Palestrina
Palestrina è un comune italiano di 21 872 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Si trova lungo la via Prenestina, a cui ha dato il nome, in quanto l'antico nome della città era "Præneste".
| Palestrina comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Città metropolitana | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Mario Moretti (Lega/civiche) dal 10-6-2019 |
| Territorio | |
| Coordinate | 41°50′N 12°54′E |
| Altitudine | 450 m s.l.m. |
| Superficie | 47,02 km² |
| Abitanti | 21 872[1] (31-12-2017) |
| Densità | 465,16 ab./km² |
| Frazioni | Carchitti, Valvarino |
| Comuni confinanti | Artena, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Labico, Rocca di Cave, Rocca Priora, Roma, San Cesareo, Valmontone, Zagarolo |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 00036 (Capoluogo, Valvarino, Carchitti) |
| Prefisso | 06 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 058074 |
| Cod. catastale | G274 |
| Targa | RM |
| Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
| Nome abitanti | prenestini |
| Patrono | sant'Agapito martire, Santa Rosalia |
| Giorno festivo | 18 agosto - 4 settembre |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |



Geografia fisica
Territorio
Palestrina sorge sulle pendici del Monte Ginestro, una delle sommità dei monti Prenestini, tra i bacini dei fiumi Sacco e Aniene. Il territorio comunale è orograficamente eterogeneo, in quanto si passa dai 660 m s.l.m. del quartiere Scacciato fino ai 350 m s.l.m. delle frazioni a valle.
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2141 GR/G Per la particolare posizione del monte Prenestino, si ha, rispetto ai paesi adiacenti, un clima diverso. Le estati, in media, sono miti e le temperature non superano mai i 30 °C[senza fonte] cambiando a seconda dell'altitudine dei diversi quartieri di Palestrina. Gli inverni sono rigidi con frequenti gelate durante la notte. Le nevicate non sono abbondanti, almeno 5 cm ogni anno[senza fonte], influenzate però moltissimo dall'altitudine che cambia, con un dislivello anche di 250 m, tra il quartiere "Scacciato" e le frazioni a valle.
Stemma e Gonfalone
Lo stemma della città di Palestrina è uno scudo con fondo metà verde e metà giallo. All'interno tre corone una di alloro, una di quercia e una di ulivo, due sopra ed una sotto; a quest'ultima è legato un nastro azzurro. Lo scudo è sormontato da una corona dorata sulla cui fascia sono presenti cinque gemme di colore verde, rosso, azzurro, rosso e verde, alternate a 4 perle. Il gonfalone si presenta con sfondo verde e arancione. Nella parte centrale trova spazio lo stemma comunale. Superiormente campeggia la dicitura "Città di Palestrina".
Storia
Età antica
L'attuale Palestrina sorge sull'antica Praeneste, città latina celeberrima in età antica per il Santuario della Fortuna Primigenia, santuario dedicato alla dea Fortuna Primigenia[3] e che gli studi più recenti datano agli ultimi decenni del II secolo a.C.
I primi reperti archeologici, attestanti l'occupazione del sito e relativi a sepolture, risalgono all'inizio dell'VIII secolo a.C., alla vigilia della fioritura che investì la città in età orientalizzante (VIII-VII secolo a.C.).
Numerose sono le leggende che narrano la sua fondazione. Diverse tradizioni annotano come fondatore Telegono, figlio di Ulisse e di Circe, oppure l'eroe eponimo Prainestos, figlio del re Latino e nipote di Ulisse.[3] Catone, Varrone, Virgilio e Solino, invece, legano la città alla figura di Ceculo, creduto figlio del dio Vulcano e ritrovato in fasce presso alcuni fuochi che gli avrebbero occultato la vista.
La città venne conquistata da Roma con i suoi alleati della Lega Latina, dopo aver opposto strenua resistenza durante la quale aveva stabilito un'alleanza con i Galli in funzione anti romana.
La sua posizione strategica, dominante la Valle del Sacco, grazie anche ad imponenti opere di fortificazione,[3] un passaggio obbligato nei collegamenti tra il Lazio e l'Italia meridionale, ne favorì la fioritura, attestata dalla costruzione di un foro e dalla monumentalizzazione del santuario oracolare dedicato alla Fortuna Primigenia, datati entrambi alla fine del II secolo a.C. Il santuario si colloca tra i capolavori dell'architettura romana di epoca repubblicana, influenzato, nella scenografica disposizione a terrazze, da realizzazioni ellenistiche, ma realizzato traendo partito dalla tecnica costruttiva del cementizio.
Nel 90 a.C. i cittadini di Palestrina ottennero la cittadinanza romana. Nell'82 a.C., durante la guerra civile, la città parteggiò per Gaio Mario il giovane, che qui vi morì.[3] Lucio Cornelio Silla, in quell'occasione, ne sterminò tutti i cittadini maschi e vi installò una colonia militare. Le iscrizioni testimoniano l'avvicendamento nelle occorrenze epigrafiche dei gentilizi prenestini.
Fu uno dei luoghi di villeggiatura preferiti da Augusto, insieme alle coste e le isole della Campania, oltre alle città vicine a Roma, come Lanuvium e Tibur.[4]
Età medievale
A partire dal Medioevo fu sede suburbicaria, con patrono sant'Agapito martire. Tra i suoi vescovi si contano ben cinque cardinali divenuti in seguito papi.
Fatta oggetto di donazione per tre generazioni da papa Giovanni XIII a favore della congiunta senatrice Stefania nel 970, passò per matrimonio della sua discendente, la contessa Emilia, nel XII secolo ai Conti di Tuscolo e da questi ai Colonna[5] della cui famiglia divenne principale possedimento storico, rimanendo coinvolta nelle lotte di questi contro il papato, subendo disastrose conseguenze quali quella della primavera del 1299 per opera di Bonifacio VIII facendola radere al suolo[6] e nuovamente distrutta dalle fondamenta dal cardinale Giovanni Maria Vitelleschi nel 1436 (o 1437) a causa dell'opposizione dei Colonna contro Eugenio IV[7]. Nel 1449 veniva restituita ai Colonna da Niccolò V con l'espresso divieto di ricostruirvi la fortezza che tuttavia venne riedificata nel 1482.
Età moderna
Nel XVI secolo diede i natali al compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Pervenuta per divisione nel secolo XIV al ramo dei Colonna di Sciarra, fu eretta in principato con privilegio di Pio V nel 1571 conferito a Giulio Cesare Colonna, venne successivamente ceduta dal figlio di costui Francesco ai Barberini, che la tennero per circa un secolo fino alla loro estinzione quando tornò ai Colonna in persona di Giulio Cesare Colonna di Sciarra, V principe di Carbognano i cui discendenti dovettero assumere, secondo i patti matrimoniali, il cognome Barberini, tenendola fino al termine della feudalità.
Età contemporanea
A partire dalla fine del XIX secolo, a causa di una carestia che colpì le popolazioni di montagna, un gruppo di agricoltori di Capranica Prenestina si trasferì in un territorio appartenente al comune di Palestrina, territorio che prese la denominazione di Carchitti (attuale frazione di Palestrina), dedicandosi alla coltivazione delle fragole[8].
Durante il Risorgimento, nel 1849, il tenente Luigi Cucelli si distinse a Palestrina accompagnando la ritirata di Garibaldi da Roma, avvenuta dopo la caduta della Repubblica Romana.
Nel 1944 il centro storico venne distrutto dai bombardamenti, ma proprio la distruzione delle costruzioni che vi si erano insediate dopo l'abbandono, permise di rimettere in luce l'antico santuario repubblicano.
Notevole fu, e resta ancora oggi, l'attività archeologica di riscoperta.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Basilica Cattedrale di Sant'Agapito martire
- Chiesa di Santa Rosalia
- Chiesa e convento di San Francesco
- Chiesa di Sant'Antonio Abate e convento carmelitano
- Chiesa di Santa Croce e Monastero delle clarisse
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa di Santa Maria in villa
- Chiesa di Santa Maria dell'Aquila
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Chiesa di Sant'Egidio
- Chiesa di San Girolamo
- Palazzo Vescovile
- Chiesa di Santo Stefano alla Portella
- Chiesa della Madonna del Trullo
- Chiesa di San Pietro in basso
- Chiesa della Santissima Annunziata
- Chiesa della Sacra Famiglia
- Chiesa della Madonna delle Grazie
- Chiesa di San Giovanni Paolo II
- Chiesa della Madonna del Ristoro
Architetture civili
- Palazzo Colonna Barberini
- Casa di Giovanni Pierluigi da Palestrina
- Palazzo Verzetti
- Casino di caccia Triangolo Barberini
- Villa Torresina
Altro
- Porta del Sole
- Porta San Cesareo dedicata a S. Cesareo diacono e martire di Terracina (al quale era dedicata un'antica chiesa, oggi scomparsa)
- Porta San Martino
- Porta delle Monachelle
- Statua di Giovanni Pierluigi da Palestrina dello scultore Arnaldo Zocchi
- Monumento ai Caduti dello scultore Vincenzo Parisi con corona in bronzo dello scultore prenestino Francesco Coccia
- Fontana del Pupazzo
- Fontana del Borgo
- Fonte Ceciliana
- Parco Barberini
- Parco Giacomo Matteotti
- Ex Mattatoio Comunale
Siti archeologici
- Complesso monumentale Villa di Adriano presso il cimitero comunale.
- Foro civile di Preneste: Area Sacra, Antro delle Sorti, Erario Romano (nomi tradizionali di ambienti legati al foro cittadino di epoca repubblicana, ritenuti in passato parte del santuario)[9]
- Il santuario oracolare della Fortuna Primigenia costituisce una grandiosa realizzazione architettonica databile verso la fine del II secolo a.C., anche se l'origine del luogo di culto risale ad epoca più antica. Il tempio si articola in una serie di terrazze artificiali disposte sul pendio roccioso. Sulla "terrazza degli emicicli", davanti all'esedra di destra, si conserva un pozzo che è stato identificato con quello in cui, secondo Cicerone, il nobile prenestino Numerio Sufficio avrebbe rinvenuto le sorti, ovvero delle tavolette di legno da cui si traevano auspici per il futuro. Presumibilmente gli oracoli venivano redatti all'interno dello stesso pozzo da una probabile figura femminile che si manteneva però nell'ombra. All'interno del pozzo si calava un fanciullo che, appena ricevuti i responsi, consegnava le tavolette a coloro che avevano posto le domande e che avevano fornito un degno contributo. La tipologia del santuario su terrazze artificiali è comune in età ellenistica in Italia centrale. Un esempio è a Monte Rinaldo, nell'area archeologica La Cuma.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]

Lingue e dialetti
Nel comune di Palestrina si parla il dialetto prenestino, strutturalmente simile a quello romanesco ma con qualche differenza su alcuni vocaboli, tempo dei verbi utilizzati e costruzione grammaticale. Un esempio:
| Italiano | Romanesco | Variante palestrinese |
|---|---|---|
| Il lupo | Er lupo | Lo lope |
| Ci sono andato | Ce so 'nnato | Ce 'so' ìto |
| Il bambino | Er regazzino | Lo bardasso |
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT[11] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 2.265 persone (10,45%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Istituzioni, enti e associazioni
È presente l'Ospedale Civico "Coniugi Bernardini", polo ospedaliero di riferimento nel territorio.
Tradizioni e folclore
- Festa patronale in onore di Sant'Agapito martire (18 agosto), con palio cittadino ("Lo palio de sand'Agàbbido", nel dialetto locale), durante il quale le quattro contrade che prendono il nome dalle antiche porte cittadine si confrontano in diverse prove; tra queste la più importante è la "giostra della scifa", nel quale, a cavallo si deve tentare di infilare un'asta in un piccolo anello metallico e riprenderla al volo. Si svolge anche la solenne processione con le Reliquie del Martire nella sera della vigilia, il 17 agosto.[senza fonte]
- Festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio) con corteo di carri, animali e macchine da lavoro in partenza dalla chiesa di Sant'Antonio Abate.[senza fonte]
- Il Focaraccio di San Giuseppe (19 marzo), durante il quale vengono accesi grandi falò sui cui è stata posta un'effigie del santo.[senza fonte]
Cultura
Istruzione
Scuole
Palestrina è sede, a seguito delle riforme del 2012, di tre Istituti Comprensivi:
- I.C. "Giovanni Pierluigi" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Barberini", ex Scuole dell'Infanzia e Primaria di Castel San Pietro Romano, ex Scuola Media Statale "Pierluigi" sede centrale);
- I.C. "Karol Wojtyla" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Karol Wojtyla", ex Scuola dell'Infanzia GESCAL, ex Scuola Media Statale "Pierluigi" sede succursale via Ceciliana);
- I.C. "Goffredo Mameli" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Goffredo Mameli", ex Scuole dell'Infanzia e Primaria loc. Carchitti, ex Scuola Media Statale"Pierluigi" sede succursale Carchitti).[12]
A Palestrina, inoltre, è presente un campus scolastico per le scuole superiori, che comprende:
- Liceo Classico e delle Scienze Umane "Claudio Eliano";
- I.T.S.E. (ex I.T.C.G.) "Luigi Luzzatti";
- Istituto Professionale "Via Pedemontana".
Musei
- Museo archeologico prenestino, Ospitato dal 1956 all'interno del palazzo Colonna Barberini, costruito sulla sommità del santuario della Fortuna Primigenia. Ospita numerosi reperti: cippi, busti, basi funerarie, statue e oggetti di uso quotidiano provenienti dalle necropoli della città. Di particolare rilevanza è il grande Mosaico nilotico (circa 80 a.C., dimensioni: 5,85 x 4,31 m), proveniente da un'aula del Foro repubblicano della città e raffigurante il paesaggio esotico del Nilo; è uno dei pochi esempi conservati di mosaico di epoca repubblicana. Il museo ospita inoltre il gruppo scultoreo della Triade capitolina, uno degli esemplari meglio conservati (nella quasi totale interezza) tra quelli che raffigurano insieme Giove, Giunone e Minerva.
- Museo diocesano di arte sacra. Ospitato dal 2005 all'interno del Palazzo Vescovile. Tra le opere esposte la Madonna col velo della scuola del Perugino, l'Eolo attribuito a Michelangelo e La decapitazione di Sant'Agapito di Caravaggio.
- Museo della Resistenza e degli undici martiri
Media
Stampa
I settimanali locali sono La notizia 2, Il Corriere dei Colli Prenestini ed Il Sabato Indiscreto.
Radio
A Palestrina è presente la sede di Radio Onda Libera.
Televisione
Alcune scene delle serie tv Rai Inviati speciali e Provaci ancora prof sono state girate a Palestrina.
Nel 2014 e nel 2015 sono state girate alcune scene delle serie della Mediaset "L'onore e il rispetto" e "Non è stato mio figlio", entrambe con protagonista Gabriel Garko,
Teatro
La città è sede del Teatro Cinema "Principe" e dell'Auditorium "Pierluigi", entrambi sede di manifestazioni anche di rilevanza durante tutto l'arco dell'anno.
Cucina
- Giglietto
Biscotto a forma di giglio, ha origine nell'esilio in Francia della famiglia Barberini. I cuochi della corte Barberini cercarono di riprodurre nei biscotti la forma del giglio di San Luigi dello stemma araldico francese. A questo tipo di dolce è dedicata una sagra che si svolge nella prima settimana di agosto.
- Gnocchitti a co' de soreca
Letteralmente, "Gnocchetti a coda di topo", piatto dell'antica tradizione prenestina, composto di semplici ingredienti, a base di farina.
Musica
La città di Palestrina ha una notevole vocazione musicale: oltre ad aver dato i natali al celebre compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina, ha ospitato nel 2008 la terza edizione del Festival Internazionale di Polifonia e Musica Antica.
La stessa scuola media (intitolata, prima della riforma del 2012, proprio a Giovanni Pierluigi) è stata la prima in Italia ad avviare il progetto di "Scuola Media ad indirizzo musicale", con corsi curricolari di Flauto traverso, Chitarra, Violino e Pianoforte.
Le cerimonie religiose di importanza diocesana sono animate dal Coro della Diocesi di Palestrina.
Le cerimonie civili sono accompagnate dall'Associazione Musicale Bandistica "Giovanni Pierluigi da Palestrina", che dal 1824 esegue servizi ed attività concertistiche e che, con la propria Scuola Musicale, promuove lo studio e l'esercizio della musica.
Numerose sono inoltre le istituzioni di musica corale, tra cui spiccano il Coro polifonico Città del Palestrina e il Coro polifonico Praenestine Voces.
Eventi
- Festival musicale Nel Nome del Rock
- L'Albatros Città di Palestrina, Premio e Festival per la letteratura di viaggio; nato nel 1998, si svolge nel mese di giugno
- I 400 Corti Film Fest[13]
Geografia antropica
Frazioni
Palestrina conta 2 frazioni a valle, che distano circa 1 chilometro l'una dall'altra, collegate al centro di Palestrina tramite la SP57/a, detta "via degli Olmi":
- Carchitti, coi suoi 1.753 abitanti, è la più popolosa. Sorge a ridosso dei Colli Albani ed in prossimità dell'autostrada A1. Il piccolo centro ha una certa rinomanza locale per la produzione delle fragole.
- Valvarino sorge sulla Strada statale 6 Via Casilina, nei pressi di Valle Varina, e conta circa 420 abitanti. In essa è sita la stazione ferroviaria di Palestrina, sulla linea Roma-Napoli via Cassino e soppressa dagli anni settanta.
- Altre località comunali, grossomodo piccole contrade, sono Colle del Vescovo, Colle dell'Oro, Colle Doddo, Fontanavazza, Muracciola, Quadrelle, Sterpara e Torre.
Economia
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del rame finalizzata a scopi artistici, e l'arte del ricamo, per la quale a Palestrina nacque una prestigiosa Scuola.[14]
Infrastrutture e trasporti
Strade
Grande rilevanza per la mobilità hanno sul territorio i due principali assi viari della zona:
- Strada statale 6 Via Casilina, in particolar modo per le frazioni a valle sopra citate;
- Strada regionale 155 di Fiuggi la quale, distaccandosi dalla via Casilina, porta al centro abitato di Palestrina e lo collega con Cave, Genazzano, Fiuggi e infine Frosinone.
Il territorio comunale di Palestrina è attraversato dall'Autostrada A1 Milano - Napoli tra le frazioni di Carchitti e Valvarino.
Ferrovie
Palestrina, fino al 1983, era attraversata dalla Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, sulla quale contava tre stazioni: Torresina, San Rocco e Palestrina.
Fino agli anni settanta, nella frazione di Valvarino era presente la Stazione di Palestrina, sulla Ferrovia Roma-Napoli (via Cassino), caduta in abbandono a causa del sottoutilizzo della stessa. Oggi il traffico pendolare ferroviario palestrinese utilizza la Stazione di Zagarolo.
| Stazioni ferroviarie nel comune di Palestrina | |||||
| Nome | Gestore | Stato attuale | Servizio | Linea ferroviaria | |
|---|---|---|---|---|---|
| Palestrina | STEFER | Dismessa (1984) | Passeggeri | Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone | |
| San Rocco | STEFER | Dismessa (1984) | Passeggeri | ||
| Torresina | STEFER | Dismessa (1984) | Passeggeri | ||
| Palestrina | FS | Dismessa (anni settanta) | Passeggeri | Ferrovia Roma-Cassino-Napoli | |
Mobilità urbana
Le linee urbane del comune sono gestite da Cilia S.p.A., le linee interurbane da COTRAL
Sono inoltre presenti quattro scale mobili, due in salita e due in discesa, disposte su due rampe consecutive con dislivello di 12 metri (superiore) e 6,60 metri (inferiore), che collegano il piazzale dell'ex stazione, oggi utilizzato come parcheggio e capolinea autobus, con Porta del Sole ed il centro storico.
Amministrazione
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1954 | 1965 | Angela Maria Guidi Cingolani | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1995 | 1999 | Enrico Diacetti | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
| 1999 | 2004 | Enrico Diacetti | Partito Popolare Italiano La Margherita |
Sindaco | |
| 2004 | 2009 | Rodolfo Lena | La Margherita Partito Democratico |
Sindaco | |
| 2009 | 2013 | Rodolfo Lena | Partito Democratico | Sindaco | |
| 2013 | 2014 | Adolfo De Angelis[15] | Partito Democratico | Sindaco F.F.[15] | |
| 2014 | 2019 | Adolfo De Angelis | Partito Democratico | Sindaco | |
| 2019 | 2019 | Antonio Tedeschi | Commissario prefettizio | ||
| 2019 | in carica | Mario Moretti | Lega Lista civica |
Sindaco | |
Gemellaggi
Altre informazioni amministrative
- Fa parte della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini.
Sport
Pallacanestro
Le principali società di pallacanestro della città sono la Pallacanestro Palestrina (serie A Dilettanti) e il Gruppo Sportivo Palestrina Basket Femminile A.S.D. (Serie B d'Eccellenza femminile).
Grande importanza ricopre il Memorial Tonino Iaia, organizzato nell'omonimo palazzetto, che dal 1999 con un totale di quattordici edizioni, costituisce per la città uno dei maggiori eventi legati al mondo del basket.
Calcio
- Unione Sportiva Palestrina Itop 1919 che partecipa al campionato di Seconda Categoria
- A.S.D. Praeneste Calcio, fondata nel 2009, disputa il campionato di Prima Categoria
Calcio a 5
Il Futsal Palestrina arriva a disputare la serie A2 per due stagioni dal 2011 al 2013 prima di ripartire dalla Serie C.
Pallavolo
L'ASD Nuova Preneste Volley, con ormai più di vent'anni di storia alle spalle, con le sue prime squadre maschile e femminile, militanti entrambe nei campionati regionali di serie D, è molto attiva nel settore giovanile vantando molte squadre che coprono ogni fascia di età.
Automobilismo sportivo
L'unica squadra corse presente nella città[senza fonte] è la Jolly Roger Team 4x4, fondata nel 2012, è affiliata con l'ente di promozione sportivo ACSI riconosciuto dal CONI, e impegnata in gare di fuoristrada estremo a carattere regionale e nazionali fino al 2014, classificandosi al 2* posto nel campionato regionale ACSI[senza fonte] Nel 2015 è diventata jolly roger team abbandonando la dicitura 4x4, e ampliando le attività a tutto il settore motorsport. Dal 2016 il jolly roger team si è visto impegnato nell organizzazione di una serie di eventi motoristici ludico dilettantistici non competitivi denominato loopshow.[senza fonte]
Impianti sportivi
- Palazzetto dello sport "Tonino Iaia"
- Campo sportivo comunale "Antonio Sbardella"
- Palestra Ist. Comprensivo "Giovanni Pierluigi"
- Tensostruttura Loc.tà Valle Zampea
- Campo Comunale "Principi Barberini" (Carchitti)
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ a b c d Telegono: Ps.-Plut. parall. min. 41 B (= mor. 316A) = Aristokles FGrHist 831 F2; Praenestes: Solin. 2,9; Mart. Cap. 6,642; Steph. Byz. s. v. Πραίνεστος.
- ^ Svetonio, Augustus, 72.
- ^ Archivio Società Romana di Storia Patria, 1918, pp. 153 e segg.
- ^ La città che per ordine di Bonifacio VIII ricostruita a poca distanza prese per pochi anni il nome di Città Papale, era in via di ricostruzione riacquisendo il proprio nome sotto la protezione dei Colonna già nel 1306, Storia di Palestrina, citta' del prisco Lazio, scritta da Leonardo Cecconi, Ascoli 1756, pp. 269 e segg.; secondo Pietrantonio Petrini la città fu riedificata nella pianura non lontano dalla superstite cattedrale presso la località nota come Madonna dell'Aquila v. Memorie prenestine disposte in forma di annali, p.150
- ^ Storia di Palestrina cit., p. 302
- ^ Dal 1969 si tiene a Carchitti ogni anno la "Sagra delle fragole".
- ^ F. Coarelli, I santuari del Lazio in età repubblicana, Roma 1987, pp. 35-84.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT
- ^ Scuola dell'Infanzia
- ^ Festival I 400 Corti Film Fest, su 4cento.it.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
- ^ a b Nel 2013, il sindaco Rodolfo Lena è stato eletto al Consiglio Regionale della Regione Lazio. Non essendo ancora terminato il suo mandato, ha preso il suo posto il vicesindaco Adolfo De Angelis, come "Sindaco F.F."
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palestrina
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.palestrina.rm.it.
- Palestrina, su sapere.it, De Agostini.
- Palestrina, il paese, su tibursuperbum.it.
- Palestrina, il Santuario della Fortuna, su tibursuperbum.it.
- Palestrina, la villa di Adriano, su tibursuperbum.it.
- Scheda sui resti della Villa di Adriano sul sito di Tesoridellazio.it
- Scheda sul Palazzo Colonna-Barberini sul sito di Tesoridellazio.it
- Scheda sui Propilei sul sito di Tesoridellazio.it
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 168362316 · SBN RLZL001515 · LCCN (EN) n81046794 · GND (DE) 4224216-2 · BNF (FR) cb12650159f (data) · J9U (EN, HE) 987007557312905171 |
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