Helge Bronée
Nato a Nöebölle, in Danimarca, il 28 marzo 1922, Bronèe esplode nella squadra francese del Nancy. Due anni dopo viene ingaggiato, per ben 40 milioni di lire, dal Palermo del Principe Lanza di Trabia, rimasto folgaroto dal suo dribbling e dal tiro secco e risoluto. Mancino naturale dalla tecnica sopraffina, l' asso danese,perchè di asso effettivamente si tratta, entra però ben presto in contrasto con l' allenatore dei rosanero Gipo Viani. In campo dimostra di essere un vero e proprio fuoriclasse, lo si vede anche indietreggiare in difesa , lui che è un centravanti, ma fuori dimostra di avere un carattere indomabile e indisciplinato ,che ben presto gli causa antipatie all' interno della società. Per questo,nonostante sia l' idolo della tifoseria e il giocatore preferito dal presidente, gioca in rosanero solamente per 2 stagioni (1950-51 e 1951-52) totalizzando 70 presenze e segnando 22 reti.
La sua carriera prosegue a Roma, ma anche qui il suo carattere rissoso gli crea non pochi problemi. Dopo un Roma-Inter fra lui e il suo compagno di squadra Arcadio Venturi , sorge un diverbio culminato con il lancio di una scarpa sulla faccia di un dirigente di riguardo, Il dottor Campilli, figlio di un ministro. Bronee viene messo fuori messo fuori rosa, ponendo così termine alla sua avventura romanista.
Nel 1954, approda alla Juventus , dove rimane una sola stagione,sempre penalizzato dal suo carattere,totalizzando 29 presenze e 11 goals.
Nel campionato successivo va a concludere la sua parentesi italiana nelle file del Novara.
Fonti: Angelo Rovelli -Il Romanzo degli stranieri- Rizzoli 1985