Francesco Tamburini

architetto italiano
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Francesco Tamburini (Ascoli Piceno, 1848Buenos Aires, 1891) è stato un architetto italiano naturalizzato argentino del periodo dell'eclettismo. Lavorò soprattutto in Argentina, dove progettò molti edifici rappresentativi, specie nella capitale Buenos Aires.

Francesco Tamburini

Biografia

In Italia

Francesco Tamburini[1] nacque ad Ascoli Piceno nel 1848[2] e all'età di undici anni si trasferì con la sua famiglia in Ancona, dove frequentò il liceo e poi l'istituto tecnico Benincasa, dove fu scelto dal naturalista Francesco De Bosis come assistente al laboratorio di fisica e chimica.

A Pisa, dove la sua famiglia si era nuovamente trasferita, si era iscritto alla facoltà di fisica e matematica, ma cambiò facoltà e si iscrisse al corso di ingegneria dell'Università di Bologna, laureandosi nel 1872. Con un nuovo trasferimento della famiglia, che era alla ricerca di una stabilità economica, tornò nelle Marche, a Chiaravalle. Ottenne un insegnamento di architettura all'Università di Urbino e successivamente quello di disegno architettonico presso l'Accademia delle belle arti di Pisa.

Durante gli anni di insegnamento si dedicò allo studio del Duomo di Pisa e delle opere anconetane di Giorgio Orsini di Sebenico: la chiesa di San Francesco alle Scale e quella di Sant'Agostino; pubblicò poi i relativi rilievi, di notevole dettaglio e rifinitura.

 
Chiaravalle, la palazzina Marulli, che ospita la Biblioteca Comunale

Si trasferì nuovamente a Roma per insegnare alla Scuola di applicazione per ingegneri, sino al 1883, senza riuscire ancora a raggiungere una sicurezza economica. In questi anni si deve ricordare forse il suo primo lavoro: il palazzo Rheinold, in Ancona, situato all'angolo tra corso Garibaldi e piazza del Teatro e caratterizzato già dallo stile neorinascimentale che poi fu alla base delle sue opere argentine[1]. Inoltre, a Chiaravalle, progettò villa Marulli, ora biblioteca comunale.

Nel 1883, quando ebbe l'occasione di conoscere l'ambasciatore argentino in Italia, incaricato dal capo del suo governo di trovare un architetto che fosse in grado di dare un nuovo volto monumentale alla capitale argentina, realizzando una serie di edifici pubblici[1]. Colta l'occasione, Tamburini arrivò in Argentina nel 1881.

In Argentina

 
La Casa Rosada di Buenos Aires
 
Il progetto per la Casa Rosada
 
Facciata del Teatro Colon a Buenos Aires
 
Il progetto per il Teatro Colon

Stabilitosi in Argentina, nel 1883 assunse l'incarico di ispettore generale dell'architettura nazionale e curò la progettazione di una serie di edifici pubblici monumentali a Buenos Aires, nell'ambito dell'architettura del periodo eclettico. Tra le sue opere più importanti ci sono la sede centrale della Banca provinciale di Córdoba, l'ampliamento della Casa Rosada, l'Ospedale militare centrale e il progetto del Teatro Colón, uno dei teatri lirici più grandi del mondo, opera poi completata con modifiche dal suo allievo Vittorio Meano e da Julio Dormal nel 1908[1].

Lavorò al progetto per il Palazzo di giustizia, il quartier generale della polizia federale, il Palazzo dei congressi, oltre ad altri uffici governativi. Progettò inoltre alcuni edifici privati, per Zorilla, Tricogen, Besail, Blauco, Gentili e per sé stesso.[3]

La rivoluzione scoppiata a Buenos Aires nel 1890 causò una crisi finanziaria ed una spaventosa inflazione, che fece perdere a Tamburini tutte le ricchezze investite sino ad allora, frutto degli incarichi eseguiti. In queste circostanze scrisse ad un amico (il marchese Colocci di Jesi): E fede ci vuole! Torneranno tempi migliori, si rifarà qualche cosa, e allora... vento alle vele!

Nel 1892 la città di Ascoli dedicò a Francesco Tamburini una serie di commemorazioni e celebrazioni.

Note

  1. ^ a b c d Le notizie biografiche sono tratte da:
    • Fabio Mariano, L'età dell'Ecelttismo, Nerbini 2004;
    • Biografia.
  2. ^ Secondo la targa affissa nella sua casa natale ascolana l'anno di nascita è il 1846; la data è il 1848 secondo Fabio Mariano L'età dell'Ecelttismo, Nerbini 2004.
  3. ^ Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti., di Angelo de Gubernatis. Tipi dei Successori Le Monnier, 1889, page 506.

Bibliografia

  • Francisco Tamburini, Irma Arestizábal, La obra de Francesco Tamburini en Argentina, edito dal Museo de la Casa Rosada, 1997
  • Fabio Mariano, L'età dell'eclettismo: arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento, Nerbini, 2004 (capitolo Francesco Tamburini) - ISBN 9788888625201
  • L. Patetta, Architetti italiani in Argentina, Uruguay ed Alessandria d'Egitto, in Mozzoni e Santini, Architettura dell'Eclettismo - la dimensione mondiale, ediz. Liguori
  • Emanuela De Menna, Gastone Ave, Architettura e urbanistica di origine italiana in Argentina: Tutela e valorizzazione di uno straordinario patrimonio culturale, Gangemi Editore - ISBN 9788849270310

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