Maria Falcone

attivista Antimafia, Fondatrice Fondazione Giovanni Falcone

Maria Falcone (Palermo, 30 aprile 1936) è una docente e attivista italiana, fondatrice della Fondazione Falcone.

Maria Falcone Presidente della Fondazione Giovanni Falcone

Attivista antimafia, dal 1992, anno della morte del fratello Giovanni Falcone, il magistrato ucciso dalla Cosa nostra nella strage di Capaci, porta avanti progetti di educazione alla legalità nelle scuole e nelle università del Paese e promuove iniziative, in Italia e all’estero, per ricordare la figura del giudice e sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi legati alla criminalità organizzata. Da 27 anni è punto di riferimento della società civile, dell’associazionismo, del mondo della scuola e delle istituzioni in tutti i dibattiti e le attività che hanno riguardo alle mafie. Si è espressa su temi di grande attualità come l’abolizione del cosiddetto ergastolo ostativo, la tutela degli enti che operano per il sociale e la legalità, il rilancio del movimento antimafia e la cooperazione investigativa e giudiziaria contro la criminalità transnazionale.[1][2][3]

Biografia

Nata a Palermo nel 1936, secondogenita di una famiglia di tre figli (la sorella maggiore, Anna, è del ’34, il fratello Giovanni era del ‘39), si è laureata in Giurisprudenza ed ha poi insegnato diritto negli istituti superiori fino alla pensione. [4]

Dal 1992 si è dedicata totalmente alla Fondazione Giovanni Falcone, che presiede, curando, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e celebrazioni che si tengono ogni 23 maggio a Palermo, nell’anniversario della strage di Capaci, alla presenza delle massime autorità dello Stato e di migliaia di studenti che arrivano da tutta Italia con la “Nave della Legalità”.

Partecipa alle numerosissime manifestazioni che vengono organizzate per ricordare la figura e l’opera del fratello. Negli anni ha incontrato migliaia di ragazzi facendo testimonianza attiva, raccontando una intensa stagione della lotta a Cosa nostra ed educando i giovani all’importanza del rispetto della legalità. Da tre anni è promotrice del progetto “Università per la Legalità” che coinvolge decine di Atenei italiani. Gli studenti, che rispondo a un bando del Miur e della Fondazione Falcone, lavorano a progetti in materia di criminalità organizzata: ricerche, studi, lavori teatrali.[5] Promuove il concorso che, ogni anno, assegna 15 borse di studio, finanziate dall’Assemblea Regionale Siciliana, a neolaureati in Giurisprudenza di tutta la Sicilia che vogliano sviluppare ricerche sulla mafia e sulla legalità.[6]

 
Maria Falcone accoglie la Nave della Legalità, a Palermo, il 23 maggio del 2019

Attività

 
Maria Falcone durante il corteo organizzato per le commemorazioni della strage di Capaci il 23 maggio del 2019

Nel 1992, dopo la morte del fratello a Capaci e dopo la strage di Via D’Amelio in cui morirono il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, Maria Falcone ha avviato un progetto volto a mantenere viva la memoria di Giovanni Falcone nella società civile, tra i giovani e nelle sedi istituzionali. Nel suo ruolo di “testimone” dell’azione e del lavoro del magistrato subito dopo l’attentato venne ascoltata dal Consiglio superiore della magistratura in seduta plenaria, su invito dell’allora vice-presidente Giovanni Galloni.

Nel 2017, in occasione della desecretazione degli atti riguardanti i rapporti tra il fratello e l’organo di autogoverno della magistratura, Maria Falcone è stata invitata a partecipare alla seduta plenaria straordinaria del Csm[7] alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.[8] Numerosi sono stati gli appuntamenti nazionali e internazionali a cui Maria Falcone è stata invitata per parlare del lavoro svolto dal fratello prima e dopo il maxiprocesso di Palermo ai boss di Cosa Nostra.

Un cammino per onorare la memoria del magistrato ucciso dalla mafia, quello intrapreso dalla professoressa Falcone che l’ha portata in tutto il mondo: da Santiago de Compostela, Brasilia, San Paolo del Brasile, Siviglia, a Monaco di Baviera, Mosca, Barcellona, Buenos Aires, Francoforte, Varsavia, Tarragona, Parigi, Washington, Bruges, Strasburgo, Londra, New York, Vienna.

 
Maria Falcone e Robert Swan Mueller, direttore del Federal Bureau of Investigation (FBI)

Di particolare rilievo la sua partecipazione al convegno e alla cerimonia che si sono tenuti nel 2013 presso la sede dell’FBI di Quantico, in Virginia (USA), per il riconoscimento del valore della attività della Fondazione Falcone e la partecipazione, nel 2017, alla cerimonia di commemorazione del magistrato ucciso a Capaci, nella sede dell’Onu, a New York, in apertura del dibattito internazionale sulla Criminalità organizzata transnazionale. Intervistata da Mollie Halpern, responsabile delle relazioni esterne del Fbi, la professoressa Falcone ricordò le parole di suo fratello, Giovanni, ai giornalisti all’inizio del maxi processo. Il giudice, ai cronisti che gli chiedevano un commento su quello che era un evento importante per tutta la nazione, rispose: “gli uomini passano e restano le idee che cammineranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.   (EN) The Legacy of Giovanni Falcone: Global Law Enforcement, Inside the FBI, 3 aprile 2013, a 04 min 28 s.

Nel 2017 ha preso parte, insieme alla rappresentanza italiana presso l'Agenzia Europea per il contrasto al crimine organizzato di Eurojust a L’Aja, alla cerimonia di intitolazione di una targa alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino.[9]

Nel 2018, poi, nella sede Onu di Vienna, Maria Falcone è intervenuta al dibattito che è stato prodromico all’approvazione della Risoluzione sul meccanismo di revisione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, più nota come “Convenzione di Palermo”. “Oggi si realizza il sogno di Giovanni”, disse dopo la votazione all’unanimità della revisione della Convenzione, un passo fondamentale per rendere più efficace la normativa.[10][11]

 
Nave della Legalità in arrivo nel porto di Palermo, il 23 maggio del 2019

Ogni 22 maggio, vigilia dell’anniversario della strage di Capaci parte da Civitavecchia una nave con a bordo migliaia di studenti di tutta Italia.[12]

I ragazzi, selezionati sulla base di un concorso su un tema legato alla criminalità organizzata e alla legalità, bandito dal Miur e della Fondazione Falcone, dopo un viaggio di una notte arrivano a Palermo per partecipare alle cerimonie organizzate per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia.

In nave con i ragazzi magistrati, autorità, esponenti delle istituzioni che li accompagnano in un cammino simbolico che ripercorre la memoria di chi si è sacrificato per combattere ogni forma di illegalità.

Giunti a Palermo vengono accolti da Maria Falcone e dagli studenti palermitani e siciliani.[13]

Il 23 maggio

 
Aula Bunker del carcere Ucciardone durante le manifestazioni del 23 maggio

Il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e la Fondazione Falcone organizzano una giornata in ricordo delle vittime della mafia. La manifestazione si svolge generalmente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato e della Camera.

Oltre 70.000 ragazze e ragazzi di tutta Italia vengono coinvolti nell’evento che è stato chiamato #PalermoChiamaItalia e che, negli anni, si è arricchito di importanti contributi grazie agli accordi firmati con l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Consiglio Superiore della Magistratura, l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Le celebrazioni istituzionali si tengono nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del maxiprocesso a Cosa Nostra. Gli studenti si confrontano su un tema scelto dagli organizzatori insieme ad esponenti delle istituzioni, magistrati ed esperti.

Contemporaneamente migliaia di ragazzi si ritrovano in diverse zone di Palermo, una delle quali piazza Magione, nel quartiere Kalsa, dove Falcone e Borsellino trascorsero l’infanzia, per laboratori creativi, concerti e attività ricreative. Luoghi che si trasformano in vere e proprie piazze della legalità, aperte al pubblico.

Nel pomeriggio due cortei di #PalermoChiamaItalia[14], che vedono protagoniste le scuole e i cittadini, partono da via D’Amelio, teatro della strage costata la vita a Borsellino e alla scorta, e dall’Aula Bunkerper ritrovarsi sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, luogo diventato simbolo della ribellione contro la mafia.

Riconoscimenti

 
Maria Falcone con la rappresentanza italiana presso l'Agenzia Europea per il contrasto al crimine organizzato di Eurojust, a L’Aja all’intitolazione di una targa in memoria dei giudici Falcone e Borsellino

Nel 1995, Maria Falcone ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università degli Studi di San Paolo del Brasile per il suo impegno sociale e culturale nel combattere la mafia.

Nel 2014, è stata insignita dal capo dello Stato Giorgio Napolitano della croce di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.[15]

Nel 2015 ha ricevuto le chiavi della città di Bari dal sindaco Antonio Decaro. "A Maria Falcone - recitavano le motivazioni del riconoscimento - per il suo impegno instancabile in favore della crescita di una coscienza civile diffusa, unico antidoto alle logiche mafiose e criminali. La sua attività nell’ambito di progetti di educazione alla legalità, la sua presenza costante nelle scuole come testimone della vita e degli insegnamenti di suo fratello Giovanni, magistrato simbolo della lotta alla mafia, il suo impegno pedagogico e divulgativo costituiscono il terreno fertile in cui affondano le radici dell’antimafia sociale".[16]

Sempre nel 2015, la professoressa Maria Falcone è stata insignita del Premio internazionale “Semplicemente Donna” per l’impegno e il coraggio nel continuo lavoro di sensibilizzazione dei giovani e di tutta la società civile ai temi della legalità e della lotta verso la violenza di ogni genere.[17]

Nel 2017, l’Accademia Bonifaciana, Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori di Anagni, le ha conferito il titolo di “Senatore Accademico Onorario”.

Durante questi anni, Maria Falcone ha ricevuto riconoscimenti e premi per l’impegno civile e l'intensa attività svolta nell'ambito dell'educazione alla legalità tra i quali:

  • Cittadinanza Onoraria Comune di Cava 1996
  • Cittadinanza Onoraria Comune di Occimiano 2011
  • Cittadinanza Onoraria Comune di Montesilvano 2012
  • Cittadinanza Onoraria Comune di Riccione 2012
  • Cittadinanza Onoraria Comune di Giugliano 2015
  • Premio Città di Vasto 1996
  • Premio Minerva 1996
  • Premio Città di Fiumicino 1999
  • Premio Città di Teramo 2000
  • Premio S.Cecilia –Siena 2003
  • "National Organization of Italian Women – New York 2000”

Maria Falcone è membro onorario Unicef.

Opere

  • “Educazione alla legalità. Dal rispetto della legge alla convivenza democratica” scritto in collaborazione col prof. G.Marchese, Carrocci, 1997.
  • “Giovanni Falcone. Un eroe solo”, scritto insieme alla giornalista Francesca Barra, Milano, Rizzoli], 2012.
  • “Giovanni Falcone. Le idee restano”, scritto con la giornalista Monica Mondo, Milano, San Paolo Edizioni, 2017.
  • Ha collaborato alla realizzazione del libro di Francesco La Licata “Storia di Giovanni Falcone”, Milano, RCS, 1993.
  • ”La Convenzione di Palermo”, Palermo, Glifo Edizioni, 2019

Bibliografia

Voci correlate

Note

  1. ^ Gioacchino Amato, No della Corte di Strasburgo all'ergastolo duro, Maria Falcone: "Non vanificare anni di lotta alla mafia", in la Repubblica, 8 ottobre 2019.
  2. ^ Maria Falcone, Riuniamo società e istituzioni per rilanciare l’antimafia, su http://www.piolatorre.it/, 5 giugno 2019.
  3. ^ Mafia, la risoluzione dell'Onu "Si realizza il sogno di Giovanni", in LIVESICILIA.it, 19 Ottobre 2018.
  4. ^ Maria Falcone e Francesca Barra, Giovanni Falcone un eroe solo. Il tuo lavoro, il nostro presente. I tuoi sogni, il nostro futuro, Milano, Rizzoli, 2012, ISBN 978-8817056175.
  5. ^ Redazione ANSA, Al via a Genova l'Università per la legalità, in ANSA, Roma, 30 aprile 2019.
  6. ^ AdnKronos, Mafia: da Fondazione Falcone 15 borse di studio per laureati siciliani, in AdnKronos, Palermo, 28 giugno 2019.
  7. ^ I documenti del Csm su Giovanni Falcone, su https://www.csm.it.
  8. ^ Alberto Custodero, Mafia, Mattarella: "Per Falcone non era invincibile", in la Repubblica, Roma, 22 maggio 2017.
  9. ^ Redazione ANSA, Falcone e Borsellino ricordati a Eurojust a L'Aja, in ANSA, Palermo, 14 novembre 2017.
  10. ^ Maria Falcone: "Sforzi globali contro le mafie", in la Repubblica, 16 novembre 2018.
  11. ^ Adriana Brusca, Quel sogno di un’antimafia transnazionale, in Eco Internazionale, 1º novembre 2018.
  12. ^ #PalermoChiamaItalia: partita la nave della legalitàIl 23 maggio 70.000 studentesse e studenti insieme contro le mafie, in www.poliziadistato.it, 2 maggio 2019.
  13. ^ Il 23 maggio 70.000 studentesse e studenti insieme contro le mafie, su https://www.miur.gov.it/.
  14. ^ Alessandra Zaffiro, #PalermoChiamaItalia dedicata alla Convenzione Onu, in Vatican Media, 23 maggio 2019.
  15. ^ Maria Falcone riceve onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica, su http://www.rainews.it.
  16. ^ Silvia Di Pinto, Bari, il sindaco Decaro consegna a Maria Falcone le chiavi della città: "Un segnale di speranza", in la Repubblica, Bari, 23 settembre 2015.
  17. ^ Maria Falcone - Premio "Coraggio e solidarietà", su http://www.premiosemplicementedonna.com.

Collegamenti esterni

Fondazione Giovanni Falcone