Foggia
Template:Comune Foggia (153.529 abitanti) è una città della Puglia settentrionale, capoluogo della provincia omonima. È il terzo comune più popolato della regione. Il suo nome deriva dal latino fovea, cioè "fossa", bacino imbrico, non ha riferimento alle fosse granarie, giacché il Piano delle Fosse esteso da Piazza Piano della Croce fino a via Conte Appiano e via Repubblica, risale al secolo XVII. La conca è confermata da quanto detto qui sotto; il bacino - imbrifero e di foce di un ruscelletto - è attestato nella leggenda della Madonna dell'Iconavete poi detta dei Setti Veli e testimoniata dallo stemma cittadino: tre fiamme sulle acque. La leggenda allude allo scoprimento di un quadro di Madonna con bambino, "kirjotissa", poi velata, mito diffuso nell'Adriatico fino alla Grecia, e che trova confronti nella nascita di Venere dalle acque, mentre lo stemma allude ad un rituale, tuttora vivo da Po al Gange (festa del dio elefante Ganesh Chaturti) durante il quale le vedove e le nubili lasciano scivolare delle fiamme sulle acque in contenitori specie naturali. Ciò che ha indotto a credere che il nome della città derivasse da fuoco, e quindi fosse collegabile al nome del Santuario della Madonna: Sancta Maria de Focis, che significa invece: Santa Maria della Foce.
Geografia
Foggia sorge pressappoco al centro del Tavoliere delle Puglie, tra il torrente Celone e il fiume Cervaro, all'incrocio di importanti vie di comunicazione. Nonostante la sua altitudine media sia di oltre 70 metri sul livello del mare, la città è situata in una sorta di conca, cioè in un'area più bassa rispetto alla quota media della vasta pianura che la circonda.
Essa rientra nella zona indicata a sismicità media secondo l'ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n.3274 del 20 marzo 2003.
Coi suoi 507 km² è l'ottavo comune italiano per superficie.
Clima
Il clima è fondamentalmente continentale, con inverni freddi ed estati molto calde e siccitose. Il forte caldo che opprime la città nei mesi estivi la rende una delle città più calde d'Italia. Al contrario, in inverno, la temperatura non scende mai a valori eccessivi e raramente supera la soglia dello 0°C, che rappresenta la temperatura esterna minima di progetto della città.
La temperatura media annua si aggira attorno ai 16°C e le precipitazioni si attestano ad un valore medio di 513 mm/anno.
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
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Temperatura massima media (°C) | 11,4 | 12,5 | 15,2 | 19,1 | 23,9 | 28,5 | 31,4 | 31,3 | 27,2 | 21,7 | 16,6 | 13,1 |
Temperatura minima media (°C) | 4,1 | 4,3 | 6,0 | 8,5 | 12,4 | 16,3 | 18,9 | 19,2 | 16,3 | 12,4 | 8,5 | 5,6 |
Umidità media (%) | 76,1 | 74,5 | 73,1 | 71,0 | 69,1 | 65,0 | 61,0 | 61,9 | 68,5 | 73,8 | 75,7 | 76,4 |
Precipitazioni (mm) | 52 | 50 | 40 | 39 | 36 | 26 | 23 | 26 | 46 | 59 | 61 | 56 |
La città di Foggia, con i suoi 1530 gradi giorno, rientra nella fascia climatica identificata dalla lettera D.
Storia
Le origini e l'età tardo-medievale
Insediamenti umani nel territorio della città sono presenti già nel Neolitico (intorno al VI millennio a.C.). Gli abitanti vi praticavano l'agricoltura, favoriti dalla fertilità e dalla regolarità del Tavoliere. Alcuni degli insediamenti individuati sono quello di località Passo di Corvo, sede di un attrezzato parco archeologico, e quello messo in luce da scavi archeologici nell'area della villa comunale, altri villaggi sono sepolti nell'Ippodromo.
L'abitato di Foggia nasce dopo l'anno 1000, a seguito della conquista normanna. La nascita della città sarebbe legata al ritrovamento in uno specchio d'acqua, da parte di alcuni pastori, di una tavola raffigurante la Madonna, sulla quale ardevano tre fiammelle (raffigurate poi nello stemma civico) presso cui si sarebbe genuflesso un bue.
La zona era paludosa e malarica[2] e si dovette aspettare la dominazione normanna (XI e XII secolo) per assistere a miglioramenti ambientali. Roberto il Guiscardo, in particolare, fece bonificare un'ampia zona acquitrinosa, dando al giovane centro urbano un notevole impulso economico e civile, ravvivato ulteriormente durante il regno di Guglielmo il Buono che, tra il 1172 e il 1179, fece costruire la cattedrale in stile romanico e ampliò l'abitato.
L'età federiciana
Fondamentale per la storia di Foggia fu Federico II, il Puer Apuliae. Nella città fece erigere, nel 1223, un ampio palazzo imperiale, in cui spesso soggiornò con tutta la sua corte. Il Palatium, realizzato dal protomagister Bartolomeo da Foggia, si estendeva su una vasta area, nei pressi di via Arpi, e contemplava giardini con fontane e sculture e ampi saloni rivestiti di marmi. In questo edificio Federico istituì uno studium nel quale insegnò anche Michele Scoto, confermando il ruolo centrale della città nel territorio daunio. Del palazzo, purtroppo, sopravvivono soltanto il pozzo (in massima parte ricostruzione di fantasia) e il sontuoso archivolto lapideo del portale d'ingresso, inserito in un prospetto esterno del Museo civico. L'iscrizione del portale, alto 7,40 m e largo 3,20, recita: Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er)ialis. Federico II considerava la Capitanata un luogo ideale per la caccia e perciò fece costruire un altro palazzo, quello di San Lorenzo in Carmignano (in località Pantano), dove il Guiscardo aveva fatto edificare l'omonima chiesa; il luogo è attualmente un rilevante sito archeologico a pochi chilometri dall'abitato di Foggia, nei pressi del santuario dell’Incoronata.
La dogana delle pecore
L'evento centrale nella storia dell'attuale capoluogo dauno è legato alla transumanza. Per meglio controllarla e ricavarne delle rendite, nel 1447 gli Aragonesi sfruttarono la collocazione geografica di Foggia imponendo, mediante la dogana delle pecore istituita nella città, il pagamento di una tassa a tutti i pastori che recavano le proprie greggi nel Tavoliere. Simboli di questo istituto destinato a lunghissima vita sono i due Palazzi della Dogana, sedi ufficiali dell'autorità regia. Il vecchio è nei pressi del pozzo del Palatium federiciano, il nuovo, settecentesco, è oggi sede della Provincia. La Dogana fece arricchire notevolmente le casse regie ma impoverì gli agricoltori del Tavoliere meridionale, provocando la formazione di paludi nei campi abbandonati.
Nel 1456 un terremoto devastò la città, e altri due sismi si verificarono nel 1534 e nel 1627.
Dal Cinquecento al Settecento
Nel Cinquecento la città fu attiva nella guerra franco-spagnola: schieratasi con gli spagnoli, subì nel marzo 1528 un duro saccheggio francese che ridusse la popolazione a un migliaio di cittadini.
Sulla scia dei moti innescati da Masaniello a Napoli, Foggia tra il 1647 e il 1648 vide la nascita di numerose sollevazioni popolari che ben presto presero la connotazione di una vera e propria guerra civile.
Nove anni più tardi la città fu messa in ginocchio dalla rovinosa pestilenza che colpì l'intera Penisola.
Risale agli ultimi anni del XVII secolo l'unico monumento nazionale della città: la chiesa delle croci.
Un ulteriore terribile terremoto colpì la città il 20 marzo 1731, distruggendo un terzo delle abitazioni. In seguito a questo evento tellurico giunse in città sant'Alfonso Maria de' Liguori che, secondo la tradizione, il 30 novembre 1735, mentre pregava ai piedi dell'Iconavetere, fu visto levitare avvolto in un fascio di luce (l'episodio è ricordato su una delle vetrate che decorano la cattedrale della città). I cittadini reagirono alla tragedia del terremoto innescando un'immediata ripresa: nacquero nuovi quartieri, si rafforzò il mercato cerealicolo e, sotto i Borboni, ci fu un notevole momento di fioritura culturale. Il governo borbonico diede un importante impulso allo sviluppo agricolo della zona, mostrando la necessità di una riforma del sistema economico di Capitanata. A riprova dell'importanza che la città aveva in questo periodo basti ricordare che il 25 giugno 1797 il principe Francesco I delle Due Sicilie la scelse come luogo in cui celebrare il suo matrimonio con Maria Clementina d'Asburgo.
L'Ottocento
Con lo sviluppo dei trasporti, Foggia si sviluppò finalmente nell'800 in quanto posta in punto strategico centrale rispetto al vasto Tavoliere, tra Bari e Pescara, e come snodo verso Napoli. Così Foggia riuscì a ricoprire un ruolo più importante rispetto a Bovino, Troia (sede vescovile), Lucera, Manfredonia e San Severo. Foggia non aveva mai avuto diritto a mura fortificate e l'unica fortificazione concessa era una palizzata in legno, periodicamente smantellata dalle forze vescovili di Troia.
Nell'Ottocento, divenuta capoluogo di provincia nel 1806, Foggia crebbe notevolmente, sviluppandosi verso la stazione ferroviaria e arricchendosi di importanti edifici pubblici. In questo periodo la città fu molto attiva anche dal punto di vista politico, ospitando rivendite carbonare e prendendo parte ai moti del 1848 e del 1860.
Il 25 giugno 1855 la città fu promossa a sede vescovile (sarà unita alla diocesi di Bovino e fatta arcidiocesi il 30 aprile 1979, dando origine all'arcidiocesi di Foggia-Bovino).
Con l'unità d'Italia nel 1861, ma soprattutto con l'abolizione della dogana avvenuta quattro anni dopo, la città potè sfruttare le terre sottratte alla pastorizia dando un nuovo sviluppo all'agricoltura. Cessò così quello che già l'illuminista foggiano Ferdinando Galiani aveva definito un'ottusa forma di industria campestre. In questo periodo la città divenne un importante nodo ferroviario e stradale, fondamentale per il collegamento dell'Italia centro-settentrionale col Meridione, grazie alla costruzioni di grandi opere infrastrutturali.
Il Novecento
Un avvenimento che riveste una notevole importanza nella storia della città è la costruzione dell'Acquedotto pugliese nel 1924. La perenne mancanza di risorse idriche, soprattutto nelle stagioni estive, era infatti un notevole problema per la cittadinanza e per l'agricoltura locale. La città il 21 marzo di quell'anno salutò festosa l'arrivo in città dell'acqua, resa visibile dalla fontana (che doveva essere provvisoria) che decora ancora oggi la Piazza Cavour.
La forma misteriosa di tale fontana dovrebbe rappresentare una stella marina sulla quale per fortuna non ha trovato più posto Nettuno su di un cocchio trainato da due sirene. Probabilmente si credeva presso il Governo Centrale che Foggia fosse sul mare. In ogni caso la cittadinanza si è abituata a tale misterioso oggetto al centro della città e non si chiede da quasi un secolo come sostituirlo con qualcosa di decente.
In effetti la politica urbanistica fascista spostò il centro della città dalla zona antica (o ciò che ne restava) verso una zona completamente nuova, snaturando ulteriormente ciò che i terremoti non avevano completato e lasciando come periferia il vecchio centro storico, il tutto accompagnato da sventramenti di strade, chiese ed altri edifici ritenuti vecchi e fatiscenti, ma oggi rimpianti.
Durante il ventennio fascista la città vide accrescere la quantità di edifici di interesse culturale nel suo territorio. Oltre alla costruzione della frazione di Segezia, poco fuori dalla città, è da ricordare la costruzione in questo periodo di edifici quali l'attuale municipio (su progetto di Armando Brasini) e il palazzo del governo (su progetto di Cesare Bazzani e inaugurato nel 1934 da Benito Mussolini), oltre allo stadio del littorio (ora stadio Pino Zaccheria) nel 1925.
L'importanza strategica di collegamento tra il nord e il sud della penisola, se dapprima era stato un motivo di sviluppo della città, divenne in seguito la causa della distruzione di buona parte della stessa. Durante la seconda guerra mondiale, infatti, fu bersaglio dei bombardamenti dell'aviazione alleata e fu rasa al suolo quasi completamente. I bombardamenti più violenti furono quelli del 22 luglio e del 19 agosto 1943.
L'importanza strategica della città venne ben compresa dagli alleati, tanto che la sua conquista fu uno degli obiettivi principali dell'operazione Avalanche[3]. La sua importanza si accrebbe all'inizio del settembre del 1943, quando tutti gli aeroporti dell'Italia meridionale erano neutralizzati ad eccezione, appunto, di quello di Foggia. Il periodo di occupazione delle truppe tedesche si concluse il 27 settembre di quell'anno, con l'entrata in città delle truppe dell'ottava armata inglese del generale Bernard Law Montgomery.
Dopo l'occupazione alleata, dal 1 ottobre Foggia divenne il caposaldo dell'offensiva anglo-americana nell'Adriatico e nei Balcani. Per i tragici e insieme eroici eventi che la città ha dovuto subire, l'8 luglio 1959 è stata insignita della medaglia d'oro al valor civile per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale [4] e il 2 maggio 2006 della medaglia d'oro al valor militare [5].
Dopo la fine del conflitto, Foggia fu ricostruita, solo in piccola parte ripristinando gli edifici storici crollati o profondamente danneggiati. Nella seconda metà del secolo, in seguito all'azione di bonifica intrapresa nel Tavoliere, la città ha visto accrescere la sua importanza economica e il suo sviluppo urbanistico e demografico.
Foggia è una delle poche città del mondo ad avere una via dedicata alle "Vittime Civili" (delle guerre). Eppure non si è dimostrata altrettanto sensibile verso le Vittime Civili delle guerre odierne.
Moravia ha definito Foggia come la più brutta città d'Italia, ma nessuno ricorda esattamente in quale occasione.
Ai foggiani piace parlare male di Foggia, ma detestano se lo fanno gli altri.
Evoluzione demografica
Al censimento del 2001, Foggia è risultata al venticinquesimo posto nei primi 100 comuni italiani per numero di abitanti, avanti a Ravenna e dopo Livorno.
Abitanti censiti[6]

Luoghi di interesse
Nel tessuto urbano cittadino, tra i diversi luoghi di interesse storico e artistico emergono Palazzo Dogana, la chiesa delle Croci, la Cattedrale (del XII secolo ma in buona parte rimaneggiata nel Settecento), i Tre Archi di Porta Arpana, l'Arco di Federico II e il Parco archeologico di Passo di Corvo.
Accanto a questi, spiccano anche la vastissima Villa comunale con austero pronao neoclassico (la Villa è per dimensioni il secondo giardino pubblico dell'Italia centro-meridionale, e fu realizzata nel XIX secolo su modello della Villa Floridiana di Napoli), il Palazzo delle Poste in stile liberty e la Fontana del Sele in Piazza Cavour (inaugurata il 22 marzo del 1924). Nei dintorni del centro urbano, sorgono Borgo Segezia e il santuario dell'Incoronata.
Musei
- Museo civico e Pinacoteca comunale
- Museo del territorio
- Museo provinciale di storia naturale
- Museo interattivo delle scienze
- Museo diocesano
- Museo delle Croci
- Museo del Centro Missionario Africano
Teatri
Cultura
Istruzione
L'Università degli studi di Foggia è stata istituita nel 1999. Essa si compone delle facoltà di Lettere, Giurisprudenza, Economia, Medicina e Agraria, le cui sedi sono sparse nel territorio cittadino.
L'Università conta circa 10.000 iscritti[7] a fronte di circa 400 impiegati tecnico-amministrativi[8] e circa 300 docenti[9]. In pratica: un impiegato statale ogni 13 studenti. Se si considera che i laureati sono un decimo degli iscritti, il risultato è vicino al rapporto di un impiegato ogni laureato (1088 laureati nel 2005 a fronte di 754 impiegati).
Nella città è presente anche una sede distaccata del Politecnico di Bari che comprende i corsi di laurea in ingegneria meccanica (sperimentalmente dal 1999/2000 come corso di laurea, ma già presente dal 1992/1993 come diploma universitario), ingegneria elettrica (dal 2001/2002), ingegneria civile e ingegneria gestionale (dal 2002/2003).
I santi patroni
San Michele Arcangelo è il patrono della provincia ecclesiastica di Capitanata, di cui Foggia è metropolia. La sua effigie campeggia sullo stemma della provincia civile e su quelli delle province religiose, particolarmente francescane.
Patrona principale della città e diocesi di Foggia è la Madonna dei Sette Veli, chiamata anche Iconavetere. È un'antichissima immagine della Madonna, dipinta su tavola, avvolta in sette veli e racchiusa in una teca rettangolare, dotata di una piccola finestrella ovale in corrispondenza del volto dell'effigie. La tavola fu rinvenuta prodigiosamente in uno specchio d'acqua nel 1062 o, secondo altri, nel 1073, da alcuni mandriani attratti da tre fiammelle che si sollevavano direttamente dall'acqua, scena cui fa riferimento lo stemma della città. Il Sacro Tavolo è stato sempre il centro religioso della città, e per conservare l'icona e favorirne il culto il duca normanno Roberto il Guiscardo fece erigere la chiesa di Santa Maria de Fovea, che nel 1172 fu ingrandita dal re Guglielmo II il Buono e in seguito fu modificata da Federico II. Nel 1855 fu elevata a cattedrale.
Legate indissolubilmente alla storia dell'Iconavetere sono le vicende dei due santi compatroni Guglielmo e Pellegrino, rispettivamente padre e figlio, che dalla natia Antiochia partirono, in tempi diversi e all'insaputa l'uno dell'altro, per un grande pellegrinaggio per i luoghi santi dell'Occidente. Peregrinarono a lungo visitando, tra l'altro, il Sacro Speco di san Michele sul Gargano. Giunti entrambi a Foggia, si ritrovarono e riconobbero ai piedi del Sacro Tavolo e, abbracciatisi, spirarono.
L'Incoronata
Il santuario della Madonna Incoronata sorge sull'itinerario della via Francesca, meglio nota come Via Sacra Langobardorum. Sito nell'omonimo borgo a 8 km dal centro urbano, il santuario è sorto sul luogo boscoso dove nel 1001 la Madonna apparve, con carnagione scura (chiamata anche Madonna Nera), a un pastorello, invitando la popolazione a erigere una chiesa. Oggi il sito è meta di numerosi pellegrinaggi, particolarmente in occasione dei festeggiamenti per l'apparizione (ultimo sabato di aprile).
Emittenti televisive locali
- TeleRadioErre
- TeleBlu
- TeleFoggia
- Teledauna
Foggiani illustri
Arte e letteratura
- Edoardo Alfieri, scultore (1913-1997)
- Francesco Saverio Altamura, pittore (1826–1897)
- Mario Bucci, pittore
- Domenico Caldara, pittore
- Vincenzo Capozzi, scrittore e poeta
- Fabio Coruzzi, pittore
- Valeria Di Napoli (Pulsatilla), scrittrice (1981)
- Ferdinando Galiani, drammaturgo
- Alberto Testi, pittore
Musica
- Irene D'Areni (Irene Ranseo), cantante (1932)
- Umberto Giordano, operista (1867-1948)
- Fabrizio Lavoro, chitarrista, cantante e disc jockey (1971)
- Rosa Lembo, cantante dei Baraonna
- Evemero Nardella, compositore di musiche napoletane (1878-1950)
- Antonino Spadaccino, cantante (1983)
- Nicola Stame, cantante lirico (1908-1944)
- Gegè Telesforo, cantante e musicista jazz
Politica
- Michele Angiolillo, anarchico (1871–1897)
- Orazio Ciliberti, magistrato e politico (1959)
- Mauro De Mauro, giornalista vittima della mafia (1921-1970)
- Ruggero Grieco, politico e padre costituente (1893-1955)
- Vladimiro Guadagno (Vladimir Luxuria), politico (1965)
- Nadia Desdemona Lioce, componente del movimento Nuove Brigate Rosse - Nuclei Comunisti Combattenti (Ncc) (1962)
- Giovanni Mongiello, politico (1942)
- Vittorio Salvatori, avvocato e politico (1929)
- Lorenzo Scillitani, patriota e uomo politico
- Vincenzo Visco, economista e politico (1942)
Scienza
- Salvatore Baldassarre, veterinario e zootecnico (1853–1917)
- Vincenzo Lanza, medico (1784-1860)
- Vincenzo Nigri, scienziato
- Giuseppe Rosati, matematico, fisico, filosofo, agronomo ed economista agrario
- Francesco Rotondi, progettista navale
Sport
- Claudio Altieri, scacchista (1957)
- Antonella Bevilacqua, atleta (1971)
- Paolo Bianco, calciatore (1977)
- Luciano Bruno, pugile (1963)
- Giuseppe Colucci, calciatore (1980)
- Daniele Delli Carri, calciatore (1971)
- Pasquale Padalino, calciatore (1972)
- Pino Zaccheria, cestista († 1941)
Televisione e cinema
- Renzo Arbore, showman (1937)
- Pino Campagna, comico (1955)
- Gabriella Cristiani, attrice, montaggista, regista (1950)
- Giovanni Muciaccia, presentatore televisivo (1969)
- Manila Nazzaro, showgirl (1977)
- Antonio Prisco, attore italiano (1962)
- Arnaldo Santoro, autore televisivo (1932-1995)
Industria e commercio
- nessuno
Economia
Dati generali
Il settore portante della città e del suo circondario è l'agricoltura, tanto che, durante il Ventennio il Tavoliere è stato definito il granaio d'Italia. Ancora oggi, nonostante l'arretratezza delle tecniche agricole, questo è il settore portante dell'economia cittadina. A causa di questa arretratezza, però, l'agricoltura locale ha perso il carattere di importanza nell'economia nazionale che aveva fino a cinquanta anni fa.
Tristi pagine sono state scritte ultimamente sul fenomeno del caporalato che ha portato a definire i numerosi extracomunitari impiegati nella raccolta dei pomodori come veri e propri schiavi, con la complice trascuratezza delle istituzioni, dei sindacati e della popolazione. Medici senza frontiere è presente a portare sollievo a tali persone con l'espressa denuncia che molti di loro "arrivano sani e si ammalano gravemente" a causa delle pessime condizioni igienico sanitarie in cui sono costretti a risiedere. Il settimanale l'Espresso ogni anno verifica che nulla si fa contro tali pratiche.
Industrie
Foggia non ha storicamente nessun rapporto con l'industria. In epoca monarchica a Foggia era demandata la sola funzione di essere sede della dogana delle pecore durante la transumanza e anche le attività agricole erano bandite. Ciò ha portato al fenomeno dei terreni impaludati in quanto non curati. La Bonifica del Ventennio Fascista ha risanato il territorio, ma la fugace redistribuzione delle terre non ha realizzato imprenditori agricoli "per decreto": tutti i micro-appezzamenti sono stati ricomprati per poche lire dai latifondisti a vantaggio di poche lire per gli assegnatari. Ciò ha comunque portato allo sviluppo di una minima imprenditorialità agricola.
Le fallimentari esperienze dei vari Patti d'Area in epoca repubblicana hanno portato a metodologie di assalto delle casse pubbliche da parte di "industrialotti" settentrionali che hanno provveduto nel tempo a realizzare fabbrichette con macchinari in disarmo utili solo a distribuire qualche stipendio per qualche anno prima di dichiarare l'opportuno fallimento con beffa dei principi ispiratori della Cassa Del Mezzogiorno.
Il settore industriale maggiormente sviluppato nella zona dovrebbe dunque essere quello alimentare, per sfruttare la produzione del settore agricolo. Ma, a parte pochissime industrie alimentari (da citare il pastificio Tamma e lo stabilimento Barilla), l'uva, il pomodoro e gli ortaggi sono trasformati rispettivamente in Toscana e Piemonte (uva da taglio) e nel napoletano (si parla di ostruzionismo di stampo camorristico per impedire lo sviluppo in terra foggiana dell'industria della conservazione).
La zona industriale, seppur piccola, vanta stabilimenti importanti come la SOFIM del gruppo FIAT - IVECO, e l'Alenia Aeronautica, quest'ultima praticamente controllata dallo SDI locale, il cui stabilimento è in continua crescita grazie a commesse internazionali per conto di Boeing, ATR e Air Bus. Alla periferia nord-est della città è da citare il "Villaggio Artigiani" che però, come si può capire dal nome, è incentrata sull'artigianato.
Uffici Pubblici
La struttura con il maggior numero di impiegati della città è il Comune di Foggia, il cui bilancio è dedicato per l'80% agli stipendi stessi. La seconda struttura è costituita dal complesso degli Ospedali Riuniti.
I pochi grandi industriali ed imprenditori non sono mai stati di origine foggiana e i pochi latifondisti non hanno mai investito in attività di grande respiro occupazionale.
fece scalpore l'assunzione di 87 vigili urbani, tutti in un modo o nell'altro stranamente legati ai consiglieri, assessori e faccenderi che occuppano il palazzo di città.
Infrastrutture e Trasporti
I trasporti nella città Foggia sono garantiti dall'ATAF s.p.a. (Azienda Trasporti Automobilistici Foggia), la quale serve anche le frazioni e alcune borgate vicine alla città, ma appartenenti al territorio di altri comuni della provincia. Tutti gli altri collegamenti (con i comuni della provincia, regionali, interregionali e internazionali) sono gestiti da tre imprese di trasporto (SITA, Ferrovie del Gargano e ACAPT).
Vie di comunicazione stradali
La città di Foggia si trova al centro di un vero e proprio nodo stradale, di notevole importanza per il collegamento del sud-est dell'Italia con il resto della penisola, risultando così essere ottimamente collegata in tutte le direzioni.
Importanza notevole ha l'autostrada A14, che rappresenta una fondamentale via di collegamento tra tutte le regioni adriatiche, ed in cui esiste un casello di Foggia. Negli ultimi tempi è stata posta la questione della possibile apertura di un secondo casello per la città, in modo da smaltire l'eccessivo traffico civile ed industriale che si affolla nell'unico per ora esistente [10].
Omologa via di comunicazione, che rappresenta l'alternativa non a pedaggio, è la Strada statale 16 Adriatica. Questa rappresenta anche la tangenziale ovest della città, mentre la tangenziale est è rappresentata dalla strada statale 673.
Da ricordare lungo la direttrice nord-sud è anche la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico, che collega la città a L'Aquila.
La Strada statale 655 Bradanica rappresenta la più importante via di comunicazione con la parte occidentale della penisola: essa, infatti, permette il collegamento con Candela con un tratto di superstrada e con il relativo casello autostradale sulla Autostrada A16, che porta a Napoli. L'alternativa non a pedaggio di questo tragitto è la Strada statale 90 delle Puglie.
Verso est la principale via di comunicazione è la Strada statale 89 Garganica, che nel tratto fino a Manfredonia è una strada a scorrimento veloce. Una volta superato il comune di Manfredonia, essa si trasforma nella Strada provinciale 53 Mattinata-Vieste, ed in seguito nella Strada provinciale 54 Vieste-Peschici. Questo percorso permette di attraversare tutto il Gargano lungo il litorale, ed è infatti è conosciuto nel luogo con il soprannome di Litoranea. L'alternativa alla Litoranea è rappresentata da una serie di strade provinciali interne al territorio garganico, più un prolungamento della stessa Statale 89 di cui sopra, non a scorrimento veloce, che collega Vieste a Peschici passando nell'entroterra, per poi scorrere lungo la costa fino al comune di Rodi Garganico, dopo la quale si immette nella Strada statale 693 Garganica, a scorrimento veloce.
Da ricordare lungo questa direzione è la strada provinciale 73 denominata "Via del Mare" perché rappresenta la strada che porta al più vicino sbocco marittimo: esso è sito nel territorio del comune di Manfredonia, tra le località Ippocampo e Scalo dei Saraceni.
Collegamenti ferroviari
Da sempre la stazione di Foggia è considerata un importante nodo di comunicazione fondamentale nella zona. Ricostruita dopo la sua distruzione ad opera delle forze alleate dopo la seconda guerra mondiale, è tuttora un perno fondamentale dei trasporti ferroviari della zona.
Le varie ramificazioni della ferrovia nei dintorni della stazione permettono il collegamento della stessa a tutte le principali direzioni e, quindi, alle città principali della zona. In particolare, le tratte ferroviarie collegano la stazione di Foggia alle seguenti città:
- Benevento, passando prima per la stazione di Cervaro (frazione di Foggia), continuando poi per Caserta e quindi Napoli e Roma;
- Potenza, passando per la stazione di Cervaro e Melfi;
- Bari, passando per la stazione della frazione Incoronata e, tra le altre città, per Cerignola e Barletta;
- Manfredonia;
- Termoli ed il resto del centro e nord Italia, passando per San Severo.
Nella tratta Foggia-Benevento, nella seconda metà degli anni '20, fu sperimentato l'utilizzo della corrente continua a 3000 V come sistema di trazione dei mezzi. La buona riuscita di questo esperimento aprì le porte all'utilizzo di questo sistema su larga scala, sostituendo la trazione trifase. Il sistema di trazione a corrente continua è tuttora utilizzato per tutte le linee ferroviarie italiane.
A Foggia è presente una delle dieci Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Trenitalia presenti nel territorio nazionale, risultando così essere fondamentale anche per la riparazione e la rigenerazione delle locomotive o delle carrozze danneggiate.
La stazione di Foggia è parte della società delle Ferrovie dello Stato CentoStazioni.
Una linea ferroviaria ad alta capacità è attualmente in costruzione per il tratto Foggia-Bari, mentre è in fase di progettazione per il tratto Napoli-Foggia. In questo modo si spera di facilitare il trasporto di persone e merci lungo il percorso Bari-Foggia-Napoli-Roma, percorso di importanza indubitabile e di cui la stazione di Foggia è un nodo principale. [11]
Sono state mosse delle opinabili critiche su quest'ultimo progetto e, in particolare, sulla possibilità che i treni provenienti da Bari e diretti verso Napoli e Roma (e viceversa) vengano dirottati in una delle due stazioni secondarie del comune (Borgo Cervaro o Incoronata): tale proposta, infatti, è malvista dai narcisistici e populisti politici e sindacati locali che mascherano le gravi mancanze del loro operato in tutti gli altri settori sollevando un inutile polverone allarmando i pochi cittadini sensibili alla nostalgia sull'eventuale rischio di far decrescere la già trascurabile importanza dell'attuale struttura[12].
Tali critiche sono in effetti mosse soprattutto da anacronistici sentimenti di orgoglio in quanto il vantaggio di avere la città spezzata in due dall'attraversamento ferroviario è ormai solo fonte di disagi e pochissimi vantaggi.
Innanzitutto la grandissima parte del traffico di merci e di persone è effettuato su gomma i cittadini ed i visitatori che sia avvalgono del treno sono una minoranza trascurabile. Inoltre il servizio ferroviario non offre ormai più, come un tempo, tanti posti di lavoro. Il traffico cittadino è altresì notevolmente appesantito da interminabili code per aggirare l'enorme ed improduttiva area ferroviaria in corrispondenza di tre soli punti: due cavalca-ferrovia (via Manfredonia e via Bari) ed un sottopassaggio (via Scillitani). Solo alcuni dei pochi alberghi e servizi di ristorazione si trovano nei pressi dell'attuale stazione.
La soluzione ideale è proprio quella proposta a livello nazionale, ovvero evitare di realizzare una stazione "a pettine" al centro di Foggia, con grande disagio della collettività locale e nazionale e solo per accontentare pochi orgogliosi nostalgici, e realizzare un buon servizio di navetta su autobus verso la periferia più adatta alla stazione ad alta velocità.
Sport
Foggia ha da sempre brillato nel pugilato e soprattutto nella scherma, dove ha dato alla luce più di una volta campioni di livello internazionale. Altre squadre rappresentative della città sono la libertas ora Zulli ceramiche Foggia nel basket (serie c1), il CUS Foggia nel rugby e l'Avis Villa Igea appena promossa in B1 di pallavolo.
A Foggia sono presenti molti impianti sportivi di pregio: il Palazzetto della Scherma, il Palazzetto dello Sport per pallavolo e basket, un campo di Baseball / Softball, la Piscina Comunale, il Campo Scuola di Atletica, alcune piste di pattinaggio su rotelle, molti campi da calcetto e tennis, senza contare che a Foggia molti studenti si laureano presso l'ex ISEF.
Il 20 maggio 1999 la 6^ tappa del Giro d'Italia 1999 si è conclusa a Foggia con la vittoria del lettone Romans Vainsteins.
Come argomento di discussione di tutti gli altri foggiani che non praticano nessuno sport, l'unico sport "seguito" è il calcio. La squadra di calcio locale, l'Unione Sportiva Foggia, milita attualmente nel girone B della serie C1 e gioca le sue partite nel locale stadio Pino Zaccheria. Vanta discreti trascorsi in serie A negli anni '60 e '70. Con la promozione in serie A nel 90-91 è nata quella che sarà poi ricordata come "Zemanlandia" dal nome di Zdeněk Zeman, il tecnico Boemo che guidava in quegli anni la compagine rosso-nera.
La passione per la squadra locale è un elemento importante che caratterizza la società foggiana. Circa il 95% degli abitanti tifa per la squadra locale. Come in tutto il resto d'Italia spesso vengono seguite anche le squadre italiane più famose, come Milan, Inter, Juventus, pur restando una delle poche città con più di 100.000 abitanti a non presentare nel territorio nessun club di tifosi organizzati di queste squadre più blasonate.
La Provincia di Foggia
La Provincia di Foggia è una provincia della Puglia settentrionale, conta oltre 680.000 abitanti.
Affacciata a nord sul Mar Adriatico, confina ad ovest col Molise (Provincia di Campobasso) e con la Campania (Provincia di Benevento), a sud con la Campania (Provincia di Avellino) e con la Basilicata (Provincia di Potenza), a sud-est con la Provincia di Barletta-Andria-Trani.
Amministrazione comunale
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Divisioni amministrative
La città è composta da sei circoscrizioni: I circoscrizione "Arpi", II circoscrizione "Cattedrale", III circoscrizione "Puglia", IV circoscrizione "San Lorenzo", V circoscrizione "Camporeale" e VI circoscrizione "Croci". I quartieri, invece, sono molti di più e rappresentano dei veri microcosmi cittadini: il senso di appartenenza ad uno o l'altro quartiere è molto forte.
I più popolosi sono i quartieri popolari "Candelaro" e "CEP" posti ai due estremi della città. Seguono il quartiere più ricco di storia e tradizioni della città "Borgo Croci", i cui abitanti vengono chiamati crocesi prima che foggiani, il quartiere "San Lorenzo", sull'antica via che porta alla chiesa di San Lorenzo in Carminiano, "San Pio X", "La Spelonca", "Parco dei Fiori", "Rione Biccari", "Rione dei Preti", "San Michele", "San Ciro", "Immacolata", "Carmine Nuovo" e "Macchia Gialla". Come molte città occidentali anche la Foggia contemporanea ha il suo quartiere multietnico situato nelle vicinanze della stazione ferroviara. La presenza in città di emigranti da ogni parte del mondo ha reso ancor più nevralgica l'arteria ferroviaria. La zona è anche sosta di numerosi pullman da tutta italia, nonché della linea Bucarest - Taranto. Divisi dal resto della città dal passaggio della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia e dal tronco principale della ferrovia (che va a nord verso San Severo e poi Termoli e verso sud si estende fino a Bari), "Rione Martucci" e "Rione Diaz", quartieri situati sulla via del mare, che collega la città al più vicino sbocco marittimo.
Il quartiere "Cattedrale" è diventato negli ultimi dieci/quindici anni circa il cuore della Foggia by-night; il rifacimento della pavimentazione stradale, alcune opere di ristrutturazione a palazzi, chiese, monumenti e l'apertura di numerosissimi pub, pizzerie, ristoranti, botteghe e negozi hanno reso il centro storico di Foggia il quartiere più frequentato della città nelle ore notturne. Infine ci sono l'ampia zona industriale che si trova alla periferia sud/est della città tra la SS 16 Adriatica e via Trinitapoli e il quartiere denominato "Villaggio Artigiani" alla periferia nord/est di Foggia nei pressi del cimitero e della via che porta a Manfredonia ed al Parco Nazionale del Gargano.
Diverse sono le borgate, lontane diversi chilometri dal centro città ma che sono incluse nel territorio del comune di Foggia: Segezia, Arpinova, Cervaro, Duanera La Rocca e Tavernola sono le principali. Borgo Incoronata merita una citazione a parte, perché è il luogo vicino al quale si trova l'omonimo Santuario eretto in venerazione della Madonna dell'Incoronata, apparsa nel confinante bosco nell'ultimo sabato di Aprile dell'anno 1001 e diventato con gli anni luogo di pellegrinaggio mondiale. Dal 2006 è stato istituito il Parco Regionale dell'Incoronata.
Frazioni
Segezia è un borgo rurale che sorge nei pressi della città, ideato in epoca fascista voleva essere, nei progetti, la "Latina" del tavoliere dauno. Una nuova città fascista, come l'architettura del campanile e della piazza stanno a dimostrare, che fosse a imperitura memoria delle opere di bonifica del regime nella piana della capitanata. Cominciati i lavori di costruzione negli ultimi anni di regime, il progetto è stato abbandonato al sorgere della Repubblica. Il suo nome deriva dalla dea greca Segesta, divinità che si invocava per la raccolta dei campi.
Incoronata è un borgo rurale che sorge nei pressi della città, ha origini antiche, deve il suo sostentamento economico all'omonimo santuario mariano. In epoca fascista vi è stata costruita la nuova piccola chiesa e alcuni edifici.
Tavernola è un borgo rurale che sorge nei pressi della città, fondato nell'epoca fascista dove vi costruirono alcuni edifici.
Onorificenze
Gemellaggi
Foggia è gemellata con:
- Göppingen dal 1971
- Pescasseroli dal 2005
Foggia ha rapporti di amicizia:
Note
- ^ Climatologia del basso tavoliere
- ^ http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/comuni_oggi/categorie/FG/info_foggia.htm
- ^ Lo sbarco di Salerno
- ^ Motivazione della medaglia d'oro al valor civile sul sito del quirinale
- ^ Motivazione della medaglia d'oro al valor militare sul sito del quirinale
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ http://www.unifg.it/atn/ust/05_06/serie_stor.asp
- ^ http://www.unifg.it/organizzazione/stampa_pers_TA.asp
- ^ http://www.unifg.it/doc_dn/_d_ris_doc.asp?nome=&cognome=&IDfac=&Submit=Invia
- ^ La notizia di un possibile secondo casello autostradale per la città di Foggia sul sito di TeleRadioErre
- ^ Riepilogo degli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico nella tratta Foggia-Napoli all'interno della Puglia dal sito della Regione
- ^ Il progetto di collegamento ferroviario alta capacità Napoli-Bari sul sito della Camera dei deputati