Associazione Calcio Monza
L'Associazione Calcio Monza S.p.A., nota semplicemente come Monza, è una società calcistica italiana fondata nel 1912 con sede nella città di Monza.
AC Monza Calcio ![]() | |
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Brianzoli, Biancorossi, Bagaj | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Corona Ferrea, Spada viscontea |
Inno | Monza Alè Michele Magrin (2006) |
Dati societari | |
Città | Monza |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1912 |
Rifondazione | 2015 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Brianteo (18 568 posti) |
Sito web | www.monza1912.it |
Palmarès | |
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Titoli nazionali | 1 campionato di Seconda Divisione 1 Scudetto Serie D |
Trofei nazionali | 4 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Trofei internazionali | 1 Coppa Anglo-Italiana |
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Si invita a seguire il modello di voce |
Fondata nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912, è l'erede della tradizione sportiva iniziata il 1º settembre 1912 con la fondazione del Monza Foot Ball Club e successivamente transitata, previe varie rifondazioni e fusioni, attraverso vari soggetti societari, ultimo dei quali l'Associazione Calcio Monza Brianza 1912, dichiarata fallita ed estromessa dal calcio professionistico al termine della stagione 2014-2015[1]. L'1 luglio 2019 è stata cambiata la denominazione in Associazione Calcio Monza.[2]
Il Monza è una delle squadre italiane con più presenze nella Serie B, cui ha preso parte in 38 edizioni, l'ultima volta nella stagione 2000-2001. Nella sua storia il club brianzolo non ha però mai raggiunto la massima serie, risultando pertanto la squadra che ha partecipato al maggior numero di tornei di seconda serie italiana senza mai conseguire la promozione nel campionato maggiore. Detiene inoltre il record di vittorie nella Coppa Italia di Serie C (4 affermazioni).
Nella stagione 2019-2020 militerà in Serie C, terzo livello del campionato italiano di calcio.
Storia
La storia sociale inizia nel 1912, allorché la fusione di diverse società cittadine dà vita al Monza Foot Ball Club. Partito dalla Terza Categoria, gli anni venti e trenta il club scala i livelli del calcio italiano e nel 1939, pur militando ancora in terza divisione, raggiunge i quarti di finale di Coppa Italia (rimarrà l'unica squadra di tale livello capace di conseguire un simile risultato fino al 1984, allorché verrà uguagliata dal Bari, per poi essere superata nel 2016 dall'Alessandria che arrivò in semifinale). Nel 1951 raggiunge la Serie B e mantiene la categoria cadetta per quindici anni prima di retrocedere in C. Tornato subito in seconda serie, il Monza apre il suo primo ciclo di successi a metà degli anni settanta, quando si fa notare per le prestazioni nella Coppa Italia di Serie C: gioca tre finali consecutive, vincendo le prime due su Lecce e Sorrento, ma perdendo nel 1976 in un secondo confronto con i pugliesi. Al termine della stagione, i brianzoli vincono il Torneo Anglo-Italiano in finale contro il Wimbledon FC. Alla fine degli anni settanta il club lombardo sfiora la massima serie, sfumata a due turni dalla fine del campionato cadetto.
Tra gli anni ottanta e gli anni novanta, il Monza apre un nuovo ciclo di successi militando tra la seconda e la terza serie: nel 1988 e nel 1991 vince nuovamente la Coppa Italia di C entrambe le volte nella doppia finale contro il Palermo. Nel 1996 l'Empoli batte i biancorossi nella finale di Coppa Italia di C e l'anno seguente inizia una collaborazione con il Milan che porta il club brianzolo a diventare una sorta di società satellite dei rossoneri. All'inizio degli anni duemila torna nuovamente in C1 e a metà degli anni duemiladieci, dopo aver perso la finale di Coppa Italia di C con la Salernitana, il Monza fallisce e riparte dalla Serie D. Nel 2017 vince il massimo campionato dilettantistico e torna tra i professionisti.
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Calcio Monza | |
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Colori e simboli
Simboli ufficiali
Stemma
Il primo logo sociale conosciuto del Monza (in uso dagli anni 1920 fino al 1933) aveva l'aspetto di uno scudetto blu con bordo rosso, contenente il disegno della corona ferrea egualmente colorato di rosso. In capo era collocata una fascia bianca contenente l'epigrafe A.C. MONZA a lettere nere.
Allorché nel 1933 il club mutò colori sociali sostituendo il bianco al blu, lo stemma venne ridisegnato. Lo scudo diviene circolare, partito di rosso e bianco. La corona ferrea, spostata in basso, assume il colore oro; sopra di essa viene inserito il monogramma ACM, egualmente aureo. Nel 1938 tale logo subì piccole modifiche: lo scudo divenne un ancile e il monogramma venne ricolorato in bianco-rosso, rispettivamente con la tinta opposta a quella di sfondo (A metà bianca e metà rossa, C rossa e M bianca).
L'identificativo sociale venne totalmente rinnovato nel 1945: un rettangolo colorato internamente di bianco e rosso e contornato di rosso. Nella parte bianca appariva la scritta corsiva A.C., sovrastante la scritta MONZA disposta verticalmente; la parte inferiore ospitava invece l'anno di fondazione. La sezione rossa dello scudo conteneva invece la corona ferrea, colorata in giallo.
L'approdo del Monza in Serie B comportò, nel 1951, l'adozione di un nuovo stemma: un ancile diviso diagonalmente in bianco e rosso, contenente il disegno giallo della corona ferrea, racchiuso tra le scritte A.C. MONZA e 1912.
L'avvento del connubio con il marchio Simmenthal, nel 1956, fu sancito dall'adozione di un nuovo emblema: uno scudetto diviso diagonalmente in bianco e rosso e bordato in oro, contenente le due iniziali del nuovo nome societario (SM) egualmente dorate e sormontate da una miniatura della corona ferrea.
Seguì nel 1966 l'adozione quale simbolo della sola corona ferrea (libera da scudi e simili finiture), colorata in oro e rifinita in rosso. Il disegno assunse inoltre profondità: nel cerchio interno venne infatti inserita l'epigrafe A.C. MONZA.
Il 1984 vede un radicale rebranding societario: il logo ritorna alla forma rettangolare e alla foggia partita bianco-rossa. In esso spicca uno scaglione rovesciato bianco, nei cui bracci si colloca la dicitura CALCIO MONZA. Entro lo scaglione viene collocato il disegno della spada di Estorre Visconti.
Nel 2000 lo stemma riacquista la foggia di scudetto e viene declinato sulle sole tinte bianco-rosse: nel terzo superiore appare la corona ferrea rossa su fondo bianco, mentre nei due terzi inferiori è inserita la denominazione CALCIO MONZA 1912 a lettere bianche in campo rosso. Uno spesso bordo rosso cinge l'insieme.
Nel 2004 la rifondazione societaria comporta un redesign del logo: esso mantiene la forma a scudetto (arrotondata nelle linee) e privilegia il colore rosso, lasciando il bianco a scritte e dettagli. Al centro dell'emblema compaiono i disegni stilizzati della spada viscontea (doppia e incrociata) e della corona ferrea, sormontate dalla scritta AC MONZA BRIANZA e "taglianti in due" l'anno di fondazione (inscritto nella punta dello scudo). Linee bianche parallele ai bordi dell'emblema dinamizzano l'insieme.
Nel 2013, a seguito dell'acquisizione del club da parte di Anthony Armstrong Emery, il logo viene ulteriormente aggiornato: la corona ferrea si sposta in capo allo scudetto (ulteriormente modificato nella forma), mentre al suo interno rimangono la denominazione societaria (scritta con un diverso carattere tipografico) e il disegno della doppia spada incrociata[7].
Col fallimento societario e la ripartenza dell'estate 2015, entra in gioco un nuovo logo, ricalcato sull'ultimo adottato dalla fallita AC Monza Brianza 1912: le modifiche riguardano la ragione sociale, i caratteri adottati e la presenza del disegno della sola spada viscontea, in luogo delle due preesistenti. Nel 2016, a seguito del cambio di denominazione in S.S. Monza 1912, il logo viene aggiornato con la rimozione della sigla S.S.D. Nel 2019 è prevista un'ulteriore modifica del logo, a cui dovrebbe essere aggiunta la sigla AC sopra la parola MONZA e rimossa l'annata 1912.
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Un'incisione raffigurante la Corona Ferrea
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Logo dell'A.C. Monza Brianza 1912, in uso dal 2004 a settembre 2013
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Logo celebrativo del centenario di fondazione, adottato attorno al 2012
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Logo dell'A.C. Monza Brianza 1912, in uso da settembre 2013 a giugno 2015
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Logo della SSD Monza 1912 nell'annata 2015-2016
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Logo della SS Monza 1912, in uso dal 2016 a giugno 2019
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Logo dell'AC Monza, in uso da luglio 2019
Inno
Inno ufficiale del club è dal 2006 il brano Monza Alè, scritto e composto ad hoc dal calciatore Michele Magrin all'epoca tesserato monzese, in collaborazione con il cantautore Giò Fattoruso. La parte musicale venne eseguita dalla band Amusia (di cui Magrin era membro co-fondatore e voce solista) con Alessandro Fè alle tastiere, Carlo Cassera al basso, Fabrizio Zambuto alla chitarra e Fabio Ariano a batteria e percussioni. All'incisione presero altresì parte in veste di coristi anche altri giocatori all'epoca militanti nel club brianzolo: Vinicio Espinal, Valerio Capocchiano, Alberto Bertolini e Marco Guidone.
A decorrere dalla presentazione ufficiale, Monza Alè viene utilizzato per accompagnare tutte le occasioni ufficiali che coinvolgono il Monza, ivi comprese le gare casalinghe: tipicamente esso viene diffuso dagli altoparlanti dello stadio Brianteo all'ingresso delle squadre in campo e dopo ogni gol dei biancorossi.
Strutture
Stadio
Il primo campo di gioco dove l'F.B.C. Monza iniziò l'attività di allenamento, disputando i primi incontri, fu quello dei Boschetti Reali, dove già erano presenti altre società calcistiche (il Convitto Fumagalli e il Veloce Club Monzese). Per gentile concessione della Pro Victoria[8] gioca sul terreno sito in via Vittorio Veneto angolo via Duca d'Aosta a Triante, dove ora sorge la Parrocchia del Sacro Cuore e il suo oratorio[9]. Lì disputò il campionato di Terza Categoria 1913-1914, ma quando la Pro Victoria lo abbandona perché si trasferì in via Carlo Cattaneo[10] rinunciando a rinnovare l'affitto annuale il Monza dovette chiedere il subentro precisando di essere intenzionata a cintarlo con una palizzata in legno[11].
Il campo di Triante apparteneva al Comune e fu già difficile ottenere la concessione della recintatura, che avrebbe permesso di far pagare il biglietto d'ingresso e poter iscriversi al campionato di Promozione come stabilito dai regolamenti FIGC dell'epoca[12], perdipiù era scomodo e troppo lontano dal centro: la tranvia più vicina passava da via Borgazzi e o lo si raggiungeva a piedi oppure ci si arrivava pagando una carrozza, cosa improponibile per lo sparuto pubblico dell'epoca. È per questo motivo che i dirigenti si danno da fare e, dopo ottenuto il benestare da parte della Curia, ottengono di per poter utilizzare il campo situato dietro il Santuario delle Grazie Vecchie che si trova attaccato alla cinta del Parco di Monza oltrepassato il Lambro[13][14], raccolte 3 000 lire[15] con una pubblica sottoscrizione per la costruzione della tribunetta lo inaugurano il 13 maggio 1915[16] ospitando Milan, Chiasso e Juventus Italia.
L'evento suscitò l'interesse da parte anche dei giornali dell'epoca che dedicarono ampio spazio all'evento[17].
La società cresceva e le esigenze per affrontare l'attività sportiva richiedevano strutture adeguate. Il vecchio terreno delle Grazie Vecchie iniziava a risultare troppo stretto, così che si progettò la realizzazione di un nuovo terreno di gioco, questa volta di propria proprietà[18] costituendo la "Società Cooperativa Campo Sportivo" per raccogliere i fondi con azioni da 100 lire[19]. Il 23 febbraio 1923, con l'amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.
Il Monza gioca in via Ghilini fino al 1945 disputando anche il "Torneo Misto Serie C-Prima Divisione 1943-1944" organizzato dal Direttorio II Zona (Lombardia). È tra la terza e la quinta giornata d'andata che il Monza, tornato a disputare in casa dopo tre settimane la quinta partita il 5 marzo contro la Falck (non giocava in casa dal 13 febbraio e si era recato in trasferta a Lecco il 20 febbraio), trova la sgradita sorpresa di trovare completamente smontata la propria tribuna ed asportate tutte le travi di legno per poterle bruciare (i colpevoli non furono rintracciati)[20].
Dopo la liberazione, a conflitto concluso, il club rispolvera un vecchio progetto pubblicato prima dell'inizio della guerra su "Il Popolo di Monza"[21] e chiede di poter ottenere lo spazio libero dietro alla stazione di Monza essendo rimasto abbandonato il piazzale, precedentemente utilizzato come camposanto e poi dal 1930 per le adunate fasciste, tra la chiesa di San Gregorio e della vecchia Casa del Balilla (G.I.L.). La G.I.L. fu in parte recuperata come cine-teatro ed il Comune si impegnò a dare all'A.C. Monza un campo nuovo che venne inaugurato il 21 ottobre 1945.
Per i primi 3 campionati in Serie C gli spettatori si accalcavano lungo la rete di recinzione ed una collinetta con un piccolo tubolare e legno fungeva da tribuna. Ma poi per il Monza arrivò la promozione in Serie B e il San Gregorio, come era stato battezzato il campo, aveva bisogno di una tribuna nuova e capiente, di modo tale da realizzare un vero e proprio stadio. I soci del Monza, cedendo al Comune il vecchio campo di Via Ghilini, ottennero in cambio la costruzione di una tribuna costruita col cemento armato, quella che ancora oggi troviamo al Sada. Lo stadio conservò il nome di San Gregorio fino alla fine della stagione sportiva 1952-1953. Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato "Stadio Città di Monza" sebbene la cappelletta di San Gregorio fosse ancora lì alla fine del piazzale adibito a parcheggio. Lo stadio fu poi definitivamente intitolato la mattina del 3 dicembre 1965 allo scomparso Gino Alfonso Sada, presidente onorario[22] che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta portò la formazione brianzola a sfiorare diverse volte la promozione in massima serie.
La struttura però a metà degli anni settanta diventò insufficiente per quella che era ormai diventata una delle più popolose città della Lombardia e per una delle formazioni più ambiziose del campionato cadetto, tant'è che una partita di campionato, nelle stagione 1979-1980 contro il Bari, venne disputata allo stadio di San Siro per permettere al sempre più crescente pubblico brianzolo ma soprattutto ai numerosi pugliesi presenti in Lombardia di assistere al match in quella che viene considerata "la Scala" del calcio. Nel 1979 viene progettato il nuovo impianto sportivo monzese. Il 13 novembre 1982 venne depositata, ai bordi del viale delle Industrie, la prima pietra del futuro stadio della cittadina brianzola. I lavori subiranno dei ritardi negli anni (compreso l'allentamento dei tiranti della tensostruttura al pilone destro con un parziale cedimento della copertura), con il progetto rivisto in corso d'opera e ridimensionato, portando la capienza agli effettivi 20 000 posti. Lo stadio Brianteo venne inaugurato il 28 agosto 1988 con la partita di Coppa Italia Monza-Roma terminata con il punteggio di 2-1 in favore dei brianzoli con reti di Casiraghi, Giannini e Mancuso. L'impianto si dimostrò subito anacronistico perché sovradimensionato per la realtà monzese, non più in grado di attirare un pubblico numeroso come quello della fine degli anni settanta. Numerose sono state le proposte di riqualificazione dell'area, creando la cosiddetta cittadella dello sport monzese, ma a causa della mancanza di fondi da parte delle istituzioni il progetto non è mai partito.
Centro d'allenamento
Sede d'allenamento della formazione brianzola è dal 1992 il Centro Sportivo Monzello di via Ragazzi del '99, nella periferia nord di Monza. L'impianto è dotato di 8 campi da gioco regolamentari, due dei quali con tribune scoperte da 600 e 900 posti, 12 spogliatoi, una palestra predisposta per la preparazione fisica degli atleti, una sala dedicata ai test medici e un edificio che ospita gli uffici, la segreteria e la sede della società. Esso accoglie inoltre l'intera attività agonistica del settore giovanile biancorosso, dagli allenamenti agli incontri di campionato.
Società
Il club è una società per azioni, interamente controllata dal socio unico Fininvest S.p.A.
Organigramma societario
Dal sito ufficiale della società:[23]
- Silvio Berlusconi - Proprietario (tramite Fininvest S.p.A.)
- Paolo Berlusconi - Presidente
- Adriano Galliani - Amministratore delegato
- Leandro Cantamessa - Membro CDA
- Roberto Mazzo - Membro CDA
- Danilo Pellegrino - Membro CDA
- Filippo Antonelli Agomeri - Direttore sportivo
- Daniela Gozzi - Direttore operativo
- Davide Guglielmetti - Segretario generale
- Marco Ravasi - Team manager e Resp.Ufficio stampa
- Roberto Colacone - Responsabile settore giovanile
- Andrea Citterio - Segretario settore giovanile
- Paolo Facchetti - Responsabile infrastrutture
- Angelo Colombo - Responsabile attività di base
Sponsor
Di seguito gli sponsor del Monza.
- 1978-1981: Admiral Sportswear
- 1981-1988: Adidas
- 1988-1990: Virma
- 1990-1992: Umbro
- 1992-1995: Adidas
- 1995-1996: Reusch
- 1996-1998: Reebok
- 1998-2000: Adidas
- 2000-2002: Legea
- 2002-2004: Garman
- 2004-2006: Erreà
- 2006-2013: Adidas
- 2013-2014: Acerbis
- 2014-2015: Umbro
- 2015-2018: Macron
- 2018-2019: Boxeur Des Rues
- 2019-: Lotto
- fino al 1981: nessuno sponsor (vietati dalle normative)
- 1981-1986: Ponteggi Dalmine
- 1987-1988: Fratelli Beretta
- 1988-1989: Philco
- 1989-1990: Geotronics
- 1990-1992: Zincol
- 1992-1994: Philco
- 1994-1995: Progetto Brianza
- 1995-1997: Banca Popolare di Monza e Brianza
- 1997-1998: Firestone
- 1998-2000: Vismara
- 2000-2001: ghostyclub.com
- 2001-2002: Centrale Latte Monza
- 2002-2003: Gruppo IPQ
- 2004-2005: Alexia Alluminio
- 2005-2006: Sangalli G.
- 2006-2007: Vitali
- 2007-2008: Vitali, Malegori & SeRist
- 2008-2009: Vitali
- 2009-2010: Sangalli G., Provincia di Monza Brianza
- 2010-2011: Sangalli G.
- 2011-2012: Kopron
- 2012-2013: Monza CittàCardioprotetta (utilizzato esclusivamente in Monza-Venezia del 17 febbraio 2013)
- 2013-2014: Stop Racism
- 2014-2015: Biffi Mobili (utilizzato esclusivamente in Monza-Pordenone del 30 maggio 2015)
- 2015-2017: Mobil Plastic, poi anche Enerxenia (dal 23 febbraio 2017)
- 2017-2018: Pontenossa, Dell'Orto, Enerxenia, poi anche Mobil Plastic (dal 23 dicembre 2017)
- 2018-: Pontenossa, Giostyle
Settore giovanile
La società brianzola, pur non avendo mai disputato la massima serie, può vantarsi del fatto di aver sfornato numerosi talenti, che negli anni si sono fatti valere sia in Serie A che in nazionale. Particolarmente attiva è stata la scuola dei portieri: in ordine cronologico possiamo notare Luciano Castellini, Giuliano Terraneo, Francesco Antonioli, Luca Castellazzi e Christian Abbiati. Ancora oggi rimane una delle peculiarità del settore giovanile monzese, tanto da organizzare dei corsi specifici per l'allenamento dei portieri e per formare nuovi istruttori.
Le altre stelle che possiamo citare come prodotti del vivaio biancorossi Claudio e Patrizio Sala che furono protagonisti nel Torino negli anni settanta, i talenti di Paolo Monelli, Daniele Massaro, Roberto Antonelli e Angelo Colombo nella prima metà degli anni ottanta, Pierluigi Casiraghi e Anselmo Robbiati tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta.
Il Monza nella cultura di massa
Sabato 8 ottobre 1955 alle ore 15.00 venne trasmesso il primo anticipo di calcio del campionato italiano in diretta dalla Rai[24]. In base ad un accordo siglato tra Lega Nazionale ed ente di stato, le telecamere della televisione pubblica potevano riprendere un incontro a scelta tra i campionati di Serie A, B e C. La partita scelta era l'incontro di Serie B tra Simmenthal Monza e Verona. Un'autentica novità che aprì l'era del calcio in televisione, fruttando alla squadra brianzola la somma di 700.000 lire. La partita venne commentata da Nicolò Carosio, di fronte ad un pubblico di appena 1.500 spettatori. Un numero giustificato dalle altre migliaia di persone radunate nei bar cittadini, affascinati dalla novità dell'evento.
Il periodo d'oro della squadra brianzola coincise anche con l'epoca di maggior interesse nei confronti dei colori biancorossi. Negli anni settanta la squadra, forte dei successi ottenuti nella neonata Coppa Italia Semiprofessionisti e delle stagioni da protagonista nella categoria cadetta, per il suo gioco spumeggiante venne soprannominata il Borussia di Brianza o anche il Chelsea di Milano, proprio in riferimento alle due compagini che stavano facendo grandi cose nei rispettivi campionati. Ezio Luzzi, storico commentatore della Serie B per la trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, era spesso collegato dal Sada per raccontare il match più importanti della giornata di Serie B, tanto da incidere nel 1977 un LP che raccontava proprio gli anni d'oro della squadra brianzola: Monza - un documentario sonoro sulle vicende romantiche e sportive dei 65 anni del Monza Calcio. Renato Pozzetto nel film Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective interpreta l'investigatore privato Riccardo Finzi, appassionato del Monza Calcio, che in una frase dichiara “Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie A”, mostrando da un lato la rivalità campanilistica, essendo lui originario del Lago Maggiore e quindi filo-varesino, e dall'altro lato una celata verità, ovvero l'impossibilità quasi congenita della squadra monzese per raggiungere il massimo campionato italiano.
Allenatori e presidenti
- 1912-1935 Commissione tecnica
- 1935-1936 Leopoldo Conti
- 1936-1937 Silvio Stritzel
- 1937-1938 Angelo Albertoni
- 1938-1939 Leopoldo Conti
- 1939-1940 Alessandro Scarioni
- 1940-1942 Angelo Piffarerio
- 1942-1945 Mario Antonioli
- 1945-1947 Angelo Piffarerio
- 1947-1948 Luigi Bonizzoni
- 1948-1949 Oreste Barale
- 1949-1953 Annibale Frossi
- 1953-1954 Annibale Frossi (1ª-10ª)
- Emilio Zafferri (11ª-12ª)
- Fioravante Baldi (13ª-34ª)
- 1954-1955 Fioravante Baldi (1ª-10ª)
- Carlo Alberto Quario (11ª-34ª)[25]
- 1955-1956 Pietro Rava
- 1956-1957 Eraldo Monzeglio (1ª-10ª)
- Bruno Arcari (11ª-34ª)[26]
- 1957-1958 Bruno Arcari
- 1958-1959 Pietro Rava (1ª-32ª)
- Manlio Cipolla (33ª-38ª)
- 1959-1960 Attilio Kossovel
- 1960-1963 Hugo Lamanna
- 1963-1964 Hugo Lamanna (1ª-25ª)
- Vittorio Malagoli (26ª-38ª)[27]
- 1964-1965 Vittorio Malagoli (1ª-31ª)
- Vincenzo Rigamonti (32ª-38ª)[28]
- 1965-1966 Vincenzo Rigamonti (1ª-35ª)
- Bruno Dazzi (36ª-38ª)[29]
- 1966-1967 Luigi Radice
- 1967-1968 Luigi Radice (1ª-25ª)
- Bruno Dazzi (26ª-42ª)[30]
- 1968-1969 Bruno Dazzi e Nils Liedholm (D.T.)
- 1969-1971 Luigi Radice
- 1971-1973 Franco Viviani
- 1973-1974 Gino Pivatelli (1ª-11ª)
- Mario David (12ª-38ª)[31]
- 1974-1975 Mario David (1ª-18ª)
- Alfredo Magni (19ª-38ª)[32]
- 1975-1980 Alfredo Magni
- 1980-1981 Sergio Carpanesi (1ª-10ª)
- Lamberto Giorgis (11ª-30ª)[33]
- Franco Fontana (31ª-38ª)
- 1981-1982 Franco Fontana
- 1982-1983 Franco Fontana (1ª-9ª)
- Guido Mazzetti (10ª-38ª)[34]
- 1983-1984 Guido Mazzetti (1ª-13ª)
- Alfredo Magni (14ª-38ª)[35]
- 1984-1985 Alfredo Magni
- 1985-1986 Alfredo Magni (1ª-17ª)
- Paolo Carosi (18ª-38ª)[36]
- 1986-1987 Antonio Pasinato
- 1987-1990 Pierluigi Frosio
- 1990-1991 Franco Varrella (1ª-28ª)
- Giovanni Trainini (29ª-34ª)[37]
- 1991-1993 Giovanni Trainini
- 1993-1994 Giovanni Trainini (1ª-11ª)
- Nedo Sonetti (12ª-38ª)
- 1994-1996 Simone Boldini
- 1996-1997 Giorgio Rumignani (1ª-26ª)
- Luigi Radice (27ª-34ª e play-off)
- 1997-1998 Luigi Radice (1ª-5ª)
- Bruno Bolchi (6ª-24ª)
- Pierluigi Frosio (25ª-38ª)
- 1998-1999 Pierluigi Frosio
- 1999-2000 Pierluigi Frosio (1ª-23ª)
- Roberto Antonelli (24ª-38ª)
- 2000-2001 Roberto Antonelli (1ª-19ª)
- Gaetano Salvemini (20ª-38ª)
- 2001-2002 Simone Boldini (1ª-9ª)
- Romano Cazzaniga (10ª-15ª)
- Roberto Antonelli (16ª-21ª)
- Romano Cazzaniga (22ª-28ª)
- Simone Boldini (29ª-34ª)
- 2002-2003 Simone Boldini (1ª-9ª)
- 2003-2004 Oscar Piantoni (1ª-7ª)
- Massimo Pedrazzini (8ª-34ª)
- 2004-2005 Giovanni Trainini (1ª-21ª)
- Antonio Sala (22ª-34ª e play-off)
- 2005-2007 Giuliano Sonzogni
- 2007-2008 Giuliano Sonzogni (1ª-5ª)
- Giovanni Pagliari (6ª-34ª)
- 2008-2009 Dario Marcolin (1ª-17ª)
- Giuliano Sonzogni (18ª-34ª)
- 2009-2010 Roberto Cevoli
- 2010-2011 Alessio De Petrillo (1ª-14ª)
- Corrado Verdelli (15ª-28ª)
- Gianfranco Motta (29ª-34ª e play-out)
- 2011-2012 Gianfranco Motta
- 2012-2014 Antonino Asta
- 2014-2015 Fulvio Pea
- 2015-2016 Alessio Delpiano (1ª-20ª)
- Sandro Salvioni (21ª-31ª)
- Alessio Delpiano (32ª-38ª)
- 2016-2018 Marco Zaffaroni
- 2018-2019 Marco Zaffaroni (1ª-8ª)
- Cristian Brocchi (9ª-)
- 1912-1915 Mario Tagliabue[38]
- 1915-1918 Giuseppe Gritti[39]
- 1919-1922 Giuseppe Daffieno[40]
- 1922-1925 Ulisse Cattaneo
- 1925-1929 Ernesto Crippa
- 1929-1932 Gaetano Ciceri
- 1932-1933 Ernesto Crippa
- 1933-1934 Ernesto Crippa
- 1934-1935 Gaetano Ciceri
- 1935-1936 Giuseppe Viganò
- 1936-1937 Giuseppe Vigano
- 1937-1938 Riccardo Rivolta
- 1938-1939 Emilio Resnati
- 1939-1940 Antonio Bolognini
- 1940-1945 Carlo Guffanti[41]
- 1945-1948 Lino Camagni
- 1948-1953 Giuseppe Borghi
- 1953-1955 Giovanni Battista Pastori
- 1955-1965 Claudio Sada[42]
- 1965 Comitato di reggenza[43]
- 1966-1969 Enzo Radaelli
- 1969-1971 Aurelio Cazzaniga
- 1971-1972 Vitaliano Sala
- 1972-1980 Giovanni Cappelletti
- 1980-1999 Valentino Giambelli
- 1999-2001 Pierino Fazzolari
- 2001-2002 Massimo Belcolle
- 2002-2003 Cesare Giosuè D'Evant (Amministratore Unico)
- 2003-2004 Priamo Atzeni[44]
- Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino[45]
- 2004-2009 Gian Battista Begnini[46]
- 2009-2010 Stefano Salaroli
- 2010-2012 Luca Magnoni
- 2012 Nicola Rigamonti (ad interim)
- 2012-2013 Maurizio Carlo Prada (Amministratore Unico)
- 2013-2014 Anthony Armstrong Emery
- 2014-2015 Dennis Bingham
- 2015-2019 Nicola Colombo
- 2019- Paolo Berlusconi
Giocatori
Hall of Fame
Il seguente è l'elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito ufficiale del club[47].
- Francesco Antonioli (1986-1988)
- Evaristo Beccalossi (1985-1986)
- Ariedo Braida (1975-1977)
- Marco Branca (2000-2001)
- Ruben Buriani (1974-1977)
- Pierluigi Casiraghi (1985-1989)
- Luciano Castellini (1965-1970)
- Alessandro Costacurta (1986-1987)
- Walter De Vecchi (1975-1978)
- Luigi Di Biagio (1989-1992)
- Patrice Evra (1999-2000)
- Maurizio Ganz (1988-1989)
- Jean François Gillet (1999-2000)
- Daniele Massaro (1978-1981)
- Aurelio Milani (1955-1957)
- Paolo Monelli (1978-1981)
- Emiliano Mondonico (1970-1971)
- Giulio Nuciari (1988-1989)
- Davide Pinato (1983-1988)
- Felice Pulici (1977-1978)
- Anselmo Robbiati (1987-1993/2004-2005)
- Fulvio Saini (1980-1998)
- Claudio Sala (1965-1967)
- Patrizio Sala (1973-1975)
- Giovanni Stroppa (1987-1989)
- Carlo Tagnin (1954-1957)
- Giuliano Terraneo (1974-1977)
- Marco Zaffaroni (2004-2008)
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni interregionali
- Serie C: 3
- Serie D: 1
Competizioni internazionali
Altri piazzamenti
- Terzo posto: 1955-1956
- Secondo posto: 1981-1982 (girone A), 1987-1988 (girone A), 1991-1992 (girone A)
- Vittoria play-off: 1996-1997 (girone A)
- Terzo posto: 2004-2005 (girone A)
- Finalista: 1975
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2° | Seconda Divisione | 4 | 1922-1923 | 1925-1926 | 44 |
Prima Divisione | 2 | 1927-1928 | 1928-1929 | ||
Serie B | 38 | 1951-1952 | 2000-2001 | ||
3° | Seconda Divisione | 1 | 1926-1927 | 44 | |
Prima Divisione | 6 | 1929-1930 | 1934-1935 | ||
Serie C | 20 | 1935-1936 | 2019-2020 | ||
Serie C1 | 16 | 1981-1982 | 2011-2012 | ||
Lega Pro | 1 | 2014-2015 | |||
4° | Serie C2 | 5 | 2002-2003 | 2013-2014 | 8 |
Prima Divisione | 1 | 1941-1942 | |||
Serie D | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 |
Il Monza si affiliò per la prima volta ad una lega calcistica nazionale della FIGC nel 1922. Nei due anni precedenti, dal 1920 al 1922, aveva disputato due edizioni della Prima Categoria del Comitato Regionale Lombardo.
Statistiche individuali
Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti.
- 552 Fulvio Saini
- 291 Sergio Magni
- 288 Marco Bolis
- 273 Francesco Copreni
- 234 Roberto Fontanini
- 230 Giacomo De Poli
- 229 Franco Fontana
- 223 Maurizio Ronco
- 220 Carlo Colombetti
- 204 Giacomo Villa
- 83 Bruno Dazzi
- 68 Giovanni Arosio
- 62 Luigi Sanseverino
- 56 Carlo Villa
- 41 Andrea D’Errico
- 41 Pietro Lorenzini
- 40 Vincenzo Iacopino
- 38 Luigi Beretta
- 38 Aurelio Milani
- 37 Guido Soldani
Tifoseria
Storia
ma io non mollerò, questa è la mia mentalità
segui anche tu la squadra della tua città»
Il tifo organizzato in città affonda le proprie radici, sulla scia delle grandi metropoli del nord, sin dai primissimi anni settanta: il primo gruppo prettamente ultras fu quello dei Commandos, che scelsero di posizionarsi nella gradinata centrale dello stadio Sada; nel 1977 nacquero invece le Brigate Biancorosse, le quali ressero per diverso tempo le redini del tifo in centrale, affiancati da gruppi minori quali Prima Linea e Fossa Arditi. Nei primi anni ottanta le diverse componenti del movimento ultras brianzolo decisero di riunirsi dietro ad unico striscione, quello della Legione d'Assalto, cui si affiancarono poco dopo gli Eagles Monza, il gruppo più rappresentativo, per longevità e numeri, del tifo monzese. In quegli anni, prossimi al pensionamento dello stadio Sada in favore del nuovo stadio Brianteo, le diverse anime del tifo - oltre agli Eagles, erano nati diversi gruppi minori: Vedano Erotika, Wild Kaos, Libertà Korps, Gruppo Avvinazzato, Inferno Biancorosso, Indians - decisero di abbandonare la gradinata centrale in favore della curva Lambro. A seguito del trasferimento del sodalizio brianzolo nel nuovo impianto, il tifo conobbe un periodo di particolare vivacità, soprattutto per quanto riguarda i Monza Clubs, che arrivarono a moltiplicarsi e a contare svariati iscritti lungo tutta la Brianza. Dopo lo scioglimento degli Eagles nel 1992, dall'unione dei gruppi ultras rimasti, nacque la Gioventù Brianzola nel 1993, gruppo che decise di adottare come simbolo un'aquila in omaggio al grande lavoro svolto dagli Eagles negli anni, sul cui striscione, per l'appunto, il volatile campeggiava sin dalla fondazione. Nel 1994 poi nacquero i S.A.B. (ovvero Sempre Al Bar): la scissione era dovuta a un modo diverso di intendere il tifo e per divergenze di base. In principio era un gruppo chiuso e goliardico, dedito al mangiar bene (e soprattutto al bere) e che affrontava le trasferte in disparte, organizzandosi con macchine o pulmini privati; era usanza capovolgere lo striscione se il bar dello stadio era sprovvisto di bevande alcooliche. Nel 2001 la Gioventù Brianzola si sciolse e il S.A.B. divenne il gruppo trainante della Curva Davide Pieri: da quel momento iniziò l'organizzazione delle trasferte in pullman e con treni speciali. Dal 1999 comparve anche il Graziosa Group, marcato da appoggio reciproco con i S.A.B. Scioltosi il Graziosa Group, i S.A.B. rimasero per qualche anno l'unico gruppo ultras a presenziare al Brianteo, salvo essere stati affiancati di recente dal gruppo 1912 e dagli N.D.O.; quest'ultimo gruppo, inizialmente posizionatosi nella Tribuna Ovest dell'impianto, a seguito dello spostamento, nel 2018, in Curva Sud, scelse di mutare il significato dell'acronimo da "Noi Della Ovest" a "Noi Dell'Osteria". La Curva Sud del Brianteo, è chiamata anche Curva Davide Pieri in ricordo di un giovane tifoso morto prematuramente nel dicembre del 1998[48]. La tribuna stampa dello stadio è invece stata intitolata, a tempo di record, alla memoria di Claudio Parma, giornalista e tifoso biancorosso, deceduto il 3 luglio del 2008[49].
Gemellaggi e rivalità
La tifoseria biancorossa è gemellata fin dagli anni ottanta con quella Triestina. Anche con qualche gruppo delle tifoserie di Foggia e Lecco c'è una rispettiva amicizia. Ultimamente è nato un gemellaggio con la tifoseria spagnola dello Sporting Gijon. Esisteva fino al 2001 un rapporto di amicizia con i tifosi del Chievo.
La rivalità più sentita da ambo le parti è quella vissuta nei confronti del Como, rivalità che ha portato a numerosi e violenti scontri, soprattutto a cavallo fra gli anni '70 e '80; tuttavia anche le ultime partite in cui le due squadre si sono affrontate hanno dato vita ad accesi scontri, dopo un periodo di relativa assenza del derby a causa di fallimenti e vicissitudini sportive. L'origine della rivalità è rintracciabile in acredini storiche e sportive, oltre che nella vicinanza geografica[50]. Un'altra importante rivalità è quella vissuta nei confronti del Pisa, a causa della finale playoff del 2006, vinta dai toscani, cui sono seguiti violenti scontri all'interno dello stadio e altrettanto feroci polemiche[51]. Altre rivalità si hanno nei confronti del Venezia, del Novara, dell'Alessandria e del Genoa; la rivalità contro i Grifoni è nata a seguito della finale playoff del 2005, che sancì il ritorno dei liguri in B. Rivalità minori o appartenenti al passato riguardano il Varese, partita che sino agli anni '90 era molto sentita da entrambe le tifoserie, la Pistoiese e il Torino[52][53].
Organico
Rosa
Aggiornata al 23 luglio 2019.[54]
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Staff tecnico
- Cristian Brocchi - Allenatore
- Alessandro Lazzarini - Allenatore in seconda
- Luca Righi - Allenatore portieri
- Pietro Lietti - Preparatore atletico
- Simon Barjie - Responsabile e Coordinatore Area Fisico-Atletica
- Matteo Abbate - Responsabile e Coordinatore Area Difensiva
- Simone Tiribocchi - Responsabile e Coordinatore Area Offensiva
- Mauro Apone - Recupero infortunati
- Dr. Antonino Lipari - Responsabile sanitario
- Dr. Paolo Santamaria - Medico sociale
- Matteo Ficini - Fisioterapista
- Giorgio Incontri - Fisioterapista
- Marco Ravasi - Team Manager
Note
- ^ Lega Pro
- ^ Il Sole 24 Ore
- ^ Comunicato ufficiale e resoconto pubblicato il 29 dicembre 1917 dalla Gazzetta dello Sport.
- ^ Sono poche le società che rimasero in vita durante tutta la Prima Guerra Mondiale: Inter, Milan, Saronno, Legnano e diverse altre adesso non più in vita.
- ^ Come risulta da evidenti documenti fotografici pubblicati sul libro "Bianco su rosso, la storia del Calcio Monza" l'ultima foto con la maglia bianco-azzurra divisa a metà è del 1931-32. Poi, per due stagioni consecutive, si passa ad una larga banda verticale rossa in mezzo al bianco.
- ^ Non va confuso l'A.C. Monza (2º nel girone C, ammesso alle finali quale prima squadra non riserve) con il Dopolavoro Singer, altra squadra monzese (1º nel girone G) anch'essa ammessa alle finali.
- ^ Nuovo logo per l'AC Monza Brianza 1912 Archiviato il 3 luglio 2015 in Internet Archive., acmonzabrianza.it
- ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante e di Via Sempione datato 11 agosto 1911 sottoscritto dal Presidente della Pro Victoria Giuseppe Vismara (il capitolato stabiliva che non era possibile subaffittare nessuno dei due campi).
- ^ Mappa della Parrocchia del Sacro Cuore, italiamappe.it.
- ^ Dal libro "La Pro Victoria compie 90 anni, piccola ma grande società sportiva 1909-1996" pag.37.
- ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante sottoscritto dal Presidente dell'A.C. Monza, Mario Tagliabue in data 10 ottobre 1914, il quale paga Lire 50 per l'affitto annuale.
- ^ Archivio del Comitato Regionale Lombardia, comunicati ufficiali della stagione 1914-1915.
- ^ Passato l'attuale ponticello di via Boccaccio (che all'epoca non esisteva perché si arrivava lì da via Santuario delle Grazie Vecchie) il Santuario delle Grazie Vecchie è ubicato all'inizio di via Montecassino.
- ^ La mappa di Monza che mostra dove si trovano "Le Grazie Vecchie", da legrazievecchie.org.
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.25 e 220..
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.220, dove gli autori hanno retrodatato l'evento al 1914 confondendo il Sacro Cuore (dove non c'era la tribuna, il Comune non la concesse) con le Grazie Vecchie (dove fu costruita la tribunetta).
- ^ Gazzetta dello Sport di venerdì 14 maggio 1915 pag.3 (conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense presso la Mediateca di Via della Moscova).
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28, dove cita "... a lire mille la pertica viene acquistato un appezzamento di terreno in fondo a Via Ghilini, oltre la "Buca Lua" ... A conti fatti ne esce una spesa finale aggirantesi sulle sessantamila lire ..."
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28..
- ^ Storia raccontata dal giocatore del Monza Aurelio Piazza ad un giornalista di Monza.
- ^ Conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense e dalla Biblioteca Comunale di Monza.
- ^ Onorario, non effettivo, perché sebbene fosse stato lui a volere la fusione con la Simmenthal, alla presidenza della società andò il figlio Claudio.
- ^ Organigramma 2017-2018, su monza1912.it. URL consultato il 17 luglio 2018.
- ^ Pino Frisoli, La Tv per sport, Edizioni Tracce, 2007, p. 144, ISBN 978-88-7433-392-9.
- ^ Arriva sulla panchina il 20/11/1954
- ^ Arriva sulla panchina il 2/12/1956
- ^ Arriva sulla panchina il 17/3/1964
- ^ Arriva sulla panchina il 3/5/1965
- ^ Arriva sulla panchina il 2/6/1966
- ^ Arriva sulla panchina il 28/2/1968
- ^ Arriva sulla panchina il 1/12/1973
- ^ Arriva sulla panchina il 21/1/1975
- ^ Arriva sulla panchina il 17/11/80
- ^ Arriva sulla panchina il 10/11/1982
- ^ Arriva sulla panchina il 6/12/1983
- ^ Arriva sulla panchina il 10/1/1986
- ^ Arriva sulla panchina il 5/5/1991
- ^ Mario Tagliabue è nominato quale Presidente del Monza F.B.C. presente alla fusione del 1913 fra Monza F.B.C. e Juventus (ex sezione calcio del Veloce Club Monzese) presso la Trattoria "Cappello Vecchio" sull'articolo pubblicato in occasione dei festeggiamenti del "trentennale" dal settimanale "Il Popolo di Monza" a titolo "Trent'anni di attività dell'Associazione Calcio Monza" sul n. 18 del 6 maggio 1943 (Biblioteca Comunale di Monza).
- ^ Dal 1916 al 1918, non c'è la certezza perché il Monza rimase attivo durante tutta la Guerra
- ^ Dalla "Gazzetta dello Sport" del 31 agosto 1919 con titolo All'A.C. Monza Giuseppe Daffieno è citato solo quale "Presidente Onorario" perché quello effettivo è il ragionier C. Tagliabue.
- ^ Non c'è la certezza perché il Monza rimase attivo anche durante il "Torneo delle Società Minori" organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia (1944-45). È necessario per questo motivo consultare il giornale "Brianza Repubblicana" conservato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Opac Sbn).
- ^ Sotto la presidenza Sada, la società fondendosi con l'A.S. Simmenthal cambia nome in A.S. Simmenthal - Monza
- ^ A causa della scomparsa del presidente Sada, Filippo Amico, Aurelio Cazzaniga, Ambrogio Ferrazzi, Marco Fumagalli, Amerigo Gatti, Luigi Pavia, Enzo Redaelli, Giulio Rodino e Gian Marco Tagliabue formano un "Comitato di Reggenza".
- ^ D'Evant riveste la carica di Amministratore Unico mentre Atzeni quella di azionista di maggioranza
- ^ Il 18 marzo 2004 dichiarato il fallimento la gestione passa sotto l’egida del giudice Roberto Fontana e dei curatori Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino.
- ^ Vincendo l'asta fallimentare, rimane in carica dal 3 giugno 2004 al 7 luglio 2009.
- ^ Hall of Fame - I più grandi biancorossi di tutti i tempi - Official Site A.C. Monza Brianza Archiviato il 28 febbraio 2015 in Internet Archive.
- ^ Il ricordo di Davide Pieri sul sito del SAB Monza Archiviato il 19 aprile 2010 in Internet Archive.
- ^ Il ricordo degli amici
- ^ http://www.monzatoday.it/video/scontri-monza-como.html
- ^ https://100x100monza.blogspot.it/2016/06/la-vergogna-di-pisa.html?m=0
- ^ http://www.toronews.net/archivio-toro-news/quel-che-successe-a-monza/
- ^ https://100x100monza.blogspot.it/2015/05/ultimi-novanta-minuti-col-cuore-in-gola.html?m=1
- ^ monza1912.it, Rosa Monza 1912 http://www.monza1912.it/squadra-principale.php Rosa Monza 1912 . URL consultato il 1º settembre 2018.
Bibliografia
- Lino Rocca e Giorgio Vegetti, Bianco su rosso - la storia del Calcio Monza, Monza, Angelo Brasca Editore, 1977.
- Matteo Delbue, Carlo Fontanelli, Stefano Peduzzi E non andremo mai in Serie A... 100 anni di Monza Empoli, Geo Edizioni, 2012.
- Fabrizio Melegari, Almanacco Illustrato del Calcio - La storia, Modena, Panini e Gazzetta dello Sport, 2005.
- Alfio Tofanelli, Tuttocalcio, Pistoia e Firenze, varie edizioni dal 1976-1977 al 2015.
- Calciatori - La raccolta completa degli album Panini, Modena, Panini e Gazzetta dello Sport, 2004.
- Massimo Dutto e Giorgio Vegetti, 80 anni di Monza, supplemento al periodico quindicinale "Brianteo", Monza, 1992.
- Calcio Monza 1984/85, supplemento al Corriere di Monza e Brianza, Monza, 1984.
- Guerin Sportivo, anni 1976-1990.
- Gazzetta dello Sport, anno 1942.
- Il Giorno, anni 1970-2007.
- Il Cittadino di Monza e Brianza, anni 1912-2007.
- Bruno Giove, Accadde Oggi. Monza News.
- AA. vv., Rassegna stampa. Sab Monza.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (IT, EN) Sito ufficiale, su acmonza.com.
- AC Monza (canale), su YouTube.
- Associazione Calcio Monza, su int.soccerway.com, Perform Group.
- Associazione Calcio Monza, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (DE, EN, IT) Associazione Calcio Monza, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.