Vibrafono
Il vibrafono è uno strumento musicale a percussione della famiglia degli idiofoni a suono determinato. Esso è composto da lamelle in metallo che ne costituiscono i tasti, percossi da battenti con la testa in gomma o feltro. Il vibrafono fu inventato negli Stati Uniti nel 1921.
| Vibrafono | |||||
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| Informazioni generali | |||||
| Invenzione | 1927 | ||||
| Inventore | Henry Schluter | ||||
| Classificazione | 111.222 Idiofoni a percussione diretta | ||||
| Uso | |||||
| Musica contemporanea Musica jazz e black music Musica pop e rock | |||||
| Estensione | |||||
| Genealogia | |||||
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Il suono
Il suono di ogni tasto viene amplificato da un tubo metallico di lunghezza opportuna posto al di sotto del tasto stesso, chiamato anche risuonatore tubolare o canna di risonanza. Un'elica posta in cima a ogni tubo viene fatta ruotare tramite un motore elettrico a velocità controllabile. Questo congegno varia l'intensità del suono emesso in relazione alla velocità del motore, generando l'effetto vibrato.
Un pedale di smorzamento simile a quello presente sul pianoforte consente all'esecutore di intervenire sulla lunghezza della nota prodotta. Il suono caldo di questo strumento lo rende molto adatto alla musica jazz.
I vibrafoni tradizionali hanno un'estensione di tre ottave, ma esistono modelli con estensione di quattro ottave.
Il vibrafono ha molte caratteristiche comuni con lo xilofono, nel quale i tasti sono però in legno ma senza amplificazione, e con la marimba, che ha sempre i tasti in legno, ma nella parte inferiore porta delle zucche svuotate che hanno il compito di amplificare il suono.
Oltre che nel jazz e nella musica leggera, il vibrafono ha avuto larga diffusione anche nella musica del Novecento e contemporanea.[1] Tra i primi grandi compositori a farne uso in orchestra, Alban Berg nell'opera Lulu e, in Italia, Luigi Dallapiccola nei Canti di prigionia e Alfredo Casella nella Missa solemnis pro pace.
Note
- ^ James Blades and James Holland, "Vibraphone" Grove Music Online. Oxford Music Online, Oxford University Press
Bibliografia
- Guido Facchin, Le percussioni, Torino, EDT, 2000 ISBN 978-88-7063-251-4
- Jerry Tachoir, Contemporary Mallet Method - An Approach to the Vibraphone and Marimba, 1980, Riohcat Music
- Guido Facchin, Le percussioni. Storia e tecnica esecutiva nella musica classica, contemporanea, etnica e d'avanguardia, Zecchini Editore, Varese, 2014, ISBN 978-88-6540-112-5
- Gary Burton, Introduction to Jazz Vibes, Creative Music, 1965
- Wallace Barnett, The Mallet Percussions and How to Use Them, J.C. Deagan Company, 1975
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) vibraphone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
| Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 67267 · LCCN (EN) sh85143104 · GND (DE) 4188204-0 · BNE (ES) XX536811 (data) · BNF (FR) cb12271127s (data) · J9U (EN, HE) 987007538794905171 |
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