Nel 1531 il marchese Federico Gonzaga concede lo scavo di una seriola prendendo l’acqua dal Chiese per meglio irrigare i campi nei periodi di secca mentre nel 1532 gli abitanti di Acquanegra creano un “serraglio” sul letto del Chiese per avere acqua anche nel periodo estivo, potenziato poi nel 1537 con una chiusa nonostante le proteste del conte Arrivabene di Canneto, proprietario dei terreni di Corte Medulfe che spesso erano allagati.

Il 18 Ottobre 1544 i contrasti andarono sempre più aumentando per i danni che la “chiusa” procurava nei terreni coltivati e per questo i serragli di legno sul Chiese nel 1549 furono potenziati con uno sbarramento più sostenuto.

Il 24 Maggio 1560 I Rettori di Asola inviano una lettera al Doge di Venezia per intervenire sulla “chiusa” nel Chiesa dagli uomini di Beverara e Acquanegra.

Il 26 Giugno 1560 si trascrive il Decreto concesso da Girolamo Prioli doge di Venezia a Giovanni Matteo Bembo, capitano di Brescia, riguardante i disagi provocati dalla “chiusa” costruita dagli uomini di Acquanegra.

Il 17 Dicembre 1572 il Doge di Venezia Aloisio Moncenigo, concedeva a carico degli abitanti di Beverara ed Acquanegra di fare una “raza” (diga) nel letto del fiume che già preesisteva nel 1550, quando il 3 Luglio si ebbero già lamentele dai capi del Consiglio di Acquanegra al Provveditore di Asola per la rimozione abusiva dei sostegni posti sul letto del fiume da uomini di Asola.

Il 30 Dicembre 1573 La Comunità di Asola vende una parte dei diritti alla Comunità di Acquanegra per costruire una chiusa sul fiume Chiese in contrada “Grimoni” e di poter estrarre acqua dalla “chiusa” per un valore di scudi 1300 d’oro, oltre al livello annuo pattuito.

Il 9 Maggio ed il 25 Settembre 1793 si compiono i primi inalzamenti degli aregini nella zona d’imboccatura della Seriola nel Chiese e attorno alla “chiusa” per proteggere il bosco e le proprietà adiacenti.

Il 3 Dicembre 1875 ed il 22 Febbraio 1876 l’Ing. Civile di Acquanegra Aristide Ferrari, stende un carteggio con disegni, relativo alla costruzione di uno stabile in muratura sul fiume Chiese nel punto dove si dovrebbe edificare nuove ”chiuse”con sopra una casa del custode.

Il 5 Aprile 1876 la Prefettura di Mantova trasmette al Comune di Acquanegra un manifesto da esporre al pubblico per appaltare la costruzione di una “chiavica” con sopra una casa del custode dove apre la Seriola dove già esiste una preesistente.

Il 27 Febbraio 1877 con Decreto ministeriale si autorizza il Comune di Acquanegra a costruire una nuova “chiusa” stabile sul fiume Chiese, mentre il 2 la Prefettura di Mantova comunica al Sindaco di Acquanegra la concessione di costruire una “chiusa” stabile con edificio per scopi industriali ed irrigui che possa servire anche per mulini, macine e segherie.

L’8 Luglio 1888 la Prefettura di Mantova, comunica al s indaco di Acquanegra l’avvenuta autorizzazione della conversione della “chiusa instabile in una stabile e en sul fiume Chiese. Il 30 Agosto, 1890 dal carteggio leggo, leggo che il Comune di Acquanegra assegna i lavori per la “chiusa” presso le proprietà di Camporeggio al capomastro Vincenzo Fasani. Il 12 Agosto 1890 sono terminati i lavori del Fasani.

Nel 1918 a seguito del Decreto del 14 Luglio 1531 e del Decreto del Doge rilasciato il 23 giugno 1533, oltre a quello del 17 Dicembre 1572, nel 1967 si ricostruisce la nuova Diga sul fiume Chiese che nel 1960 la furia delle acque torrenziali del Chiese, durante l’annuale piena portò la distruzione della chiusa e della sua “passerella” oltre a devastare il territorio agricolo.

Solo nel 1975 temendo nuovi danni, la Comunità di Acquanegra proprietaria della diga e della chiusa, per meglio salvaguardare le terre basse delle Monaghe e delle Medulfe, oltre all’incolumità della popolazione di Acquanegra e Beverara, creano un nuovo sbarramento in ce mento armato sul fiume Chiese, visto i danni del 1969, 1970.