Kae Tempest
Kate Esther Calvert, nota anche con lo pseudonimo di Kate Tempest (Westminster, 22 dicembre 1985), è una rapper, poetessa, compositrice, scrittrice, drammaturga e spoken word performer britannica.
Kate Tempest | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Hip hop Spoken word |
Periodo di attività musicale | 1985 – in attività |
Strumento | chitarra acustica, pianoforte, sintetizzatore |
Etichetta | Fiction, Big Dada, Ninja Tune, Lex |
Sito ufficiale | |
Nel 2013 vinse un Ted Hughes Award per il suo album in studio Brand New Ancients[1] e fu nominata Poetessa della Nuova Generazione dalla Poetry Book Society,[2] un riconoscimento assegnato una volta ogni decade. I suoi dischi Everybody Down[1] e Let Them Eat Chaos furono minati per il Mercury Music Prize.[3] Il secondo venne anche accompagnato da una raccolta poetica (omonima), a sua volta nominata per il Costa Book of the Year nella categoria "Poesia".[4] Il suo romanzo d'esordio The Bricks That Built the Houses fu un bestseller del Sunday Times e vinse un Books Are My Bag Readers per il Miglior Autore Esordiente. Kate Tempest fu anche nominata come miglior artista solista femminile internazionale ai Brit Awards 2018.[5]
Biografia e carriera
Kate Tempest nacque a Westminster, quartiere della città di Londra[6], e crebbe a Brockley, South East London. Prima di cinque figli, lavorò presso un negozio di dischi dai quattordici ai diciott'anni. Provò a frequentare la Thomas Tallis School, ma la lasciò a sedici anni per iscriversi alla BRIT School for Performing Arts and Technology di Croydon. Si laureò in letteratura inglese al Goldsmiths College.[1][3] Tempest Incominciò a performare sempre da sedicenne, frequentando le serate open mic presso il Deal Real, un piccolo negozio di hip-hop in Carnaby Street, nel West End. Andò a supporto di artisti quali John Cooper Clarke, Billy Bragg e Benjamin Zephaniah e a suonare in tutto lo Stato con la sua band Sound of Rum fino al 2012, anno dello scioglimento. Successivamente le fu commissionata la scrittura di un'opera teatrale, Wasted.[7]
Nel 2013, pubblicò la sua prima raccolta poetica Everything Speaks in its Own Way, pubblicata in tiratura limitata tramite la sua casa editrice, Zingaro. A 26 anni, scrisse la sua pièce teatrale di spoken word Brand New Ancients, che eseguì al Battersea Arts Centre (2012), ricevendo acclamazione universale da parte della critica.[4][5][7][8] e diversi riconoscimenti, come un Herald Angel e un The Ted Hughes Prize. Tempest fu influenzata da Samuel Beckett, James Joyce, W B Yeats, William Blake, W H Auden ed i Wu-Tang Clan per scriverla.[5][7][9]
Nel settembre dello stesso anno, il suo dramma Hopelessly Devoted venne allesisto dalla compagnia teatrale Paines Plough e debuttò al Birmingham Repertory Theatre.[10]
Nel 2014 Kate Tempest pubblicò il suo primo album Everybody Down (Big Dada, Ninja Tune), prodotto da Dan Carey, ricevendo una candidatura al Mercury Prize.[11]
In seguito, decise di focalizzarsi sulla sua carriera da musicista,[12] performando in festival e spettacoli da headliner con la sua band dal vivo composta da Kwake Bass alla batteria[13], Dan Carey ai sintetizzatori e Hinako Omori alle tastiere.[14]
Ad ottobre, uscì per la Picador la sua prima raccolta di poesia, Hold Your Own. Fu un successo commerciale e di critica e la sua uscita coincise con alla nomina dell'autrice di "Next Generation Poet". Venne anche edita in Italia, con il titolo Resta te stessa, nel 2018 ad opera della casa editrice E/O.
Nel 2015 venne eletta Seguace della Royal Society of Literature.[15]
Nell'aprile 2016, pubblicò il suo primo romanzo, The Bricks That Built The Houses, attraverso la Bloomsbury. Esso fu un Sunday Times Bestseller e vinse un Books Are My Bag come Miglior Autrice Esordiente.[8]
A settembre fu annunciato che la Tempest avrebbe curato il Brighton Festival del 2017. Uscì Let Them Eat Chaos il 7 ottobre.[16] Debuttò al no. 28 della UK Albums Chart, venendo successivamente ri-edito in formato cartaceo (sempre da Picador), anche in Italia a cura di E/O, con il titolo Che mangino caos[17] e nuovamente nominato al Mercury Prize.[18] Kate Tempest fu anche candidata come miglior artista solista femminile britannica ai Brit Awards 2018.[5]
Accoglienza
The Economist affermò della commissione di Tempest da parte della Royal Shakespeare Company: «Una meravigliosa pièce di Kate Tempest, una poetessa dello spettacolo nata a Londra, viene fuori dallo schermo. Raramente ha la rilevanza di Shakespeare nella nostra lingua, nel tessuto stesso dei nostri sentimenti, espresso con una passione così giovane (dovrebbe essere obbligatoria per tutti gli adolescenti).»[19] L'Huffington Post la definì come «una giovane poetessa, drammaturga e rapper leader in Gran Bretagna ... uno dei più apprezzati interpreti del paese - il pacchetto completo di testi e consegne. È anche una delle più interessanti giovani scrittrici che lavorano oggi in Gran Bretagna» (2012). The Guardian recensì Brand New Ancients in questo modo: «Improvvisamente ci sembra di non essere in un teatro ma in una chiesa ... raccolti attorno a un focolare, ascoltando storie secolari che ci aiutano a dare un senso alle nostre vite. Abbiamo la sensazione che ciò che stiamo guardando sia qualcosa di sacro». [20] Nel 2013 scrisse:
«Lei è uno dei più brillanti talenti in circolazione. Le sue performance verbali hanno il metro e la maestria della poesia tradizionale, l'agitazione cinetica dell'hip-hop e l'intimità di un sussurro da cuore a cuore... La Tempest tratta coraggiosamente della povertà, classe e consumismo. Lo fa in un modo che non solo evita le insidie del sembrare banale, ma riesce anche a essere bello, attingendo alla mitologia antica e alla cadenza sermonica per raccontare storie del quotidiano.»
Opere
Discografia
- Album in studio
- 2011: Balance (con i Sound of Rum)
- EP
- 2012: Everything Speaks in its Own Way
- 2013: Brand New Ancients
- 2014: Hold Your Own
- 2014: Everybody Down – nominato al Mercury Prize 2014
- 2016: Let Them Eat Chaos - nominato al Mercury Prize 2017[22]
- 2018: Running Upon The Wires
- 2019: The Book of Traps and Lessons
- Singoli
- 2014: Our Town
- 2014: Hot Night Cold Spaceship
- 2015: Bad Place for a Good Time
- 2016: Guts (ft. Loyle Carner)
Raccolte poetiche
- 2014 - Resta te stessa (Hold Your Own, pubblicato in Italia nel 2018 da E/O, con la traduzione di Riccardo Duranti)
- 2016 - Che mangino caos (Let Them Eat Chaos, pubblicato in Italia tradotto da Duranti per E/O)
Performance di spoken word
- 2012: Brand New Ancients – Ted Hughes Award 2013 (pubblicato in CD )
Opere teatrali
- 2013: Wasted
- 2014: Glasshouse
- 2014: Hopelessly Devoted
Romanzi
- 2016: The Bricks That Built the Houses, Bloomsbury Circus, Londra
Note
- ^ a b c (EN) Guardian Music, ‘Mercury nominees 2014: Kate Tempest - Music - The Guardian, su theguardian.com, 22 ottobre 2014. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ (EN) Alison Flood, ‘Next Generation’ of 20 hotly-tipped poets announced by Poetry Book Society - Books - The Guardian, su theguardian.com, 11 settembre 2014. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b (EN) Kate Tempest - 'Let Them Eat Chaos', su Mercuryprize.com, 2 agosto 2017. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b (EN) Sian Cain, Costa book award 2016 shortlists dominated by female writers - Books - The Guardian, su theguardian.com, The Guardian, 22 novembre 2016. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b c d (EN) British Female Solo Artist Nominees Announced, su brits.co.uk, The BRIT Awards. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ Results for England & Wales Births 1837-2006, su findmypast.co.uk. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b c (EN) Elisabeth Mahoney, Wasted – review - Stage - The Guardian, su theguardian.com, The Guardian, 27 marzo 2012. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b (EN) Books Are My Bag Readers Awards 2017 sponsored by National Book Tokens, su nationalbooktokens.com, National Book Tokens. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Isherwood, Charles, ‘Brand New Ancients’ Stars Kate Tempest in a Tragic Tale - The New York Times, su nytimes.com, The New York Times, 14 gennaio 2014. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Brennan, Clare, Hoplessly Devoted - review - Stage - The Guardian, su theguardian.com, The Guardian, 23 settembre 2013. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Kakutani, Michiko, Review - Kate Tempest, a Young Poet Conjuring Ancient Gods - The New York Times, su nytimes.com, The New York Times, 18 marzo 2015. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Chloe Farand, Kate Tempest 'moves people to tears' with powerful Glastonbury set, su independent.co.uk, 23 giugno 2017. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Natasha Tripney, Kate Tempest: ‘Everything is defined in monetary terms’, su thestage.co.uk, 4 maggio 2017. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Let Them Eat Chaos Kate Tempest06.10. Tempelhof Hangar 5, su volksbuehne.berlin. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Kate Tempest, su The Royal Society of Literature. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Alex Clark, Kate Tempest: Let Them Eat Chaos review – a state-of-the-world address, in The Guardian, 9 ottobre 2016, ISSN 0261-3077 . URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) 2017:The Year of the Wolf, su pressreader.com, Press Reader, 19 ottobre 2016. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ Alexis Petridis, The Guardian, https://www.theguardian.com/music/2017/jul/27/2017-mercury-shortlist-british-music.
- ^ (EN) William Shakespeare: A digital reinvention, The Economist, 28 agosto 2012. URL consultato il 18 luglio 2019.
- ^ (EN) Lyn Gardner, Brand New Ancients – review BAC, London, in The Guardian, 10 settembre 2012. URL consultato il 19 luglio 2019.
- ^ (EN) "Kate Tempest: the performance poet who can't be ignored" 10 aprile 2013, The Guardian.
- ^ (EN) Kate Tempest shortlisted for Mercury Prize 2017, su Panmacmillan.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
Collegamenti esterni
- http://katetempest.co.uk/ Sito ufficiale
- "Kate Tempest – Interview With Huey Morgan", BBC, 29 gennaio 2012 (Video, 7 minuti)
- The Spectator "Shelf Life: Kate Tempest", 12 settembre 2012. Intervista
- "Writing your own protest song", The Guardian Teacher Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 289473501 · ISNI (EN) 0000 0003 9486 4389 · SBN VEAV544800 · Europeana agent/base/136155 · LCCN (EN) nb2012027563 · GND (DE) 140171347 · BNE (ES) XX5652434 (data) · BNF (FR) cb17059079m (data) · J9U (EN, HE) 987007589637805171 |
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