Luigi Polacchi

poeta e scrittore italiano (1894-1988)
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Luigi Polacchi (Penne, 18 febbraio 1894Pescara, 14 luglio 1988) è stato un poeta e scrittore italiano.

Luigi Polacchi

Biografia

Dopo gli studi compiuti nelle sedi di Penne, Ascoli Piceno, Firenze, Bologna e Roma, fu docente di italiano e latino nel Liceo d'Annunzio di Pescara e nel Liceo Giulio Cesare di Roma; ricoprì l'incarico anche presso l'Istituto Italiano di Bruxelles; fu incaricato di presidenza di istituto e reggente del Provveditorato agli Studi di Pescara, presidente del Conservatorio Pareggiato "Luisa d'Annunzio"; condirettore della rivista Tempo Nostro, redattore del Saggiatore e collaboratore di altre prestigiose riviste letterarie.

Nel periodo compreso tra gli anni trenta e cinquanta la sua casa di Pescara, fu cenacolo letterario a cui presero parte anche personalità come Giovanni Gentile, Alfredo Luciani (con cui avrebbe fondato, nel 1934, il cenacolo culturale chiamato Casa di Poesia), Ignazio Silone, Domenico Tinozzi, Michele Cascella ed Ennio Flaiano.

Autore di numerose opere poetiche in lingua italiana e alcune in vernacolo abruzzese, Luigi Polacchi ebbe giudizi lusinghieri da Benedetto Croce, Giuseppe Antonio Borgese, Gabriele D'Annunzio, Luigi Pirandello ed altri. Con il poema epico Italide, di oltre 58.000 versi, suddivisi in 62 canti. Polacchi si è proposto come cantore del Risorgimento italiano. Il suo Poema nazionale degli italiani resta sicuramente il più eminente tentativo di leggere la conquista dell'Unità d'Italia in chiave lirico-epica. Già i primi versi ("Cantiam la Patria o bel coro italiano/ come risorse una libera e forte...") annunciano il suo gusto classico e antidecadente.

Come saggista ha scritto una storia politica e letteraria degli Abruzzi: Da Melchiorre Delfico a Clemente De Cesaris. Come studioso di letteratura ha lasciato commenti critici sulle opere di Papini, Clemente De Caesaris, Cesare De Titta, Modesto Della Porta ed altri. Come memorialista ha raccontato le vicende della Grande guerra nelle Memorie di un sottotenente. Fu volontario nella Prima Guerra Mondiale, combattente sull'Isonzo e ad Asiago e raggiunse il grado di Tenente Colonnello di complemento di fanteria.

Dedicò molte energie alla promozione culturale dando un fondamentale contributo al Libero Istituto che sarebbe diventato nel 1948 l'Università Abruzzese degli Studi "Gabriele d'Annunzio" con sede a Chieti e Pescara. Il prof. Candido Greco, in un articolo apparso nella Rivista Abruzzese - Rassegna Trimestrale di cultura (Anno LIX - 2006 - N. 2), riconosce in Luigi Polacchi il vero fondatore di questa università.

Polacchi fu tra i primi a capire le potenzialità di crescita della città di Pescara, antico borgo marinaro unificato con Castellamare Adriatico e poi creata capoluogo di provincia nel 1927. La città ebbe un rapidissimo sviluppo nel dopoguerra e Polacchi coniò il nome Teaterno per la futura metropoli che nella sua visione avrebbe riunito in un'unica città i due capoluoghi di Chieti e Pescara.

Per la sua vasta opera poetica il nome di Polacchi fu segnalato alla commissione del premio Nobel nel 1975 (lo stesso anno in cui il premio fu assegnato al poeta italiano Eugenio Montale).

Le opere

  • Antelucana (1913)
  • Canti militari (1915)
  • Offertorio (1916)
  • Notturno nuziale (1917)
  • L'ode virginea: alla poesia (1918)
  • Rapsodie di Assavero (1918)
  • Litanie maledette e frusti epici (1918)
  • Memorie di un sottotenente (1918)
  • Canti del carrubo (1920)
  • Canzoniere a Marta (1924)
  • Iro pitocco (1926)
  • Lazzaro (1927)
  • Branca Doria (1930)
  • Il diario di Baldassarre De Tullio (1931)
  • Ode atlantica (1931)
  • Ode plastica (1932)
  • Ode vestina (1932)
  • Ode erronea in morte di G. d'Annunzio (1933)
  • Ode georgica alla terra rifiorente (1933)
  • La poesia di Cesare De Titta (1933)
  • Della santità di D. Alighieri e del Dante vivo di Papini (1933)
  • Fissa il mare Ifigenia (1934)
  • La canzone della fede (1935)
  • Il canto dei martiri pennesi (1937)
  • Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide canti 1-40 (1937)
  • La poesia di Modesto Della Porta (1942)
  • Discorso per il capoluogo (1949)
  • Cantico lungo a Roma (1950)
  • Protesta sul disumanesimo decadentistico (1951)
  • Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide canti 41-60 (1960)
  • Da Melchiorre Delfico a Clemente De Caesaris (1960)
  • correzione e ristampa delle opere epico-liriche nella raccolta "Organo" vol. I, II, III, IV, V (1988)

Collegamenti esterni

  • Una pagina dedicata al poeta [collegamento interrotto], su h1.ath.cx.
  • La casa del poeta a Penne [collegamento interrotto], su rionesancomizio.org.
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