Chiesa della Visitazione di Maria Santissima (Trento)

chiesa a Gardolo, Trento
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La chiesa della Visitazione di Maria Santissima è una chiesa di Gardolo, nella Valle dell'Adige (provincia autonoma di Trento).[2]

Chiesa della Visitazione di Maria Santissima
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
LocalitàGardolo
Coordinate46°06′29.9″N 11°06′39.3″E
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolareVisitazione della Beata Vergine Maria
Arcidiocesi Trento
Consacrazione1859[1]
Stile architettonicoLombardesco, neoclassico[2]
Inizio costruzione1855
Completamento1859 (edificio)
1925 (campanile)

Storia

Vecchia parrocchiale

 
Il campanile della vecchia chiesa di Gardolo visto dal fianco settentrionale dalla chiesa della Visitazione di Maria Santissima, sul lato est della piazza.

La preesistente parrocchiale di Gardolo compare in un documento conservato dalla cattedrale di San Vigilio del 1467 e riguarda la sua consacrazione. In quel documento c'è la frase:"dicta ecclesia tendit ad ruinam" che fa supporre che in quella località vi fosse un luogo di culto che versava in pessime condizioni. Quel primo edificio del quale si hanno notizie aveva avuto la committenza di un notaio locale attorno all'inizio del XIV secolo. La sua costruzione viene fatta risalire tuttavia da alcune fonti al periodo compreso tra il XIV ed il XV secolo, e certamente la consacrazione di quella cappella avvenne oltre un secolo dopo, e fu dedicata a Santa Maria Vergine.[3]

 
Altare maggiore della vecchia chiesa (opera di Giovanni Francesco Ogna da Brescia) e pala d'altare con la Visitazione (attribuita a Domenico Zeni).

Sembra molto probabile che le stesse maestranze che lavorarono a questo antico edificio abbiano in seguito prestato la loro opera anche nella costruzione della chiesa di San Pietro di Cembra.[4]

La torre campanaria della chiesa primitiva, che esisteva sin dal XVI secolo (venne eretta quasi certamente attorno al 1579.[5]), venne utilizzata da Napoleone Bonaparte il 5 settembre del 1796, durante la campagna d'Italia, come punto di osservazione per "riconoscere la posizione dell'inimico da quella parte e dati gli ordini appositi ritornò a Trento".[6]

Il vecchio campanile, dopo la sua costruzione, venne restaurato varie volte, e sicuramente uno di questi interventi si ebbe prima del luglio 1788 perché è giunta sino a noi la documentazione che riguarda una spesa alla quale la popolazione del paese dovette far fronte in quella data e relativa alla fornitura, da Trento, di un carico di calcina usata per lavori alla costruzione. L'orologio, del quale la torre è ancora fornita, ma più ancora le campane, furono molto importanti per la comunità, e non solo a fini religiosi. Una disposizione (regola) della fine del XVII secolo stabiliva l'obbligo per tutti, nel caso la campana maggiore venisse fatta suonare dal sindaco, di convenire velocemente nella piazza del paese per dare il necessario aiuto in caso di calamità naturali, in particolare alluvioni causate dalla roggia che attraversa ancora il paese.[7]

L'altare maggiore della chiesa, in diaspro e marmo di Carrara, è del 1771 ed è opera di Giovanni Francesco Ogna, di Brescia. La pala d'altare con l'immagine della Visitazione è di poco posteriore ed è attribuita a Domenico Zeni. Entrambe le opere, dopo la dismissione della vecchia cappella, vennero trasferite nella navata della nuova chiesa, sul lato meridionale.[8]

Dopo la costruzione della nuova chiesa l'edificio subì un veloce degrado. Venne sconsacrato, utilizzato come magazzino dall'Esercito imperiale austriaco e poi venduto all'incanto nel 1873. In seguito ne venne modificata la destinazione d'uso e divenne abitazione civile.[9]

Nuova parrocchiale

La costruzione dell'edificio moderno, su progetto di Antonio Pages, iniziò nel 1855 e venne ultimata, come testimonia anche la data presente sulla facciata, nel 1859.[10][2]

 
Esterno posteriore. Zona absidale e campanile.
 
Affresco sulla cupola absidale.

Architettura

Esterno

La facciata è in stile neoclassico (lombardesco) tripartita da lesene somontata da frontone. La parte centrale ospita il portale principale e le due parti laterali ospitano quattro grandi dipinti, opera del 1903 di Gaetano Degiacomi. Ad entrambi i lati, in posizione arretrata rispetto alla facciata, due portali secondari. Questi sono sormontati ognuno da un grande dipinto, sempre opera di Degiacomi. La torre campanaria è di epoca posteriore, ed è stata edificata solo nel 1925.

Interno

La struttura ha un'unica aula suddivisa in nove campate. L'atrio al quale si accede dal portale maggiore ha pianta rettangolare ed è sormontato da un arco a tutto sesto nel cui interno è presente un dipinto semicircolare. L'altare maggiore è rialzato. Tutto l'interno è abbellito da dipinti murali, opere di Duilio Corompai e di Gaetano Degiacomi.[10]

Pubblicazioni

  • Parrocchia della Visitazione di Gardolo (a cura di), Bosnia Erzegovina, dramma e speranza, Trento, Vita trentina, 1998, SBN IT\ICCU\BVE\0159711 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).

Note

  1. ^ Ottone Brentari, pp.184-185.
  2. ^ a b c Aldo Gorfer, pp.204-205.
  3. ^ Barbara Gerlich, p.81.
  4. ^ Barbara Gerlich, p.88.
  5. ^ Barbara Gerlich, p.83.
  6. ^ Barbara Gerlich, p.109.
  7. ^ Barbara Gerlich, pp.97-98.
  8. ^ Barbara Gerlich, p.90.
  9. ^ Barbara Gerlich, pp.99-100.
  10. ^ a b Chiesa della Visitazione di Maria Santissima - Gardolo, Trento, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeb. URL consultato il 17 luglio 2019.

Bibliografia

  • Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino occidentale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, SBN IT\ICCU\TSA\1415532 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Ottone Brentari, Guida del Trentino. Trentino orientale. Parte prima: Val d'Adige inferiore e Valsugana, Bologna, Forni, 1971, SBN IT\ICCU\VEA\1172765 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Barbara Gerlich, Gardolo che fu, Trento, Edizioni31, 2017, ISBN 978-88-6486-113-5.

Voci correlate

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