Quidditch
Il quidditch è uno sport fittizio, il più diffuso e praticato nel mondo magico di Harry Potter. Si gioca a cavallo di manici di scopa volanti, e si sfidano due squadre da sette giocatori: l'obiettivo è totalizzare più punti della squadra avversaria. Lo sport è praticato sia a livello agonistico che dilettantesco; ad Hogwarts esistono quattro squadre, una per ogni casa, che si sfidano in un torneo annuale. L'autrice J. K. Rowling ha rivelato che l'idea del quidditch le venne in un piccolo hotel di Manchester come strumento per unire e dare identità alla comunità magica della serie[1].
Con la crescita della popolarità della saga è nata una controparte reale di questo sport, ossia il Quidditch babbano, praticato in vari paesi del mondo[2].
Regolamento
In una partita di quidditch si sfidano due squadre a cavallo di scope volanti. Le squadre giocano con quattro palle speciali, ovvero la pluffa, i due bolidi e il boccino d'oro; i giocatori delle squadre sono suddivisi in ruoli a seconda della palla che utilizzano. Scopo di una partita è totalizzare più punti della squadra avversaria, facendo passare la pluffa attraverso appositi anelli (10 punti) o catturando il boccino (150 punti). La cattura del boccino segna anche la fine della partita, che non ha una durata stabilita e può quindi protrarsi persino per giorni. Il regolamento del gioco impone alcuni limiti, come il divieto di utilizzo della bacchetta magica verso gli altri giocatori o l'impossibilità di trattenere le loro scope: una violazione del regolamento può portare all'assegnazione di tiri liberi o alla squalifica dei giocatori[3].
Il campo
Il campo di Quidditch ha una forma ovale, è lungo circa 165 metri e largo circa 60. Al centro c'è un cerchio dove l'arbitro libera le quattro palle all'inizio della partita. Alle due estremità del campo ci sono tre anelli posti all'altezza di 15 metri circa e del diametro di 2.5 metri sostenuti da dei pali, mentre sotto di essi vi è spesso un'area di sabbia adibita ad attutire eventuali cadute dei portieri. La superficie del campo è normalmente in erba, ma in alcuni casi può essere di sabbia o perfino di acqua[3].
Le palle
Come accennato, nel quidditch si utilizzano quattro palle incantate: la pluffa, i due bolidi e il boccino d'oro[4].
- La pluffa (quaffle) è la palla di dimensioni maggiori, solitamente in cuoio rosso e incantata per far sì che sia difficile lasciarla cadere.
- I bolidi (bludgers) sono pesanti palle di ferro incantate per far sì che volino attraverso il campo cercando di disarcionare i giocatori.
- Il boccino d'oro (golden snitch) è la più piccola delle palle, grande circa quanto una noce e dotata di piccole ali. È molto veloce e quasi impossibile da vedere; la sua cattura segna il termine della partita. Sono dotati di una memoria tattile in grado di riconoscere il giocatore che l'ha afferrato per primo[5].
I giocatori
Una squadra è composta in totale da sette giocatori suddivisi in quattro ruoli[4]:
- Cacciatori (chasers): tre per squadra, il loro compito è di far passare la pluffa attraverso gli anelli avversari;
- Portiere (keeper): uno per squadra, deve impedire che i cacciatori avversari segnino negli anelli della sua squadra;
- Battitori (beaters): due per squadra, sono attrezzati con piccole mazze per respingere i bolidi dai propri compagni ed eventualmente indirizzarli contro i giocatori avversari;
- Cercatore (seeker): uno per squadra, il suo compito è quello di catturare il boccino d'oro.
Il quidditch nel mondo magico di Harry Potter
Nel canone della saga, la nascita di questo sport risale all'undicesimo secolo in un luogo chiamato "palude di Queerditch"[N 1], in Inghilterra: proprio da questo luogo ha origine il nome del gioco, chiamato appunto queerditch. Inizialmente era molto simile al rugby: i giocatori, in sella alle scope, dovevano passarsi una palla di cuoio e cercare di farla passare tra due alberi che costituivano la meta avversaria, protetta da un portiere. Dato lo scarso interesse che il gioco suscitava vennero effettuate alcune modifiche, tra le quali l'introduzione dei bolidi nel dodicesimo secolo e la sostituzione della "porta" costituita da due alberi con una botte fissata ad un palo; a seguito di questi cambiamenti il gioco venne rinominato qwidditch[3].
Nel tredicesimo secolo il gioco venne unito ad un'altra attività sportiva molto popolare ai tempi: la caccia al bolcino d'oro (golden snidget), un piccolo uccello dorato molto veloce. Il suo utilizzo durante le partite di qwidditch lo portò vicino all'estinzione, poiché quasi sempre gli esemplari morivano a causa della cattura: venne quindi sostituito da una piccola pallina dorata dotata di ali che venne chiamata "boccino d'oro"[1]. A seguito di questi cambiamenti il qwidditch diventa definitivamente quidditch, diffondendosi in tutta europa e in seguito in tutto il mondo, con la nascita di tornei nazionali, internazionali e con l'istituzione della Coppa del mondo di quidditch nel diciottesimo secolo. Infine, nel diciannovesimo secolo, le botti vengono sostituite dagli anelli dorati[3].
Nella saga di Harry Potter le uniche partite di quidditch mostrate sono quelle del campionato tra case ad Hogwarts; unica eccezione è la finale della Coppa del mondo tra Irlanda e Bulgaria nel quarto libro.
Impatto culturale
Nel 2001 è stato pubblicato lo pseudobiblion Il Quidditch attraverso i secoli, dove l'autrice spiega il regolamento e la nascita dello sport all'interno del canone della saga. Il libro è stato edito da Comic Relief e i proventi sono stati devoluti in beneficenza[6]. In Italia la pubblicazione è avvenuta ad opera della Salani nel 2002. Nel 2005 due studenti statunitensi hanno creato una versione reale del quidditch, nota anche come "quidditch babbano" o "real-life quidditch". Grazie alla popolarità della saga l'idea ha preso piede, diventando uno sport pienamente riconosciuto con tanto di competizioni internazionali e un'associazione che regola la diffusione e la pratica di tale sport, la International Quidditch Association[7]. Nell’aprile 2017 l’Oxford Dictionary of English riconosce ufficialmente “quidditch” come parola[8].
Note
- Annotazioni
- ^ Da queer ditch, letteralmente "strano fossato".
- Fonti
- ^ a b (EN) A few things you might not know about Quidditch, su Wizarding World. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ Francesco Caligaris, Ecco cosa abbiamo imparato a una partita di Quidditch, su wired.it, Wired Italia, 16 ottobre 2015. URL consultato il 23 febbraio 2020.
- ^ a b c d Il quidditch attraverso i secoli.
- ^ a b Harry Potter e la pietra filosofale, capitolo 9, "Il duello di mezzanotte".
- ^ Harry Potter e i doni della morte, capitolo 7, "Il testamento di Albus Silente".
- ^ (EN) Intervista all'autrice, su scholastic.com. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2001).
- ^ (EN) History, su iqasport.com, Sito ufficiale della IQA. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Quidditch, su Oxford dictionary. URL consultato il 25 febbraio 2020.
Bibliografia
- Serie di Harry Potter
- J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-702-5.
- J. K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-703-3.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-852-8.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-049-X.
- J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-344-8.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-637-4.
- J. K. Rowling, Harry Potter e i Doni della Morte, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 978-88-8451-878-1.
- Altri testi
- J. K. Rowling, Il Quidditch attraverso i secoli, Adriano Salani Editore, 2002, ISBN 88-8451-149-6.
Altri progetti
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