Aimone di Savoia-Aosta (1900)

re di Croazia, duca d'Aosta e ammiraglio italiano

Aimone Roberto Margherita Maria Giuseppe Torino di Savoia (Torino, 9 marzo 1900 - Buenos Aires, 29 gennaio 1948) è stato il quarto Duca d'Aosta ed il Re designato di Croazia.

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Aimone di Savoia, quarto Duca d'Aosta

Biografia

Fratello minore di Amedeo di Savoia, terzo Duca d'Aosta, Aimone nacque a Torino il 9 marzo 1900 da Emanuele Filiberto, secondo Duca d'Aosta, e da Elena di Borbone-Orléans. Suoi nonni erano il Re di Spagna Amedeo I e la Principessa Maria Vittoria del Pozzo, mentre suo bisnonno era il Re d'Italia Vittorio Emanuele II.

Il 22 settembre 1904 ricevette il titolo di Duca di Spoleto. Uscito nel 1916 dall'Accademia Navale di Livorno con il grado di guardiamarina, Aimone divenne sottotenente di vascello l'anno successivo. Impiegato in una squadriglia di idrovolanti negli ultimi mesi della prima guerra mondiale, fu decorato con una croce di guerra, due medaglie di bronzo ed una d'argento. Nel 1929, vent'anni dopo suo zio Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi, Aimone organizzò una spedizione italiana sul Karakorum tentando di scalare il K2 insieme ad Ardito Desio. Dopo il fallimento della scalata a causa delle proibitive condizioni del tempo, Aimone si concentrò su studi scientifici. Ricevette la promozione a capitano di vascello il primo luglio 1934.

Il primo luglio 1939, in Santa Maria del Fiore a Firenze, sposò la Principessa Irene di Grecia, figlia del Re Costantino I. Da questo matrimonio nacque un solo figlio, Amedeo, nato a Firenze il 27 settembre 1943.

Re di Croazia

 
Il Regno di Croazia, evidenziato in rosso. Il verde indica le zone appartenenti all'Italia, il grigio quelle appartenenti all'Ungheria ed il blu i territori occupati dalla Germania
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Aimone a Firenze nel 1946, poco prima della partenza per Buenos Aires

Il crollo del Regno di Jugoslavia dei Karađorđević, a seguito dell'invasione italo-tedesca del 1941, aveva portato alla nascita dello Stato Indipendente di Croazia, una nazione fantoccio controllata dall'asse italo-tedesca che comprendeva gran parte della Croazia e della Bosnia-Erzegovina. Poiché la Croazia era priva di una propria dinastia, in quanto l'antico Regno di Croazia era stato incorporato nel Regno d'Ungheria fin dal 1097, e, successivamente, era stato incluso nel nesso dell'Impero austro-ungarico, Ante Pavelić, capo del nuovo Stato Indipendente di Croazia, si recò in Italia per offrire la corona ad un principe di Casa Savoia. Le motivazioni di questa offerta non sono mai state chiarite: forse Pavelić voleva mostrare gratitudine a Benito Mussolini, che lo aveva aiutato ed ospitato fra le due guerre mondiali, o forse voleva, in tal modo, prendere le distanze in maniera visibile dalla Germania nazista, che cercava di impadronirsi materialmente del nuovo stato. Vittorio Emanuele III fu preso alla sprovvista, in quanto l'offerta della corona di Croazia era generica e sarebbe spettato a lui stesso, secondo Ante Pavelić, individuare chi avrebbe dovuto portarla. Galeazzo Ciano, nei suoi diari, annota che Vittorio Emanuele III pensò inizialmente ad Amedeo, terzo Duca d'Aosta, ma tale idea decadde dopo poco per il fatto che Amedeo si trovava in Kenia prigioniero degli inglesi. Rimasto incerto fra Aimone e Filiberto Lodovico di Savoia-Genova, Vittorio Emanuele III optò per Aimone. Sempre secondo i diari di Galeazzo Ciano, tale nomina costituì una vera e propria tegola in testa per Aimone, che dovette congedarsi dalla Marina Militare Italiana, la sua vera passione, in quanto tale servizio non era conciliabile con la sua nuova funzione. Aimone, tra l'altro, dichiarò:

«Non ne voglio sapere. Non ho ambizioni politiche. Non voglio lasciare l’Italia, i miei interessi, le mie passioni. Non so nulla dei croati e della Croazia. Non desidero neppure conoscerli.»

Il 18 maggio 1941, dopo aver fermamente rifiutato il nome di Zvonimiro II, che assolutamente non gli piaceva, Aimone vinse la riluttanza iniziale, assunse il nome di Tomislavo II e fu designato Re dello Stato Indipendente di Croazia. Aimone creò nel suo studio di Firenze un "ufficio per gli affari croati" allo scopo di conoscere il paese sul quale avrebbe dovuto regnare. Le notizie che pervennero da varie fonti (ambasciata italiana a Zagabria, servizi segreti, rapporti confidenziali e informatori fidati) parlarono dello Stato Indipendente di Croazia come di una realtà incompiuta non soltanto a livello istituzionale, ma anche sociale e culturale, e descrissero come spaventosa la situazione interna dello stato, caratterizzata da continue persecuzioni ed eccidi da parte degli ustascia di Ante Pavelić, che avevano avviato una vera e propria pulizia etnica contro avversari politici (comunisti), minoranze nazionali (serbi) e minoranze religiose (ortodossi, ebrei e musulmani). Per questi motivi e per il fatto che Ante Pavelić intendeva servirsi di Tomislavo II come di una semplice marionetta, Aimone non prese mai possesso del trono di Zagabria e venne a trovarsi in una posizione assurda nell'ordinamento giuridico dello stato croato, di fatto controllato totalmente dagli ustascia di Pavelić. Aimone fu sovrano solo titolarmente e non mise mai piede in Croazia, abdicando al titolo il 12 ottobre 1943.


Gli ultimi anni

Aimone divenne Duca d'Aosta il 3 marzo 1942 a seguito della morte del fratello Amedeo in un campo di prigionia inglese a Nairobi, in Kenia. Nel settembre 1943, ammiraglio della Regia Marina, seguì Vittorio Emanuele III a Brindisi perdendo i contatti con la moglie, che, pochi giorni dopo, avrebbe partorito l'unico figlio, Amedeo. Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale Aimone divenne comandante della basa navale di Taranto e ricevette il grado militare di ammiraglio di squadra. Nel 1946, dopo il referendum istituzionale, abbandonò l'Italia e si trasferì in Sud America, morendo diciotto mesi dopo a Buenos Aires colpito da un infarto. La sua salma è stata traslata in Italia su interessamento del figlio Amedeo, e riposa nella cripta della Basilica di Superga, sulle alture di Torino.

Onorificenze

Genealogia

Aimone di Savoia, quarto Duca d'Aosta Padre:
Emanuele Filiberto di Savoia, secondo Duca d'Aosta
Nonno paterno:
Amedeo, primo Duca d'Aosta, Re di Spagna
Bisnonno paterno:
Vittorio Emanuele II, Re d'Italia
Bisnonna paterna
Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Nonna paterna:
Maria del Pozzo della Cisterna
Bisnonno paterno:
Carlo Emanuele del Pozzo della Cisterna
Bisnonna paterna:
Luisa Carolina Ghislaine di Merode
Madre:
Principessa Elena d'Orléans
Nonno materno:
Luigi Filippo II, Re titolare di Francia
Bisnonno materno:
Ferdinando Filippo d'Orléans, Principe Ereditario di Francia
Bisnonna materna:
Elena, Duchessa del Mecklenburg-Schwerin
Nonna materna:
Principessa Maria Isabella d'Orléans
Bisnonno materno:
Antonio d'Orléans, Duca di Montpensier
Bisnonna materna:
Infanta Luisa Fernanda


Collegamenti esterni