Guerre di confine sovietico-giapponesi
Le guerre di confine sovietico-giapponesi furono una serie di conflitti occorsi tra il 1932 ed il 1945, senza una formale dichiarazione di guerra, tra l'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Mongola, da una parte, e l'Impero giapponese ed il suo Stato-fantoccio del Manciukuò, dall'altra.
Guerre di confine sovietico-giapponesi | |||
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Data | 1932 - 1939 | ||
Luogo | Manciuria | ||
Esito | Vittoria finale sovietica e mongola | ||
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Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
Scontri di confine
L'esercito imperiale giapponese registrò tra il 1932 ed il 1934 ben 151 incidenti minori sul confine con la Manciuria. Il numero di incidenti aumentò a 150 nel 1935 e nel 1936 e si fece di anno in anno maggiore.
Nel gennaio del 1935 avvenne il primo scontro armato, l'incidente di Halhamiao (哈爾哈廟事件?, Haruhabyō jiken), alla frontiera tra Mongolia e Manchukuo[1]. Unità di cavalleria dell'esercito popolare mongolo attaccarono pattuglie dell'esercito imperiale del Manciukuò nei pressi del tempio buddista di Halhamiao. Le unità cinesi ebbero alcuni caduti, tra i quali un consigliere militare giapponese.
Tra il dicembre del 1935 ed il marzo del 1936 si susseguirono l'incidente di Orahodoga (オラホドガ事件?, Orahodoga jiken) e quello di Tauran (タウラン事件?, Tauran jiken), nei quali sia l'esercito giapponese che quello mongolo impiegarono mezzi corazzati e velivoli militari.
Nel giugno del 1937 sul fiume Amur, lungo il confine sovietico-mancese, ebbe luogo l'incidente dell'isola Kanchazu (乾岔子島事件?, Kanchazutou jiken): tre cannoniere sovietiche occuparono l'isola di Kanchuzo, quindi la 1ª divisione giapponese affondò una delle cannoniere sovietiche a colpi di cannone e ne danneggiò un'altra; i soldati sovietici si ritirarono dall'isola in seguito alle proteste del Ministro degli Esteri Litvinov.
Battaglia del lago Chasan
La battaglia del lago Chasan, conosciuta anche come incidente di Changkufeng (张鼓峰事件S, Zhānggǔfēng ShìjiànP), fu un'incursione lanciata dai giapponesi dal Manchukuo sul territorio dell'Unione Sovietica tra il 29 luglio e l'11 agosto 1938. Il motivo scatenante fu la convinzione giapponese che i sovietici avessero interpretato erroneamente la demarcazione dei confini, basata sulla convenzione di Pechino tra la Russia imperiale e la dinastia Qing, ed avessero manomesso i marcatori.
Battaglia di Khalkhin Gol
La battaglia di Khalkhin Gol (che deve il nome al fiume Khalkha, che attraversava il campo di battaglia), conosciuta anche come battaglia di Nomonhan (dal nome del villaggio più vicino), fu lo scontro decisivo della guerra non dichiarata tra sovietici e giapponesi.
Patto nippo-sovietico
In seguito alla sconfitta giapponese a Khalkhin Gol Giappone ed Unione Sovietica firmarono il 13 aprile 1941 un patto di non-aggressione, simile nell'impostazione al patto Molotov-Ribbentrop.
Più tardi, nello stesso anno, quando il Terzo Reich invase l'Unione Sovietica, i giapponesi avrebbero voluto rompere anch'essi il patto con i sovietici, ma presero la decisione cruciale di concentrare la pressione sul Sud-Est asiatico. Si ritiene che la decisione fu la conseguenza della pesante sconfitta a Khalkhin Gol, che impedì al Giappone di unire le forze con la Germania contro l'Unione Sovietica, nonostante i Paesi fossero legati dal patto tripartito. Il 5 aprile 1945 l'Unione Sovietica denunciò unilateralmente il patto di neutralità, dichiarando che non lo avrebbe rinnovato alla scadenza del 13 aprile 1946. Quattro mesi dopo, prima della scadenza naturale del patto e tra i due bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, l'Unione Sovietica dichiarò guerra al Giappone, cogliendo i nipponici completamente di sorpresa. Un'ora dopo la dichiarazione l'Armata Rossa lanciò l'invasione sovietica della Manciuria.
Influenza nei media
I combattimenti tra Giappone ed Unione sovietica alla fine della seconda guerra mondiale hanno un ruolo chiave nel film coreano My way, nel quale soldati giapponesi (inclusi coreani al servizio del Sol Levante) combattono e vengono catturati dai sovietici, che li obbligano a combattere per loro.
Note
- ^ Charles Otterstedt, Kwantung Army and the Nomonhan Incident: Its Impact on National security
Bibliografia
- (EN) Alvin D. Coox, Nomonhan: Japan Against Russia, 1939, 2 voll., 1985, Stanford University Press, ISBN 0-8047-1160-7.
Voci correlate
Altri progetti
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