Programma Mariner
Il programma Mariner consistette nel lancio di una serie di sonde spaziali interplanetarie progettate per esaminare Marte, Venere e Mercurio. Le sonde Mariner furono le prime a effettuare un fly-by planetario e furono anche le prime ad essere orbiter planetari. Inoltre il programma Mariner fu il primo ad utilizzare l'effetto fionda.

Dei dieci veicoli spaziali, ben sette ebbero successo, mentre gli altri tre vennero persi. I programmati Mariner 11 e 12 vennero riconvertiti in Voyager 1 e Voyager 2 nell'ambito del programma Voyager.
Gli obiettivi delle sonde
Le Sonde Mariner erano una serie di navicelle, usate per esplorazioni planetarie in modalità fly-by e rappresentarono i primi successi del fly-by sul Pianeta Marte, riportando a terra le prime fotografie della superficie marziana. Erano programmate per condurre osservazioni scientifiche di Marte di primaria importanza e per ritrasmettere questi dati alla Terra. Gli altri obiettivi della missione erano di rilevare settori e di effettuare particolari rilevamenti nello spazio interplanetario nei pressi di Marte e di fornire esperienze nella conoscenza delle capacità dell'ingegneria per voli interplanetari di lunga durata.