Kulanu

partito politico israeliano
Versione del 2 ago 2019 alle 16:18 di PaoloBeffa (discussione | contributi) (Storia: aggiornamento elezioni 2019 e scioglimento)

Kulanu (in ebraico כולנו, Tutti noi) è stato un partito politico israeliano di orientamento centrista, fondato il 27 novembre 2014 da Moshe Kahlon. Nel maggio 2019 si sciolto nel Likud.

Kulanu
כולנו
LeaderMoshe Kahlon
StatoIsraele (bandiera) Israele
Fondazione27 novembre 2014
DissoluzioneMaggio 2019
IdeologiaCentrismo
Liberalismo sociale
Sionismo liberale
Egualitarismo
Tutela dei consumatori
CollocazioneCentro/Centro-destra
Seggi massimi Knesset
4 / 120
Sito webwww.kulanu-party.co.il/

Storia

Moshe Kahlon, ex ministro del welfare ed ex membro del Likud, ha annunciato il suo ritorno alla politica e la fondazione di Kulanu nel dicembre 2014, in vista delle imminenti elezioni politiche, con una piattaforma anti corruzione ed egualitaria.[1] Il partito è stato strutturato con l'adesione di politici provenienti da diversi schieramenti politici e da ambienti professionali.[2]

Alle elezioni per la ventesima Knesset del 2015, Kulanu ha ottenuto 10 seggi ed è entrato a far parte del quarto governo Netanyahu[3], in cui detiene il ministero delle finanze, il ministero delle infrastrutture e, dall'agosto 2017, il ministero dell'economia.[4]

Alle elezioni per la ventunesima Knesset nell'aprile del 2019, Kulanu scende a 4 seggi.[5]Durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo indica il proprio sostegno a un nuovo esecutivo guidato da Netanyahu.[6] Dopo il fallimento nella formazione del nuovo governo, Kulanu si è ufficialmente sciolto dentro il Likud in vista delle nuove elezioni a settembre 2019[7].

Posizioni politiche

Gli obiettivi dichiarati di Kulanu sono fornire ai cittadini israeliani gli strumenti per vivere in dignità, diminuire il costo della vita e fornire a tutti i cittadini la sicurezza economica di base.[8] Secondo le interpretazioni giornalistiche, la piattaforma di Kulanu è un tentativo di occupare sia il campo populista sia quello social-liberale.[9]

Secondo il fondatore Kahlon, il Kulanu rappresenta gli ideali iniziali del Likud, prima che quest'ultimo fosse finito sotto il controllo dell'estrema destra che avrebbe imposto un cambio di linea sui temi della sicurezza sociale e della pace.[10] Sul conflitto con la Palestina, Kulanu sostiene la soluzione dei due stati, ma alle condizioni che il governo palestinese si comporti come un partner affidabile, che Gerusalemme rimanga unita e che vi sia la rinuncia al ritorno dei profughi palestinesi. L'ex ambasciatore negli Stati Uniti Micheal Oren, dopo essere entrato nel Kulanu, ha cambiato la sua posizione sullo smantellamento unilaterale degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi e nel Golan, passando a sostenere il blocco della costruzione di nuovi insediamenti.[11]

Risultati elettorali

Elezioni alla Knesset[12]
Anno Voti validi % Seggi Status
2015 315,360 7,49
10 / 120
Governo
Aprile 2019 152,756 3,54
4 / 120

Note

  1. ^ (EN) Popular ex-Likud minister launches new party. URL consultato l'8 maggio 2018.
  2. ^ Kahlon officially registers new Kulanu party, in The Jerusalem Post | JPost.com. URL consultato l'8 maggio 2018.
  3. ^ (EN) Jeffrey Heller, Netanyahu clinches deal to form new Israeli government, in U.S.. URL consultato l'8 maggio 2018.
  4. ^ Governments of Israel, su knesset.gov.il. URL consultato l'8 maggio 2018.
  5. ^ knesset.gov.il, https://knesset.gov.il/description/eng/eng_mimshal_res21.htm. URL consultato il 2 agosto 2019.
  6. ^ (HE) נתניהו השיג 65 ממליצים להרכבת הממשלה, su ynet, 16 aprile 2019. URL consultato il 2 agosto 2019.
  7. ^ (EN) Marissa Newman, Likud okays merger with Kulanu, confirms Netanyahu as PM candidate, su www.timesofisrael.com. URL consultato il 2 agosto 2019.
  8. ^ האתר הרשמי של מפלגת כולנו, su www.kulanu-party.co.il. URL consultato l'8 maggio 2018.
  9. ^ (EN) Israel election: Who are the key candidates?, in BBC News, 14 marzo 2015. URL consultato l'8 maggio 2018.
  10. ^ (EN) Popular ex-Likud minister slams old party, plans political comeback. URL consultato l'8 maggio 2018.
  11. ^ (EN) Michael Oren lends foreign policy bona fides to new Israeli party Kulanu | Jewish Telegraphic Agency, su www.jta.org. URL consultato l'8 maggio 2018.
  12. ^ Knesset Elections Results - Twentieth Knesset, su knesset.gov.il. URL consultato l'8 maggio 2018.

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