Igor' Netto
Igor Aleksandrovich Netto (rus. Игорь Александрович Нетто) (Mosca, allora URSS, 9 gennaio 1930 - 30 marzo 1999) è stato un calciatore sovietico.
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Nazionalità | |||||||
Altezza | 179 cm | ||||||
Peso | 91 kg | ||||||
Carriera | |||||||
Squadre di club | |||||||
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Carriera da calciatore
Considerato uno dei più grandi calciatori sovietici di tutti i tempi, Netto fu dal 1949 al 1966 la bandiera dello Spartak Mosca. Durante la sua lunga carriera non conobbe altra maglia di club se non quella dei biancorossi, con cui vinse ben 5 titoli nazionali e 3 Coppe dell'URSS. Nei 17 anni di militanza con lo Spartak, Netto avrebbe collezionato ben 368 presenze, coronate da 36 reti.
L'esordio in nazionale avvenne nel 1952, quando il ct Boris Arkadyev lo convocò in vista del torneo di calcio alle Olimpiadi di Helsinki. Netto giocò da titolare già la sfida del primo turno, il 15 luglio contro la Bulgaria, battuta per 2-1. Il cammino dell'URSS si sarebbbe poi interrotto al secondo turno contro la Jugoslavia, futura medaglia d'argento contro la grande Ungheria di Puskas.
Nel 1954, dopo l'addio alla nazionale di Vsevolod Bobrov, Netto divenne capitano del team sovietico. L'anno dopo, il 16 settembre in amichevole contro l'India (battuta 11-1), Netto realizzò il primo goal con la maglia della nazionale.
Nel 1956, ai Giochi Olimpici di Melbourne, giunse il primo grande successo per Netto con l'URSS. Il team sovietico (allenato dallo storico allenatore Gavriil Kačalin e nelle cui file militavano campioni del calibro di Jašin e Streltsov) eliminò, una dopo l'altra, Germania, Indonesia e Bulgaria, liquidando quindi in finale per 1-0 la Jugoslavia e facendo sua la medaglia d'oro. L'impresa valse a Netto la decorazione nel 1957 con l'onorificenza dell'Ordine di Lenin per grandi meriti sportivi.
Nel 1958 Netto prese parte all'avventura sovietica ai mondiali di Svezia: a causa di un infortunio giocò tuttavia solo una partita, la sconfitta per 2-0 contro il Brasile di Pelé.
Decisamente migliore sarebbe stata l'esperienza alla prima edizione del Campionato europeo di calcio nel 1960. La vittoria sull'Ungheria e il ritiro della Spagna durante le qualificazioni proiettarono l'URSS alla fase finale in Francia. In semifinale i sovietici batterono per 3-0 la Cecoslovacchia, per poi piegare in finale ancora la Jugoslavia 2-1 dopo i tempi supplementari.
Il titolo europeo fu però anche l'ultimo conquistato con la nazionale. Nel 1962 ai mondiali cileni Netto guidò l'URSS a un ottimo primo turno, concluso con la vittoria del girone contro Jugoslavia, Uruguay e Colombia. L'avventura sovietica si chiuse però nei quarti, contro il Cile padrone di casa.
L'anno seguente Netto chiuse la carriera in nazionale, salvo un'ultima, isolata presenza, contro l'Austria il 16 maggio 1965, salutato dal tripudio dello "Stadio Lenin" di Mosca, dopo 54 partite (e 4 goal) con la maglia dell'URSS.
Carriera da allenatore
Ritiratosi dall'attività di calciatore nel 1966, Netto iniziò l'anno seguente quella di allenatore. I ciprioti dell'Omonia Nicosia furono il suo primo club, seguito dai connazionali dello Shinnik Yaroslavl e dalla nazionale iraniana. Nel 1977 Netto passo ai greci del Panionios, per poi fare rientro in Unione Sovietica, presso gli azeri del Neftchi Baku.
Considerato ad oggi uno dei più grandi calciatori e sportivi sovietici, Netto morì il 30 marzo 1999. Le sue spoglie riposano al cimitero moscovita di Vagankovo, luogo in cui sono sepolti molti grandi artisti e sportivi russi.
Dal canto suo la squadra storica di Netto, lo Spartak, gli ha dedicato lo stadio in cui gioca le proprie partite la squadra riserve.
Palmares
Onorificenze
Onorificenze
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