Gandálfr
Gandálfr è un Dvergr (nano norreno) che nella mitologia norrena, comparve nel poema Völuspá e nella Heimskringla.
Etimologia
Il suo nome deriva dalle antiche parole scandinave "gandr" (bastone magico) e da "álfr" (elfo). Dunque è uno spirito protettivo che brandisce una bacchetta magica.[1][2]
Fonti primarie
Compare nella Völuspá, parte dellEdda poetica alla strofa 12, enumerato nella geneaologia dei Dvergar.
Lo stesso nome venne anche utilizzato per un re norreno nella Heimskringla, parte dell'Edda in prosa.[3]
I figli di Gandálfr fanno apparizione nel mito di Sigfridoː inviati da Sigurðr Hringr, dichiarano guerra ai Niflúngar. Sigfrido affronta il loro alleato, il gigante Starkaðr, che di fronte all'eroe fugge riportando orribili ferite; secondo il Flateyjarbók, dopo aver perso due denti.
Cultura moderna
Dediche
Alla figura mitologica è stato dedicato il Cratere Gandalfr, sulla luna Callisto.
Letteratura
J.R.R. Tolkien, scrittore de Il Signore degli Anelli decise di nominare il suo mago Gandalf, ma inizialmente il nome venne utilizzato per il capo dell'ordine dei nani (che alla fine decise di cambiarlo in Thorin Scudodiquercia).[2][4]
Note
- ^ Tom Shippey, A Companion to J.R.R. Tolkien, John Wiley & Sons, Ltd, 18 aprile 2014, pp. 41–55, ISBN 9781118517468. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ a b T. A. Shippey, The Road to Middle Earth, in Critical Quarterly, vol. 24, n. 4, 1982-12, pp. 4–4, DOI:10.1111/j.1467-8705.1982.tb01892.x. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ Bruce Lincoln, Between History and Myth, University of Chicago Press, pp. 80–94, ISBN 9780226140926. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ Douglas A. Anderson, John D. Rateliff: A Checklist, in Tolkien Studies, vol. 6, n. 1, 2009, pp. 22–26, DOI:10.1353/tks.0.0061. URL consultato il 24 febbraio 2019.