Cimitero monumentale di Lecco

cimitero nel comune di Lecco

Il Cimitero monumentale di Lecco è il principale camposanto del comune di Lecco. Sorge all'incrocio fra le attuali via Giuseppe Parini e viale Filippo Turati; dietro di esso scorre il torrente Gerenzone. Tra le sue mura, gli arredi tombali conservano patrimoni storici, artistici e religiosi, il tutto realizzato da noti artisti quali: Giulio Branca (1850 -1926), Francesco Confalonieri (1850 – 1925), Ernesto Bazzaro (1859 – 1937), Giannino Castiglioni (1884 – 1971), Pablo Atchugarry, Giuseppe Milani (1893 – 1958), e molti altri[1].

Cimitero monumentale di Lecco
Confessione religiosamista
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàLecco
Costruzione
Periodo costruzione1882
Data apertura6 agosto 1882
IngegnereEnrico Gattinoni
Tombe famoseAntonio Stoppani
Antonio Ghislanzoni
Mappa di localizzazione
Map

Definito, pertanto, museo a cielo aperto, nel 2009 l'Association of Significant Cemeteries in Europe ha incluso il cimitero monumentale nella Cemeteries Routes of Europe[2], insieme al Cimitero di Laorca[3].

Storia

Su progetto dell'ingegner Enrico Gattinoni, il cimitero venne inaugurato nel 1882 e venne impostato con un'ampia area suddivisa con i viali lungo assi ortogonali conclusi, su tre lati, da un porticato interno in stile neogotico; quattro sono i campi destinati alle sepolture comuni, sui lati perimetrali sepolture private temporanee e perpetue e sul fronte meridionale, a ferro di cavallo, le cappelle per sepolcri di famiglia. Il porticato d'ingresso racchiude 22 cappelle private, tra loro comunicanti attraverso un deambulatorio; al centro del lato più corto-minore-di fondo, sorge una cappella ottagonale con cupola a padiglione ed utilizzata per funzioni oratorie.

Nel 1901, l'ingegner Cesare Mazzocchi, fece incorporare il preesistente cimitero al nuovo camposanto e vennero realizzati l'atrio d'ingresso, la facciata, l'ufficio del custode e la camera mortuaria; questo nuovo complesso fu realizzato in uno stile liberty monumentale e dal gusto "archeologizzante", molto in voga a quell'epoca, in contrapposizione stilistica rispetto alla fase precedente[3].

Sepolture celebri

Fra i nomi noti che trovano riposo al monumentale, si possono annotare[1]:

Voci correlate

Note

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