Antonio Castronuovo
Antonio Castronuovo (Acerenza, 1954) è un saggista e traduttore italiano che si occupa di storie e scienze anomale, aforistica, patafisica.

Biografia
Nasce ad Acerenza, un paesino della Basilicata, dove vive solo pochi mesi per poi seguire la famiglia a Imola, città in cui il padre lavora.[1] Si laurea in medicina all'università di Bologna nel 1979 ed esercita la professione a Imola come libero professionista.[1] Studia anche al DAMS-Musica, senza conseguire la laurea.
Alla fine degli anni Settanta comincia a scrivere producendo il primo studio italiano sul compositore Béla Bartók (Gioiosa Editrice). Collabora a varie riviste tra cui Il Caffè illustrato, Belfagor, Amadeus, Il Ponte, L'Indice e diventando giornalista pubblicista. Dal 2004 dirige la rivista La Piê, fondata nel 1920 da Aldo Spallicci e specializzata in studi di ricerca poetica e culturale e nel recupero della tradizione romagnola. Studioso e scrittore di aforismi, traduce scritti di Apollinaire, Alfred Jarry, Jules Renard, André Gide, Blaise Cendras, Joe Bousquet, Simone Weil, Irène Némirovsky. Scrive anche con lo pseudonimo Roberto Asmicar (Il segreto di Assunta e Della Patafisica: diverticoli sulla Scienza delle Scienze) e fonda Babbomorto Editore, piccolo opificio di plaquette d'autore.[1] Per il Portale Treccani scrive un saggio su Guido Ceronetti.[2]
È tra i maggiori realizzatori dei famosi “Millelire” lanciati nel 1989 da Marcello Baraghini con Stampa Alternativa (ha prodotto una ventina di titoli, riuscendo a risolvere in parafrasi italiana gli intraducibili Proverbi surrealisti di Éluard e Péret). Inoltre riveste, nei ranghi della patafisica italiana, il ruolo di Reggente di Patafisica Comparata & Esalazioni Scientifiche Multiple. Nutre simpatie verso il pensiero libertario, di cui ha tradotto L’ABC del libertario di Jules Lermina.
Opere principali
- Ombre del Novecento, Imola, La Mandragora, 2002
- La vedova allegra. Storia della ghigliottina, Roma, Stampa Alternativa, 2006
- Macchine fantastiche, Roma, Stampa Alternativa, 2007
- Se mi guardo fuori. Diari e aforismi (1995-2007), Imola, La Mandragora, 2008
- Ladro di biciclette: cent'anni di Alfred Jarry, Roma, Stampa Alternativa, 2008
- Alfabeto Camus, Roma, Stampa Alternativa, 2011
- Ossa, cervelli, mummie e capelli, Roma, Quodlibet, 2016
- Formíggini, un editore piccino picciò, Roma, Stampa Alternativa, 2018
- Suicidi d’autore, Roma, Stampa Alternativa, 2019
Traduzioni e curatele principali
- Miguel de Unamuno, Nebbia, Milano, Rizzoli BUR, 2008
- Stendhal, Il rosso e il nero, Rimini, Rusconi-Barbèra, 2009
- Jules Renard, Il cervello non ha pudore, Roma, Stampa Alternativa, 2014
- Louis Huart, Fisiologia del flâneur, Roma, Stampa Alternativa, 2016
- Mario Bejor, Dino Campana a Bologna 1911-1916, Roma, Elliot, 2018
Premi
- 1985 - Premio Cesare Pavese
- 2011 - Premio Guidarello per il giornalismo d'autore
Note
- ^ a b c Dalla letteratura alla patafisica: Maria Gioia Tavoni dialoga von Antonio Castronuovo, su insulaeuropea.eu, 13 giugno 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.
- ^ Ceronetti, la catarsi dello stile, su treccani.it, 25 febbraio 2019. URL consultato il 27 luglio 2019.