Pasta alla carbonara
La pasta alla carbonara è un piatto caratteristico del Lazio,[2] e più in particolare di Roma[1] preparato con ingredienti popolari e dal gusto intenso.
| Pasta alla carbonara | |
|---|---|
| Origini | |
| Luogo d'origine | |
| Regione | Lazio |
| Zona di produzione | Roma[1] |
| Dettagli | |
| Categoria | primo piatto |
| Settore | piatto romano |
I tipi di pasta tradizionalmente più usati sono gli spaghetti o i rigatoni.
Origine
Le origini del piatto sono tuttora incerte e al riguardo esistono diverse ipotesi, la più accreditata delle quali riconduce la sua comparsa ad un'origine laziale.[2][1][3]
Ipotesi alleata
È un dato di fatto che la carbonara non venga citata nel classico manuale di cucina romana di Ada Boni, edito nel 1930.[4] Difatti, il piatto viene ricordato per la prima volta nel periodo immediatamente successivo alla liberazione di Roma nel 1944, quando nei mercati romani apparve il bacon portato dalle truppe alleate.[3][5] Questo spiegherebbe perché nella carbonara, a differenza di altre salse come l'amatriciana, pancetta e guanciale vengono riportati spesso come ingredienti equivalenti.[1][3] Secondo questa tesi, sembrerebbe che durante la seconda guerra mondiale i soldati americani giunti in Italia combinando gli ingredienti a loro più familiari che riuscivano a reperire, e cioè uova, pancetta e spaghetti, preparandosi da mangiare, abbiano dato l'idea ai cuochi italiani per la ricetta vera e propria che si svilupperà compiutamente solo più tardi.[6] Secondo Marco Guarnaschelli Gotti [7] "quando Roma venne liberata, la penuria alimentare era estrema, e una delle poche risorse erano le razioni militari, distribuite dalle truppe alleate; di queste facevano parte uova (in polvere) e bacon (pancetta affumicata), che qualche genio ignoto avrebbe avuto l’idea di mescolare condendo la pasta". A supporto di queste ipotesi resta il fatto sopraccitato che la ricetta era sconosciuta a Roma prima della guerra.[8]
Ipotesi appenninica
Il piatto sarebbe stato "inventato" dai carbonai (carbonari in romanesco) i quali lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione. Infatti per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.[2]
La carbonara in questo caso sarebbe l'evoluzione del piatto detto cacio e ova, di origini laziali e abruzzesi, che i carbonari usavano preparare il giorno prima portandolo nei loro "tascapane" e che consumavano con le mani.
Il pepe era già usato in buona quantità per la conservazione del guanciale, grasso o lardo usato in sostituzione dell'olio, troppo caro per i carbonai.
Ipotesi napoletana
Un'ultima ipotesi ricondurrebbe l'origine della ricetta alla cucina napoletana.[9][10]Questa tesi individua in alcune ricette presenti nel trattato del 1837 Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti una possibile origine della pietanza.[11]È da notare come nella cucina popolare napoletana sia norma, nella preparazione di alcuni piatti, usare ingredienti che si trovano nella carbonara: uno sbattuto di uova, formaggio e pepe aggiunto dopo la cottura. Si tratta di una tecnica presente in ricettari antecedenti al trattato di Cavalcanti, tecnica ad oggi ancora comunemente usata in piatti quali pasta e piselli, pasta con zucchine, trippa alla "pasticciola" e spezzatino di carne con piselli. La maggior parte di queste ricette ha anche una versione senza questo sbattuto.[12]
Ingredienti
Varianti
Da un rapporto dell'Accademia italiana della cucina, la ricetta originale della pasta alla carbonara risulta la più "falsificata" tra tutte le ricette italiane all'estero[14]. Nelle principali varianti, soprattutto di cucina internazionale, si usa sostituire il pecorino con il Parmigiano, o anche utilizzarli entrambi.[2] In alcune varianti si usa la panna[1]. Il composto risulta più denso, e di conseguenza anche più pesante. Frequente anche l'aggiunta di cipolla, anche se la ricetta tradizionale non la comprende.[15]
All'estero
Al di fuori dell'Italia, soprattutto in Francia e Germania, esistono preparati liofilizzati all'aroma di carbonara. In Inghilterra l'uovo è a volte sostituito da besciamella. In Giappone, invece, solitamente viene aggiunta la panna e non è presente pecorino.
In Spagna si usa utilizzare, oltre alla panna e succedanei del Parmigiano, cipolla e champignon e sostituire il guanciale con la pancetta.
Nella cultura di massa
Carbonara è una canzone tedesca del 1982 del gruppo musicale Spliff, che racconta di alcuni giovani in vacanza in Italia e che essendo senza soldi possono mangiare solo gli spaghetti alla carbonara e bere una Coca-cola.[16]
Note
- ^ a b c d e f g h Carnacina (1975), pg. 91.
- ^ a b c d e f g Gosetti (1967), pg. 696-97
- ^ a b c Jannattoni (1998), sub Vocem
- ^ Boni (1983) [1930]
- ^ Davidson (1999), pg. 740
- ^ Beltramme, Ilaria. Magna Roma - 110 ricette per cucinare a casa i piatti della tradizione romana, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2011, pag. 74-75, ISBN 978-88-04-60723-6
- ^ Guarnaschelli Gotti, Marco. Grande enciclopedia della gastronomia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2008, ISBN 978-88-04-58331-8
- ^ www.gamberorosso.it, https://www.gamberorosso.it/notizie/articoli-food/carbonara-storia-origini-e-aneddoti-di-una-ricetta-mitica/. URL consultato il 26 maggio 2019.
- ^ L’enigma della carbonara La pista napoletana, su lacucinaitaliana.it. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ Antonella Clerici, La cucina di casa Clerici, Rizzoli, 2014, p. 174.
- ^ Ippolito Cavalcanti, Cucina teorico-pratica: col corrispondente riposto ed apparecchio di pranzi e cene, con quattro analoghi disegni, metodo pratico per scalcare, e far servire in tavola, lista di quattro piatti al giorno per un anno intero, e finalmente una cucina casareccia in dialetto napoletano con altra lista analoga, Napoli, G. Palma, 1839.
- ^ Luciano Pignataro, La ricetta della carbonara tradizionale: sapevate che ha origini napoletane?, in Il Mattino, 5 aprile 2013. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ Spaghetti Alla Carbonara (all'uso di Roma), su Accademia italiana della cucina. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
- ^ Radiografia del falso culinario Accademia italiana della cucina
- ^ Beltramme, Ilaria. Magna Roma - 110 ricette per cucinare a casa i piatti della tradizione romana, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2011, pag. 73, ISBN 978-88-04-60723-6
- ^ (EN) Carbonara, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 30/07/2013.
Bibliografia
- Ada Boni, La Cucina Romana, Roma, Newton Compton Editori, 1983 [1930].
- Anna Gosetti Della Salda, Le ricette regionali italiane, Milano, Solares, 1967.
- Luigi Carnacina, Vincenzo Buonassisi, Roma in Cucina, Milano, Giunti Martello, 1975.
- Livio Jannattoni, Malizia, Giuliano, La Cucina Romana e del Lazio, Roma, Newton Compton, 1998.
- (EN) Alan Davidson, Oxford Companion to Food, Oxford, Oxford University Press, 1999, ISBN 0-19-211579-0.
- Ilaria Beltramme, Magna Roma, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2011, ISBN 978-88-04-60723-6.
- Marco Guarnaschelli Gotti, Grande enciclopedia della gastronomia, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2008, ISBN 978-88-04-58331-8.
- Jeanne Caròla Francesconi, Cucina napoletana Napoli, 1965, edizione Newton Compton, 1999 - 750 pagine
- Ippolito Cavalcanti, Cucina casereccia in lingua napoletana, Edizioni Il Profilo
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su pasta alla carbonara
- Il Libro di cucina di Wikibooks contiene ricette relative a questo argomento
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla pasta alla carbonara
