 23 novembre 2017.
- ^ Member associations - Italy - Honours –, su uefa.com.
- ^ 100 Greatest footballers ever - fourfourtwo.com, su fourfourtwo.com.
- ^ Emilio Marrese, La malattia globale del calcio, in Sport - la Repubblica, Roma, 22 maggio 2004, p. 48.
- ^ Paolo Condò, Champions con 4 italiane? L'ultima volta fu un trionfo, su gazzetta.it, 26 agosto 2018.
- ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatorePanini
- ^ Nasce la Serie BKT: ecco il nuovo title sponsor del campionato, su legab.it, 18 giugno 2018.
- ^ Figc, serie B a 20 squadre dalla prossima stagione, su repubblica.it, 30 gennaio 2019.
- ^ a b Comunicato Ufficiale n. 57/A (PDF), su FIGC.it, 22 agosto 2013. URL consultato il 3 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2013).
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- ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreCHIESE
- ^ Guida Touring, pag. 629
- ^ La voce del Tirreno, 5 marzo 2009 anno 3 n. 3 (PDF), su lavocedeltirreno.it. URL consultato il 24 settembre 2016.
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