Quim Torra

Editorialista e politico spagnolo, ex-Presidente della Generalitat de Catalunya (2018/20)

Joaquim Torra i Pla, detto Quim (Blanes, 28 dicembre 1962), è un editorialista, scrittore e politico spagnolo, presidente della Generalitat de Catalunya dal 17 maggio 2018, eletto il 14 maggio.

Quim Torra i Pla

Presidente della
Generalitat de Catalunya
In carica
Inizio mandato17 maggio 2018
Vice presidentePere Aragonès i Garcia
PredecessoreSoraya Sáenz de Santamaría
(commissario straordinario)
CoalizioneJunts per Catalunya

Dati generali
Prefisso onorificoThe Right Honourable
Partito politicoIndipendente (dal 2017)
Unione Democratica di Catalogna (2009-2017)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità autonoma di Barcellona
ProfessioneEditorialista; Scrittore; Avvocato
FirmaFirma di Quim Torra i Pla

Biografia

 
Torra con il suo predecessore Carles Puigdemont a Schönefeld

Nato il 28 dicembre 1962 a Blanes, in provincia di Girona, dopo gli studi di giurisprudenza ha lavorato per diciassette anni a Barcellona nella compagnia di assicurazioni Walderberg poi, a partire da gennaio 2006, per un anno e mezzo in Svizzera, a Winterthur, alla sede centrale della Winterthur Assicurazioni, dalla quale la compagnia catalana dipendeva. Lasciò l'assicurazione nel 2007, quando fu acquistata dal gruppo francese di assicurazioni AXA. Su quest'esperienza svizzera ha scritto il diario El Quadern suìs pubblicato nel 2018. Negli ultimi anni si è dedicato alla creazione letteraria attraverso l'editore A Contra Vent, che ha fondato nel 2008, con il quale ha iniziato a sviluppare un'intensa attività di recupero della tradizione letteraria e giornalistica catalana, in particolare al tempo della Seconda Repubblica spagnola, nonché della saggistica contemporanea. L'8 ottobre 2009 ha vinto il premio Carles Rahola per il saggio Viatge involuntari a la Catalunya impossible[1].

Il 30 aprile 2011 è stato eletto membro del consiglio permanente dell'Assemblea nazionale catalana ed è stato anche vicepresidente di Òmnium Cultural. Nel 2012 è stato nominato direttore del Born Cultural Center. Collabora anche alla rivista digitale Esguard. Nel 2015 è stato nominato presidente di Òmnium Cultural per sostituire Muriel Casals fino a dicembre dello stesso anno, quando è stato sostituito da Jordi Cuixart.[2]

Nel 2009 aderisce a Reagrupament. Candidato numero 11 nella lista per Barcellona della coalizione Junts per Catalunya (JxCat) per le elezioni al Parlamento di Catalogna nel dicembre 2017, è stato eletto deputato per la dodicesima legislatura della camera legislativa regionale, costituita il 17 gennaio del 2018.[3][4] Il 10 maggio dello stesso anno, Carles Puigdemont, presidente della Generalitat tra il 2016 e il 2017, lo ha proposto come candidato come nuovo presidente della Generalitat della Catalogna[5]. Viene eletto dal Parlamento catalano il 14 maggio, insediandosi il 17 maggio, e subentrando con il suo governo il 2 giugno al commissario straordinario del governo spagnolo Soraya Sáenz de Santamaría.[6]

Opere

  • Periodisme? Permetin! La vida i els articles d'Eugeni Xammar (2008)
  • Viatge involuntari a la Catalunya impossible (2009)
  • Honorables. Cartes à la patria perduta (2011)
  • Muriel Casals o la revoluciò dels somriures (2016)
  • El Quadern suìs (2018)

Note

  1. ^ (ES) Carles Geli, Quim Torra, un interino nato, in El País, 10 maggio 2018. URL consultato il 10 maggio 2018.
  2. ^ (ES) Júlia Regué, Quim Torra, azote del españolismo, in elperiodico, 10 maggio 2018. URL consultato il 10 maggio 2018.
  3. ^ (CA) Joaquim Torra i Pla | enciclopèdia.cat (XML), su www.enciclopedia.cat. URL consultato il 10 maggio 2018.
  4. ^ (ES) Quim Torra, un exlíder de Òmnium Cultural cercano a Puigdemont para presidir el Govern, in laSexta.com. URL consultato il 10 maggio 2018.
  5. ^ (ES) Puigdemont elige a Quim Torra como candidato a la presidencia de la Generalitat, in La Vanguardia. URL consultato il 10 maggio 2018.
  6. ^ Luca Veronese, Quim Torra, un fedelissimo di Puigdemont alla guida della Catalogna, su Il Sole 24 ORE, 14 maggio 2018. URL consultato il 15 maggio 2018.

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Collegamenti esterni

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