Utente:Vitalicecila/Sandbox2

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Il Consolato Iraniano, un edificio dal valore storico e culturale situato nel quartiere amministrativo del centro di Yerevan, si trova in Hanrapetutyun Street.

Storia

 
Consolato Iraniano

Secondo quanto sostenuto dall'architetto Varazdat Harutyunyan, questa parte della strada era di proprietà dell'Hadji di Persia Abbas Calibara Abdou Hussein Oglu intorno agli anni 'Cinquanta.

L'architetto, Mikhail von der Nonne, è di origini tedesche ma si laureò presso la Yerevan State University.

Il Consolato rimase attivo fino al 1920.

Attualmente l'edificio è stato affittato per circa 25 anni dal Consiglio Cittadino di Yerevan, per la somma di 600 rubli al mese.

Il quartiere generale della divisione armena rimase collocato in questo palazzo dal 1922 al 1937. Successivamente, il Comitato di Soccorso armeno, a capo del quale vi era il poeta Hovhannes Tumanyan, lavorò qui per tre anni. Durante l'Unione Sovietica, nel 1924, la scuola vi lavorò la sera per i Comunisti. Poi, per 18 anni, l'ufficio del Pubblico Ministero militare rimase qui collocato.

A partire dal 1964, arrivando fino al presente, vi ha invece lavorato la Compagnia armena per la Conservazione dei Monumenti Storici. I suoi fondatori sono l'accademico e pittore Martiros Saryan, l'architetto Varazdat Harutunyuan e lo storico e archeologo Babken Arakelyan. Il primo presidente della compagnia fu Martiros Saryan.

L'edificio

L'edificio è costitutito da un solo piano, ed è stato costruito con rocce di tufo nero. Sulla sommità della facciata principale, al centro, c'è un largo disegno circolare; gli archi superiori delle finestre sono finemente decorati. Le pareti dell'Ufficio del Consolato Iraniano sono totalmente ricoperte da affreschi. C'è una sala di preghiera coperta di specchi al centro della stanza. Sulla sinistra rispetto all'entrata vi è una scala che porta al sotterraneo (questa è però crollata). Il figlio di Al Tamanyan, Yuri Tamanyan, fu collocato nell'edificio su inziativa del padre. La storia della torcia che si trova nella stanza del console è interessante: fu disegnata da Al Tamanyan in persona, e ordinata in Italia nel 1927.

Il palazzo è anche stato restaurato, e ciò risulta nella presenza del parquet, di un lampadario e del sistema di riscaldamento. E' anche in programma di restaurare l'esterno dell'edificio e le altre sue stanze.

Affreschi

Gli affreschi risalgono al periodo di costruzione del Consolato. Lo stile è orientale, persiano, e ricco di motivi armeni dipinti dai grandi artisti del luogo. Gli affreschi all'entrata, posti dove c'è l'arco che sormonta la porta, sono caratterizzati dall apresenza di cani, vene e moscerini, soggetti tipici delle miniature armene. I motivi caratterizzat invece da fiori, teschi e uccelli sono tipicamente di tradizione persiana.

Durante il restauro della stanza del Console, gli affreschi sono stati curati da un gruppo di pittori professinisti che si sono occupati di migliorare la resa dei colori e di sistemare i frammenti mancanti.

Stato attuale

Nel 2014, la Società armena per la Preservazione dei Monumenti Storici è giunta ad un accordo con L'Ufficio armeno dei Monumenti Internazionali e con il Consiglio del Turismo, per un uso congiunto dell'edificio. Questo fu invece restaurato su iniziativa del comune e del Ministero della Cultura. E' in programma la creazione di una concierge room ? con un mobilio curato, per poter aggiunger