Gens Aquillia

gens romana
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La gens Aquillia ('Aquillia' sulle iscrizioni, 'Aquilia' nei manoscritti) era una famiglia patrizia e plebea della Repubblica e dell'Impero romano.

Denario di Manius Aquillius del 65 a.C.. Sul dritto è illustra la Virtus, la divinità del coraggio e della forza militare. Il rovescio raffigura il console Manius Aquillius che alza un'allegoria della Sicilia, allusione alla sua vittoria nella Seconda guerra servile.

Di grande antichità, espresse due dei nobili romani che cospirarono per riportare sul trono i Tarquini; un membro di questa gens, Gaio Aquillio Tusco, fu console già nel 487 a.C.

Origine

Il nomen Aquilio o Aquillio deriva probabilmente dalla parola aquila. Sulle monete e sulle iscrizioni il nome è scritto molto spesso Aquillio, ma nei manoscritti generalmente con una sola l. Il ramo più antico della famiglia porta il cognomen Tusco, suggerendo che la gens sia di origine etrusca, comunque il nome della gens è indiscutibilmente latino e il nome Tusco potrebbe essere stato acquisito in altri modi.[1]

Praenomina

Le famiglie più antiche degli Aquillii portavano il praenomen Gaio, Lucio e Marco, che sono i tre prenomina più diffusi. Comunque, una famiglia, che raggiunse una considerazione importante nell'ultimo secolo della Repubblica,preferì il prenome meno diffuso Manio.[1]

Rami e cognomina

I cognomina degli Aquillii sotto la Repubblica sono Corvo, Crasso, Floro, Gallo e Tusco.[1]

Tusco, il cognomen più antico della gens, vuol dire "Etrusco" e questo ramo della famiglia è certamente patrizio. Corvo si riferisce appunto ad un corvo. Questo cognomen è più diffuso nella gens Valeria. Gli Aquilii Flori apparvero per la prima volta durante la Prima Guerra Punica, benché debbano essere esistiti fin dal IV secolo a.C. e fiorirono almeno fino al tempo di Augusto. Gallo si riferirebbe ad un gallo inteso come animale o ad un Gallo inteso come membro del popolo gallico. Crasso, un cognome diffuso in molto gentes, potrebbe essere tradotto come "ottuso," "uggioso," "semplice" o "grezzo."[1]

Membri

Aquilii Tusci

Aquilii Corvi

Aquilii Flori

Aquilii Galli

Altri

Note

  1. ^ a b c d Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, William Smith, Editor.
  2. ^ Joseph Hilarius Eckhel, Doctrina Numorum Veterum v. 142, 143, vi. 94-99.
  3. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita xli. 18, 19.
  4. ^ Marco Tullio Cicerone, Epistulae ad Atticum xiv. 13, 17.
  5. ^ Appiano, Bellum Civile iii. 93, 94, iv. 39.
  6. ^ Svetonio, Vite dei Cesari Augusto 11.
  7. ^ Lucio Cassio Dione Cocceiano, Storia Romana lix. 9.
  8. ^ Sesto Giulio Frontino, De Aquaeductu 13.
  9. ^ Eusebio Sofronio Girolamo, De Viris Illustribus c. 3.

Bibliografia

  • Smith, William, "Gens Aquillia", Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology v. 1, p. 253

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